X Commissione - Resoconto di mercoledì 31 gennaio 2007


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 31 gennaio 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.45 alle 14.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 31 gennaio 2007. - Presidenza del vicepresidente Domenico TUCCILLO. - Interviene il viceministro per lo sviluppo economico Sergio D'Antoni e il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Filippo Bubbico.

La seduta comincia alle 14.20.

Proposta di nomina del professor Luigi Paganetto a Presidente dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA).
Nomina n. 18.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 23 gennaio scorso.

Domenico TUCCILLO (Ulivo), presidente, ricorda che nella seduta del 23 gennaio il relatore aveva chiesto un breve rinvio per esigenze di approfondimento. Dà quindi la parola al collega Vico per lo svolgimento della sua relazione.

Ludovico VICO (Ulivo), relatore, ricorda che il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, con lettera in data 28 dicembre 2006 ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del professor Luigi Paganetto a Presidente dell'Ente nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA).
Fa presente che il professor Paganetto è dal mese di luglio 2005 commissario straordinario dell'ENEA, Preside della Facoltà di economia dell'Università di Roma «Tor Vergata» e Segretario generale aggiunto dell'International economic association.
Egli è inoltre attualmente componente dell'Osservatorio su piccole e medie imprese del Mediocredito centrale, del comitato


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tecnico scientifico ANIA, del Comitato tecnico scientifico Ernst & Young e del Comitato scientifico Fondazione MASI.
Il professore Paganetto ha inoltre ricoperto vari importanti incarichi, tra i quali si ricordano i seguenti: rappresentante italiano del Comitato per la politica economica dell'OCSE, Presidente del Comitato economia e vice presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, consigliere economico della Finmeccanica s.p.a. È stato inoltre docente di economia politica presso varie Università e autore di varie pubblicazioni in materia economica ed energetica; i principali temi di ricerca affrontati sono i seguenti: l'Italia in Europa: governance e politiche per lo sviluppo economico-sociale, governance e sviluppo economico in Italia, economia della giustizia, digital technological divide, cambiamento tecnologico e sviluppo industriale, internazionalizzazione dell'economia italiana, economia dell'energia e dell'ambiente.
In considerazione del brillante curriculum nonché del ruolo già svolto presso l'ENEA quale commissario straordinario propone l'espressione di un parere favorevole alla nomina del Professore Paganetto quale presidente dell'ENEA.

Domenico TUCCILLO, presidente, in considerazione dell'andamento del dibattito in Commissione e dello scadere del termine previsto per l'espressione del parere, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, il 5 febbraio, domanda al Viceministro D'Antoni se vi sia la disponibilità da parte del Governo ad accordare una breve proroga, così da permettere alla Commissione di concludere la settimana prossima i propri lavori. Domanda altresì se la Commissione concorda con tale ipotesi.

Sergio D'ANTONI, Viceministro, esprime la disponibilità del governo ad accordare una proroga contenuta ai fini dell'espressione del parere sulla nomina.

La Commissione concorda all'unanimità sulla richiesta di proroga ai fini dell'espressione del previsto parere.

Luigi D'AGRÒ (UDC), rileva che, da quanto a sua conoscenza, si sta attualmente dibattendo sulla necessità di una ristrutturazione complessiva dell'ENEA. Domanda quindi al Viceministro quale significato assuma, in tale prospettiva, procedere alla nomina del Professore Paganetto, già commissario straordinario dell'ente, e quindi in qualche modo figura di continuità, se il dibattito in corso e a venire è chiamato a decidere sul sistema di governance complessivo dell'ENEA.

Il viceministro Sergio D'ANTONI ritiene fondamentale garantire la continuità nella gestione amministrativa dell'ente, in attesa che si definisca in modo più preciso il percorso di riforma riguardante la scelta del tipo di governance al quale devono uniformarsi i vari enti pubblici.
Ricorda inoltre che il Professor Paganetto è un soggetto di indubbia affidabilità e che di tale affidabilità non si è dubitato da parte dell'allora maggioranza nella scorsa legislatura, dato che essa decise di affidare al professor Paganetto l'incarico di commissario straordinario dell'Ente.

Luigi LAZZARI (FI) sottolinea che non è sua intenzione mettere in discussione i requisiti soggettivi del Professore Paganetto, che si manifestano da soli; il dubbio, in relazione alla recente nomina presso l'ENEA di un nuovo consiglio di amministrazione, è che, rappresentando il professore Paganetto in qualche modo una figura di continuità con la precedente gestione, si possa creare una situazione di conflittualità fra i due organi. Da questo punto di vista, sarebbe stato maggiormente comprensibile se il governo avesse proceduto ad una proroga del commissariamento dell'ENEA.
Ritiene comunque che, date le scelte effettuate, la Commissione dovrebbe avere maggiori elementi per conoscere l'intero consiglio di amministrazione e valutare quindi in quale contesto Paganetto andrebbe ad operare e, quindi, se la sua nomina risulti o meno convincente.

