IV Commissione - Marted́ 19 settembre 2006


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ALLEGATO

Sulla missione in Afghanistan del 7-10 agosto 2006.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Nelle giornate dal 7 al 10 agosto 2006, una delegazione della Commissione Difesa della Camera dei deputati, composta dai deputati Roberta Pinotti, presidente, Elettra Deiana, vicepresidente, Tana De Zulueta e Rino Piscitello, ha svolto una missione in Afghanistan, congiuntamente ad una delegazione dell'omologa Commissione del Senato, per visitare il contingente militare italiano impegnato a Kabul ed Herat, nell'ambito della missione ISAF (International Security Assistance Force).
Durante le varie fasi della missione, la delegazione è stata assistita dalle ambasciate d'Italia ad Abu Dhabi e Kabul e dal Ministero della Difesa, a cui va un particolare ringraziamento per la professionalità dimostrata.
La delegazione, dopo una breve tappa ad Abu Dhabi, la mattina dell'8 agosto, si è recata, con volo militare, a Kabul, presso il Comando ITALFOR, dove il Comandante, Generale di Divisione Giuseppe Emilio Gay, e il vicecomandante, Colonnello Mario Giacobbi, hanno illustrato le caratteristiche della missione ISAF. Tale missione, che ha avuto origine con la risoluzione n. 1386 del 20 dicembre 2001 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è passata sotto il Comando NATO dall'11 agosto 2003.
La strategia della Nato, per assistere il Governo afgano nell'opera di consolidamento della sua autorità, prevede che ISAF espanda la propria responsabilità sull'intero Teatro afgano, nell'ambito della cosiddetta Fase 2 (Espansione), attraverso un processo articolato in quattro stages che, in senso antiorario, a partire dall'area Nord del Paese, interesserà tutte le regioni afgane entro la fine del 2006 (Area nord - Area ovest - Area sud - Area est).
Ogni stage (al momento è in corso il terzo, ossia quello relativo all'Area sud), richiede la costituzione di una Forward Support Base (FSB) cioè di una istallazione militare aeroportuale avanzata, che, oltre ad ospitare una Quick Reaction Force (QRF) d'area, deve assicurare il sostegno logistico ad alcune strutture NATO istituite a livello regionale: i Provincial Reconstruction Team (PRT), i Regional Area Coordinator e i Regional Commander Area.
Per quanto riguarda l'Italia, nell'ambito dello Stage II (area ovest capoluogo Herat), il nostro Paese sta svolgendo il ruolo di Lead Nation, fornendo, dal 31 marzo 2005, un Regional Area Coordinator West, con il compito di coordinare i PRT della regione ovest del Paese (oltre ad Herat, Farah, Badghis e Ghor) e, dal 1o giungo 2006, il Regional Commander West, con il comando di tutte le Forze dei PRT che operano nella medesima regione.
Dopo l'incontro presso il Comando ITALFOR di Kabul, nel pomeriggio della stessa giornata, la delegazione è stata ricevuta dal Ministro della Difesa Abdul Rahim Wardak e subito dopo dal Presidente Hamid Karzaj, che hanno espresso sentimenti di amicizia verso l'Italia e l'apprezzamento per il lavoro svolto dal contingente militare italiano in Afghanistan.
In serata, la delegazione è stata ospite dell'ambasciata italiana a Kabul, per un incontro con alcuni rappresentanti della Commissione difesa del Parlamento Afgano, guidati dal Presidente Noorulhaq Olomi, i quali, nel sottolineare il difficile passaggio verso la transizione democratica


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del proprio Paese, hanno ringraziato i militari italiani per il proficuo lavoro svolto in Afghanistan.
Il giorno successivo, sempre con un volo militare, la delegazione ha raggiunto il PRT di Herat, dove il Generale di Corpo d'Armata, Danilo Errico, Comandante del Regional Command West (RCW), e il Colonnello Antonio Zambuco, Comandante del PRT, hanno illustrato le attività svolte dal contingente italiano ad Herat.
Dall'illustrazione è emerso che il PRT, composto da personale delle Forze armate e da personale civile del Ministero degli Affari esteri, ha lo scopo di assistere il Governo locale nella espansione della sua autorità, al fine di facilitare l'instaurarsi di un ambiente stabile e sicuro, favorendo le attività correlate con il programma security sector reform e con il processo di ricostruzione del Paese. La gestione del PRT, con l'operazione «PRAESIDIUM», impegna una Task Force nazionale (Task Force «Lince») di circa 190 unità dell'esercito ed un team di esperti del Ministero degli Affari esteri (MAE). I compiti della citata Task Force consistono nell'orientare l'assistenza alla componente civile dei PRT, nel condurre progetti ad impatto immediato per sostenere il processo di ricostruzione, nel monitorare, valutare, fornire consulenza e supportare le attività di riforma del settore della sicurezza e nella deterrenza.
Dopo la visita al PRT, la delegazione si è recata presso il Forward Support Base di Herat, per una visita al personale impegnato nella citata struttura militare. A conclusione della visita, il Presidente Pinotti ha ringraziato, a nome della Commissione, tutti militari italiani impegnati in Afghanistan per l'attività svolta, che ha ricevuto l'apprezzamento delle massime attività politiche afgane.
La sera stessa la delegazione è quindi rientrata ad Abu Dhabi, da cui è ripartita il giorno successivo alla volta di Roma.