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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 77 di lunedì 27 novembre 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La seduta comincia alle 10,30.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 19 novembre 2006.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono trentadue.
Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 1980, di conversione del decreto-legge n. 283 del 2006, recante interventi per il risanamento economico della Fondazione Ordine Mauriziano di Torino.
Il disegno di legge è stato assegnato alla XII Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del regolamento.
Annunzio della nomina dei componenti della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse e della sua convocazione.
PRESIDENTE. Comunica i nominativi dei deputati e dei senatori chiamati a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (vedi resoconto stenografico pag. 1).
Comunica altresì che la Commissione è convocata per mercoledì 29 novembre 2006 per procedere alla propria costituzione.
Su un lutto del deputato Ida D'Ippolito Vitale.
PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Ida D'Ippolito Vitale, colpita da un grave lutto: la perdita della madre.
Discussione del disegno di legge S. 1069, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 263 del 2006: Emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania (approvato dal Senato) (A.C. 1922).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
SALVATORE MARGIOTTA (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, volto a fronteggiare la grave emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania, che è stata opportunamente evidenziata dal capo del Dipartimento della protezione civile nel corso di una recente audizione presso la 13a Commissione del Senato.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
SALVATORE MARGIOTTA (Ulivo), Relatore. Ricordato, quindi, che il testo originario del decreto-legge è stato significativamente ed opportunamente modificato dal Senato, anche con il contributo costruttivo dell'opposizione, auspica la sollecita conversione in legge, senza ulteriori modifiche, di un provvedimento d'urgenza che può essere considerato un soddisfacentePag. VIpunto di equilibrio per far fronte all'emergenza che investe il settore dei rifiuti in Campania.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur). Nel sottolineare la gravità dei problemi connessi alla gestione dei rifiuti in Campania, esprime, a nome del suo gruppo, un orientamento favorevole alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, che individua un percorso chiaro e stabilisce un termine certo per porre fine all'emergenza. Evidenzia quindi la necessità che la regione Campania assuma tutte le iniziative necessarie, soprattutto al fine di contrastare le interferenze della criminalità in tale settore.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Lamentate le inadempienze delle amministrazioni locali relativamente al problema dei rifiuti in Campania, che hanno determinato la moltiplicazione dei costi ed hanno reso incontrollabile la situazione, prospetta l'opportunità di incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti e di realizzare adeguati impianti di termovalorizzazione. Esprime quindi un orientamento contrario al provvedimento d'urgenza in discussione, ritenendo necessario passare dalla gestione commissariale a quella ordinaria.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
DOMENICO ZINZI (UDC). Nell'evidenziare l'incapacità mostrata dagli amministratori locali di affrontare l'emergenza nel settore dei rifiuti in Campania, nel quale si registrano gravi infiltrazioni della criminalità organizzata, esprime un orientamento contrario all'ennesimo provvedimento d'urgenza in materia, che conferma ulteriormente la gestione commissariale del settore e non appare corredato da idonee forme di copertura dei connessi oneri finanziari.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Richiamati gli errori commessi dalle varie amministrazioni locali nella gestione del problema dei rifiuti in Campania, sottolinea, in particolare, le carenze che si registrano nella raccolta differenziata e nel riciclo dei rifiuti, cui si sommano le infiltrazioni della criminalità organizzata.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Pur manifestando perplessità sul ricorso alla gestione commissariale, esprime tuttavia, a nome del suo gruppo, un orientamento favorevole alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, che fissa un termine certo per il superamento della fase emergenziale e costituisce un punto di svolta per giungere ad una gestione ordinaria del problema.
