XIII Commissione - Resoconto di mercoledì 26 luglio 2006


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 26 luglio 2006. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Guido Tampieri.

La seduta comincia alle 14.30.

Proposta di nomina dell'ingegnere Lino Carlo Rava a presidente dell'Istituto nazionale di economia agraria (INEA).
Nomina n. 2.
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviata nella seduta del 18 luglio 2006.

Claudio FRANCI (Ulivo), relatore, propone di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.

Il sottosegretario Guido TAMPIERI esprime l'assenso del Governo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

Antonio SATTA (Pop-Udeur), intervenendo in sede di dichiarazioni di voto, dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.


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Luciano D'ULIZIA (IdV) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo.

Filippo MISURACA (FI) dichiara che il proprio gruppo voterà in senso favorevole alla proposta di nomina dell'onorevole Rava. Ritiene infatti che il candidato, oltre ai titoli che emergono dal curriculum, possieda capacità organizzative e una grande esperienza e conoscenza dell'agricoltura del Paese. Nel ribadire il proprio apprezzamento nei confronti della persona dell'onorevole Rava, auspica che una volta che sarà insediato alla presidenza dell'INEA, possa essere ascoltato in audizione dalla Commissione sugli indirizzi che intende seguire nella guida dell'istituto.

Leonardo MARTINELLO (UDC) precisa che le osservazioni critiche emerse nel dibattito hanno avuto per oggetto le procedure seguite dal Governo e i tempi con cui è stata avviata la nomina. Nessun rilievo critico riguarda la persona dell'onorevole Rava, che, per la propria esperienza e professionalità nel settore dell'agricoltura, risulta senza dubbio all'altezza dell'incarico a cui è stato proposto. Proprio in considerazione dell'apprezzamento nei confronti dell'onorevole Rava, dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di nomina in esame.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) ribadisce la propria contrarietà rispetto alla proposta in esame, in quanto ritiene in generale che l'attività svolta in assemblee elettive, si tratti del Parlamento nazionale o dei consigli regionali, non sia sufficiente di per se stessa a far acquisire specifiche competenze tecniche richieste per determinati incarichi. Nel caso specifico, senza in alcun modo voler mettere in dubbio i numerosi apprezzamenti che da diverse parti sono stati espressi nei confronti della persona dell'onorevole Rava, non ritiene tuttavia che il curriculum attesti quei requisiti di alta specializzazione scientifica richiesti dalla legge per ricoprire il ruolo di presidente dell'INEA.

Giampaolo DOZZO (LNP) fa presente che il gruppo della Lega Nord non parteciperà alla votazione in coerenza con le perplessità e le critiche esposte nel corso del dibattito sui modi e sui tempi con cui il Governo ha deciso di avviare la procedura di nomina del presidente dell'INEA.

Luca BELLOTTI (AN), pur riconoscendo le capacità e la conoscenza del mondo agricolo dell'onorevole Rava, ritiene fondati i motivi di perplessità che sono emersi nel corso del dibattito e più in generale giudica che le nomine siano una responsabilità del Governo e della maggioranza che lo sostiene. Per questo preannuncia l'astensione del proprio gruppo.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) dichiara l'apprezzamento del proprio gruppo per la scelta dell'onorevole Rava, ricordando che, come ha fatto presente il Ministro, si è trattato di un'indicazione unanime del Consiglio dei ministri.

Angela LOMBARDI (RC-SE) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo, anche se fa presente qualche riserva relativa al metodo seguito. Precisa che non si tratta di perplessità che riguardino le persone proposte. Ritiene tuttavia che una corretta individuazione dei candidati debba coinvolgere anche i gruppi presenti in Commissione e, pertanto, auspica che si costituisca un tavolo per valutare le singole nomine, al quale partecipino tutti i gruppi di maggioranza.

Massimo Saverio Ennio FUNDARÒ (Verdi) esprime il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.


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Marco LION, presidente, comunica il risultato della votazione:

Presenti 28
Votanti 25
Maggioranza 13
Astenuti 3
Hanno votato 21
Hanno votato no 4
(La Commissione approva).

