III Commissione - Resoconto di giovedì 28 giugno 2007


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SEDE CONSULTIVA


Giovedì 28 giugno 2007. - Presidenza del vicepresidente Tana DE ZULUETA. - Interviene il viceministro degli affari esteri, Franco Danieli.

La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni urgenti in materia di pubblica istruzione.
C. 2272-ter
.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.


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Franco NARDUCCI (Ulivo), relatore, illustra il provvedimento in titolo osservando che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere sulle norme di propria competenza contenute nel disegno di legge C. 2272-ter, recante disposizioni urgenti in materia di pubblica istruzione, nel nuovo testo risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito. Al riguardo, ricorda che il disegno di legge in esame trae origine dallo stralcio, deliberato dall'Assemblea il 17 aprile 2007, degli articoli 28, 29, 30 e 31 del disegno di legge C. 2272, recante misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale, meglio noto come «disegno di legge Bersani». Gli articoli stralciati riguardano complessivamente il settore dell'istruzione e della riforma scolastica.
Per quanto concerne le competenze della III Commissione, segnala il dettato dell'articolo 8 del disegno di legge, che concerne il riconoscimento di titoli di studio in possesso di cittadini stranieri non appartenenti a Paesi dell'Unione europea. In particolare, il comma 1 dell'articolo 8 fissa i principi e criteri per il riconoscimento dei titoli, che è disciplinato con regolamento emanato su proposta del Ministro della pubblica istruzione di concerto con il Ministro degli affari esteri, con il Ministro dell'interno, con il Ministro della solidarietà sociale e con il Ministro per le politiche europee, senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica.
Sottolinea che la rilevanza della materia è a tutti nota e in sede di riconoscimento dei titoli occorre evidenziare l'importante aspetto del riconoscimento delle qualifiche professionali e delle esigenze determinate dall'internazionalizzazione del mercato del lavoro e dalle liberalizzazioni dei mercati. Si tratta, peraltro, di un aspetto fondamentale nell'ambito delle politiche in materia di immigrazione. Basti ricordare le politiche messe in atto dal Governo federale tedesco, che con il sistema della cosiddetta Green Card ha reso possibile il reclutamento di migliaia di ingegneri indiani. La realtà che abbiamo sotto gli occhi ci presenta un mercato del lavoro europeo caratterizzato da una estesa mobilità professionale e geografica e da un crescente ricorso alla forza lavoro proveniente dai nuovi Paesi membri e da quelli extraeuropei. Purtroppo l'intensità di questi fenomeni non è stata accompagnata da altrettanto vigorose politiche di riconoscimento ed equiparazione dei titoli. Uno studio realizzato qualche anno fa dal BAQ (Forschungsinstitut fùr Beschäftigung, Arbeit, Qualifikation/Istituto di ricerca per l'occupazione, il lavoro e la qualificazione) di Brema (Germania), sul «Raffronto dei sistemi di formazione professionale nel settore edile in Europa», ha offerto spunti molto qualificati per il confronto a livello internazionale tra sistemi di formazione professionale, premessa fondamentale per l'equipollenza di titoli di studio e qualifiche e quindi per eliminare gli ostacoli che frenano la mobilità e la libera circolazione delle persone. In questa prospettiva, occorre sottolineare con forza l'importanza delle politiche per il riconoscimento delle qualifiche anche nei termini generali che concernono la sicurezza sul lavoro. Pare evidente dunque che tali politiche, da compiersi nel rispetto dei vincoli comunitari, delle raccomandazioni dell'UNESCO, dell'OCSE e degli accordi internazionali, sia bilaterali che multilaterali che il nostro Paese ha ratificato, come la Convenzione di Lisbona dell'11 aprile 1997, stipulata nel quadro del Consiglio d'Europa, e quella stipulata in sede UNESCO a Nizza il 17 dicembre 1976. Inoltre, nel procedere al riconoscimento dei titoli di studi, soprattutto in sede applicativa, si dovrebbero individuare nei principi di proporzionalità - che impongono di graduare le misure adottate rispetto allo scopo concretamente perseguito - e di leale cooperazione le guidelines di condotta, come già ha sottolineato la giurisprudenza comunitaria nell'applicazione delle direttive CEE 1989/48 e CEE 1992/51.