GAETANO FASOLINO (FI). Rilevato che, nonostante le ingenti risorse stanziate anche al fine di incentivare la raccolta differenziata, la grave emergenza nel settore dei rifiuti ha determinato conseguenze fortemente negative per l'intero sistema economico campano, manifesta l'orientamento contrario del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, con il quale si ripete l'errore di attribuire alla gestione commissariale poteri limitati, rischiando di procrastinare indefinitamente la ricerca di un'adeguata ed efficace soluzione del problema. Auspica, infine, il recepimento delle proposte emendative presentate dal gruppo di Forza Italia volte ad attribuire ad un unico organismo i pieni poteri in materia di gestione dei rifiuti in Campania.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nell'esprimere, complessivamente, un giudizio negativo sul ricorso all'istituto commissariale, giudica insoddisfacenti le modificazioni apportate dal Senato al testo del provvedimento d'urgenza in discussione; espresse perplessità, in particolare, sulle disposizioni concernenti l'istituendaPag. VIIconsulta regionale prevista dall'articolo 2, nonché l'aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti, richiama tuttavia le ragioni, segnatamente di ordine temporale, per le quali la sua parte politica non ripresenterà in Assemblea gli emendamenti non accolti in Commissione. Auspica, infine, che nella votazione finale del disegno di legge di conversione si registri un'ampia convergenza.
FULVIA BANDOLI (Ulivo). Richiamate le diverse fasi che dovrebbero caratterizzare un moderno ed efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti, ritiene che nelle regioni meridionali, particolarmente in Campania, esso sia insoddisfacente e connotato da elementi di arretratezza, segnatamente sotto il profilo della programmazione; osservato inoltre che il decreto-legge in discussione presenta positivi elementi di discontinuità rispetto a provvedimenti di analogo contenuto adottati nel recente passato, manifesta altresì l'esigenza di prevedere, mediante l'accoglimento di un apposito atto di indirizzo, una periodica verifica dell'attività svolta dal commissario delegato. Sottolineata infine la necessità di garantire la tempestiva conversione in legge del provvedimento d'urgenza, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo, auspicando peraltro che non si faccia ulteriormente ricorso all'istituto commissariale.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Manifesta contrarietà all'ennesima proroga della gestione commissariale del settore dei rifiuti in Campania, ritenendo che il provvedimento d'urgenza in discussione, sebbene sia stato oggetto di modifiche migliorative nel corso dell'iter al Senato, si limiti a tamponare con misure di carattere eccezionale una situazione di emergenza ormai endemica. Nel preannunziare quindi il proprio voto contrario sul relativo disegno di legge di conversione, auspica il recepimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, delle quali richiama le finalità.
GIACOMO DE ANGELIS (Com.It). Richiamata l'estrema gravità dell'emergenza rifiuti in Campania, che suscita allarme anche dal punto di vista igienico-sanitario, sottolinea la necessità della tempestiva conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, sebbene il testo appaia ulteriormente perfettibile; ricordata, inoltre, la particolare autorevolezza e credibilità dell'attuale capo del Dipartimento della protezione civile, al quale vengono assegnate le funzioni di commissario delegato, invita tutte le forze politiche ad evitare atteggiamenti di carattere strumentale. Auspica, infine, l'accoglimento di atti di indirizzo generalmente condivisi.
ANTONIO MEREU (UDC). Sottolineato il carattere fallimentare della politica finora perseguita dall'attuale presidente della regione Campania, manifesta contrarietà alla proroga della gestione commissariale dell'emergenza rifiuti, ritenendo opportuno tornare quanto prima alla gestione ordinaria con il pieno coinvolgimento degli enti locali campani; auspica pertanto il recepimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo e, più in generale, da deputati dell'opposizione.
SALVATORE IACOMINO (RC-SE). Nel ritenere che non possano essere sottaciute le responsabilità politico-amministrative relativamente all'annosa situazione della gestione dei rifiuti in Campania, ricorda gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore dello smaltimento dei rifiuti; richiama quindi gli aspetti più innovativi e condivisibili del provvedimento d'urgenza in discussione, sul quale manifesta un orientamento favorevole.