Marco LION, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.
Hanno preso parte alla votazione i deputati: Baratella, Bellanova, Brandolini, Cesini, D'Ulizia, Fiorio, Fogliardi, Franci, Froner, Fundarò, Leddi in sostituzione di De Luca, Lion, Lombardi, Maderloni, Marinello, Martinello, Misuraca, Oliverio, Pertoldi, Ruvolo, Satta, Servodio, Sperandio, Strizzolo in sostituzione di Soro, Zucchi.
Si sono astenuti i deputati: Bellotti, Buonfiglio e Cosenza.

Proposta di nomina del dottor Domenico Oriani a Presidente dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA).
Nomina n. 3.
(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviata nella seduta del 25 luglio 2006.

Marco LION, presidente, fa presente che, anche alla luce delle sollecitazioni rivoltegli da più parti per un ulteriore approfondimento, reputa opportuno rinviare ad una successiva seduta il seguito dell'esame della proposta di nomina in oggetto.

Bruno MELLANO (RosanelPugno), pur comprendendo le ragioni che motivano la richiesta di un ulteriore approfondimento, osserva che, mentre nel caso della procedura di nomina del presidente dell'INEA non sussistevano, a suo parere, né requisiti richiesti dalla legge né una situazione di urgenza, nel caso presente risulta effettivamente urgente pervenire alla nomina del presidente dell'AGEA, in quanto si tratta di un incarico attualmente vacante.

Antonio BUONFIGLIO (AN) segnala di aver trasmesso, nel momento in cui ha rassegnato le dimissioni da presidente dell'AGEA, una relazione sulla propria gestione e si impegna a presentarne una ulteriore copia alla Commissione, in quanto ritiene che essa contenga elementi utili anche ai fini dell'esame della proposta di nomina in oggetto.

Marco LION, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame della nomina in oggetto ad una successiva seduta.

La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 luglio 2006. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Guido Tampieri.

La seduta comincia alle 15.10.

DL 223/2006: disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale.
C. 1475 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Sandro BRANDOLINI (Ulivo), relatore, ricorda che il decreto-legge all'esame della Commissione rappresenta un primo provvedimento di grande rilievo per la definizione delle politiche economiche, sociali e finanziarie del Governo. Si può dire che


