VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 2 maggio 2007


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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 2 maggio 2007.

Audizione di rappresentanti del settore dell'università e della ricerca scientifica sulle tematiche relative ai cambiamenti climatici.

L'audizione informale si è svolta dalle 10.35 alle 11.45.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 2 maggio 2007.

Audizione di rappresentanti del Dipartimento della protezione civile sugli esiti delle verifiche tecniche effettuate e degli interventi di protezione ambientale realizzati in occasione del recente incendio divampato in una fabbrica di elettrodomestici nell'area di Treviso.

L'audizione informale si è svolta dalle 11.45 alle 12.20.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 2 maggio 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Gianni Piatti.

La seduta comincia alle 13.35.

Proposta di nomina del dottor Giuseppe Rossi a presidente dell'Ente parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Nomina n. 28.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.


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Maurizio ACERBO (RC-SE), relatore, ricorda anzitutto che sulla proposta di nomina del dottor Rossi si registra la piena condivisione di tutte e tre le Regioni interessate. Segnala inoltre che la persona proposta per la nomina è persona di assoluto valore, con un curriculum che risponde appieno alla caratteristiche richieste per la direzione del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, avendo peraltro una lunga storia di lavoro amministrativo e di impegno, anche all'interno dello stesso Parco. Fa presente, infine, che nei mesi scorsi la Commissione, anche mediante appositi atti di sindacato ispettivo, aveva sollecitato più volte questa nomina, verso la quale c'è una forte attesa positiva sul territorio.
In conclusione, ritiene che si possa senz'altro proporre l'espressione di un parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.

Gianpiero BOCCI (Ulivo), nel condividere la convincente relazione del deputato Acerbo, sottolinea i buoni risultati del lavoro costruttivo recentemente svolto dalla Commissione nei confronti del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in materia di nomine nei parchi nazionali. A suo giudizio, infatti, la proposta che viene oggi presentata soddisfa i criteri più volte enuncleati dalla stessa Commissione in sede di dibattito parlamentare, dimostrando come la coerenza perseguita nell'attività di stimolo e indirizzo nei confronti del Governo abbia dato frutti positivi.

Grazia FRANCESCATO (Verdi), nel ritenere che il dottor Rossi sia la personalità giusta per ricoprire l'incarico di guida del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, giudica favorevolmente la proposta di nomina in esame.

Ermete REALACCI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposta di nomina del dottor Giuseppe Bonanno a presidente dell'Ente parco nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena.
Nomina n. 29.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Camillo PIAZZA (Verdi), relatore, ricorda preliminarmente che la proposta di nomina del dottor Bonanno ha già ricevuto il parere favorevole del Senato. Fa presente inoltre che il curriculum del candidato appare di indubbio valore professionale e coerente con la preposizione al vertice del Parco nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena. La proposta di nomina in esame, al pari di quella prima esaminata dalla Commissione, rappresenta, a suo avviso, un evidente cambiamento di rotta del Governo rispetto alle tre precedenti proposte di nomina di presidenti di parchi nazionali presentate al Parlamento. Essa valorizza, inoltre, lo specifico impegno che il dottor Bonanno sta già profondendo per il Parco in questione, nella qualità di commissario straordinario.
Propone, pertanto, l'espressione di un parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.

Grazia FRANCESCATO (Verdi) ritiene che la proposta di nomina del dottor Bonanno rappresenti una scommessa positiva su una figura giovane, dalle elevate qualità professionali e dotata dell'indubbia capacità di portare efficienza nella gestione dell'Ente parco in questione e di stringere rapporti positivi con il territorio.

Ermete REALACCI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposta di nomina dell'avvocato Giancarlo Viglione a presidente dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT).
Nomina n. 31.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Ermete REALACCI, presidente relatore, intende anzitutto esprimere, a nome dell'intera