FABIO RAMPELLI (AN). Nel ritenere ormai improcrastinabile superare la fase commissariale per la gestione dei rifiuti in Campania, sottolinea il carattere contraddittorio del provvedimento d'urgenza in discussione, peraltro privo di adeguata copertura dei connessi oneri finanziari. Giudicata quindi fallimentare la gestione della situazione emergenziale da parte del presidente Bassolino, dichiara che il suoPag. VIIIgruppo valuterà se esprimere voto contrario o astenersi nella votazione finale del disegno di legge di conversione alla luce dei chiarimenti che il Governo vorrà fornire nel corso del dibattito.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
SALVATORE MARGIOTTA (Ulivo), Relatore. Osservato che il ricorso al commissariamento rappresenta l'unica soluzione possibile ai problemi connessi all'emergenza rifiuti in Campania, sottolinea la necessità della tempestiva conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione; auspica, a tal fine, che i deputati di opposizione ritirino le proposte emendative presentate, il cui contenuto potrebbe più opportunamente essere trasfuso in appositi ordini del giorno.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Ricordata la gravità ed il carattere emergenziale della situazione esistente in Campania in ordine allo smaltimento dei rifiuti, ritiene che le iniziative assunte dal Governo e dal Parlamento consentiranno di tornare ad una gestione di tipo ordinario; sottolineata, inoltre, la particolare autorevolezza del dottor Bertolaso, al quale vengono assegnate le funzioni di commissario delegato, auspica la tempestiva conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, nel testo comprendente le modificazioni apportate dal Senato, preannunziando la disponibilità dell'Esecutivo ad accogliere eventuali atti di indirizzo. Ritiene infine, che l'opportunità di modificare la prospettata disciplina potrà essere oggetto di approfondimenti alla luce dei primi risultati da essa prodotti.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sospende la seduta fino alle 15,15.
La seduta, sospesa alle 14,30, è ripresa alle 15,20.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono trentotto.
Discussione delle mozioni Maroni n. 1-00043 e Airaghi n. 1-00047: Iniziative volte a prevedere il trasferimento della compagnia aerea Alitalia a Milano e ruolo dell'aeroporto di Malpensa.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Volonté n. 1-00051, Pedrini n. 1-00023
(Nuova formulazione), Attili n. 1-00055, Mario Ricci n. 1-00056, Bonelli n. 1-00058 e Picano n. 1-00060, vertenti sul medesimo argomento dei documenti iscritti all'ordine del giorno: saranno pertanto discusse congiuntamente.
Avverte altresì che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
GUIDO DUSSIN (LNP). Illustra la mozione Maroni n. 1-00043, sottolineando l'esito fallimentare delle strategie aziendali adottate fino ad oggi, che hanno condotto l'Alitalia all'attuale situazione di declino. Auspica, quindi, che il Governo preveda il trasferimento della predetta compagnia a Milano, garantendo di conseguenza il mantenimento di un solo hub aeroportuale nazionale a Malpensa.
MARCO AIRAGHI (AN). Illustra la sua mozione n. 1-00047, ricordando che l'aeroporto di Malpensa, il quale registra il più alto tasso di crescita in ambito europeo, appare il più idoneo a divenire un hub internazionale competitivo. Invita pertanto il Governo ad adottare tutti i provvedimenti necessari per rilanciare la compagnia Alitalia, concentrandone le attività sullo scalo di Malpensa.
