VII Commissione - Resoconto di mercoledì 14 giugno 2006


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SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 giugno 2006. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, Letizia De Torre.

La seduta comincia alle 14.10.

DL 210/2006: Disposizioni finanziarie urgenti in materia di pubblica istruzione.
C. 1092 Governo.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Pietro FOLENA, presidente, rivolge preliminarmente un breve indirizzo di saluto al rappresentante del Governo e a tutti i commissari, formulando i migliori auguri di buon lavoro.

Alba SASSO (Ulivo), relatore, reputa in primo luogo urgente e opportuno il provvedimento in esame, che intende adeguare lo stanziamento di bilancio per la corresponsione dei compensi ai componenti delle commissioni per gli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, al fine di commisurare le dotazioni all'effettivo fabbisogno e assicurare il regolare svolgimento della sessione d'esame per l'anno scolastico 2005/2006.
Rileva che tale esigenza deriva dalle modifiche alla disciplina degli esami conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore per le scuole del servizio nazionale di istruzione introdotte dall'articolo 22 comma 7, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, legge finanziaria per il 2002. Ricorda che tale norma ha, infatti, modificato la composizione delle commissioni, prevedendo la costituzione di una commissione di esame per ciascuna classe in luogo della precedente disciplina, che assegnava un presidente unico e commissari esterni comuni ogni due commissioni; la norma ha esteso, inoltre, la corresponsione dei compensi ai docenti delle scuole paritarie facenti parte delle commissioni d'esame ed ha fissato in 40,24 milioni di euro il limite di spesa per il compenso dei commissari.
Con riguardo ai compensi, segnala che già l'articolo 1, commi 2 e 3, del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 212, ha elevato il limite di spesa previsto di 40,24 milioni di euro di ulteriori 28,411 milioni di euro, per un totale di 68,651 milioni di euro, per l'anno 2002, e di 44,608 milioni di euro,


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per un totale di 84,848 milioni di euro, per l'anno 2003. Rileva che secondo quanto emerge dalla relazione illustrativa del governo, i monitoraggi effettuati dagli Uffici scolastici regionali negli anni 2004 e 2005 hanno poi confermato l'impossibilità di soddisfare il fabbisogno con le risorse stanziate dalla legge del 2001. Ribadisce, pertanto, la necessità di provvedere con urgenza a conformare il limite di spesa previsto dalla legge n. 448 del 2001 alle previsioni di spesa effettuate sulla base dei dati rilevati.
Aggiunge che l'articolo 1 del decreto-legge prevede, al comma 1, che il limite di spesa per la corresponsione dei compensi ai componenti delle commissioni per gli esami di Stato sia elevato di 63 milioni di euro per l'anno 2006, oltre l'importo previsto dalla normativa vigente pari a 40,24 milioni di euro, per un totale di 103,151 milioni di euro, secondo quanto si evince dalla relazione tecnica. Il comma 2 del medesimo articolo prevede che al relativo onere si provveda mediante la riduzione dell'autorizzazione di spesa prevista dall'articolo 3, comma 92 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, la legge finanziaria per il 2004. Sottolinea che tale disposizione ha autorizzato, nell'ambito del Piano programmatico di interventi finanziari previsto dalla «legge Moratti», una spesa pari a 90 milioni di euro a decorrere dall'anno 2004 destinata ai seguenti interventi: sviluppo delle tecnologie multimediali; interventi di orientamento contro la dispersione scolastica e per assicurare il diritto-dovere di istruzione e formazione; interventi per lo sviluppo dell'istruzione e formazione tecnica superiore e per l'educazione degli adulti; istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema di istruzione. Rileva che secondo quanto emerge dalla relazione illustrativa, attualmente le risorse sono imputate al capitolo 1284 dell'unità previsionale di base 2.1.5.3 dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione per l'anno finanziario 2006, che reca le spese per compensare la funzione tutoriale dei docenti per un importo pari a 63,8 milioni di euro.
Ritiene quindi, in conclusione, che il provvedimento in esame costituisca una importante opportunità per la scuola, recando interventi che porteranno serenità nel settore, in una fase estremamente delicata dell'anno scolastico, e centralità alla figura degli studenti.

