V Commissione - Resoconto di mercoledì 6 giugno 2007


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 6 giugno 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.

La seduta comincia alle 9.15.

Sui lavori della Commissione.

Lino DUILIO, presidente, avverte che la convocazione della Commissione di domani sarà integrata inserendo anche le risoluzioni Di Gioia ed altri n. 7-00175, concernente interventi relativi agli eventi sismici verificatisi nella provincia di Foggia, nonché la risoluzione Vannucci ed altri n. 7-00192, relativa al finanziamento di interventi a valere su disponibilità di bilancio dell'INAIL. Avverte inoltre che il presidente della Commissione cultura ha inviato la richiesta di parere sul disegno di legge C 1496-B, recante delega per la revisione della disciplina relativa ai diritti di trasmissione delle competizioni calcistiche. Segnala che la Commissione di merito intende concludere l'esame del provvedimento nella mattina di domani. Nel rilevare che da una prima lettura delle modifiche apportate dal Senato non appaiono


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emergere profili problematici di carattere finanziario, ritiene che, ove i colleghi concordino, sia possibile procedere all'esame del provvedimento già nella seduta odierna.

La Commissione concorda.

Lino DUILIO, presidente, comunica infine che la Presidenza della Camera ha concesso la proroga di dieci giorni per l'espressione del parere sullo schema di decreto ministeriale concernente le variazioni degli accantonamenti, operati ai sensi del comma 507 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 sulle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2007. Rinvia pertanto il seguito dell'esame alla seduta di domani, anche al fine di concordare con la Commissione bilancio del Senato il contenuto del parere.

Alberto GIORGETTI (AN), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala, come già rilevato nel corso della seduta dell'Assemblea di ieri, che la previsione di un'audizione del Ministro dell'economia di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato alle ore 13.45 di domani risulta incompatibile con l'impegno assunto in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo a terminare i lavori parlamentari entro le ore 14 di domani al fine di consentire ai parlamentari di partecipare alla conclusione della campagna elettorale per i ballottaggi delle elezioni amministrative. Invita pertanto il presidente a sconvocare l'audizione e di riconvocarla per la settimana prossima.

Lino DUILIO, presidente, ricorda che l'audizione del Ministro era già prevista per lunedì scorso e già in quella occasione fu rinviata. Avverte che sottoporrà al ministro l'ipotesi di anticipare alle ore 8.30 di domani l'audizione sempre che questo orario risulti compatibile con gli impegni della Commissione Bilancio del Senato. Se ciò non risultasse possibile, ritiene che si debba comunque mantenere l'audizione per le ore 13.45 di domani.

Marino ZORZATO (FI) torna a ricordare l'impegno preso in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo per concludere i lavori parlamentari di domani entro le ore 14.

Gaspare GIUDICE (FI) ricorda che la proposta di spostare alla settimana prossima l'audizione deriva da ragioni di rispetto per il Ministro.

Lino DUILIO, presidente, ribadisce che provvederà a contattare il Ministro e la Commissione bilancio del Senato per valutare la possibilità di tenere l'audizione alle ore 8.30 di domani, fermo restando che in caso contrario l'audizione si svolgerà alle ore 13.45.

Misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale.
C 2272-bis-A Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

La Commissione prosegue l'esame delle proposte emendative riferite al provvedimento.

Michele BORDO (Ulivo), relatore, avverte che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 4 che contiene alcuni emendamenti e subemendamenti che non sono stati precedentemente esaminati dalla Commissione. Si tratta in particolare, dell'emendamento 15.301 della Commissione, il quale aggiunge alcune disposizioni al criterio di delega di cui alla lettera b) del comma 1, dell'articolo 15 per quanto concerne l'erogazione dei finanziamenti e delle agevolazioni economiche da parte di pubbliche amministrazioni a favore delle imprese. Contestualmente, l'emendamento sopprime l'articolo 22. In proposito, segnala che la soppressione dell'articolo 22 era già stata prospettata, con una condizione espressa ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, nel parere espresso dalla Commissione bilancio nella seduta