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esso si fondi su due pilastri. In primo luogo mira a stimolare la crescita dell'economia del Paese attraverso la promozione della concorrenza, intesa come ampliamento dell'offerta e più facile accesso da parte dei consumatori ai beni e servizi. In sostanza viene adottato come punto di vista fondamentale per rilanciare l'economia del Paese l'interesse della generalità dei cittadini considerati come consumatori. Il secondo pilastro del decreto-legge è rappresentato dagli incisivi interventi di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale, rivolti alla finalità non soltanto di acquisire risorse a vantaggio del bilancio dello Stato, ma anche di assicurare una maggiore equità nell'applicazione della disciplina tributaria. Il provvedimento in esame, infine, contiene numerose misure relative alla spesa pubblica, con le quali, per un verso, si attuano interventi di contenimento e di razionalizzazione, per l'altro si destinano, nell'ambito delle risorse recuperate dal medesimo decreto-legge, a finalità fondamentali per lo sviluppo, come il finanziamento delle infrastrutture, ovvero a politiche di rilevanza sociale quali quelle relative alla famiglia, ai giovani, alle pari opportunità; in questo contesto si provvede altresì a attribuire risorse aggiuntive al Fondo nazionale per il servizio civile, al Fondo nazionale per le politiche sociali e al Fondo unico per lo spettacolo.
Si tratta, pertanto, di un provvedimento ampio e complesso, che si propone obiettivi molto ambiziosi che anticipano le linee programmatiche contenute nel DPEF e gli interventi che saranno contenuti nella legge finanziaria. Procede quindi ad un'analisi più dettagliata delle disposizioni che intervengono nelle materie di competenza della Commissione Agricoltura.
In primo luogo osserva che l'articolo 4 introduce disposizioni volte a liberalizzare l'attività di produzione di pane, eliminando i vincoli e le restrizioni che discendevano da una normativa ormai datata. Viene infatti interamente abrogata la legge n. 1002 del 1956, che prevedeva che, per l'impianto di un panificio, fosse necessaria l'autorizzazione della Camera di commercio, a sua volta dipendente da una valutazione relativa alla densità dei panifici esistenti e al volume della produzione nella località interessata. La medesima legge conteneva numerose altre disposizioni in materia di apertura, trasferimento e trasformazione dei panifici. Che si trattasse di una disciplina ormai superata è dimostrato a suo parere dal fatto che era già stato previsto il silenzio assenso per quanto concerneva la licenza di panificazione e era già stato soppresso il visto annuale della Camera di commercio su tale licenza. Con il provvedimento in esame l'impianto o il trasferimento o la trasformazione di panifici sono soggetti a dichiarazione di inizio attività, senza ulteriori vincoli o restrizioni, salvo quelli relativi alla idoneità dei locali, alla tutela della salute e dell'ambiente. Viene infatti richiesto soltanto il possesso del titolo abilitativo edilizio e del permesso di agibilità dei locali, dei requisiti igienico-sanitari, comprovati dall'autorizzazione della competente Azienda sanitaria locale e dell'autorizzazione all'emissione in atmosfera. Rileva che con una disposizione introdotta nel corso dell'esame al Senato è stata opportunamente prevista l'indicazione del nominativo del responsabile dell'attività produttiva, che è tenuto ad assicurare, oltre al rispetto delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza sul luogo di lavoro, anche di quelle relative all'utilizzo delle materie prime e alla qualità del prodotto. Le funzioni di vigilanza sono attribuite ai comuni e alle autorità competenti in materia igienico-sanitaria; anche le funzioni sanzionatorie sono assegnate ai sindaci dei comuni, che possono comminare sanzioni pecuniarie, in caso di particolare gravità o recidiva è prevista la sospensione dell'attività per un determinato periodo e, nel caso di ulteriore violazione delle prescrizioni in materia igienico-sanitaria, la chiusura dell'esercizio.
Segnala che nel corso dell'esame presso il Senato sono state introdotte, in merito alla disciplina dei panifici, due ulteriori disposizioni di rilievo. La prima consente l'attività di vendita della propria produzione per il consumo immediato


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utilizzando i locali e gli arredi dell'azienda, purché sia garantita l'osservanza delle prescrizioni igienico-sanitarie. In questo modo la liberalizzazione si associa ad un ampliamento della tipologia di attività che possono essere svolte nel locale, in conformità a una richiesta della categoria. La seconda disposizione di rilievo inserita nell'articolo 4 prevede l'adozione entro dodici mesi di un decreto da parte del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri delle politiche agricole e della salute e di intesa con la Conferenza Stato-regioni di un regolamento che disciplini, in conformità al diritto comunitario, l'utilizzo delle denominazioni di «panificio», «pane fresco» e «pane conservato». Si tratta a suo parere di un intervento molto importante, in quanto è rivolto a riservare il nome di «panificio» soltanto alle imprese che svolgono l'intero ciclo di produzione e a distinguere con la specifica denominazione di «pane fresco» il pane che viene prodotto mediante un processo continuo, senza congelamento o surgelazione delle materie prime o degli impasti, in modo da tutelare e valorizzare la genuinità e la qualità sia dell'attività di produzione che del prodotto posto in vendita.
Fa presente che sempre nel titolo I, contenente le misure relative alla promozione della concorrenza e alla tutela del consumatore, l'articolo 9 prevede che le regioni e gli enti locali possano avvalersi, secondo modalità stabilite di concerto dal ministero dello sviluppo economico e dal ministero delle politiche agricole, del collegamento al Consorzio obbligatorio infomercati al fine di promuovere una più diffusa informazione a favore dei consumatori sui prezzi all'ingrosso e al dettaglio dei prodotti agro-alimentari. Si prevede altresì che i dati aggregati siano resi pubblici attraverso internet e mediante convenzioni gratuite con testate giornalistiche, emittenti radiotelevisive e gestori dei servizi di telefonia. Il comma 2 dell'articolo 9 integra la disciplina dei compiti del Consorzio infomercati, prevedendo che tale struttura effettui, a richiesta delle amministrazioni pubbliche interessate, rilevazioni dei prezzi al dettaglio dei prodotti agro-alimentari. Si tratta di interventi che intendono cominciare ad affrontare la rilevante questione, più volte sottolineata dalle organizzazioni rappresentative del mondo dell'agricoltura, del forte divario tra i prezzi praticati dai produttori e quelli della vendita al dettaglio.
Osserva che l'ultima disposizione che interessa le competenze della Commissione agricoltura è contenuta nell'articolo 18-bis, che assegna un finanziamento integrativo per il Corpo forestale dello Stato pari a 4 milioni di euro per l'anno in corso e a 10 milioni di euro annuali, attribuiti in via permanente a decorrere dal 2007. Sottolinea che la disposizione, che destina il finanziamento alle esigenze operative del Corpo forestale con specifico riferimento alle attività contro gli incendi boschivi, corrisponde pienamente agli indirizzi impartiti al Governo mediante una risoluzione approvata, in modo largamente condiviso, dalla Commissione agricoltura. In tale risoluzione infatti si evidenziava, per un verso, la situazione di difficoltà operativa del Corpo forestale a causa delle esigue disponibilità finanziarie e, per l'altro, l'urgenza di un intervento da parte del Governo in questa stagione in cui il Corpo si trova intensamente impegnato nella lotta contro gli incendi.