Valentina APREA (FI), nel ringraziare il relatore per l'intervento svolto, reputa in primo luogo condivisibile il provvedimento in esame, di cui riconosce la necessità e urgenza. Sottolinea che la previsione di spesa per la corresponsione dei compensi ai componenti delle commissioni per gli esami di Stato si è rivelata insufficiente e che il precedente Governo non ha disposto del tempo necessario per approvare un provvedimento legislativo, al fine di dotare la predetta previsione di spesa degli stanziamenti necessari a garantire l'adeguata copertura finanziaria. Considerata pertanto l'esigenza di far fronte a tale situazione, preannuncia preliminarmente un orientamento sostanzialmente favorevole al provvedimento in esame.
Esprime peraltro perplessità in ordine alla decisione del Governo di utilizzare gli stanziamenti accantonati per la funzione tutoriale dei docenti. Pur riconoscendo infatti la necessità di reperire i fondi per far fronte alle finalità del decreto-legge, reputa insoddisfacente e deludente la scelta di utilizzare i finanziamenti destinati a compensare la figura del tutor. Tale scelta sembrerebbe tradurre la volontà di non proseguire il percorso iniziato per l'attuazione della funzione tutoriale dei docenti, interrompendo conseguentemente la discussione aperta con le parti sociali. Ricorda, infatti, che il ministro Moratti non aveva dato seguito alla decisione concernente i tutor solo al fine di attendere la definizione di una soluzione concordata con le parti sociali. Riterrebbe opportuno quindi che il rappresentante del Governo fornisse chiarimenti al riguardo. L'orientamento positivo espresso sul provvedimento in esame non può essere disgiunto infatti da una preoccupazione politica concernente il futuro della figura del tutor.


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Nicola BONO (AN), pur reputando corretta la finalità del decreto-legge, ritiene che la valutazione del provvedimento in esame è subordinata ai chiarimenti che il Governo vorrà fornire in ordine alle modalità di copertura finanziaria del medesimo. Non v'è dubbio, infatti, che lo spostamento di stanziamenti da una posta all'altra del bilancio dello Stato comporta conseguenze, il cui senso deve essere chiarito dall'esecutivo. Rileva la necessità, per un verso, di reperire risorse finanziarie di altro tipo da destinare alla corresponsione dei compensi ai componenti delle commissioni per gli esami di Stato e, per l'altro, di assicurare adeguati finanziamenti anche per gli anni a venire, atteso che non appare possibile emanare su base annuale provvedimenti emergenziali per far fronte a tali problematiche. Per tali ragioni, a nome del gruppo cui appartiene, dichiara di condividere solo le finalità del provvedimento, ribadendo la necessità di individuare risorse finanziarie certe e adeguate da destinare a regime alle esigenze dei commissari di esame.

Antonio RUSCONI (Ulivo), nel condividere l'intervento del relatore, apprezza il senso di responsabilità dimostrato dai colleghi che lo hanno preceduto negli interventi, tra l'altro due rappresentanti del Governo della precedente legislatura. Osserva che il provvedimento in esame è un provvedimento obbligatorio, un atto dovuto che il Governo non poteva non emanare. Considerata d'altro canto la difficoltà nell'attuale situazione dei conti pubblici, aggiunge poi che il Governo ha senz'altro operato correttamente, con una scelta finalizzata ad un intervento finanziario urgente, che non si traduce nella volontà di cancellare la figura del tutor. Più in generale, ritiene che alcune parti della riforma Moratti dovranno essere modificate, con specifico riferimento a quelle che non sono ancora entrate in vigore, solo attraverso un confronto ampio nella Commissione, tra le diverse forze politiche, e insieme ai diretti interessati ai provvedimenti.
Nel merito del provvedimento, ricorda ancora che, negli anni passati, ha avuto modo di esprimere perplessità in ordine alle modalità di svolgimento degli esami di Stato con commissioni composte da docenti interni. Osservato che tale scelta era stata giustificata anche da ragioni di carattere finanziario, riterrebbe opportuno allo stato verificare se la stessa abbia prodotto i risultati desiderati. Ritiene, quindi, che su tale questione si debbano svolgere in futuro i necessari approfondimenti.

Mauro DEL BUE (DC-PS), nel ringraziare il relatore per la relazione esaustiva e formulando gli auguri di buon lavoro al rappresentante del Governo, preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, un giudizio complessivamente favorevole sul provvedimento in esame. Ritiene non si possa ignorare che il Governo stia attraversando una fase transitoria, in cui cerca di farsi carico di assicurare una continuità legislativa, facendo prevalere il senso di responsabilità a scelte di parte. In tale contesto, pur destando perplessità l'individuazione della tipologie di copertura finanziaria del provvedimento, è lecito domandarsi se vi fossero effettivamente alternative reali alla copertura finanziaria prevista dall'Esecutivo, cosa di cui dubita. Nel segnalare comunque l'esigenza che il rappresentante del Governo chiarisca tale aspetto, rileva la necessità che tutte le forze politiche assumano, con responsabilità, un atteggiamento favorevole all'approvazione del provvedimento in esame.

