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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 99 di lunedì 29 gennaio 2007
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La seduta comincia alle 12,30.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 25 gennaio 2007.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono quarantaquattro.
Annunzio di petizioni.
GIUSEPPE GALATI (UDC), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).
Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 297 del 2006: Disposizioni urgenti per il recepimento delle direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE e per l'adeguamento a decisioni in ambito comunitario (A.C. 2112).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo), Relatore. Osservato preliminarmente che il provvedimento d'urgenza in discussione, sebbene rechi disposizioni vertenti su diverse materie, è coerentemente volto ad adeguare l'ordinamento italiano alla normativa europea, rileva che gli articoli 1 e 2 - dei quali richiama gli aspetti salienti - novellano in modo sostanziale, rispettivamente, il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia ed il testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria.
PIER PAOLO CENTO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Lamenta il fatto che, nel corso dell'iter in Commissione del provvedimento d'urgenza in discussione, il Governo, con un vero e proprio colpo di mano, ha presentato un emendamento che modifica sostanzialmente la cosiddetta legge Bossi-Fini, rilevando peraltro che le tematiche connesse all'immigrazione non rientrano tra quelle attribuite alla competenza della VI Commissione; invita pertanto la Presidenza a valutare con particolare attenzione l'ammissibilità di proposte emendative vertenti su materia estranea rispetto a quella oggetto del provvedimento d'urgenza in esame.
GIOACCHINO ALFANO (FI). Evidenziato il carattere eterogeneo delle disposizioni recate dal decreto-legge in discussione, su talune delle quali, peraltro, non appaiono sussistere i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente sanciti, propone lo stralcio di queste ultime, al fine di approvare con sollecitudine le norme relative al recepimento di obblighi derivanti dalla partecipazione dell'Italia all'Unione europea. Ritiene inoltre che un emendamento presentato dal Governo in Commissione dovrebbe essere dichiarato inammissibile per estraneità di materia.
Pag. IVPRESIDENTE. Precisa che la proposta emendativa del Governo alla quale hanno fatto riferimento i deputati Fugatti e Gioacchino Alfano è attualmente al vaglio di ammissibilità da parte della Presidenza.
ALBERTO FLUVI (Ulivo). Sottolinea preliminarmente l'importanza del provvedimento d'urgenza in discussione per il recepimento del cosiddetto Accordo di Basilea II, che favorisce l'efficienza del sistema creditizio italiano, premiando con minori obblighi di capitale le banche che utilizzano metodi più precisi nella quantificazione e più efficaci nella distribuzione del credito. Osservato inoltre che il decreto-legge è volto ad accentuare la concorrenza nel medesimo settore, anche modificando parti significative del testo unico bancario e del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, rileva che sarebbe opportuna un'organica revisione dell'intera materia. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Nel lamentare che il provvedimento d'urgenza in discussione reca disposizioni eterogenee e potenzialmente in contrasto con norme vigenti, stigmatizza l'intendimento del Governo di introdurre nel testo, con un'apposita proposta emendativa, norme che modificano surrettiziamente il testo unico sull'immigrazione. Esprime quindi il giudizio complessivamente negativo del suo gruppo sul decreto-legge in esame.
GIANFRANCO CONTE (FI). Sottolineato il carattere eterogeneo delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, lamenta, preliminarmente, l'intendimento del Governo di introdurre nel testo norme che modificano la cosiddetta legge Bossi-Fini. Osserva, quindi, che l'eventuale attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 4 e 5 concernenti la composizione ed il funzionamento dell'Agenzia nazionale per i giovani determinerebbe deleterie conseguenze, in termini di costi della politica, per le casse dello Stato. Nell'invitare, infine, il Governo a fornire i chiarimenti richiesti, preannunzia l'orientamento contrario del suo gruppo al disegno di legge di conversione in esame, a meno che non si riesca a pervenire, nel prosieguo dell'iter, alla predisposizione di un testo condiviso.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo), Relatore. Rinunzia alla replica.
PIER PAOLO CENTO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Assicura che l'emendamento presentato dal Governo in tema di immigrazione è finalizzato al recepimento di disposizioni comunitarie; manifesta inoltre disponibilità all'individuazione di soluzioni più ampiamente condivise.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 14,30, è ripresa alle 15.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono quarantaquattro.
