VIII Commissione - Resoconto di marted́ 25 luglio 2006


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SEDE REFERENTE

Martedì 25 luglio 2006. - Presidenza del vicepresidente Mauro CHIANALE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Bruno Dettori.

La seduta comincia alle 13.50.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
C. 17-B.
(Esame e conclusione).

La Commissione inizia l'esame.

Mauro CHIANALE, presidente, ricorda che la proposta di legge, già approvata dalla Camera, è stata modificata dal Senato e, pertanto, l'esame della Commissione è limitato alle sole modificazioni apportate dal Senato, conformemente al disposto dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento. Fa presente, inoltre, che il provvedimento in titolo risulta iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da domani. In tal senso, avverte che la Commissione dovrà concluderne l'esame in tempi utili a garantire il rispetto dei termini per riferire all'Assemblea.

Angelo Maria Rosario LOMAGLIO (Ulivo), relatore, ricorda preliminarmente che la proposta di legge in esame, che ha come finalità l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, è stata già approvata dalla Camera nella seduta del 6 luglio 2006. Fa presente che il Senato, nella seduta del 19 luglio 2006, ha successivamente approvato talune modificazioni al testo adottato dalla Camera. Per tali motivi, la VIII Commissione è chiamata ad affrontare l'esame del nuovo testo in tempi molto rapidi, considerata anche l'imminente calendarizzazione della proposta di legge in Assemblea, prevista per la giornata di domani. In proposito, ricorda che l'esame del provvedimento da parte della Commissione, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, è limitato alle sole modificazioni apportate dal Senato.
Passando, dunque, al contenuto delle modifiche approvate dal Senato, segnala che esse riguardano, in primo luogo, la soppressione dell'articolo 4, che prevedeva - nel testo approvato definitivamente dalla Camera - una procedura aggravata per l'adozione, da parte della Commissione


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di inchiesta, di provvedimenti incidenti sui diritti di libertà costituzionalmente garantiti. Precisa che la soppressione della disposizione sembrerebbe essere stata richiesta dall'altro ramo del Parlamento per motivazioni esattamente opposte a quelle che avevano indotto la Camera ad inserirla nel testo: infatti, il Senato ha ritenuto che tale disposizione potesse creare i presupposti per un improprio ampliamento, oltre i limiti costituzionali, dei poteri della Commissione di inchiesta. Proprio per tale ragione, peraltro, il Senato ha approvato anche una ulteriore modifica, aggiungendo un periodo al comma 3 dell'articolo 1 della proposta di legge, che stabilisce che in nessun caso la Commissione può adottare provvedimenti attinenti la libertà personale e la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione. Con riferimento a tale ultima modifica, osserva che, sebbene la finalità sottesa all'intervento modificativo compiuto presso il Senato possa essere nella sostanza condivisibile, la soluzione adottata in concreto, limitando in misura rilevante i poteri di inchiesta attivabili dalla Commissione, potrebbe comportare il rischio di pregiudicare seriamente l'efficacia della attività di inchiesta, soprattutto con riferimento alla impossibilità di disporre l'accompagnamento coattivo di un testimone o di procedere al sequestro di corrispondenza. In tal senso, un potenziale rimedio positivo adottato dal Senato rischia di creare, in astratto, un contrasto con l'articolo 82 della Costituzione, secondo cui la Commissione di inchiesta «procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria».
In conclusione, si riserva di svolgere ulteriori considerazioni sulle modifiche illustrate e su eventuali proposte emendative, anche alla luce degli elementi che emergeranno dal dibattito e dei pareri delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia, competenti in sede consultiva.

Il sottosegretario Bruno DETTORI si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame.

Mauro CHIANALE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare. Considerati i tempi di programmazione dei lavori dell'Assemblea e valutato altresì il limitato ambito delle modificazioni apportate dal Senato, propone di fissare, se non vi sono obiezioni, un termine di dieci minuti per la presentazione di emendamenti al testo della proposta di legge n. 17-B.

La Commissione concorda.

Mauro CHIANALE, presidente, sospende quindi brevemente la seduta, che riprenderà alle 14.05.

La seduta, sospesa alle 13.55, è ripresa alle 14.05.

Mauro CHIANALE, presidente, nel comunicare che non sono stati presentati emendamenti alla proposta di legge n. 17-B, fa presente che la I Commissione (Affari costituzionali) ha espresso parere favorevole con una condizione e che la II Commissione (Giustizia) ha espresso parere favorevole con una osservazione. Avverte che il relatore ha conseguentemente predisposto un emendamento (vedi allegato), finalizzato a recepire i rilievi formulati nei pareri espressi.

Angelo Maria Rosario LOMAGLIO (Ulivo), relatore, rileva che il parere della Commissione Affari costituzionali reca una condizione volta a modificare il secondo periodo del comma 3 dell'articolo 1, nel senso di prevedere che la Commissione di inchiesta non possa adottare provvedimenti attinenti alla libertà personale nonché aventi ad oggetto intercettazioni delle comunicazioni, precisando tuttavia che debba essere comunque consentito alla Commissione disporre l'accompagnamento coattivo di cui all'articolo 133 del codice di procedura penale. Al riguardo, preso atto del parere espresso dalla II


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Commissione (Giustizia) che segnala l'opportunità di sopprimere il secondo periodo dell'articolo 3, che è stato introdotto dal Senato, rileva la necessità di tenere conto della condizione contenuta nel parere della I Commissione (Affari costituzionali), considerato altresì che tale condizione è stata formulata sulla scorta di un emendamento approvato dalla I Commissione (Affari costituzionali) in data odierna nel corso dell'esame in sede referente delle proposte di legge concernenti l'istituzione della Commissione di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare.
Raccomanda, quindi, l'approvazione del suo emendamento 1.1.

Il sottosegretario Bruno DETTORI, nel dichiarare l'orientamento positivo del Governo sulla proposta di legge in esame, attesa l'importanza delle finalità perseguite dalla Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, esprime parere favorevole sull'emendamento predisposto dal relatore in ottemperanza alla condizione contenuta nel parere della Commissione affari costituzionali.

La Commissione approva l'emendamento 1.1 del relatore.
La Commissione delibera, quindi, di conferire al deputato Lomaglio il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sulla proposta di legge n. 17-B, come modificata nel corso dell'esame in sede referente. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Mauro CHIANALE, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 14.10.