Pag. IXEMERENZIO BARBIERI (UDC). Illustra la mozione Volonté n. 1-00051, sottolineando che incentivare lo sviluppo dello scalo di Malpensa rappresenta un'esigenza nazionale, in considerazione del ruolo di hub internazionale competitivo svolto da tale aeroporto e dall'entità del volume di traffico commerciale, prevalentemente concentrato nelle regioni del Nord Italia. Invita inoltre il Governo a predisporre un piano di rilancio della compagnia Alitalia.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00023 (Nuova formulazione), esprimendo preliminarmente preoccupazione per la situazione della compagnia aerea Alitalia; sottolinea quindi le deleterie conseguenze che deriverebbero dal suo eventuale trasferimento a Milano. Ritiene invece necessari adeguati investimenti per valorizzare tutti gli aeroporti italiani, inclusi gli scali minori e quelli ubicati nelle regioni meridionali.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
ANTONIO ATTILI (Ulivo). Illustra la sua mozione n. 1-00055, evidenziando la necessità di affrontare la situazione di difficoltà in cui versa la compagnia aerea Alitalia nell'ambito di una più organica e complessiva politica del sistema di trasporto aereo nazionale, che richiede, a suo avviso, intereventi incisivi ed efficaci. Nel ritenere, quindi, che al fine di superare la grave situazione di crisi dell'Alitalia, occorre avviare anche politiche di alleanze con vettori nazionali ed internazionali, individua tra i prioritari obiettivi da perseguire nel settore del trasporto aereo quelli del sostegno all'industria aeronautica, del controllo del traffico aereo, della logistica, della manutenzione e della sicurezza assicurando l'impegno della maggioranza a favorire l'adozione di adeguate misure su tale direzione.
EZIO LOCATELLI (RC-SE). Illustra la mozione Mario Ricci n. 1-00056, sottolineando l'esigenza di sviluppare un adeguato piano integrato del sistema aeroportuale ed una razionale ripartizione del traffico aereo, nonché la necessità di elaborare un'efficace piano industriale, attivare una rete di alleanze e procedere al rinnovo del gruppo dirigente della compagnia Alitalia al fine di perseguire obiettivi di rilancio e non di semplice salvataggio, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori e delle popolazioni interessate.
ANGELO BONELLI (Verdi). Illustra la sua mozione n. 1-00058, sottolineando, in particolare, la necessità che i modelli di gestione che dovranno essere adottati per il rilancio dell'Alitalia tengano conto dell'impatto ambientale, prevedendo altresì una verifica delle condizioni di salute di tutti i dipendenti che operano negli aeroporti e sugli aeromobili.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Illustra la sua mozione n.1-00060, sottolineando, tra l'altro, la necessità di favorire l'integrazione dei due aeroporti di Malpensa e Fiumicino con gli scali regionali, al fine di consentire il superamento di talune situazioni di criticità di Alitalia e, al tempo stesso, di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Nel sottolineare la necessità che gli indirizzi gestionali della compagnia di bandiera Alitalia non siano condizionati da logiche di natura partitica o corporativa-sindacale, giudica non condivisibili gli atti di indirizzo in discussione, ad eccezione della mozione Attili n. 1-00055.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.
Discussione delle mozioni Rampelli n. 1-00026, Pedrizzi n. 1-00027 e Paoletti Tangheroni n. 1-00033: Iniziative volte a sostenere il rispetto dei diritti umani in Cina.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni VolontèPag. Xn. 1-00052, D'Elia n. 1-00053, Bonelli n. 1-00054, Venier n. 1-00057 e Maroni n. 1-00059, vertenti sul medesimo argomento dei documenti iscritti all'ordine del giorno: saranno pertanto discusse congiuntamente.
Avverte altresì che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
FABIO RAMPELLI (AN). Illustra la sua mozione n. 1-00026, osservando che ragioni di mero interesse economico-commerciale non possono far passare in secondo piano la totale mancanza di rispetto e le continue violazioni dei diritti umani da parte delle autorità cinesi: invita pertanto il Governo a non intraprendere, a livello europeo, alcuna iniziativa volta a revocare l'embargo sul commercio delle armi con la Cina.