Informativa urgente del Governo sugli sviluppi della situazione in Libano.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 26).
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Rende all'Assemblea l'informativa (vedi resoconto stenografico pag. 26).
UMBERTO RANIERI (Ulivo). Manifestata preoccupazione per gli sviluppi della complessa situazione in Libano, a suoPag. Vavviso strettamente connessa alla crisi mediorientale, ritiene tuttavia che non debbano essere sottovalutati i positivi risultati conseguiti dall'iniziativa politico-diplomatica assunta dall'Italia; giudicata quindi imprescindibile la tutela della sovranità, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale, fortemente minacciata dalle interferenze di altre potenze dell'area, sottolinea la necessità di favorire la ripresa del dialogo tra le diverse forze politiche rappresentate nel Parlamento libanese, che auspica torni al più presto a riunirsi. Nel ritenere altresì essenziale che la comunità internazionale garantisca adeguati aiuti di carattere economico-finanziario, auspica che il dibattito in corso sia interpretato quale inequivocabile segnale di amicizia e solidarietà verso la popolazione libanese.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Nel rivolgere preliminarmente il ringraziamento del suo gruppo ai militari italiani impegnati in Libano, nonché sentimenti di solidarietà allo Stato di Israele per il recente attentato subito, osserva che l'impegno italiano all'interno della missione UNIFIL in Libano è stato fortemente sostenuto dalla sua parte politica al fine di restituire piena statualità ed autorevolezza al Governo di un Paese che riveste particolare importanza per la stabilizzazione del Medio Oriente. Nell'esprimere forte preoccupazione per il precipitare della crisi, ritiene che l'Italia non potrebbe assistere in modo passivo alla messa in discussione o al rovesciamento dell'attuale assetto politico-istituzionale in Libano, rilevando che tale eventualità rischierebbe di far venir meno le ragioni della presenza militare nell'area.
MARCO ZACCHERA (AN). Manifestata condivisione per le preoccupazioni espresse dal deputato Casini, riterrebbe opportuno estendere l'ambito territoriale della meritoria azione svolta nell'ambito della missione UNIFIL. Sottolineata altresì la necessità che il Parlamento libanese riprenda la propria attività, giudica tuttora pericolosa l'azione condotta da Hezbollah. Osservato, inoltre, che dovrebbero essere assunte più incisive iniziative volte all'individuazione dei responsabili dell'assassinio del premier Hariri, esprime solidarietà allo Stato di Israele per il recente attentato subito.
ALÌ RASHID KHALIL (RC-SE). Osservato che l'intervento della comunità internazionale ha sicuramente contribuito a ristabilire la pace e la sicurezza in Libano ed a garantire il rigoroso rispetto della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, auspica che il medesimo impegno venga esteso all'area israelo-palestinese, per garantire stabilità e pace al Libano ed all'intero Medio Oriente.
DARIO RIVOLTA (FI). Giudicata condivisibile la scelta del Governo di inviare un contingente militare italiano in Libano, esprime tuttavia perplessità per la scarsa chiarezza delle regole d'ingaggio. Richiamate, quindi, le cause interne della crisi libanese, segnatamente con riferimento ad un sistema elettorale che ha favorito le divisioni etniche della popolazione, sottolinea la negativa influenza esercitata da Iran e Siria, nei cui confronti chiede al Governo di assumere una forte iniziativa diplomatica. Nel ritenere altresì essenziale che il Parlamento libanese riprenda la propria attività, invita Governo e forze politiche italiane ad attivarsi nei confronti di autorità ed esponenti politici libanesi al fine di favorire il superamento dell'attuale situazione di crisi.
ANGELO ALESSANDRI (LNP). Pur giudicando esaustiva l'informativa resa dal viceministro Intini, ritiene di dover ribadire le perplessità già espresse dal suo gruppo in merito alla missione militare italiana in Libano, relative, in particolare, alla scarsa chiarezza di una strategia di lungo periodo per la stabilizzazione e la pacificazione di quel paese. Sottolinea a tal proposito la necessità di garantire l'autorevolezza del Governo libanese, fortemente minacciata dalle pesanti interferenze di Siria e Iran.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Nel manifestare piena fiducia al Governo italianoPag. VIper l'azione diplomatica che sta svolgendo in relazione alla difficile situazione libanese, esprime sentimenti di solidarietà nei confronti dei popoli israeliano e palestinese.