Sergio D'ANTONI, Viceministro, rileva che i tempi di insediamento del Presidente


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sono importanti e che il governo acconsente ad una proroga ma contenuta dei lavori della Commissione. Ai sensi della legge, inoltre, la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sulla nomina del Presidente dell'ENEA e non del consiglio di amministrazione; assicura comunque di operare affinché siano fornite tutte le informazioni che la Commissione ha richiesto.

Antonio MAZZOCCHI (AN) stigmatizza il fatto che la Commissione abbia iniziato i propri lavori in anticipo rispetto a quanto previsto dalla convocazione; ciò ha comportato che egli non ha potuto ascoltare la relazione iniziale. In merito alla nomina proposta, rileva che il professore Paganetto è persona degnissima ma, in relazione ai requisiti previsti dalla legge, non appare in possesso della qualificazione scientifica necessaria, essendo prevalentemente qualificato quale economista. Fu infatti preposto dall'allora Ministro Scajola all'ENEA nell'ambito di un commissariamento che significava operare in una situazione straordinaria proprio da un punto di vista strettamente economico.
A proposito della citata nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell'ENEA rileva che è la prima volta che una maggioranza parlamentare si «appropria» completamente di tutti i membri del consiglio, senza concordarli in un qualche modo con l'opposizione, e soprattutto senza garantire di avere proceduto basandosi su criteri di qualificazione: sembra infatti che la sciatteria abbia prevalso in tutti i sensi.
A suo parere la nomina del professore Paganetto non è opportuna ed i suoi requisiti non sono quelli adatti al ruolo che dovrebbe andare a ricoprire (sarebbe stato più adatto, ad esempio, il dottor Carlo Bernardini, certo non in «quota» AN). Ritiene che sarebbe opportuno ascoltare Paganetto per capire come intenderebbe procedere nel suo ruolo di presidente dell'ENEA e sarebbe altresì opportuno, come già rilevato, acquisire informazioni in merito al nuovo c.d.a.
Ritiene infine che nella Commissione Attività produttive debba essere pienamente condiviso il principio che all'interno degli enti di ricerca, in questo caso l'ENEA, debbano essere giustamente valutate tutte le professionalità presenti, senza discriminazioni a carattere politico.

Andrea LULLI (Ulivo) sottolinea anzitutto che se l'opposizione richiede di sviluppare un ragionamento più complessivo sull'ENEA l'esigenza è pienamente condivisibile e accoglibile. Occorre però procedere differenziando le sedi: ciò che in questa sede occorre decidere, e con una certa rapidità, è la adeguatezza del candidato a ricoprire il ruolo proposto. Il Professore Paganetto ha svolto le funzioni di commissario straordinario dell'ENEA e sembra veramente poco comprensibile che ora possa essere ritenuto non adatto a svolgere la funzione di presidente. Ritiene comunque opportuno che la decisione relativa alla nomina sia effettuata, come richiede anche il governo, la settimana prossima, e successivamente si affrontino tutte le altre questioni sollevate.

Pietro FRANZOSO (FI) ritiene poco credibile che il governo sia all'oscuro delle nomine relative al consiglio di amministrazione; il problema che comunque si sta ponendo in questa sede, e che riguarda anche la maggioranza e non solo l'opposizione, è che non si sta valutando la competenza scientifica. La nomina di Paganetto quale commissario aveva senso perché in quel momento particolare occorreva l'intervento di un economista; oggi le esigenze sono diverse, riguardano le priorità e le funzioni di un organismo scientifico e quindi queste devono essere le competenze possedute
Ritiene infine corretta l'esigenza già espressa da altri colleghi di potere avere gli elementi necessari per poter valutare il nuovo consiglio di amministrazione.