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In base ai principi e criteri elencati al comma 1, segnala che il riconoscimento riguarda i titoli di studio in possesso dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia da almeno due anni, e rilasciati in conformità all'ordinamento scolastico del paese di provenienza dell'interessato o di altri Paesi stranieri. L'equipollenza del titolo di studio straniero è dichiarata dal Ministero della pubblica istruzione, con il corrispondente titolo di studio italiano. Sono previste specifiche modalità e procedure volte ad accertare, attraverso la documentazione fornita dall'interessato e lo svolgimento delle prove integrative obbligatorie, l'effettivo livello di conoscenze e competenze acquisite all'estero, ai fini della dichiarazione di equipollenza. Relativamente ai titoli di studio esteri corrispondenti ai titoli di studio italiani del primo ciclo dell'istruzione, è prevista una prova integrativa obbligatoria di lingua italiana e cultura generale italiana.
Le nazioni europee che hanno riconosciuto da tempo di essere «Paesi d'immigrazione» attribuiscono un interesse fondamentale all'apprendimento della lingua, veicolo di comunicazione e di integrazione, non solo professionale ma anche socio-culturale e di uguaglianza di fronte alla legge del Paese di accoglimento. La conoscenza dell'altro, resa possibile dalla conoscenza della lingua, è infatti il presupposto per un dialogo autentico. Per un cittadino extraeuropeo che voglia lavorare in Italia è dunque necessaria la certificazione linguistica.
Parimenti, per i titoli di studio esteri corrispondenti ai titoli di studio italiani del secondo ciclo dell'istruzione, sono previste prove integrative obbligatorie di lingua italiana e sulle discipline caratterizzanti il titolo di studio italiano rispetto al quale è chiesta l'equipollenza. Sono previste apposite tabelle, definite da una commissione composta di cinque membri, uno dei quali designato dal Ministero degli affari esteri, nominata dal Ministro della pubblica istruzione, con l'indicazione delle discipline oggetto delle prove integrative, necessarie ai fini della dichiarazione di equipollenza, nonché uno o più decreti del Ministro della pubblica istruzione riguardanti le indicazioni nazionali per i piani di studio, sulla base di quelli vigenti per il primo e per il secondo ciclo dell'istruzione e le modalità di svolgimento delle prove integrative.
Infine, sottolinea che le disposizioni sul riconoscimento dei titoli di studio si applicano anche nei confronti di coloro che rivestono lo status di rifugiato.
In merito a quanto disposto dalla lettera h) del comma 1, ritiene opportuno ricordare che il riconoscimento di titoli di studio stranieri costituisce già oggetto di disciplina da parte di numerosi accordi bilaterali, siglati dall'Italia con Paesi non appartenenti all'Unione europeo, nonché di accordi multilaterali, ai quali il nostro Paese ha aderito, che non possono essere modificati in modo unilaterale. Di conseguenza, il regolamento di delegificazione, di cui all'articolo 8 del disegno di legge, potrà disciplinare la materia, facendo salve le norme contenute in tali accordi.
Ritiene altresì opportuno esprimere una valutazione in merito a talune proposte emendative, presentate da deputati della maggioranza nel corso dell'esame del disegno di legge presso la VII Commissione e successivamente ritirate, in materia di istituzioni scolastiche ed educative all'estero e iniziative per la diffusione della lingua e cultura italiana all'estero, nonché di ordinamento, amministrazione, coordinamento e vigilanza delle scuole e dei corsi di lingua italiana all'estero. Tra i contenuti di tali proposte figurava l'attribuzione al Ministro della pubblica istruzione dell'esercizio delle funzioni, dell'amministrazione, del coordinamento e della vigilanza nei confronti delle istituzioni scolastiche e educative all'estero, statali e paritarie, fatte salve le competenze del Ministero degli affari esteri relative all'istituzione ed alla soppressione di tali istituzioni. Anche in vista delle ulteriori fasi di esame del provvedimento, esprime perplessità in ordine ad eventuali analoghe iniziative, mirate a modificare l'assetto consolidato delle competenze in materia di


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scuole e corsi di lingua italiana all'estero, attualmente radicate presso il Ministero degli affari esteri. Sottolinea, quindi, che è poco dignitoso per un Paese come l'Italia ricorrere alla presentazione di proposte emendative riferite ad un decreto legge in materia di liberalizzazioni per definire strategie di promozione della lingua e della cultura italiana all'estero. A suo avviso, il nostro Paese dovrebbe agire con strumenti diversi, davvero strategici, al pari di quanto stanno realizzando altri Paesi europei, come la Germania o la Spagna, considerato che la materia va al di là di interessi di parte o di natura corporativa. Nel sottolineare l'opportunità che la Commissione proceda con appositi di carattere istruttorio sulla questione degli italiani all'estero, in analogia a quanto è avvenuto al Senato, segnala l'opportunità di procedere ad una riforma del settore nella piena consapevolezza che al suo interno si muovono soggetti aventi diversa vocazione ed assetto.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione complessivamente favorevole sul provvedimento in esame, formula una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

