VII Commissione - Resoconto di giovedì 14 settembre 2006


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AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 14 settembre 2006.

Audizione informale di rappresentanti di associazioni di studenti universitari sulle problematiche connesse al sistema universitario.

L'audizione informale è stata svolta dalle 9.40 alle 10.40.

Audizione informale di rappresentanti di associazioni di studenti della scuola secondaria superiore sulle problematiche connesse al sistema scolastico nazionale.

L'audizione informale è stata svolta dalle 10.45 alle 11.45.

SEDE REFERENTE

Giovedì 14 settembre 2006. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Intervengono i sottosegretari di Stato per le politiche giovanili e le attività sportive, Giovanni Lolli, e delle comunicazioni, Luigi Vimercati.

La seduta comincia alle 11.45.

Delega al Governo per la revisione della disciplina relativa alla titolarità ed al mercato dei diritti televisivi.
C. 1496 Governo, C. 587 Ciocchetti e C. 1195 Ronchi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 13 settembre 2006.


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Nicola BONO (AN) ritiene che le questioni metodologiche già rappresentate nella seduta di ieri necessitino di una risposta puntuale da parte del Governo. La loro auspicabile soluzione potrebbe infatti influire favorevolmente sull'andamento della discussione in Commissione del provvedimento in esame.

Pietro FOLENA, presidente e relatore, fa presente che le questioni poste hanno una valenza prettamente politica la cui soluzione dovrà essere trovata nell'ambito del confronto parlamentare tra i diversi gruppi di maggioranza e minoranza. Non ritiene sussistano peraltro pregiudiziali all'avvio dell'esame nel merito del disegno di legge presentato dal Governo e delle proposte di legge ad esso abbinate.

Mario PESCANTE (FI) ritiene paradossale che il Governo decida di emanare un disegno di legge delega, fortemente criticato, proprio nel momento in cui la Commissione cultura sta svolgendo in un clima condiviso un'indagine conoscitiva sulle medesime tematiche. Nel merito, non condivide, d'altra parte, le ragioni addotte dal Governo nella relazione di accompagnamento al disegno di legge a giustificazione dell'adozione di un disegno di legge delega, focalizzate sulla necessità di un riequilibrio delle risorse derivanti dal mercato dei diritti televisivi e sul fatto che il Governo, meglio del Parlamento, possa mediare e ascoltare gli interessi dei diversi soggetti interessati. Riterrebbe opportuno invece procedere all'esame nel merito della disciplina da adottare, eventualmente anche dopo aver approvato il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle recenti vicende del calcio.
Osserva, d'altra parte, che la soluzione prospettata dal Governo non sembra tenere conto d'altra parte neanche del buon lavoro svolto finora dal Commissario della Federcalcio, Guido Rossi, come ha già avuto modo di rappresentare nel corso della sua audizione in Commissione.
Auspica quindi che su tali aspetti il rappresentante del Governo possa fornire alla Commissione i necessari chiarimenti.

Il sottosegretario Giovanni LOLLI precisa innanzitutto che la ragione per la quale il Governo ha deciso di presentare il disegno di legge delega risiede eminentemente nella necessità di addivenire in tempi brevi all'approvazione di un provvedimento ritenuto indispensabile per il settore. Ribadisce invece che inevitabilmente l'iter parlamentare di un intervento normativo recante una disciplina di merito si allungherebbe, qualora fosse adottato un provvedimento di necessità e urgenza da parte dell'Esecutivo.
Ricorda inoltre che i tempi per la realizzazione della riforma del calcio, già preannunciati dal Commissario Rossi, sono stati tenuti volutamente stretti, proprio allo scopo di definire nuove regole che potranno essere operative nel corso del 2007. Rileva d'altro canto che se il mondo del calcio avesse seguito le indicazioni fornite dalla Commissione cultura già dal 2004, la situazione oggi sarebbe affatto differente. Aggiunge che in questi giorni è stato firmato un numero notevole di contratti di acquisto dei diritti televisivi, per i quali è opportuno definire al più presto una disciplina.
Evidenzia quindi che il provvedimento in esame non reca norme di dettaglio, ma rappresenta al contempo la disponibilità ad apportare miglioramenti al testo recependo le indicazioni del Parlamento, già a partire dall'integrazione dei principi e dei criteri direttivi, in modo da definire limiti precisi per la predisposizione dei decreti attuativi della delega. Il Governo potrà, inoltre, tenere conto, in coerenza con i principi della delega, anche delle conclusioni cui perverrà la Commissione al termine dell'indagine conoscitiva sulle recenti vicende del calcio in corso di svolgimento. Auspica a tale riguardo che lo stesso documento possa essere il risultato della ampia condivisione da parte delle diverse forze politiche, anche sulla scorta di quanto accaduto nella precedente legislatura.
Ribadisce, quindi, che l'Esecutivo non ha alcuna difficoltà a raccogliere integrazioni di merito, proprio in virtù del clima condiviso che si è creato in Commissione


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e che non ha certamente intenzione di turbare, sulla base, peraltro, dell'impianto normativo recato dal disegno di legge in esame.

