XIII Commissione - Resoconto di marted́ 25 luglio 2006


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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 25 luglio 2006.

Audizione di rappresentanti degli istituti di ricerca, Istituto sperimentale per l'enologia e Istituto regionale della vite e del vino della Sicilia, sulla pratica enologica di utilizzo di trucioli di legno per l'affinamento dei vini.

L'audizione informale è stata svolta dalle 10.45 alle 11.15.

Audizione di rappresentanti dell'Associazione delle Città del vino sulla pratica enologica di utilizzo di trucioli di legno per l'affinamento dei vini.

L'audizione informale è stata svolta dalle 11.15 alle 11.50.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 25 luglio 2006. - Presidenza del presidente Marco LION, indi del vicepresidente Giuseppina SERVODIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Giovanni Mongiello.

La seduta comincia alle 11.50.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2005.
C. 1253 Governo.


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Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006.
C. 1254 Governo.

Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole e forestali per l'anno 2006.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in esame.

Marco LION, presidente, ricorda che l'esame della Commissione ha per oggetto la tabella 13 del rendiconto e la tabella 13 del bilancio di assestamento, concernenti lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole. L'esame si concluderà con la votazione di una relazione su ciascuna delle predette tabelle cui saranno allegati gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione.
In proposito, ricorda che il disegno di legge di approvazione del rendiconto è sostanzialmente inemendabile, essendo ammissibili soltanto gli emendamenti volti ad apportare modifiche di carattere meramente formale o tecnico.
Per quanto concerne gli emendamenti al disegno di legge di assestamento, ricorda che si applicano le regole di ammissibilità concernenti gli emendamenti al disegno di legge di bilancio. In particolare, gli emendamenti tendenti ad introdurre variazioni compensative all'interno del medesimo stato di previsione devono essere presentati presso la Commissione di settore. Gli emendamenti tendenti ad introdurre variazioni compensative fra diversi stati di previsione ovvero, nei limiti di ammissibilità, variazioni non compensative, possono essere presentati presso la Commissione di settore o presso la Commissione bilancio.
Gli eventuali emendamenti approvati dalla Commissione Agricoltura saranno allegati alla relazione che sarà trasmessa alla Commissione bilancio e si intenderanno presentati a nome dell'intera Commissione. Tali emendamenti saranno di nuovo posti in votazione presso la Commissione bilancio per poter essere inclusi nel testo predisposto per l'Assemblea.
Gli emendamenti respinti dovranno invece essere ripresentati presso la Commissione bilancio, al fine di permetterne la ripresentazione in Assemblea. Fanno eccezione a questa regola gli emendamenti compensativi all'interno dello stato di previsione di competenza della Commissione di settore che, ove respinti dalla Commissione, potranno essere ripresentati direttamente in Assemblea.
Propone infine di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge recante l'assestamento del bilancio dello Stato per l'esercizio 2006 alle ore 12 di venerdì 28 luglio 2006.

La Commissione concorda.

Giampaolo FOGLIARDI (Ulivo), relatore, ricorda che il disegno di legge di approvazione del rendiconto espone i risultati della gestione dell'Amministrazione dello Stato relativi all'esercizio 2005. Nel complesso tale esercizio si è chiuso, per quanto concerne la competenza, con un disavanzo di 30,5 miliardi di euro e, per quanto riguarda la gestione di cassa, con un disavanzo di 45,3 miliardi di euro.
Per quanto concerne in particolare lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole e forestali, il rendiconto evidenzia che, in termini di competenza, nel 2005 sono stati assunti impegni di spesa per un importo complessivo di 1.686 milioni di euro, rispetto a stanziamenti iscritti in bilancio pari a 1.767 milioni di euro. In termini di cassa i pagamenti effettuati dal Ministero nel 2005 ammontano a 1.523 milioni di euro e si riferiscono per 1.084 milioni di euro alla gestione di competenza e per 439 milioni di euro a residui derivanti dagli esercizi precedenti.
Osserva che, se si considera la tipologia delle spese effettuate dal Ministero delle politiche agricole, emerge in primo luogo la consistenza delle spese in conto capitale. Rispetto al totale degli impegni di