Antonio MAZZOCCHI (AN) pur apprezzando la disponibilità del collega LULLI per quel che riguarda la possibilità di discutere della riforma dell'ENEA in Commissione,


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sottolinea che la scelta di nominare commissario straordinario il professor Paganetto rispondeva all'esigenza di riordinare la gestione amministrativa dell'ente, in linea con quanto previsto dalla decreto legislativo n. 257 del 2003, recante il riordino della disciplina dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente.
Chiarisce peraltro che a tale esigenza il professor Paganetto si è conformato solo durante i primi tempi del proprio incarico, mentre successivamente egli ha svolto un ruolo che non rientrava nei compiti che gli erano stati assegnati. Ribadisce comunque la propria stima per le capacità professionali del professor Paganetto, sottolineando però che attualmente non appare opportuna la sua nomina, in quanto è necessario affidare la conduzione dell'Ente a un tecnico più che a un manager, sottolineando altresì di non avere niente in contrario ad un eventuale designazione del professor Paganetto ad altro incarico.
Evidenzia infine la necessità di procedere alla nomina nell'ambito di un disegno unitario di riorganizzazione della struttura amministrativa dell'ENEA.

Luigi D'AGRÒ (UDC) ricorda che nella scorsa legislatura la Commissione non si espresse favorevolmente in relazione alla nomina del professor Rubbia a Presidente dell'ENEA e pur considerando tale circostanza un grave errore, sottolinea che la mancata nomina del professor Rubbia non dipese dalla mancanza di garanzie sulla qualità della figura, ma dalla convinzione, soprattutto dell'allora opposizione, che la sua nomina avrebbe creato contrasti insanabili con la struttura organizzativo-amministrativa dell'ente. Evidenzia che occorre fare affermare una filosofia che intende caratterizzare l'Ente come struttura che svolge ricerca e non come una struttura che da possibilità di impiego, ricordando a dimostrazione di tale ultima tesi che la maggior parte dei dipendenti dell'Ente è costituita da personale amministrativo più che da scienziati.
Esprime inoltre la convinzione che questa modalità di gestione sia inoltre attuata concordemente da tutti i partiti in base ad una logica spartitoria e che un contributo fondamentale al mantenimento in vita di tale filosofia venga offerto dai sindacati.
Ritiene che la Commissione, per procedere ad un dibattito serio, dovrebbe acquisire un quadro preciso e complessivo della situazione, per evitare di privilegiare le scelte spartitorie invece della missione scientifica dell'ente.

Luigi LAZZARI (FI) ritiene fondamentale che il Governo chiarisca quali sono stati i criteri seguiti nella nomina del consiglio di amministrazione, se esista effettivamente un progetto di riordino dell'ente e in quale direzione esso si muove, sottolineando inoltre l'inopportunità di procedere alla nomina di un Presidente e di un consiglio di amministrazione prima della definizione di tale progetto, dato che altrimenti le sue potenzialità innovative potrebbero essere impoverite.

Lionello COSENTINO (Ulivo) esprime le proprie perplessità in ordine alle argomentazioni formulate nel corso della seduta in base alle quali la gestione di un ente di ricerca dovrebbe essere affidata a un tecnico-scienziato. Pur riconoscendo che spesso negli enti di ricerca l'entità delle spese di gestione sopravanza di gran lunga quella delle spese per la ricerca, evidenzia infatti che la gestione di un ente pubblico con svariate funzioni e ampio organico deve essere affidata a un manager, dato che i compiti di gestione spettano ai manager.
A supporto della propria tesi cita l'esempio delle aziende sanitarie locali che sono gestite da personale amministrativo, evidenziando infine che l'aspetto più importante da tenere in considerazione è quello di far in modo che le risorse stanziate per la ricerca siano effettivamente utilizzate per la ricerca.

Luigi D'AGRÒ (UDC) sottolinea che le funzioni di gestione amministrativa sono svolte dal direttore generale, mentre le funzioni di indirizzo, per quel che riguarda le politiche da perseguire nel


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campo della ricerca, sono definite dal Presidente e che quindi a definire questa mission dell'Ente non può che essere una personalità qualificata in campo scientifico.

Andrea LULLI (Ulivo) pur ritenendo tutte le valutazioni legittime, sottolinea che a suo parere la responsabilità della mancata espressione di un parere favorevole alla nomina del professor RUBBIA a Presidente dell'ENEA nella scorsa legislatura deve essere attribuita esclusivamente all'allora maggioranza, che aveva la responsabilità politica di garantire un parere favorevole.
Ribadisce la propria disponibilità a svolgere un dibattito in Commissione riguardo alla riforma dell'Ente, sottolineando peraltro la necessità di dar corso rapidamente all'espressione del parere sulla nomina, dato che lo stesso costituisce un adempimento previsto dalla legge dal quale non è possibile prescindere.

Domenico TUCCILLO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Norme per la tutela e la valorizzazione delle botteghe storiche di interesse artistico e degli antichi mestieri.
C. 154 Mazzocchi ed abb.