II Commissione - Resoconto di luned́ 4 dicembre 2006


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SEDE CONSULTIVA

Lunedì 4 dicembre 2006. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 13.30.

Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.
C. 626 Mazzoni ed abb.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 28 novembre 2006.

Pino PISICCHIO, presidente, avverte che, il relatore, onorevole Intrieri, ha presentato una proposta di parere al testo unificato in esame (vedi allegato 1).

Marilina INTRIERI (Ulivo), relatore, illustra la proposta di parere presentata.

Pino PISICCHIO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Differimento termini per l'esercizio della delega in materia di Ordini delle professioni sanitarie non mediche.
C. 1609 Governo.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 28 novembre 2006.

Pino PISICCHIO, presidente, avverte che, il relatore, onorevole Daniele Farina, ha presentato una proposta di parere sul disegno di legge in esame (vedi allegato 2).


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Daniele FARINA (RC-SE), relatore, illustrando la proposta di parere presentata, rileva che questa tiene conto dei rilievi espressi nella scorsa seduta dall'onorevole Contento circa i rapporti tra il disegno di legge in esame e la riforma delle professioni, il cui esame è stato avviato il 28 novembre 2006 dalle Commissioni riunite II e X.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 13.45.

ATTI DEL GOVERNO

Lunedì 4 dicembre 2006. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 13.45.

Relazione concernente il piano straordinario pluriennale di interventi in materia di edilizia penitenziaria.
Atto n. 53.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Pino PISICCHIO, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Cesario, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, rileva che il 28 luglio 2003 la Commissione giustizia della Camera dei deputati ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale recante formulazione del piano straordinario pluriennale di interventi in materia di edilizia penitenziaria. Tale schema è poi divenuto il decreto ministeriale 12 gennaio 2004. Ora il Governo presenta alla Commissione, per ricevere un nuovo parere, la riformulazione di quel piano straordinario, resasi necessaria per l'annullamento delle gare per l'acquisizione di due nuovi penitenziari, che erano state indette in attuazione del piano originario.
Il piano straordinario pluriennale di interventi in materia di edilizia penitenziaria è uno strumento introdotto dall'articolo 6 del decreto-legge 11 settembre 2002, n. 201 (Misure urgenti per razionalizzare l'Amministrazione della giustizia), così come modificato dalla legge di conversione n. 259 del 2002. Inserito nel capo III del decreto-legge - dedicato agli interventi urgenti per il potenziamento delle strutture dell'Amministrazione penitenziaria - l'articolo 6 prevede infatti che entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione il Ministro della giustizia, sentito il ministro delle infrastrutture e Trasporti, debba predisporre tale piano straordinario per «l'acquisizione e per l'adeguamento strutturale di edifici, opere, infrastrutture ed impianti indispensabili al potenziamento del settore penitenziario».
Dopo aver ricevuto i prescritti pareri delle commissioni parlamentari, il Ministero della giustizia ha formulato, con il decreto ministeriale 12 gennaio 2004, il piano straordinamento pluriennale di interventi di edilizia penitenziaria
Il piano prevede l'acquisizione in locazione finanziaria dei due nuovi istituti penitenziari di Varese (43.282.000 euro) e di Pordenone (32.462.000 euro) e l'ampliamento della casa di reclusione di Milano Bollate (17.582.896 euro).
Ad oggi - come si evince dalla relazione in esame - è avviato l'intervento sulla casa di reclusione di Milano Bollate (e i lavori di esecuzione sarebbero in fase avanzata) mentre, in quanto non conformi alle direttive comunitarie, sono state annullate le procedure di gara per l'acquisizione dei nuovi penitenziari. Entrambe le procedure di gara relative ai bandi del Ministero della giustizia per il servizio di locazione finanziaria immobiliare in costruendo finalizzata all'acquisizione di un istituto penitenziario nel territorio del comune di Varese e di uno nel comune di