Titti DE SIMONE (RC-SE), nell'associarsi agli auguri di buon lavoro al rappresentante del Governo formulati dagli altri colleghi, concorda con quanto rilevato dal relatore a proposito dell'esigenza di individuare una soluzione urgente a una situazione problematica nel settore scolastico, in una fase estremamente delicata. Ritiene che la discussione in oggetto non possa essere trasformata in una polemica su questioni che dovranno essere affrontate in altra sede. Rileva la necessità, in


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questa fase, di limitarsi alle finalità del provvedimento, concernenti la necessità di stanziare le risorse finanziarie necessarie al funzionamento delle commissioni per gli esami di Stato. Ritiene opportuno, in questo senso, rimandare ad un'altra occasione la discussione sulla figura del tutor, che peraltro è ancora oggetto di contrattazione sindacale. Aggiunge che allo stato non vi è alcuna certezza che i fondi utilizzati nel il provvedimento per la copertura, sarebbero stati effettivamente destinati alle finalità originarie. In conclusione, alla luce di quanto rilevato, preannuncia a nome del gruppo cui appartiene un giudizio favorevole sul provvedimento in esame.

Fabio GARAGNANI (Ulivo), pur esprimendo un orientamento favorevole in ordine ad un provvedimento destinato a far fronte a una reale emergenza, ritiene che l'esigenza di riportare serenità nel mondo della scuola si scontra con i continui interventi degli attuali ministro e viceministro per l'istruzione, volti a criticare pretestuosamente l'operato del precedente Governo, fino ad arrivare alla decisione di sospendere la sperimentazione del secondo ciclo della «riforma Moratti». Fa presente, peraltro, che l'atteggiamento dell'attuale Esecutivo è stato supportato da atteggiamenti del corpo docente, che si potrebbe definire in generale «antistituzionali». Ritiene che la decisione di sospendere la sperimentazione avrebbe potuto essere adottata almeno dopo un confronto del Ministro Fioroni con la Commissione cultura. Su questo punto, il Governo dovrà fornire i necessari chiarimenti al Parlamento: se si vogliono modificare le norme definite dal precedente Governo, le prospettate modifiche alla «legge Moratti», è necessario chiarire i principi ispiratori della riforma. Ritiene, infatti, che in una materia così complessa non debba prevalere la logica degli schieramenti e dell'ideologia, ma quella del confronto sui contenuti.

Emerenzio BARBIERI (UDC) si associa alla richiesta formulata dal deputato Garagnani in ordine alla necessità di un chiarimento da parte del Ministro dell'istruzione su alcuni atti adottati. Sul merito del provvedimento, avrebbe ritenuto preferibile che le risorse finanziarie fossero state attinte da altri stanziamenti, considerato che non sono chiari gli intendimenti dell'attuale maggioranza sulla figura del tutor. In ogni caso, ritiene che non si possa cambiare dall'oggi al domani la normativa vigente, ma sia opportuno sperimentarla, al fine di comprendere in quale direzione apportare le successive modificazioni. Segnala, infine, la necessità di introdurre aggiustamenti di carattere formale al testo in esame inserendo le rubriche degli articoli.

Pietro FOLENA, presidente, fa presente che le modifiche segnalate dal deputato Barbieri, avendo carattere formale, potranno essere prospettate direttamente in Assemblea.

Andrea MARTELLA (Ulivo) formula i migliori auguri di buon lavoro al rappresentante del Governo, ritenendo che l'interlocuzione costante con il Governo sarà preziosa, per riportare il Parlamento al centro del dibattito sulle grandi questioni di riforma. Esprime apprezzamento, in questo senso, per il fatto che già dal primo provvedimento in esame si partecipi con tale intensità alla discussione. Auspica che tra tutte le forze politiche si mantenga un confronto costruttivo che possa proseguire anche per l'avvenire, visti i numerosi impegni parlamentari che attendono la Commissione. Nel preannunciare un giudizio favorevole sul provvedimento in esame che va a sanare una situazione urgente, ribadisce che la copertura finanziaria è una riduzione di autorizzazione di spesa e non un azzeramento di risorse destinate alla figura del tutor. In un quadro articolato e complesso di finanza pubblica, la scelta del decreto in esame di prevedere la copertura indicata, rappresenta una scelta di buon senso. Aggiunge che, altrimenti, come d'altro canto già rilevato dal deputato De Simone, ci sarebbe stato il rischio che le risorse stanziate non sarebbero


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state spese, posto che la questione dei tutor è ancora oggetto di accordi con le parti sociali.
Ritiene, più in generale, che l'audizione del Ministro dell'istruzione sarà un'occasione per precisare le linee programmatiche dell'attività del Governo. In quella sede sarà importante comprendere anche come il Governo intende operare riguardo alla figura del tutor sulla quale si potrà svolgere un opportuno confronto. Auspica in questo senso che il dibattito parlamentare possa individuare gli interventi selettivi al fine di migliorare la normativa nel settore della scuola nel rispetto delle posizioni politiche e in un clima di confronto e di reciproco rispetto.