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Commissione, la soddisfazione per la presenza alla seduta odierna del deputato Dussin, che torna a partecipare ai lavori parlamentari dopo un breve periodo di «forzato riposo».
Con riferimento alla proposta di nomina in esame, ricorda quindi che l'intera materia dei controlli ambientali richiede particolare attenzione da parte del Parlamento, anche alla luce delle forti perplessità sulla sua conduzione nella passata legislatura, che ha messo in evidenza la difficile ristrutturazione dell'APAT, che sta proseguendo - in parte - in questo primo scorcio della nuova legislatura. Ribadisce, pertanto, l'esigenza prioritaria di dare corpo ad una riforma incisiva del sistema delle agenzie territoriali, capace anzitutto di eliminare le differenze in termini di qualità e di efficienza di funzionamento che si registrano nelle diverse aree del Paese e nelle singole realtà territoriali e, in secondo luogo, di rafforzare gli elementi di collegamento con la struttura centrale di coordinamento, rappresentata, per l'appunto, dall'APAT. In questo quadro, ritiene che la proposta di nomina dell'avvocato Viglione alla presidenza dell'ente acquisti un significato forte, solo se in grado di interpretare la volontà politica di porre mano ad una chiara azione riformatrice di costruzione di un nuovo sistema agenziale.
Rileva, inoltre, che nessuna riserva può essere espressa sulla qualità della persona proposta, il cui curriculum risulta caratterizzato da specifiche competenze giuridiche e, di recente, si è anche venuto rafforzando nel campo dei controlli ambientali, con lo sviluppo delle competenze necessarie all'efficace assolvimento dell'incarico proposto.
Segnala, quindi, la necessità che, anche alla luce degli onerosi compiti che attendono il nuovo Presidente dell'APAT, pur non sussistendo formalmente profili di incompatibilità tra cariche pubbliche, l'avvocato Viglione, assumendo questa nuova responsabilità, rinunci all'incarico di Capo di Gabinetto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. In tale contesto, ritiene che si possa proporre l'espressione di un parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.
Precisa, infine, che la proposta di parere favorevole deve essere accompagnata da una richiesta forte al Ministro per un impegno in ordine alla distinzione delle responsabilità e alla riforma del sistema agenziale, secondo quanto già prospettato dalla Commissione in occasione dell'esame in sede consultiva del provvedimento collegato alla manovra per il 2007, che contiene le basi per la ristrutturazione dell'APAT e delle relative articolazioni territoriali. Questa riforma, a suo giudizio, può creare i presupposti per un consolidamento dei rapporti tra l'APAT e il Parlamento, in un'ottica di esaltazione del ruolo pubblico dell'ente preposto al controllo ambientale, che possa contribuire anche a rafforzarne la capacità di monitoraggio e verifica in settori delicati come quello dei rifiuti, ad esempio di quelli nucleari.

Aleandro LONGHI (Misto) concorda con la proposta di parere favorevole sulla proposta di nomina in esame, cogliendo, tuttavia, l'occasione dell'invito a porre mano ad una riforma condivisa dell'APAT, per riproporre la necessità di inserire all'ordine del giorno dei lavori della Commissione la proposta di istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla SOGIN. A suo avviso, infatti, i recenti articoli di stampa rafforzano l'esigenza di un'iniziativa parlamentare che consenta di «fare luce» sull'operato della SOGIN in materia di organizzazione del personale, gestione delle opere ed esercizio degli enormi poteri attribuiti, nella passata legislatura, al suo Presidente. Per tali motivi, ritiene opportuno - nel momento in cui si procede all'esame di proposte di nomina in settori rilevanti come quello ambientale - interessarsi anche dell'andamento di altre società che gestiscono poteri pubblici nel settore.

Ermete REALACCI, presidente relatore, premesso che la questione posta dal deputato Longhi potrà più opportunamente essere analizzata nell'ambito dell'ufficio di


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presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, segnala le maggiori difficoltà che incontrerebbe nel suo iter parlamentare la proposta di istituzione di una specifica Commissione d'inchiesta rispetto ad altri strumenti conoscitivi già a disposizione della VIII Commissione, quale, ad esempio, l'indagine conoscitiva.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) dichiara di condividere il parere favorevole sulla proposta di nomina in esame, ribadendo tuttavia la necessità che il nuovo Presidente dell'APAT abbandoni l'attuale incarico di Capo di Gabinetto del Ministro dell'ambiente. Al riguardo, ritiene che lo strumento preferibile sia quello di un parere favorevole subordinato all'assolvimento di tale condizione; la mera raccomandazione a presentare le dimissioni dall'incarico, infatti, non avrebbe alcun valore precettivo.

Ermete REALACCI, presidente relatore, precisa che, dal punto di vista regolamentare, non è prevista la possibilità di esprimere un parere condizionato su votazioni riguardanti persone, sottolineando, peraltro, che gli impegni richiesti nel dibattito in corso, sui quali il rappresentante del Governo dovrà esprimere una specifica valutazione, possano costituire elementi sufficienti a dare forza alla necessità di un impegno a tempo pieno per il nuovo Presidente dell'APAT.