RICCARDO PEDRIZZI (AN). Illustra la sua mozione n. 1-00027, osservando che le velleità di espansione degli interessi economici e commerciali della Repubblica popolare cinese si accompagnano a continue violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali; sottolinea pertanto la necessità che il Governo italiano si attivi concretamente per promuovere ed ottenere il rispetto dei diritti civili e religiosi in Cina, subordinando a ciò lo sviluppo dei rapporti economici tra i due paesi.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Illustra la mozione Paoletti Tangheroni n. 1-00033, manifestando un orientamento contrario alla posizione recentemente assunta dal Governo circa l'eventuale revoca dell'embargo sulla vendita di armi alla Repubblica popolare cinese; ricordate, inoltre, le significative divergenze esistenti tra i dispositivi delle mozioni presentate da diversi gruppi della maggioranza, ritiene che l'espansione economica del predetto Paese sia strettamente connessa all'atteggiamento repressivo assunto relativamente all'esercizio delle libertà civili, politiche e religiose.
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Illustra la mozione Volonté n. 1-00052, stigmatizzando l'azione repressiva svolta dalle autorità cinesi al fine di conculcare l'esercizio delle libertà politiche e civili della popolazione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Invita quindi il Governo ad indirizzare la propria azione diplomatica in modo da assicurare il rispetto dei diritti umani e civili e delle libertà religiose e di espressione in Cina, a subordinare la conclusione di accordi commerciali con il medesimo paese alla verifica di reali concessioni sul piano della democrazia e della libertà, nonché a desistere dall'impegno di perorare in sede europea la revoca dell'embargo sulla vendita di armi alla Cina.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Illustra la sua mozione n. 1-00053, denunziando la grave situazione che si registra in Cina in materia di rispetto dei diritti umani; sottolinea quindi che lo sviluppo di relazioni commerciali e politiche tra tale paese e l'Unione europea deve fondarsi sulla condivisione di valori fondamentali come il rispetto dei principi democratici. Invita pertanto il Governo a sostenere in sede europea una posizione che subordini l'eventuale revoca dell'embargo del commercio di armi con la Cina a progressi concreti, in particolare, nel campo dei diritti umani e delle riforme democratiche.
TANA DE ZULUETA (Verdi). Illustra la mozione Bonelli n. 1-00054, evidenziando che la necessaria attenzione ai rapporti diplomatici e commerciali nei confronti della Cina non deve subordinare la delicata questione delle violazioni dei diritti umani e delle libertà civili. Invita quindi il Governo a non intraprendere azioni unilaterali in merito all'embargo sulla vendita delle armi alla Cina e ad adottare opportune iniziative affinché i rapporti commerciali con quel paese siano subordinati aPag. XIprogressi nel campo dei diritti umani. Ritiene altresì opportuna l'introduzione di un codice etico di responsabilizzazione delle imprese italiane all'estero, nonché la promozione presso l'Organizzazione mondiale del commercio di un nuovo sistema di regole internazionali per il rispetto dei diritti umani.
IACOPO VENIER (Com.It). Illustra la sua mozione n. 1-00057, evidenziando l'ipocrisia e la strumentalità che contraddistingue la posizione delle forze politiche del centrodestra sulla materia oggetto dei documenti di indirizzo in discussione, a fronte dell'assoluta inerzia del Governo precedente sul tema del rispetto dei diritti umani in Cina, come nel resto del mondo. Sottolinea, in particolare, la necessità di operare al fine di sostenere tutte le riforme istituzionali necessarie all'affermazione di uno Stato di diritto, come auspicato dalle stesse autorità cinesi.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Giudica necessario e prioritario favorire un dialogo ed un confronto continuo tra i paesi europei e la Cina, al fine di favorire il processo democratico di uno Stato di diritto pienamente rispettoso dei diritti umani.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Nel respingere le accuse di ipocrisia rivolte dal deputato Venier alle forze politiche di opposizione, sottolinea la gravità di talune situazioni inerenti la violazione dei diritti umani e civili tuttora presenti in Cina, sulle quali occorre fare chiarezza e sulle quali anche il Governo italiano deve assumere una posizione responsabile.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Espressa gratitudine al Governo per aver avviato, con le recenti visite, un dialogo con le autorità cinesi, giudica positivamente l'opportunità fornita dalla discussione delle mozioni in esame - pur rilevando in talune di esse elementi di ipocrisia e strumentalità - di fornire all'Esecutivo un indirizzo del Parlamento sui rapporti da intrattenere con la Repubblica popolare cinese; preannunzia quindi che il suo gruppo esprimerà un voto favorevole sulle mozioni D'Elia n. 1-00053 e Bonelli n. 1-00054, un voto contrario sulle mozioni Rampelli n. 1-00026 e Paoletti Tangheroni n. 1-00033, nonché sulla mozione Pedrizzi n. 1-00027, sui cui terzo e quarto capoverso del dispositivo potrebbe esprimere un voto favorevole, ove fosse posta in votazione per parti separate, riservandosi infine di valutare le mozioni Volontè n. 1-00052 e Venier n. 1-00057.