Domenico VOLPINI (Ulivo) precisa che l'attuale maggioranza non si limiterà a un ruolo di mera esecuzione della legislazione proposta dal Governo, come è invece successo nella precedente legislatura. Reputa importante recuperare il ruolo del Parlamento in un'interazione costruttiva con il Governo, al fine di ragionare sul merito e sulla concretezza delle questioni. È convinto, in questo senso, che il Ministro della pubblica istruzione conferirà effettivamente questa volta le deleghe agli altri rappresentanti del suo dicastero, al contrario di quanto accaduto con il Ministro Moratti.

Paola GOISIS (LNP) invita tutti i componenti della Commissione ad abbandonare la logica della polemica e della reciproca attribuzione di colpe, per concentrarsi sulla concretezza e sul merito delle cose. Nel ribadire la necessità di una dialettica costruttiva tra maggioranza e opposizione, pur nella consapevolezza della diversità e delle questioni che man mano verranno affrontate, preannuncia a nome del gruppo cui appartiene un giudizio favorevole sul provvedimento in esame.

Il sottosegretario Letizia DE TORRE assicura la propria personale e fattiva collaborazione ai lavori della Commissione. Nel reputare necessaria la dialettica tra le forze politiche in Parlamento, da un lato, e l'efficace interazione istituzionale tra Parlamento e Governo, dall'altro, preannuncia di aver ricevuto dal Ministro l'incarico di seguire i temi concernenti gli organi collegiali, il diritto allo studio e le politiche familiari. Assicura comunque che il Ministro Fioroni, in occasione dell'audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero, fornirà alla Commissione tutte le indicazioni relative alle deleghe assegnate ai diversi sottosegretari.
Concorda con quanto rilevato dal relatore sulla necessità di riportare serenità nel mondo della scuola, in cui in passato si è riprodotta quella spaccatura che ha attraversato il Paese e che va senz'altro sanata. Ringrazia quindi tutti i componenti per le utili considerazioni espresse nel corso del dibattito, con particolare riferimento alle preoccupazioni espresse per la figura del tutor. A questo proposito precisa che allo stato non esiste una possibilità di reperimento di fondi alternativi a quelli definiti nel decreto in esame. Aggiunge, in questo senso, che sono stati svolti incontri con il forum degli studenti e dei genitori ai quali è stato illustrato il provvedimento e la relativa modalità di copertura finanziaria. Si è voluto così condividere con le organizzazioni del settore gli orientamenti di un provvedimento così importante.
Nel dichiararsi infine disponibile a fornire i necessari chiarimenti nel prosieguo dell'esame, ribadisce la massima apertura de Governo al confronto sui temi in materia di pubblica istruzione.

Alba SASSO (Ulivo), relatore, nel ringraziare i deputati intervenuti nella discussione ribadisce la necessità dell'adozione del decreto-legge, che rappresenta un atto dovuto per la scuola che in questo momento ha particolare bisogno di serenità. Rileva che l'individuazione delle risorse finanziarie nel provvedimento non rappresenta un escamotage per sottrarre stanziamenti alla figura del tutor; in ogni caso eventuali modifiche al riguardo andranno affrontate in modo adeguato e aperto. Ricorda, a questo proposito, che il


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programma di Governo dell'Unione reca interventi di sistema che potranno essere considerati complessivamente; nello specifico, anche tenendo conto che la definizione di una disciplina della figura tutoriale è stata posta in discussione dalla pronuncia della Corte costituzionale. Aggiunge che probabilmente i fondi stanziati nell'autorizzazione di spesa prevista nell'articolo 3, comma 92, della legge 350 del 2003 non saranno spesi.
In conclusione, nel ribadire la necessità del provvedimento in esame per la scuola pubblica, conferma l'esigenza che qualsiasi proposta di modifica della normativa vigente sia discussa in Parlamento in un'interazione continua con il Governo.

Pietro FOLENA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare.
Avverte che il termine per la presentazione di emendamenti è fissato alle ore 19 della giornata odierna.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 16.15.