GIOVANNI CREMA (RosanelPugno). Nel ringraziare il viceministro Intini per l'informativa resa, esprime apprezzamento per l'azione di mediazione svolta dal Governo italiano e dalla comunità internazionale per la stabilizzazione del Libano. Osserva, altresì, che l'obiettivo primario del disarmo delle milizie Hezbollah dovrebbe essere perseguito rimuovendo le cause dell'ampio consenso popolare che connota il loro operato.
TANA DE ZULUETA (Verdi). Nel ringraziare il viceministro Intini per l'informativa resa, si associa alle considerazioni svolte dal deputato Ranieri circa la necessità che la comunità internazionale chieda agli interlocutori libanesi un fattivo impegno per la ricerca di un accordo politico che consenta di riconvocare il Parlamento per individuare soluzioni idonee a tutte le questioni aperte. Sottolinea, quindi, l'importanza del ruolo svolto dall'Italia nel portare avanti un complesso dialogo con i popoli del Medio Oriente, ove si sono riaperti pericoloso focolai di guerra e di violenza.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Nell'esprimere apprezzamento per l'impegno del Governo nell'ambito della grave crisi libanese, sottolinea la necessità di un'attenta riflessione sulle molteplici cause della stessa, tra le quali richiama, in particolare, le divisioni confessionali e le tensioni provocate dalla condizione dei profughi palestinesi. Rilevata, quindi, la fondamentale importanza della missione UNIFIL, quale strumento per contribuire ad individuare efficaci soluzioni alle questioni politiche e sociali ancora aperte, rivolge, a nome del suo gruppo, un ringraziamento ai militari italiani impegnati in quel contesto ed auspica la convocazione di una Conferenza internazionale per la stabilizzazione della situazione in Libano.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,50, è ripresa alle 17.
Discussione del disegno di legge: Intercettazioni telefoniche ed ambientali e pubblicità degli atti di indagine (A.C. 1638 ed abbinate).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo), Relatore. Ricordato il fattivo contributo fornito in Commissione da tutti i gruppi parlamentari, ritiene che il testo in discussione contemperi in modo equilibrato e corretto le istanze ad esso sottese, talune delle quali presentano rilievo di carattere costituzionale; richiama, quindi, le linee ispiratrici della disciplina prospettata in tema di intercettazioni telefoniche ed ambientali e di pubblicità degli atti di indagine.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Rilevato il carattere organico della disciplina prevista dal disegno di legge in discussione, che a suo avviso contempera le esigenze costituzionalmente garantite ad esso sottese, sottolinea i positivi effetti derivanti dalla sua attuazione, in particolare, sotto il profilo del contenimento dei costi delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché per quanto concerne l'individuazione di un soggetto responsabile per i casi di loro lecita divulgazione.
Pag. VIIMARIO PEPE (FI). Nel ritenere indispensabile lo strumento delle intercettazioni telefoniche, lamenta la decisione del Governo di bloccare l'attuazione della legge di riforma dell'ordinamento giudiziario approvata nella scorsa legislatura; ricordato quindi l'ingente dispendio di risorse finanziarie, dovuto al ricorso alle intercettazioni telefoniche ad uso investigativo, auspica il recepimento delle ragionevoli proposte emendative presentate dall'opposizione, reputando il testo in esame assolutamente insufficiente a contenere un fenomeno imputabile all'eccessivo protagonismo di alcuni magistrati.
PINO PISICCHIO (IdV). Osservato che una seria disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni deve saper coniugare le esigenze dell'attività investigativa da parte dell'autorità giudiziaria e quelle di tutela della privacy alla quale hanno diritto tutti i cittadini, ritiene che il disegno di legge in discussione, del quale richiama il contenuto, riesca ad operare un equilibrato contemperamento di tali esigenze.