SIMONE BALDELLI (FI). Ritiene che la comunità internazionale debba adoperarsi concretamente, assumendo le necessarie iniziative per porre fine all'ingiustificata violazione dei diritti umani e della libertà di religione in Cina.
PIETRO MARCENARO (Ulivo). Nel ritenere assolutamente inaccettabile la perdurante violazione dei diritti umani in Cina, rileva che le pressioni della comunità internazionale stanno probabilmente determinando qualche piccolo ma apprezzabile cambiamento; auspica quindi che, abbandonati i toni propagandistici, il Parlamento sappia sostenere il Governo nel suo impegno per l'affermazione dei diritti umani e civili in Cina, anche predisponendo linee di indirizzo unitarie.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
FAMIANO CRUCIANELLI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Osservato che il Governo italiano persegue, anche in ambito europeo, l'obiettivo di favorire costruttive forme di dialogo con le autorità cinesi in tema di promozione e salvaguardia dei diritti umani, rileva che il rispetto della libertà religiosa rappresenta uno dei temi sui quali l'Italia e l'Unione europea hanno maggiormente concentrato la loro attenzione; osservato, inoltre, che la questione dell'embargo sulla vendita di armi alla Repubblica popolare cinese sarà oggetto di esame, in ambito europeo, l'11 dicembre prossimo, sottolinea che il Governo italianoPag. XIIfornirà un contributo positivo in direzione di una sua eventuale revoca ove si realizzeranno le condizioni fissate dal Consiglio europeo nel dicembre 2004.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 19,50, è ripresa alle 20.
Discussione del disegno di legge: Revisione della disciplina relativa alla titolarità ed al mercato dei diritti di trasmissione degli eventi sportivi dei campionati professionistici (A.C. 1496 ed abbinate).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
PIETRO FOLENA (RC-SE), Relatore. Osserva che i recenti scandali verificatisi nel settore del calcio sono stati determinati anche dal prevalere di una concezione meramente economica delle attività sportive e che la decisione assunta in passato di procedere alla vendita soggettiva dei diritti televisivi relativi agli eventi sportivi ha ulteriormente accentuato gli squilibri esistenti tra le società più forti e quelle minori. Rileva quindi che il provvedimento in discussione, introducendo il principio della contitolarità e della vendita centralizzata dei diritti televisivi, si pone l'obiettivo di evitare il ripetersi dei fenomeni degenerativi ai quali si è assistito negli ultimi anni.
PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro delle comunicazioni. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
NICOLA BONO (AN). Pur condividendo l'obiettivo che si intende perseguire con il provvedimento in discussione, stigmatizza il ricorso da parte del Governo allo strumento della delega legislativa, che, oltre a configurare un esproprio delle prerogative del Parlamento in una materia nella quale si è registrato ampio consenso, determina altresì una ingiustificata dilatazione dei tempi di approvazione della normativa. Nel condividere quindi il principio della vendita centralizzata dei diritti televisivi delle società sportive, sottolinea la necessità di un maggiore equilibrio nella distribuzione delle risorse tra le diverse società ed auspica, infine, l'eliminazione del fine di lucro per le società calcistiche.