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spesa, infatti, 858 milioni di euro si riferiscono a spese correnti, mentre 828 milioni di euro si riferiscono a spese in conto capitale.
Sulla base di una analisi ancora più dettagliata, risulta che le maggiori voci di spesa di conto corrente, sempre in termini di competenza, riguardano per 461 milioni di euro gli impegni di spesa relativi alle retribuzioni del personale, per 92 milioni di euro gli impegni relativi all'acquisto di beni e servizi per il funzionamento delle strutture, per 183 milioni di euro i trasferimenti correnti ad altre amministrazioni pubbliche diverse dallo Stato (in primo luogo le regioni) e per 76 milioni di euro i trasferimenti correnti a favore di imprese.
Le spese in conto capitale hanno principalmente la natura di trasferimenti ad altri soggetti. Gli impegni di spesa per investimenti effettuati direttamente dall'amministrazione del Ministero ammontano, infatti, a 184 milioni di euro, mentre i contributi agli investimenti destinati ad altre amministrazioni pubbliche hanno registrato impegni di spesa per un totale di 236 milioni di euro e i contributi agli investimenti a favore di imprese hanno evidenziato impegni di spesa per un totale di 368 milioni di euro.
Per quanto concerne la ripartizione della spesa considerata sulla base dell'organizzazione interna del Ministero, dal consuntivo relativo al 2005 risulta che la struttura che ha avuto la gestione finanziaria più rilevante è il Dipartimento della qualità dei prodotti agroalimentari e dei servizi, che ha assunto impegni di spesa per un importo complessivo pari a 1.020 milioni di euro. Il Corpo forestale dello Stato ha assunto impegni per 501 milioni di euro, il Dipartimento delle politiche di mercato ha impegnato 107 milioni di euro, l'Ispettorato centrale repressione frodi 45 milioni di euro e il Gabinetto e gli uffici di diretta collaborazione del Ministro 13 milioni di euro.
Il rendiconto evidenzia altresì un dato importante, rappresentato dall'entità dei residui passivi. All'inizio dell'esercizio 2005 i residui passivi ammontavano a 1.788 milioni di euro. Alla fine dell'esercizio si sono ridotti a 1.627 milioni di euro, di cui 1.024 milioni relativi a residui provenienti da esercizi precedenti e 602 milioni relativi a residui che si sono formati nell'esercizio 2005 medesimo. Questo dato dimostra, per un verso, che nel 2005 si è registrata una riduzione, sia pure limitata, dell'ammontare dei residui passivi; per l'altro, tale ammontare rimane molto elevato, dal momento che corrisponde approssimativamente all'importo complessivo degli impegni di spesa assunti nell'intero esercizio. Osserva peraltro che questa considerazione non riguarda soltanto il Ministero delle politiche agricole, dal momento che l'eccessiva entità dei residui passivi e la lentezza con cui vengono smaltiti è motivo di preoccupazione per il bilancio dello Stato in generale.
Rileva che il disegno di legge di assestamento costituisce lo strumento per mezzo del quale vengono riviste nel corso dell'esercizio finanziario le previsioni di entrata e di spesa del bilancio dello Stato. Anche l'assestamento peraltro è soggetto nel nostro ordinamento ai medesimi limiti di contenuto che valgono per il bilancio di previsione. Non possono essere infatti modificati, né in sede di bilancio di previsione né in sede di assestamento, gli stanziamenti di spesa che sono determinati da disposizioni di legge e gli stanziamenti che comunque risultano giuridicamente obbligatori (ad esempio, perché determinati in base a contratti pluriennali). Con l'assestamento, pertanto, possono essere modificate soltanto le previsioni di spesa che hanno natura discrezionale. Questa caratteristica dell'ordinamento contabile dello Stato spiega l'incidenza limitata delle variazioni agli stanziamenti di competenza che vengono effettuate con il disegno di legge di assestamento.
Fa presente che, in generale, per quanto riguarda il complesso del bilancio dello Stato, il disegno di legge di assestamento per il 2006 reca un incremento delle previsioni relative ad entrate finali di 2,1 miliardi di euro e un incremento degli stanziamenti per spese finali pari a 3,6 miliardi di euro.


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Per quanto riguarda in modo specifico lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, osserva che l'assestamento determina variazioni di entità modesta. Si registra infatti, nel complesso, una riduzione degli stanziamenti dello stato di previsione del Ministero, in termini di competenza, pari a circa 3 milioni di euro. Tale variazione risulta da un incremento degli stanziamenti di competenza relativi a spese correnti pari a 23 milioni di euro e una riduzione di quelli relativi a spese in conto capitale pari a poco meno di 26 milioni di euro. Rileva peraltro che sia l'incremento delle spese correnti che la diminuzione delle spese di conto capitale dipendono in ampia misura da una operazione puramente contabile. Infatti stanziamenti per 18 milioni di euro destinati ad informatica di servizio, che nel bilancio di previsione iniziale erano iscritti in conto capitale, con l'assestamento vengono trasferiti tra le spese correnti, pur mantenendo la medesima destinazione.
Ritiene che più significative siano le variazioni apportate dall'assestamento alle autorizzazioni di cassa. In particolare, per quanto concerne il Ministero delle politiche agricole, si registra una diminuzione delle autorizzazioni di cassa di 165 milioni di euro. In proposito ricorda che con l'assestamento viene ridefinita l'entità dei residui. Nel bilancio di previsione, infatti, i residui sono iscritti in modo presuntivo; il loro esatto ammontare viene determinato soltanto con il rendiconto. Il disegno di legge di assestamento, che viene presentato dal Governo contestualmente al disegno di legge di approvazione del rendiconto, assume pertanto l'esatto ammontare dei residui, in base al quale provvede a rideterminare le autorizzazioni di cassa.
Segnala infine che con il disegno di legge di assestamento sono esposte le variazioni intervenute nelle previsioni del bilancio dello Stato per effetto di atti amministrativi adottati nei primi cinque mesi dell'esercizio. Si tratta, dunque, di variazioni che non vengono decise mediante il disegno di legge di assestamento, ma che in esso vengono indicate a fini meramente conoscitivi. Per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, gli stanziamenti di competenza sono aumentati complessivamente, per effetto di atti amministrativi adottati fino al 31 maggio 2006, di quasi 47 milioni di euro, riferibili pressoché interamente, per 46,2 milioni di euro, all'incremento di stanziamenti in conto capitale.