Il sottosegretario Guido TAMPIERI, si riserva di intervenire in sede di replica.

Giuseppe RUVOLO (UDC) chiede al Presidente di rinviare ad una successiva seduta la discussione del provvedimento in esame, in modo da permettere ai membri della Commissione di acquisire un'adeguata conoscenza dei suoi contenuti.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) si associa alla richiesta dell'onorevole Ruvolo, facendo presente che non è stato possibile disporre del testo del provvedimento in esame e dei fascicoli della documentazione prima della tarda mattinata della giornata odierna. Ricorda altresì che il Presidente della Camera si è riservato di stabilire i tempi di esame del


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provvedimento sulla base delle decisioni della Conferenza dei presidenti di gruppo che è stata convocata per la mattina di domani. Anche alla luce di questo elemento, ritiene pertanto del tutto opportuno un rinvio del seguito della discussione.

Marco LION, presidente, nel demandare la definizione dei tempi di esame del provvedimento da parte della Commissione Agricoltura alle decisioni che assumerà l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad una successiva seduta.

La seduta termina alle 15.25.

RISOLUZIONI

Mercoledì 26 luglio 2006. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Guido Tampieri.

La seduta comincia alle 15.25.

7-00001 Misuraca: difesa delle produzioni vitivinicole italiane, con specifico riferimento alle pratiche di invecchiamento dei vini.

7-00008 Franci: sostegno alle produzioni vinicole italiane di qualità, con specifico riferimento alle pratiche di invecchiamento dei vini.

7-00010 Delfino: riconoscimento dei caratteri specifici dei vini di qualità e a denominazione d'origine, con specifico riferimento alle pratiche di invecchiamento.

7-00011 Dozzo: pratica di invecchiamento dei vini attraverso l'utilizzo di trucioli di legno e sull'esigenza di una espressa indicazione nell'etichetta.
(Seguito discussione congiunta e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 13 luglio 2006.

Marco LION, presidente, comunica che, al fine di favorire l'approvazione da parte della Commissione di un atto di indirizzo unitario, ha predisposto una bozza di risoluzione che intende sintetizzare le considerazioni e le richieste al Governo contenute nelle diverse risoluzioni in titolo. Precisa che tale bozza rappresenta uno strumento di lavoro, aperto alle modifiche e integrazioni che i gruppi presenti in Commissione intenderanno suggerire.

Luca BELLOTTI (AN) fa presente che anche il proprio gruppo intende presentare una risoluzione sul tema dell'utilizzo dei trucioli di legno nel vino e, anche per questo motivo, ritiene opportuno che il seguito dell'esame delle risoluzioni in oggetto sia rinviato ad una successiva seduta.

Marco LION, presidente, anche alla luce della richiesta dell'onorevole Bellotti, rinvia il seguito della discussione delle risoluzioni in titolo ad una successiva seduta.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.45.