ANTONIO RAZZI (IdV). Sottolinea la rilevanza della funzione sociale ed educativa dello sport in generale e del calcio, in particolare, per gli italiani all'estero.
FABIO GARAGNANI (FI). Pur condividendo la necessità di una più equa distribuzione dei proventi derivanti dalla commercializzazione dei diritti televisivi, ritiene che tale obiettivo non possa essere perseguito attraverso lo strumento della delega al Governo, e tanto meno in assenza di una riflessione approfondita in sede parlamentare. Sottolineata, quindi, l'opportunità di modificare il testo del provvedimento in discussione, segnatamente rispetto alle norme concernenti le procedure di commercializzazione dei diritti televisivi, per renderle più trasparenti ed eque, auspica l'approvazione delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, delle quali richiama le finalità. Giudica, altresì, necessaria una maggiore attenzione alle società dilettantistiche.
ENZO CARRA (Ulivo). Esprime l'orientamento convintamente favorevole del suo gruppo al provvedimento in discussione, che conferisce opportunamente una delega legislativa al Governo per introdurre una nuova disciplina dei diritti televisivi relativi ad eventi sportivi prevedendone la cessione centralizzata; ritiene, in particolare, che tale normativa possa rappresentare il primo passo verso la modernizzazione del settore.
Pag. XIIIVITO LI CAUSI (Pop-Udeur). Osservato che il metodo della contrattazione soggettiva dei diritti televisivi ha contribuito alle distorsioni esistenti nel mondo del calcio, vanificando la funzione educativa ed il valore socio-culturale di tale attività sportiva, giudica condivisibili le finalità del provvedimento in discussione e la scelta di ricorrere all'istituto della delega legislativa.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 21,45, è ripresa alle 22,05.
PAOLA GOISIS (LNP). Nel condividere, a nome del suo gruppo, l'esigenza di rivisitare la disciplina relativa alla titolarità dei diritti di trasmissione televisiva degli eventi sportivi relativi alle competizioni calcistiche, giudica inadeguato il ricorso allo strumento della delega legislativa, che svilisce il ruolo del Parlamento; lamentata, in particolare, la disattenzione mostrata al movimento dilettantistico, richiama le finalità delle proposte emendative presentate dalla sua parte politica.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Nel ritenere che il provvedimento in discussione, laddove prevede la commercializzazione centralizzata dei diritti televisivi relativi ad eventi calcistici, sia idoneo a conseguire l'obiettivo di una più equa ripartizione dei conseguenti proventi tra le diverse società professionistiche, osserva invece che le misure volte a garantire maggiore trasparenza e concorrenzialità nel mercato radiotelevisivo presentano taluni elementi di criticità; nel preannunziare, pertanto, che nella votazione finale i deputati del suo gruppo esprimeranno un orientamento favorevole, invita il Governo ad esercitare con prudenza la delega che il disegno di legge gli conferisce.
ARNOLD CASSOLA (Verdi). Manifestato un orientamento favorevole alla prevista commercializzazione centralizzata dei diritti televisivi, sottolinea la necessità di destinare maggiori risorse finanziarie allo sport dilettantistico e giovanile; ritiene altresì essenziale che la trasmissione televisiva degli eventi sportivi di maggiore interesse sia accessibile anche agli italiani residenti all'estero: preannunzia, al riguardo, la presentazione di un'apposita proposta emendativa.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA (RC-SE). Ricordati i forti squilibri derivanti dall'attuale sistema di contrattazione individuale nella vendita dei diritti televisivi relativi agli incontri di calcio, ritiene che il disegno di legge in discussione - sul quale il suo gruppo esprime un giudizio positivo - presenti condivisibili elementi di discontinuità rispetto ai provvedimenti adottati, in materia, nella scorsa legislatura; manifesta un orientamento favorevole, in particolare, alle misure volte a salvaguardare gli interessi delle emittenti locali, nonché ai prospettati criteri di ripartizione dei proventi finanziari derivanti dalla predetta vendita.