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del 29 maggio scorso. La soppressione discendeva dal fatto che l'articolo verteva sulla stessa materia del criterio di delega di cui all'articolo 15, comma 1, lettera b), tuttavia prevedendo termini perentori per l'erogazione degli incentivi pubblici a favore delle imprese. La previsione di tali termini perentori era apparsa suscettibile di determinare conseguenze negative in relazione alle disponibilità di cassa. In quella circostanza si segnalò che la soppressione dell'articolo 22 non pregiudicava la possibilità di integrare il criterio di delega di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 15 su cui insiste l'emendamento 15.301. La formulazione di tale emendamento non sembra produrre le stesse conseguenze negative emerse con riferimento all'articolo 22, posto che i termini entro i quali dovrebbero essere liquidati i finanziamenti e le agevolazioni dovrebbero coincidere con quelli già previsti dalla legislazione vigente in base alla quale si procederebbe all'erogazione. Segnala poi che l'emendamento 17.300 della Commissione interviene sull'articolo 17 per il quale la Commissione bilancio aveva espresso una condizione soppressiva ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione. La condizione era giustificata in relazione al fatto che la copertura individuata al comma 3 dell'articolo 17 non era apparsa idonea in quanto, a fronte di agevolazioni di carattere permanente, si prevede l'utilizzo di una autorizzazione di spesa che termina nell'anno 2008. L'emendamento 17.300 è volto a precisare che l'onere stimato nel testo in 10 milioni di euro si riferisce al primo anno mentre per gli anni successivi le agevolazioni fiscali per i prodotti del commercio equo e solidale troverebbero applicazione nei limiti degli stanziamenti disposti in sede di legge finanziaria. In proposito, osserva che la formulazione sembra rimuovere soltanto parzialmente i problemi sollevati con riferimento all'articolo 17. Per un verso, infatti, potrebbe considerarsi corretto l'utilizzo dell'autorizzazione di spesa indicata per finalità di copertura limitatamente ad un anno, così come la previsione della possibilità di una rimodulazione dell'agevolazione secondo quanto previsto al comma 2, vale a dire con decreto ministeriale, nel limite delle risorse annualmente stanziata nell'ambito della legge finanziaria. D'altra parte, il testo reca un riferimento indeterminato al primo anno e risulta non pienamente corrispondente ai precedenti riscontrabili nella legislazione vigente per cui il rinvio alla legge finanziaria per l'individuazione delle risorse da destinare a copertura di norme onerose si è accompagnato alla previsione per cui l'entrata in vigore delle stesse norme era subordinata al preventivo reperimento delle risorse stesse. Nel caso dell'emendamento 17.300, il riferimento alla operatività delle agevolazioni nei limiti delle risorse stanziate in finanziaria potrebbe non ritenersi soddisfacente. È comunque opportuno acquisire l'avviso del Governo. Rileva invece che l'emendamento 19.301 della Commissione costituisce, in sostanza, una riformulazione dell'emendamento Bandoli 19.200 su cui la Commissione bilancio ha espresso il 5 giugno 2007 parere contrario in relazione alla esplicita previsione del rafforzamento dei poteri ispettivi dell'ISPESL. L'emendamento 19.301 non reca tale previsione, per cui sembra idoneo a superare i profili problematici emersi in precedenza. Analoghe considerazioni valgono per il subemendamento Burgio 0.19.301.1 che anziché fare riferimento, come l'emendamento 19.301 all'autorità pubblica, fa riferimento ai vigili del fuoco. Al riguardo, chiede di verificare se si tratti di una specificazione di competenze già attribuita a tale Corpo oppure dell'attribuzione allo stesso di nuove competenze. Ricorda infine che l'emendamento 21.300 della Commissione intende superare i problemi emersi con riferimento all'articolo 21, problemi che avevano indotto la Commissione bilancio a richiedere la soppressione dello stesso con una condizione espressa ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione. La contrarietà discendeva dal fatto che a fronte di agevolazioni fiscali di carattere permanente, tali da determinare oneri non quantificati, per la relativa copertura si utilizzava una autorizzazione di spesa che termina nell'anno