Maurizio Enzo LUPI (FI), nel ritenere che non vi siano elementi critici in ordine alla candidatura proposta, dichiara di condividere l'ipotesi per cui l'odierno dibattito sulla proposta di nomina del Presidente dell'APAT sia sufficiente a fornire una chiara indicazione al Governo in ordine ai profili di opportunità sollevati dal presidente nella sua relazione introduttiva. Apprezza, inoltre, la sottolineatura sul ruolo attuale, e soprattutto futuro, dell'APAT, segnalando che il compito prioritario del nuovo Presidente dovrà essere quello di realizzare un forte coordinamento fra l'Agenzia nazionale e le agenzie regionali, sciogliendo anche il nodo della rappresentanza regionale in seno all'APAT, attraverso la pronta nomina del consiglio di amministrazione, nel cui ambito due membri saranno di designazione regionale.

Grazia FRANCESCATO (Verdi) dichiara di concordare con la proposta di parere favorevole sulla nomina in esame, condividendo altresì la richiesta di una chiara distinzione delle responsabilità di Presidente dell'APAT e di Capo di Gabinetto del Ministro. Sulla questione della SOGIN, si dichiara d'accordo con il deputato Longhi sulla necessità di dare un segnale di forte attenzione da parte della Commissione, procedendo, se tale strada fosse utilmente perseguibile, all'eventuale istituzione di una Commissione d'inchiesta.

Camillo PIAZZA (Verdi), intervenendo per una precisazione, ritiene che la strada migliore per investire il Parlamento della questione relativa alla SOGIN sia la possibile attivazione di appositi strumenti in seno alla Commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Quanto alla nomina del Presidente dell'APAT, nel condividere la richiesta di dimissioni dell'avvocato Viglione dall'incarico di Gabinetto attualmente ricoperto, giudica fondamentale che in futuro l'Agenzia svolga un efficace suolo di raccordo delle diverse strutture operanti sul territorio.

Sergio GENTILI (Ulivo), premessa una valutazione positiva sulle proposte di nomina nei parchi nazionali precedentemente esaminate dalla Commissione, osserva che la proposta di nomina del nuovo Presidente dell'APAT consente di realizzare importanti passi in avanti nel campo della tutela ambientale e del governo del territorio. A tal fine, peraltro, ritiene pregiudiziale che il candidato fornisca una piena e diretta disponibilità ad assumere il nuovo incarico, chiarendo da subito la propria intenzione di rinunciare al ruolo attualmente ricoperto nell'ambito del Gabinetto del Ministro. Si riserva, conseguentemente, di valutare se, da questo punto di vista, vi saranno le condizioni per una


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valutazione pienamente positiva della proposta di nomina in esame.
Invita, inoltre, il Governo a presentare con celerità un quadro d'insieme della situazione del sistema agenziale sul territorio, in quanto il Paese ha bisogno di strutture nel pieno dell'efficienza e dell'operatività; a tal fine, occorre procedere prontamente all'adozione dello statuto dell'APAT e alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione.

Il sottosegretario Gianni PIATTI esprime soddisfazione per l'ampio consenso che sembra registrarsi in Commissione sul complesso delle proposte di nomina presentate. Per quanto riguarda la proposta di nomina del Presidente dell'APAT, concorda sull'opportunità di cogliere tale occasione per una riforma del sistema agenziale, atteso anche che la situazione è molto diversa a seconda delle realtà territoriali interessate e che, in molti casi, l'accentuazione di un percorso di autonomia si scontra con l'esigenza di mantenere elevati livelli di capacità di coordinamento dell'attività di controllo in campo ambientale. Si riserva, infine, di fornire - nel prosieguo del dibattito - ulteriori elementi sul tema della prospettata inopportunità del mantenimento di un doppio incarico da parte del candidato alla presidenza dell'Agenzia, in ordine al quale concorda con gli interventi sinora svolti, segnalando che tale questione è in fase di avanzato studio da parte del Ministero, nel senso del «superamento» del ruolo di Capo di Gabinetto.

Ermete REALACCI, presidente, preso atto che vi sono ulteriori richieste di intervento e che occorre ora passare alla prevista riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, in sede congiunta con la omologa Commissione del Senato, ritiene che i predetti interventi possano essere svolti nella giornata di domani.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.15.