Il viceministro Franco DANIELI concorda con le considerazioni svolte dal relatore, con particolare riferimento alla necessità di fare salve le norme contenute in accordi bilaterali e multilaterali siglati e ratificati dal nostro Paese. Concorda altresì con quanto osservato dal relatore sulle proposte emendative presentate presso la Commissione di merito e successivamente ritirate, riguardanti una questione su cui è stata preannuziata la presentazione di un ordine del giorno presso l'Assemblea. A tal proposito, esprime la ferma contrarietà del Ministero degli affari esteri in ordine al tentativo di privare lo stesso Ministero della funzione di coordinamento delle istituzioni scolastiche all'estero. Condivide altresì le perplessità di ordine metodologico, espresse dal relatore, in quanto sulla materia si dovrebbe intervenire con metodo unitario e organico, finalizzato alla riforma del sistema complessivo delle istituzioni culturali e scolastiche all'estero. In aggiunta ai rilievi del relatore, ricorda che le proposte emendative contemplavano l'istituzione presso ogni consolato ed ambasciata di un dipartimento del Ministero della pubblica istruzione, con la conseguente creazione di una struttura assai complessa, i cui costi sarebbero ingenti e di difficile quantificazione. Sottolinea, peraltro, che le attività connesse alle istituzioni culturali e scolastiche italiane all'estero comportano sempre un'intensa attività e relazioni diplomatiche con le autorità scolastiche e governative dei Paesi esteri. In conclusione, segnala che il Ministero degli affari esteri è disponibile ad aprire una discussione sulla riforma del sistema complessivo degli istituti di cultura e delle scuole italiane all'estero, a cui guarda con favore.

La seduta termina alle 14.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 28 giugno 2007. - Presidenza del vicepresidente Tana DE ZULUETA. - Interviene il viceministro degli affari esteri Franco Danieli.

La seduta comincia alle 14.25.

5-01195 Mattarella: Rapporti tra Unione Europea e Bielorussia sul regime dei visti.

Tana De ZULUETA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Emanuele SANNA (Ulivo), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.


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Il viceministro Franco DANIELI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Emanuele SANNA (Ulivo), replicando, si dichiara soddisfatto per la risposta fornita dal rappresentante del Governo ed esprime comprensione per le difficoltà relative ai problemi che caratterizzano il rapporto tra l'Unione europea e la Bielorussia. Esprime altresì piena fiducia sull'azione del Governo italiano, finalizzata a mantenere costante l'impegno per un dialogo politico che consenta il superamento dei nodi ancora irrisolti, anche al fine di non pregiudicare il patrimonio di sforzi profusi sul piano umanitario dal nostro Paese a favore della popolazione bielorussa.

5-01196 Mantovani: Caso di cittadini italiani arrestati a Nuova Delhi per detenzione di stupefacenti.

5-01197 Foti: Caso di cittadini italiani arrestati a Nuova Delhi per detenzione di stupefacenti.

Tana De ZULUETA, presidente, avverte che le interrogazioni 5-01196 Mantovani e 5-01197 Foti, vertendo su identica materia, saranno svolte congiuntamente.

I deputati Ramon MANTOVANI (RC-SE) e Tommaso FOTI (AN) rinunciano ad illustrare le interrogazioni in titolo.

Il viceministro Franco DANIELI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), sottolineando che il Ministero degli affari esteri proseguirà nell'azione di monitoraggio sui seguiti del procedimento giudiziario e nel sostegno ai connazionali in stato di detenzione e alle loro famiglie.

Ramon MANTOVANI (RC-SE) si dichiara parzialmente soddisfatto dalla risposta fornita dal rappresentante del Governo Infatti, pur rilevando l'attenzione e l'interessamento del Governo e del Parlamento italiani, testimoniato dalle interrogazioni presentate da gruppi di maggioranza e di opposizione sulla questione, sottolinea che la vicenda dei due cittadini italiani appare incredibile per le scarse garanzie offerte in occasione della formulazione dell'accusa e per il possibile esito del processo. Nel ricordare, a titolo d'esempio, che i due connazionali sono stati indotti a sottoscrivere dichiarazioni ufficiali non tradotte in italiano, sottolinea che per il momento è stata svolta una sola visita consolare, da considerare insufficiente come forma di interessamento da parte del nostro Paese. Sottolineando pertanto la necessità di manifestare ai due cittadini italiani la vicinanza delle istituzioni italiane, sollecita il Governo italiano ad intensificare le visite consolari e a porre alle autorità indiane, anche locali, la questione nel suo complesso, esprimendo perplessità sia sulle modalità con cui è avvenuto l'arresto, che per il trattamento riservato ai due connazionali.