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Pordenone (pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo 2004) sono state annullate il 28 agosto 2006.
Ritenendo inopportuno indire nuove gare per sopperire a quelle annullate, il Ministero ha presentato alla Commissione una riformulazione del piano straordinario nella quale non trovano più spazio i nuovi penitenziari di Varese e Pordenone ma si utilizzano i residui stanziamenti per ampliare sei istituti già esistenti (per un totale di 1.500 posti in più), prevalentemente nel Meridione.
A tale proposito, osserva come nella relazione di accompagnamento al provvedimento si faccia riferimento alla realizzazione degli istituti di Pordenone e Varese «nell'ambito del programma di edilizia penitenziaria di competenza del Ministero delle Infrastrutture». Considerato che non rientra nella competenza esclusiva del ministero delle infrastrutture l'adozione di un programma di edilizia penitenziaria, presumibilmente si intende far riferimento al programma ordinario la cui adozione rientra nella competenza congiunta del ministero della giustizia e di quello delle infrastrutture. L'ultima modifica apportata al programma risale al 2004.
Analiticamente, detraendo dallo stanziamento iniziale previsto dal decreto-legge n. 201 del 2002 - pari a 93.328.896,00 euro - la somma già stanziata per l'intervento presso la casa di reclusione di Milano Bollate - pari a 17.582.896,00 euro - e la riduzione di stanziamento prevista dalla finanziaria 2006 - pari a 8.200.000,00 euro - la disponibilità residua risulta pari a 67.544.000,00 euro. Si osserva che la relazione del Ministero, pur richiamando le suddette detrazioni, riporta la diversa cifra residua di 67.212.301,00 euro. Sulla base di tale cifra, nella relazione è dato conto delle opere da realizzare stanziando le seguenti somme: Si tratta, in particolare, degli istituti penitenziari di Cuneo (nuovo padiglione, 200 posti per una spesa di 8.500.000 euro), Velletri (nuovo padiglione, 200 posti per una spesa di 8.500.000 euro), Santa Maria Capua Vetere (nuovo padiglione, 300 posti per una spesa di 13.000.000 euro), Avellino (nuovo padiglione, 200 posti per una spesa di 8.500.000 euro), Catanzaro (nuovo padiglione, 300 posti per una spesa di 13.000.000 euro) e Palermo (nuovo padiglione, 300 posti per una spesa di 13.000.000 euro). Si prevede un accantonamento per attività connesse agli interventi pari a 2.712.301 euro.
Sottolinea che per poter formulare un parere sulla relazione trasmessa dal Governo occorrono chiarimenti sulla sorte dei due nuovi istituti penitenziari di Varese e di Pordenone, considerato che sulla loro realizzazione si è già espresso favorevolmente il Parlamento. In particolare, è necessario capire in quale fondo sia stata prevista la costruzione dei predetti istituti penitenziari e, in caso positivo, se i fondi necessari per la loro costruzione siano stati già stanziati. Avverte, inoltre, che l'onorevole Contento ha presentato una interrogazione a risposta immediata in Commissione avente per oggetto proprio la relazione in esame ed, in particolare, la questione relativa agli stanziamenti previsti per l'istituto penitenziario di Pordenone, che sarà inserita nell'ordine del giorno della Commissione di domani. Ritiene che la risposta a tale interrogazione possa fornire elementi utili alla Commissione per meglio valutare la relazione in esame.

Paola BALDUCCI (Verdi), anche alla luce degli impegni presi dalle forze politiche in occasione dell'approvazione della legge di concessione dell'indulto, ritiene che il Parlamento debba adoperarsi con tutti gli strumenti utili affinché sia migliorata la condizione di vivibilità delle carceri, sia costruendone di nuove sia ristrutturando quelle esistenti.

Paolo GAMBESCIA (Ulivo), riferendosi alla parte della relazione nella quale si giustifica l'intervento a favore dell'istituto penitenziario di Velletri con l'esigenza di sopperire quanto più possibile alle gravose condizioni strutturali del penitenziario di Regina Coeli, invita il rappresentante del


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Governo a chiarire se da ciò debba dedursi l'intenzione di revocare gli stanziamenti già previsti a favore dell'istituto di Regina Coeli nella Relazione concernente l'individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti in materia di edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile del Ministero della giustizia per l'anno 2006, sulla quale la Commissione Giustizia ha espresso il proprio parere in data 7 novembre 2006.

Il sottosegretario Luigi LI GOTTI rassicura l'onorevole Gambescia che il Governo non ha alcuna intenzione di revocare gli stanziamenti già previsti dalla relazione appena richiamata.

Pino PISICCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.05.