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2009. L'emendamento 21.300 precisa che la copertura indicata vale con riferimento al triennio 2007-2009 e stabilisce inoltre che lo schema di decreto legislativo attuativo della delega conferita al Governo deve essere corredato di relazione e trasmessa anche alle Commissioni parlamentari competenti anche per le conseguenze finanziarie. Se per un verso la previsione di una procedura «rinforzata» per l'esame dei decreti legislativi appare utile ai fini di una compiuta eventuale verifica della sostenibilità finanziaria delle relative disposizioni, per altro verso non sembra sufficiente a superare i problemi emersi la precisazione che fa riferimento esclusivamente al periodo 2007-2009. Ciò in quanto resta comunque indeterminato l'entità degli oneri, non essendovi alcuna quantificazione degli stessi, neppure in forma di stima, che invece è richiesta dalla normativa contabile vigente. È evidente che in assenza di una quantificazione, non appare possibile verificare la congruità delle risorse indicate a far fronte agli eventuali oneri. Ricorda inoltre che l'emendamento 47.300 della Commissione sostituisce la tabella A allegata all'articolo 47 per quanto concerne i requisiti di trasmittanza termica U. La tabella sostituisce quella attualmente allegata alla legge n. 296 del 2006. Rispetto al testo allegato al disegno di legge si invertono sostanzialmente i parametri riferiti alle coperture ed ai pavimenti. Al riguardo è opportuno acquisire l'avviso del Governo per quanto concerne eventuali effetti finanziari della nuova tabella. Segnala poi che l'emendamento 49.300 della Commissione riformula sostanzialmente l'articolo 49 di cui la Commissione bilancio aveva chiesto la soppressione con una condizione espressa ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione. La condizione era giustificata in relazione al fatto che l'articolo escludeva le stazioni sperimentali per l'industria dall'applicazione delle norme vigenti in materia di contenimento della spesa, senza provvedere alla compensazione dei relativi effetti sui saldi di finanza pubblica. Osserva poi che l'emendamento circoscrive la portata dell'esclusione riferendola alle sole spese la cui fonte di finanziamento sia riferita ai proventi di mercato derivanti dalle attività di ricerca e consulenze alle imprese. Al riguardo sottolinea l'esigenza di acquisire l'avviso del Governo circa gli effetti sui saldi di finanza pubblica della prevista esclusione nei termini più circoscritti prospettati nell'emendamento. Rileva infine che il subemendamento 0.58.300.10 che prevede quale ulteriore contenuto della legge annuale per la promozione della concorrenza, prevista dall'articolo 58, disposizioni volte a garantire i consumatori da ingiustificati aumenti delle tariffe relative a servizi essenziali quali acqua, elettricità e gas, in particolare garantendo il principio del «miglior servizio possibile al minor prezzo possibile». In proposito osserva che il subemendamento, così come i subemendamenti 0.58.300.8 e 0.58.300.9, di contenuto analogo, sui cui la Commissione ha espresso un parere di nulla osta nella seduta di ieri, non appaiono presentare profili problematici di carattere finanziario.

Il sottosegretario Mario LETTIERI rileva che l'emendamento 15.301 non presenta profili problematici di carattere finanziario. Esprime invece parere contrario sul successivo emendamento 17.300. Ritiene poi che l'emendamento 13.301 risulti idoneo a superare profili problematici evidenziati con riferimento all'emendamento 19.200. L'avviso invece contrario sul subemendamento 0.19.301.1. L'avviso è pure contrario sull'emendamento 21.300. Rileva poi di non essere in grado di esprimere una valutazioni sulle conseguenze finanziarie sull'emendamento 47.300. Esprime invece parere favorevole sull'emendamento 49.300.

Lino DUILIO, presidente, fa presente che il relatore ha segnalato l'esigenza di un chiarimento da parte del Governo in ordine alla neutralità degli effetti sui saldi di finanza pubblica delle disposizioni dell'emendamento 49.300.

