XII Commissione - Resoconto di mercoledì 24 gennaio 2007


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 24 gennaio 2007. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Antonio Gaglione.

La seduta comincia alle 14.10.

Tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
Nuovo testo C. 528 Buemi.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 16 gennaio 2007.

Mimmo LUCÀ, presidente, ricorda che, nella seduta del 16 gennaio scorso, il deputato Bianchi ha svolto la relazione.

Elisabetta GARDINI (FI) dichiara di apprezzare lo spirito del provvedimento in esame e, in particolare, la finalità di assicurare la massima tutela ai figli minori di madri detenute. Ritiene tuttavia evidente che, nonostante gli emendamenti approvati nel corso dell'esame da parte della II Commissione, il testo presenti ancora i profili problematici e le lacune già evidenziate, nella passata legislatura, nell'ambito dell'esame della proposta di legge presentata dallo stesso deputato Buemi il 20 luglio 2005. Oltre ad evidenziare la mancanza di una norma volta ad assicurare al provvedimento la necessaria copertura finanziaria, evidenzia il rischio che la nuova disciplina presenti aspetti di rigidità non meno gravi di quelli che caratterizzano la normativa vigente. In particolare, la proposta di legge prevede che il pericolo concreto di commissione di nuovi reati da parte delle detenute madri non possa mai essere motivo per la sospensione dei benefici in godimento: in proposito, sottolinea il rischio che ciò


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esponga gli stessi figli minori a un nuovo e più grave trauma. Riterrebbe pertanto preferibile che fosse lasciato al magistrato un più ampio margine di apprezzamento al riguardo. Sottolinea quindi i problemi relativi alla condizione carceraria delle donne detenute, specie in riferimento all'assistenza sanitaria, e osserva che tali problemi sono in parte connessi con la modesta incidenza del numero di detenute sul totale della popolazione carceraria. È a tutti noto come la situazione delle carceri italiane costituisca un problema estremamente serio, su cui si concentra l'attenzione dell'opinione pubblica: a tale riguardo, ravvisa il rischio che il provvedimento in esame offra una soluzione solo apparente a questo delicato problema. Rileva quindi come la questione più lacerante che viene in evidenza consista nei casi di separazione dei figli minori dalle loro madri; in proposito segnala il rischio che, in coincidenza con il prodursi degli effetti che la proposta di legge riconnette al compimento del terzo e decimo anno da parte del figlio minore, questi sia esposto allo stesso genere di trauma che il provvedimento intende prevenire. In particolare, ritiene che si potrebbe valutare l'opportunità di anticipare alla conclusione della frequenza della scuola materna da parte del minore il termine che la proposta fissa attualmente al compimento del decimo anno di età. Reputa inoltre poco puntuali le previsioni in materia di case-famiglia protette e suggerisce che si potrebbe valutare l'opportunità di ampliare ed adeguare le piccole sezioni femminili attualmente presenti negli istituti penitenziari, ovvero prevedere che tali sezioni siano riorganizzate ed accorpate, ad esempio su base regionale. Dichiara infine, anche a nome del suo gruppo, la disponibilità ad approvare un'eventuale proposta di parere favorevole del relatore, qualora il relatore fosse disponibile ad inserirvi le seguenti condizioni: relativamente all'articolo 2, comma 1, la custodia cautelare presso case-famiglia protette possa essere disposta anche quando, pur non sussistendo esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, non sia possibile procedere alla custodia cautelare presso il domicilio; relativamente all'articolo 3, si prevedano esplicite misure di controllo della madre detenuta nel caso questa sia autorizzata ad accompagnare il figlio al pronto soccorso o a soggiornare presso la struttura ospedaliera in cui lo stesso sia ricoverato; relativamente agli articoli 5 e 6, siano specificati con maggior precisione i criteri per la realizzazione, il funzionamento e l'organizzazione delle case-famiglia protette, nonché per la relativa individuazione; si preveda altresì che il giudice, in presenza di casi eccezionali, abbia la facoltà di disporre anche la custodia cautelare e l'espiazione della pena in carcere della madre, affidando i minori ad enti terzi, pubblici o privati; la presente norma sia applicata in presenza di minori solo fino all'ingresso nella scuola primaria, ai fini di una maggiore tutela degli stessi.

Katia ZANOTTI (Ulivo), pur riconoscendo la fondatezza di alcune delle questioni sollevate dal deputato Gardini, giudica giusto e doveroso che si intervenga al fine di dare soluzione al grave problema rappresentato dalla presenza di bambini, figli di madri detenute, all'interno delle carceri italiane. In particolare, considera apprezzabile lo sforzo di realizzare le condizioni necessarie al fine di non interrompere il rapporto affettivo tra le madri detenute e i loro figli e ritiene che, sotto questo profilo, il provvedimento in esame rappresenti un significativo passo in avanti. Concorda con la collega Gardini nel ritenere che la disciplina delle case-famiglia protette debba essere resa più cogente e ne condivide altresì i rilievi in ordine ai problemi di copertura finanziaria, auspicando che essi siano evidenziati nella proposta di parere del relatore. Sottolinea infine la crescente proporzione tra il numero delle detenute e il totale della popolazione carceraria, rilevando come, ciononostante, l'organizzazione carceraria continui ad essere improntata a modelli essenzialmente maschili.