DANIELE FARINA (RC-SE). Rilevata l'assoluta difficoltà di disciplinare una materia in cui si contemperano opposte esigenze, osserva che il disegno di legge in discussione prevede misure che appaiono in grado di soddisfarle in modo adeguato, migliorando la disciplina vigente; ne auspica pertanto l'approvazione.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione, che disciplina in modo organico e soddisfacente la materia delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni; pur esprimendo, inoltre, perplessità sulla norma di cui al comma 3 dell'articolo 2, per la quale auspica una interpretazione restrittiva, evidenzia con soddisfazione la decisione di non prevedere la distruzione di documenti illecitamente acquisiti, ove costituiscano corpo di reato.
BRUNO CESARIO (Ulivo). Giudicato equilibrato il contenuto del disegno di legge in discussione, che contempera le esigenze connesse alla tutela della privacy dei cittadini, al diritto di cronaca ed alle attività investigative, auspica l'approvazione di un provvedimento che ritiene utile per la salvaguardia della legalità nel Paese.
GIULIA BONGIORNO (AN). Stigmatizzata la pervasività del ricorso alle intercettazioni, anche laddove esse non costituiscono un indispensabile strumento di indagine, ritiene necessario un più ponderato accertamento dei presupposti che ne giustificano l'utilizzo, da affidare ad un organo collegiale. Auspica quindi che il provvedimento in discussione possa essere opportunamente modificato.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Osservato che il disegno di legge in discussione rappresenta un valido punto di mediazione tra le esigenze di sicurezza dei cittadini, di efficacia delle indagini giudiziarie e di rispetto del diritto alla riservatezza, sottolinea che esso introduce opportunamente una disciplina organica della delicata materia relativa alle intercettazioni.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Osservato che il disegno di legge in discussione colma opportunamente ed in maniera organica un pericolo vuoto normativo, ne sottolinea l'idoneità a contemperare, con equilibrio, interessi e diritti scongiurando il rischio che le intercettazioni possano essere usate per fini illegittimi.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
GIORGIA MELONI
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Espressa soddisfazione, quindi, per il lavoro svolto dalla II Commissione, auspica che, attraverso i contributi che emergeranno nel prosieguo dell'iter il disegno di legge in discussione possa essere ulteriormente migliorato, ove necessario.
Pag. VIIIROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Osserva che il disegno di legge in discussione reca disposizioni che coinvolgono una pluralità di interessi di rilevanza costituzionale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
CARLO LEONI
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Sottolinea, quindi, in particolare, taluni aspetti di criticità concernenti le modifiche all'articolo 114 del codice di procedura penale, relativamente all'esercizio del diritto di cronaca, che appare penalizzato dall'ampliamento del divieto di pubblicazione di atti giudiziari anche se i medesimi non sono più coperti dal segreto istruttorio. Prospetta, altresì, l'opportunità di modificare la disciplina in materia di violazioni per finalità giornalistiche al codice in materia di protezione dei dati personali.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Premesso che il disegno di legge in discussione rappresenta un'importante occasione per colmare un grave vuoto normativo, ritiene necessario un ulteriore approfondimento su talune problematiche che non hanno ancora trovato una risposta incisiva. Giudica condivisibili, comunque, le disposizioni concernenti i limiti posti in tema di autorizzazione delle intercettazioni e di loro durata, nonché quelle relative alla riduzione dei centri di ascolto ed alla loro collocazione all'interno delle istituzioni giudiziarie. Auspica, pertanto, che il disegno di legge in discussione possa essere migliorato nel prosieguo dell'iter parlamentare.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo), Relatore. Manifestata disponibilità a valutare il merito di proposte emendative ulteriormente migliorative del testo, giudica soddisfacente la scelta di individuare nel procuratore della Repubblica il responsabile della tenuta dell'archivio riservato; rileva, inoltre, che il disegno di legge in discussione vieta la pubblicazione di notizie relative a procedimenti penali coperte da segreto ovvero irrilevanti.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Sottolineato che la responsabilità imputabile al capo dell'ufficio non avrebbe carattere disciplinare, osserva che l'organica disciplina recata dal provvedimento in discussione è coerente con il vigente sistema penale.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Modifica nella composizione
di gruppi parlamentari.
PRESIDENTE. Comunica che la deputata Federica Rossi Gasparrini, iscritta al gruppo parlamentare Misto, ha chiesto di aderire al gruppo parlamentare Popolari-Udeur.
Ordine del giorno
della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 30 gennaio 2007, alle 9.
(Vedi resoconto stenografico pag. 73).
La seduta termina alle 19,15.