Gaspare GIUDICE (FI) ritiene che la Commissione non possa procedere all'espressione


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del parere in quanto i rappresentati del Governo ha ammesso di non essere in grado di esprimere un parere motivato sull'emendamento 47.300. Osserva poi che l'emendamento 47.300 si inserisce in una logica di interventi microsettoriali che deve essere deplorata.

Antonio Giuseppe Maria VERRO (FI) ritiene che le valutazioni compiute dal rappresentante del Governo non risultino sufficientemente motivate.

Michele VENTURA (Ulivo) rileva l'esigenza di un maggiore coordinamento tra i dicasteri interessati con particolare riferimento agli emendamenti della Commissione che evidentemente devono aver ricevuto un avvallo da parte del Governo in sede di Comitato dei nove e che invece risultano poi, a seguito della verifica compiuta dal Ministero dell'economia, problematici dal punto di vista finanziario.

Lino DUILIO, presidente, ritiene evidente che la Commissione non può procedere all'espressione del parere in assenza di ulteriori chiarimenti da parte del Governo, in particolare per quanto concerne gli emendamenti 47.300 e 49.300. Sospende quindi l'esame che riprenderà al termine dello svolgimento degli altri punti all'ordine del giorno.

Delega per il recepimento delle direttive 2002/15/CE e 2004/39/CE, nonché per l'adozione di disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo n. 191 del 2005, di attuazione della direttiva 2002/98/CE.
C. 2600-A Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Nulla osta - Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Nicola CRISCI (Ulivo), relatore, avverte che il provvedimento, recante disposizioni per il recepimento delle direttive 2002/15/CE, 2004/25/CE e 2004/39/CE, nonché per l'adozione delle disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo n. 191 del 2005, di attuazione della direttiva 2002/98/CE, è stato già esaminato dalla Commissione Bilancio nella seduta del 30 maggio 2007 e che in quella occasione la Commissione ha espresso un parere di nulla osta. Avverte poi che in data 31 maggio 2007 la Commissione Finanze ha concluso l'esame del provvedimento senza apportare modifiche al testo, che pertanto non appare presentare profili problematici di carattere finanziario.
Con riferimento agli emendamenti trasmessi dall'Assemblea, segnala che alcune proposte presentano evidenti profili problematici per quel che attiene la quantificazione ovvero la copertura. Ricorda gli emendamenti 1.13, 1.17, 1.18 e 1.19, che le proposte emendative sopprimono, tra le altre cose, la previsione dell'obbligo di trasmissione degli schemi di decreto, corredati di relazione tecnica, anche alle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari, previsto di cui agli articoli 1 e 2 della legge n. 62 del 2005, nonché la previsione che al riordino della disciplina del mercato degli strumenti finanziari, previsto dalla direttiva 2004/39/CE si provveda nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; l'emendamento 1.22, che sopprime la previsione per cui gli schemi di decreto, recanti disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo n. 191 del 2005, di attuazione della direttiva 2002/98/CE, siano trasmessi anche alle Commissioni competenti per i profili finanziari; l'emendamento 1.23, che sopprime la previsione per cui, qualora il Governo non intenda conformarsi alle condizioni formulati ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, deve ritrasmettere i testi, corredati dei necessari elementi integrativi di informazione, per i pareri definitivi delle Commissione competenti per i profili finanziari; l'emendamento 1.34, che sostituisce parte del comma 4 dell'articolo 1, facendo tra le altre cose, venire meno l'obbligo di trasmissione dello schema di