Luigi CANCRINI (Com.It) concorda con il deputato Gardini in ordine alle perplessità espresse sugli effetti che la proposta di


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legge in esame riconnette al compimento del decimo anno di età da parte dei figli minori di detenute. Ritiene infatti che il compimento del sesto anno di età costituirebbe un termine più adeguato, atteso che, quest'età, i bambini sviluppano esigenze affettive e sociali più ampie del solo rapporto con la madre. Con riferimento poi alle case-famiglia protette, riterrebbe opportuno che il Ministro della giustizia adottasse puntuali previsioni regolamentari in ordine ai profili organizzativi.

Dorina BIANCHI (Ulivo), relatore, ringrazia i colleghi per gli interventi svolti e si dichiara consapevole del fatto che il provvedimento in esame non possa dare soluzione al complesso dei problemi che affiggono il sistema carcerario italiano, proponendosi semmai l'obiettivo di offrire tutele adeguate ai figli minori di detenute. Con riferimento, quindi, ad alcune osservazioni formulate dai deputati Gardini e Cancrini, ritiene che sia necessario approfondire gli aspetti problematici eventualmente connessi a una permanenza dei minori nelle case-famiglia protette eccessivamente prolungata. Riservandosi di formulare una proposta di parere, si limita a sottolineare come i profili di copertura finanziaria rientrino principalmente nelle competenze della V Commissione.

Il sottosegretario Antonio GAGLIONE si limita ad esprimere alcune perplessità in ordine all'adeguatezza delle strutture ospedaliere non pediatriche rispetto alle esigenze poste dal provvedimento in esame.

Mimmo LUCÀ, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 24 gennaio 2007. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ.

La seduta comincia alle 14.40.

Indagine conoscitiva sulle condizioni sociali delle famiglie in Italia.

Audizioni di rappresentanti dell'associazionismo e del terzo settore (Forum terzo settore, Caritas, Comunità S. Egidio, Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie-ANFAA, Movimento italiano genitori-MOIGE, Associazione genitori de la Nostra Famiglia, Centro accoglienza Le Onde di Palermo, Associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico-ASSINDATCOLF, Associazione ACLI-COLF, Il Melograno-Associazione per i diritti civili delle persone vedove, Ageing Society-Osservatorio terza età).
(Svolgimento e conclusione).

Mimmo LUCÀ, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Introduce quindi l'audizione e ringrazia per aver aderito all'invito, per la Caritas, il dottor Francesco MARSICO, vicedirettore e responsabile area nazionale Caritas italiana, e il dottor Renato MARINARO, responsabile ufficio studi Caritas italiana; per l'Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie-Anfaa, la dottoressa Frida TONIZZO, assistente sociale dell'ANFAA; per il Movimento italiano genitori-MOIGE, la dottoressa Elisabetta SCALA, coordinatore nazionale, e la dottoressa Patrizia FALERNO, addetta ai rapporti istituzionali; per l'Associazione genitori de la Nostra Famiglia, la dottoressa Marilena GIARETTA, membro del consiglio direttivo - sede di Vicenza, la dottoressa Anna MALPELI, membro del Consiglio Direttivo - sede di Vicenza, e la dottoressa Benedetta MINIUTTI, coordinatrice delle attività dell'Associazione e delle cooperative; per il Centro accoglienza Le Onde di Palermo, la dottoressa Maria Rosa LOTTI, presidente, e la dottoressa Anna ALESSI, psicologa; per l'Associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico-ASSINDATCOLF, la dottoressa Alessandra EGIDI, funzionario; per l'Associazione ACLI-COLF, la dottoressa Clorinda TURRI, segreteria nazionale;


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per Il Melograno-Associazione per i diritti civili delle persone vedove, la dottoressa Amelia CUCCI TAFURO, presidente, la dottoressa Maria Assunta TREGLIA, vicepresidente, e la dottoressa Mirella OLEVANO, consigliere; per l'Ageing Society-Osservatorio terza età, il professor Emilio MORTILLA, presidente, la dottoressa Francesca PELLICCIA, assistente, e il dottor Glauco GALANTE, ufficio stampa. Il Forum del terzo settore e la Comunità S. Egidio hanno comunicato di non poter partecipare.

Renato MARINARO, responsabile ufficio studi della Caritas italiana, Francesco MARSICO, vicedirettore e responsabile area nazionale della Caritas italiana, Frida TONIZZO, assistente sociale dell'ANFAA, Elisabetta SCALA, coordinatore nazionale del Movimento italiano genitori-MOIGE, Benedetta MINIUTTI, coordinatrice delle attività dell'Associazione e delle cooperative dell'Associazione genitori de la Nostra Famiglia, Marilena GIARETTA, membro del consiglio direttivo - sede di Vicenza della Associazione genitori de la Nostra Famiglia, Maria Rosa LOTTI, presidente del Centro accoglienza Le Onde di Palermo, Anna ALESSI, psicologa del Centro accoglienza Le Onde di Palermo, Alessandra EGIDI, funzionario dell'Associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico-ASSINDATCOLF, Clorinda TURRI, segreteria nazionale dell'Associazione ACLI-COLF, Amelia CUCCI TAFURO, presidente del Melograno-Associazione per i diritti civili delle persone vedove, ed Emilio MORTILLA, presidente dell'Ageing Society-Osservatorio terza età.

Mimmo LUCÀ presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.30 alle 16.40.