Nicola BONO (AN), intervenendo per una precisazione, rileva che l'unica ragione addotta dal Governo a giustificazione del disegno di legge in esame, e cioè l'urgenza, non è convincente proprio in quanto contraddice la necessità di approvare in tempi brevi un provvedimento per il settore. Ribadisce infatti che l'eventuale approvazione di una delega sortirà soltanto l'effetto di allungare i tempi di approvazione di norme indispensabili per il settore. Una convergenza delle diverse forze politiche già sul merito della disciplina agevolerebbe invece lo svolgimento di un rapido iter del provvedimento.
Ribadisce, pertanto, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, la necessità di abbandonare lo strumento della delega invitando tutti i gruppi a presentare proposte alternative, allo scopo di sostituire le norme di delega con interventi legislativi di merito. Nel ritenere che anche gli altri gruppi di minoranza non abbiano difficoltà a condividere la posizione testé espressa, auspica che la maggioranza contribuisca a superare tale situazione, che rischia di alimentare altrimenti uno scontro non costruttivo tra le diverse forze politiche.

Pietro FOLENA, presidente e relatore, fermo restando che è nella facoltà del Governo decidere le forme, i modi e i tempi dell'iniziativa legislativa, ritiene apprezzabile la disponibilità del Governo di recepire proposte di modifica del testo, che la Commissione vorrà approvare nel corso dell'esame, pur sull'impianto del disegno di legge delega. Ribadisce, d'altro canto, che già nella proposta dell'Esecutivo vi è la fissazione di tempi congrui per la predisposizione degli schemi di decreti delegati, con la previsione di un coinvolgimento delle Commissioni parlamentari per l'espressione del parere di competenza.

Antonio RUSCONI (Ulivo) reputa estremamente importante che la Commissione lavori in un clima di piena condivisione su queste tematiche. Come ha sottolineato il deputato Pescante, considera d'altro canto estremamente importante il lavoro che sta svolgendo il Commissario Guido Rossi, il quale, nel corso dell'audizione del 12 luglio 2006 presso questa Commissione, ha richiamato l'esigenza di andare verso una vendita collettiva dei diritti televisivi. Ricorda a questo proposito che il disegno di legge in esame, presentato dal Governo il 27 luglio 2006, va proprio in questa direzione.
Rileva d'altra parte che nella precedente legislatura la proposta di legge Ronchi, condivisa anche dall'allora opposizione - oggi maggioranza di Governo - non fu approvata per contrasti all'interno dello stesso centro-destra. Ricorda inoltre che nel 2004 l'allora Presidente della Lega, Adriano Galliani, aveva assicurato in Parlamento che non sarebbero stati stipulati accordi individuali per i diritti televisivi fino al 2008, pur contravvenendo pochi giorni dopo a questa dichiarazione.
Osserva, più in generale, che l'obbligo di vendita collettiva dei diritti televisivi, sulla base delle esperienze realizzate in Francia e in Inghilterra, non deve essere basata su una logica egualitaria, ma far sì che anche che le squadre più piccole, come per esempio il Chievo e il Messina, possano vendere singolarmente i diritti senza trovarsi fuori dal mercato. Il tema della mutualità deve essere affrontato invece in una logica di redistribuzione, che comprenda tutti gli attori del sistema. Lasciare l'autodeterminazione in questo campo alla Lega professionisti contribuirebbe altrimenti a creare gli stessi problemi che si sono recentemente verificati. Considerato che i maggiori proventi del settore derivano dai diritti televisivi, appare necessario quindi che di essi si faccia carico l'intero sistema del calcio; se così non fosse, poche società si spartirebbero la maggior parte delle risorse. Reputa, infine, indispensabile intervenire con norme transitorie in tempi brevi, nella consapevolezza


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che il settore versa in una situazione di malessere a cui occorre dare una risposta tempestiva.
Sulla base delle considerazioni esposte, ribadisce dunque l'opportunità e l'urgenza del provvedimento in esame.

Pietro FOLENA, presidente e relatore, avverte che la Commissione è convocata per lo svolgimento dell'audizione del presidente del Coni, Giovanni Petrucci, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle recenti vicende relative al calcio professionistico.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.15.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 14 settembre 2006. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA.

La seduta comincia alle 12.15.

Indagine conoscitiva sulle recenti vicende relative al calcio professionistico, con particolare riferimento al sistema delle regole e dei controlli.

Audizione del presidente del CONI, Giovanni Petrucci.
(Svolgimento e conclusione).

Pietro FOLENA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, i temi oggetto dell'audizione.

Giovanni PETRUCCI, Presidente del CONI, svolge un intervento sull'oggetto dell'audizione.

Intervengono i deputati Mario PESCANTE (FI), Antonio RUSCONI (Ulivo), Luciano CIOCCHETTI (UDC), Wladimiro GUADAGNO detto Vladimir Luxuria (RC-SE), Paola FRASSINETTI (AN), Vito LI CAUSI (Pop-Udeur) e Paola GOISIS (LNP).

Risponde Giovanni PETRUCCI, Presidente del CONI.

Intervengono per ulteriori considerazioni il deputato Mario PESCANTE (FI) e il presidente Pietro FOLENA, ai quali risponde Giovanni PETRUCCI, Presidente del CONI.

Pietro FOLENA, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 13.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.