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decreto legislativo, corredato di relazione tecnica, anche alle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari; l'emendamento 1.37, che sopprime l'obbligo di trasmissione dello schema di decreto legislativo, corredato di relazione tecnica, anche alle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari.
Chiede quindi di acquisire chiarimenti in ordine alle eventuali conseguenze finanziarie derivanti da ulteriori proposte emendative. Ricorda l'emendamento 1.2, che differisce dal 30 settembre 2007 al 31 dicembre 2007 il termine per il recepimento della direttiva 2004/25/CE. In proposito ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alle eventuali conseguenze di carattere finanziario derivanti dal differimento del termine di recepimento della direttiva, anche in ragione della procedura di infrazione avviata sulla direttiva 2004/25/CE. Ricorda poi l'emendamento 1.11, che esclude dalla delega di cui al comma 1 dell'articolo 1, la direttiva 2002/15/CE per la quale è in atto un contenzioso in sede comunitaria per mancato recepimento; l'emendamento 1.12, che esclude dalla delega di cui al comma 1 dell'articolo 1, la direttiva 2004/25/CE per la quale è in atto una procedura di infrazione contro l'Italia per il mancato recepimento; l'emendamento 1.38, che sembra conferire al Governo una delega ulteriore rispetto a quella prevista dal comma 1, stante il fatto che il relativo termine risulta più ampio di quello previsto dal testo, pur avendo ad oggetto il recepimento delle medesime direttive e senza richiamare i principi e i criteri direttivi volti a garantire la sostenibilità finanziaria.

Il sottosegretario Mario LETTIERI conferma gli evidenti profili problematici di carattere finanziario indicati dal relatore con riferimento agli emendamenti 1.13, 1.17, 1.18, 1.19, 1.22, 1.23, 1.34, 1.37. Per quanto concerne le proposte emendative sulle quali il relatore ha richiesto dei chiarimenti, ritiene che siano suscettibili di determinare effetti finanziari negativi, anche in ragione delle procedure di infrazione avviate in sede comunitaria, gli emendamenti 1.2, 1.11, 1.12 e 1.38. Esprime inoltre l'avviso contrario del Governo anche sugli emendamenti 1.33, 1.32 e 1.39.

Lino DUILIO, presidente, ritiene che l'avviso contrario espresso dal rappresentante del Governo sugli emendamenti 1.32, 1.33 e 1.39 attenga a profili di merito e ordinamentali e non risulti rilevante ai fini del parere della Commissione bilancio. Infatti gli emendamenti 1.32 e 1.33 sopprimono la possibilità di procedere all'emanazione dei decreti correttivi mentre l'emendamento 1.39 interviene definisce i ministeri competenti a predisporre gli schemi di decreto legislativo.

Nicola CRISCI (Ulivo), relatore, nel concordare con le valutazioni del presidente in ordine agli emendamenti 1.32, 1.33 e 1.39,formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
esprime

NULLA OSTA

sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:
esprime

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.2, 1.11, 1.12, 1.13, 1.17, 1.18, 1.19, 1.22, 1.23, 1.34, 1.37, 1.38, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti contenuti nel fascicolo 2.»

La Commissione approva la proposta di parere.


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Ratifica Accordo Italia-Francia sull'aggiornamento della lista delle istituzioni culturali e scolastiche che godono di agevoalzioni fiscali.
C. 2376 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore avverte che il provvedimento non appare presentare profili problematici di carattere finanziario. Propone pertanto di esprimere un parere di nulla osta.

Il sottosegretario Mario LETTIERI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere.

Ratifica Accordo Italia-Turchia di coproduzione cinematografica.
C 2511 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Antonio MISIANI (Ulivo), relatore, con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, ricorda che l'articolo 3 autorizza, per l'attuazione del presente provvedimento, la spesa di euro 10.400 da sostenere ogni quattro anni a decorrere dall'anno 2008. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente utilizzo della proiezione per l'anno 2008 dell'accantonamento del Fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero degli affari esteri, relativo al il triennio 2007-2009. Al riguardo, osserva che l'accantonamento del quale si prevede l'utilizzo reca le necessarie disponibilità ed una specifica voce programmatica. Ritiene, comunque, opportuno che il Governo chiarisca che la prima riunione della Commissione mista di cui all'articolo 18 dell'Accordo si svolga in Turchia nell'anno 2008. Solo in tal caso, infatti, la clausola di copertura finanziaria appare correttamente formulata. In caso contrario, si verificherebbe un disallineamento temporale tra l'autorizzazione di spesa e gli oneri effettivamente derivanti dal provvedimento. Propone pertanto di esprimere un parere di nulla osta nel presupposto che non si svolgano nell'anno 2007 riunioni della Commissione mista in Turchia.