Il sottosegretario Giovanni MONGIELLO, concorda con le osservazioni contenute nella relazione dell'onorevole Fogliardi. Deposita quindi presso la Commissione una nota con la quale si illustrano in dettaglio gli elementi informativi desumibili dal rendiconto relativo all'esercizio 2005, per quanto concerne lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole e forestali (vedi allegato).

Giuseppina SERVODIO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto dei provvedimenti in titolo ad una successiva seduta.

La seduta termina alle 12.05.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 25 luglio 2006. - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Giovanni Mongiello.

La seduta comincia alle 12.05.

Proposta di nomina del dottor Domenico Oriani a Presidente dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA).
Nomina n. 3.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.


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Massimo Saverio Ennio FUNDARÒ (Verdi), relatore, osserva che il candidato proposto dal Governo presenta un curriculum di alto profilo, che unisce titoli e ruoli di assoluto prestigio con specifiche competenze e incarichi nel settore agricolo. Dal curriculum emerge dunque che si tratta di un candidato assolutamente all'altezza della posizione, assai impegnativa, di presidente dell'AGEA, alla quale il Governo lo ha designato. In generale, peraltro, evidenzia l'opportunità di un confronto tra il Governo e la Commissione sulle modalità con cui vengono definite le proposte di nomina.

Il sottosegretario Giovanni MONGIELLO concorda con i giudizi espressi dal relatore in merito al curriculum del dottor Oriani, osservando che si tratta di un magistrato contabile che può altresì vantare esperienze specifiche nel settore agricolo, tra cui l'attività di controllo sulla gestione dell'AIMA. Auspica pertanto che la Commissione, nel modo più ampio possibile, condivida l'apprezzamento nei confronti delle qualità, dei titoli e delle esperienze del candidato indicato dal Governo.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) osserva in generale come sia necessario affrontare il problema dell'intervento della Commissione rispetto alle proposte di nomina formulate dal Governo. A nome del proprio gruppo, sottolinea infatti l'esigenza, prospettata anche dal relatore, di un confronto tra il Governo e la Commissione anche nella fase di individuazione dei candidati ai singoli incarichi. Osserva altresì che ritiene necessario, come già rilevato nel caso della proposta di nomina relativa alla presidenza dell'INEA, verificare se il candidato possieda i requisiti previsti dalla legge per l'incarico al quale viene proposto.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo), nel rilevare l'assenza dei deputati dei gruppi di opposizione, evidenzia l'opportunità, anche in vista della seduta di domani, di adottare opportune iniziative che favoriscano il superamento della situazione di contrasto che si è venuta a creare. In particolare, fa presente di essere a conoscenza del fatto che il presidente della Commissione, onorevole Lion, ha scritto al Presidente della Camera, per invitarlo ad assumere tutte le iniziative di sua competenza al fine di evitare che le mozioni concernenti l'utilizzo di trucioli di legno nel vino siano inserite nel calendario del lavori dell'Assemblea prima che la Commissione Agricoltura abbia concluso l'esame delle risoluzioni, vertenti sul medesimo tema, che sono state presentate presso di essa. Ritiene opportuno che questa condivisibile e appropriata iniziativa del presidente sia resa nota a tutti i gruppi rappresentati in Commissione.

Giuseppina SERVODIO, presidente, dichiara di condividere l'intervento dell'onorevole Zucchi, facendosi carico di riferirne al presidente Lion.

Massimo Saverio Ennio FUNDARÒ (Verdi), relatore, propone di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.

Il sottosegretario Giovanni MONGIELLO esprime l'assenso del Governo sulla proposta del relatore.

Giuseppina SERVODIO, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta già prevista per domani.

La seduta termina alle 12.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00014 Marinello: Modalità di identificazione dei capi ovini e caprini.