EMILIA GRAZIA DE BIASI (Ulivo). Manifesta un orientamento favorevole al disegno di legge in discussione, che rappresenta il primo passo verso una maggiore democraticità del mercato dei diritti di trasmissione degli eventi sportivi, la cui disciplina deve tendere a restituire allo sport la sua vocazione originaria; rileva inoltre che la previsione di destinare una quota delle risorse alla mutualità generale del sistema contribuisce a ristabilire il principio di uguaglianza tra le società calcistiche.
CARLO COSTANTINI (IdV). Osservato che il disegno di legge in discussione deve essere valutato alla luce delle gravi difficoltà del sistema calcistico italiano e degli scandali che lo hanno interessato, evidenzia che esso prevede il superamento della vendita soggettiva dei diritti televisivi e di comunicazione in generale ed una più equa ripartizione tra i soggetti interessati delle risorse economiche e finanziarie, in modo da garantire una situazione di equilibrio competitivo; preannunzia, al riguardo, la presentazione di un ordine del giorno.
Pag. XIVLUCIANO CIOCCHETTI (UDC). Giudica condivisibile la scelta di tornare ad una gestione centralizzata dei diritti di trasmissione degli eventi sportivi dei campionati di calcio, ritenendo peraltro opportuno intervenire, con un provvedimento ad hoc, sulla natura giuridica delle società calcistiche. Esprime quindi apprezzamento per le modifiche apportate al disegno di legge in discussione nel corso dell'iter in Commissione, volte a riaffermare il principio dell'autonomia dello sport, auspicando che il provvedimento possa essere ulteriormente migliorato con il recepimento di ragionevoli proposte emendative, al fine di superare i profili di criticità tuttora presenti nel testo.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Nel manifestare l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione, che disciplina la vendita centralizzata dei diritti di trasmissione degli eventi sportivi e prevede un'equa ripartizione dei relativi utili tra le società interessate, tenendo conto dei loro meriti sportivi e dei rispettivi bacini di utenza, auspica che si possano sostenere in modo più adeguato le società dilettantistiche ed il settore giovanile.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
PIETRO FOLENA (RC-SE), Relatore. Nel ringraziare coloro che sono intervenuti nella discussione, richiama le ragioni che hanno determinato la conferma della scelta relativa al ricorso allo strumento della delega legislativa, manifestando peraltro disponibilità a recepire ulteriori modifiche migliorative del testo del provvedimento in esame.
GIORGIO CALÒ, Sottosegretario di Stato per le comunicazioni. Si riserva di esprimere valutazioni sul merito del provvedimento nel prosieguo del dibattito.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione della mozione Bandoli n. 1-00041: Iniziative volte a sostenere l'approvazione, da parte dell'Assemblea generale dell'ONU, della Dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 19 novembre 2006.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali della mozione.
FULVIA BANDOLI (Ulivo). Illustra la sua mozione n. 1-00041, manifestando disponibilità a recepire osservazioni che consentano di pervenire ad un testo generalmente condiviso; richiama quindi gli aspetti salienti della Dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni, sulla quale invita il Governo ad esprimere un orientamento favorevole in seno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Manifesta il pieno sostegno dei deputati del suo gruppo alla mozione Bandoli n. 1-00041.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali della mozione.
FAMIANO CRUCIANELLI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Osservato che l'Italia, unitamente agli altri paesi membri dell'Unione europea, ha sempre sostenuto i diritti dei popoli indigeni ed intende attenersi alla stessa linea anche in seno all'Assemblea generale dell'ONU, giudica condivisibile il dispositivo della mozione Bandoli n. 1-00041.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 28 novembre 2006, alle 11.
(Vedi resoconto stenografico pag. 137).
La seduta termina alle 23,50.