Il sottosegretario Mario LETTIERI concorda con la proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere.

Misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale.
C. 2272-bis-A Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

Il sottosegretario Mario LETTIERI rileva che, alla luce degli ulteriori approfondimenti compiuti l'emendamento 47.300 non presenta profili problematici di carattere finanziario. Per quanto concerne l'emendamento 49.300, segnala che invece effettivamente potrebbero determinarsi effetti finanziari negativi. Tuttavia non può che ribadire il parere favorevole già espresso.

Lino DUILIO, presidente, rileva che, anche alla luce delle considerazioni svolte non si possa, allo stato, che esprimere un parere contrario sull'emendamento 49.300, per escludere l'emersione di effetti finanziari negativi per la finanza pubblica. Osserva infatti il rappresentante del Governo ha compiuto una valutazione favorevole sul merito dell'emendamento 49.300, ribadendo nel contempo che lo


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stesso appare suscettibile di determinare effetti finanziari negativi.

Michele VENTURA (Ulivo) segnala l'esigenza che un rappresentante del Ministero dell'economia sia presente all'Assemblea della giornata odierna al fine di motivare il parere contrario espresso sugli emendamenti che la Commissione sta esaminando.

Lino DUILIO, presidente, concorda con le dichiarazioni dell'onorevole Ventura. Sottolinea infatti che non si deve ripetere nella seduta odierna quanto accaduto nella giornata di eri quando in Commissione bilancio il rappresentante del Ministero dell'economia ha espresso un parere contrario sul subemendamento 0.1.0300.1 Nannicini, inducendo anche la Commissione a esprimersi mentre in Assemblea il rappresentante del Governo sullo stesso emendamento si è rimesso all'Assemblea e quindi il subemendamento è stato approvato, nonostante il parere contrario espresso dalla Commissione bilancio.

Michele BORDO (Ulivo), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea,
esprime

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 17.300, 21.300 e 49.300, sul subemendamento 0.19.301.1, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sull'articolo aggiuntivo 51.0300, nella nuova formulazione;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti contenuti nel fascicolo n. 4, non compresi nel fascicolo n. 3.»

La Commissione approva la proposta di parere.

Trasmissione televisiva di competizioni sportive.
C. 1496-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

Marco CALGARO (Ulivo), relatore, rileva che il provvedimento in esame, gia approvato in prima lettura dalla Camera e modificato dal Senato, reca una delega in materia di mercato dei diritti televisivi sugli eventi sportivi. In particolare, il Governo viene delegato ad adottare uno o più decreti legislativi volti ad una revisione della disciplina relativa alla titolarità e al mercato dei diritti di trasmissione, comunicazione e messa a disposizione al pubblico, in sede radiotelevisiva e su altre reti di comunicazione elettronica, delle manifestazioni sportive organizzate a livello nazionale. Il Senato ha apportato alcune modifiche al testo approvato dalla Camera, in particolare prevedendo ulteriori principi e criteri direttivi. Ricorda che nel corso dell'esame presso la Commissione bilancio del Senato il sottosegretario al Ministero dell'economia, in relazione alla previsione di misure di sostegno alla concorrenza di cui all'articolo 1, comma 3, lettera g), ha precisato che si tratta di misure aventi carattere esclusivamente regolatorio. Osserva poi che la Commissione bilancio del Senato ha espresso un parere di nulla osta sul testo, con una condizione formulata ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, volta a specificare che gli interventi di cui all'articolo 1, comma 3, lettera l), in materia di investimenti ai


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fini della sicurezza, anche infrastruttuale, degli impianti sportivi dovranno effettuarsi nell'ambito delle risorse finanziarie assicurate dal mercato dei diritti sportivi. Propone pertanto di esprimere un parere di nulla osta.

Il sottosegretario Mario LETTIERIconcorda la proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 10.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto ministeriale concernente le variazioni degli accantonamenti operanti sulle dotazioni delle unità revisionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2007.
Atto n. 91.