Tommaso FOTI (AN) si dichiara insoddisfatto per la risposta ricevuta dal rappresentante del Governo. Osserva, infatti, che l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio è da considerare poco credibile, considerato che i due connazionali non hanno carichi pendenti ed è stata loro estorta una dichiarazione non tradotta, alla quale i due italiani hanno affidato la propria speranza di libertà. Si associa alle osservazioni del deputato Mantovani sulla insufficienza di una visita consolare ai due detenuti e sulla necessità di assumere iniziative più incisive nei confronti di uno Stato, il cui regime giudiziario e penitenziario non può essere considerato «accogliente», anche alla luce della difficoltà dei familiari di avere contatti con i propri congiunti. L'intervento del Governo italiano dovrebbe, a suo avviso, riguardare sia aspetti di tipo amministrativo che strettamente politici e comportare l'espressione di rimostranze nei confronti delle autorità indiane competenti, in quanto la vicenda sembra integrare più che altro un atto di vera persecuzione nei confronti di cittadini italiani che si trovavano nel luogo sbagliato e al momento sbagliato. Infine, esprime


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l'auspicio che il rappresentante del Governo segua la vicenda con particolare attenzione, affinché il finora blando intervento dei nostri rappresentanti diplomatici in loco sia rafforzato.

5-01198 De Zulueta: Sull'uccisione di civili in Afghanistan.

Tana DE ZULUETA (Verdi) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il viceministro Franco DANIELI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Tana DE ZULUETA (Verdi) replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta dalla risposta ricevuta, per quanto riguarda l'attuazione dell'ordine del giorno 9/2193/2, relativamente all'impegno assunto dal Governo italiano ad invitare l'Afghanistan Indipendent Human Rights Commission alla Conferenza, che si terrà a Roma i prossimi 2 e 3 luglio 2007. Sottolinea che il solo considerare auspicabile la presenza di rappresentanti di tale Commissione all'interno della delegazione afghana, che parteciperà alla Conferenza, non ne garantisce la presenza, considerato che tale istituzione non ha carattere governativo. Sarebbe stato necessario, a suo avviso, che l'Italia esprimesse in modo esplicito l'auspicio di accogliere rappresentanti della Commissione alla Conferenza, anche in considerazione del carattere nazionale di tale istituzione e del fatto che alla Conferenza prenderanno parte organizzazioni non governative attive in Afghanistan che si avvalgono di aiuti provenienti dalla comunità internazionale. Rileva che il Governo italiano non fornisce elementi su tale questione, come pure sui finanziamenti alla Commissione, che riceve sostegno da parte di altri Paesi e alla quale il Governo afghano ha di recente deciso di ritirare il proprio contributo. Infine, esprime soddisfazione per quanto riferito in ordine alla contribuzione italiana al Fondo umanitario post-operazioni di ISAF (POHRF), istituito dalla NATO, per quanto ciò implichi la previsione di danni alla popolazione civile.

5-01199 Mellano: Sulla sorte degli esiliati laotiani in Thailandia.

Bruno MELLANO (RosanelPugno), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto sottolineando che essa riguarda una questione messa in evidenza dai mezzi di informazione italiani che interessa un Paese, vale a dire il Laos, che figura tra i maggiori beneficiari delle sovvenzioni dell'Unione europea sul piano della cooperazione internazionale.

Il viceministro Franco DANIELI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Bruno MELLANO (RosanelPugno), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto per la risposta del rappresentante del Governo che sembra trascurare la necessità di esercitare pressioni nei confronti della Thailandia. Al riguardo esprime preoccupazione per le recenti dichiarazioni del Governo tailandese sul rimpatrio forzoso degli esuli laotianig anche se gravemente feriti. Nel segnalare l'ambiguità della linea seguita dalle autorità del Laos e le possibili pressioni esercitate dalle forze armate sul governo della Thailandia, sottolinea che i circa 8000 esuli versano in una situazione di rischio, in quanto si tratta di una minoranza vissuta con ostilità da parte delle autorità del Laos. Considerato che l'Italia non ha una propria sede diplomatica in Laos, è particolarmente urgente rafforzare il ruolo del nostro Paese nell'ambito delle iniziative assunte dall'Unione europea. Esprime, infine, l'auspicio che il Comitato per i diritti umani, istituito presso la Commissione, provveda al più presto a svolgere approfondimenti sulla questione.

Tana De ZULUETA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.05.


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SEDE REFERENTE

Giovedì 28 giugno 2007. - Presidenza del vicepresidente Tana DE ZULUETA. - Interviene il viceministro degli affari esteri Franco Danieli.

La seduta comincia alle 15.05.

Ratifica Accordo Italia-Francia sull'aggiornamento della lista delle istituzioni culturali e scolastiche che godono di agevolazioni fiscali.
C. 2376 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 giugno 2007.

Tana DE ZULUETA, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Finanze e Cultura, nonché il nulla osta espresso dalla V Commissione Bilancio.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Tana DE ZULUETA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica Accordo Italia-Turchia di coproduzione cinematografica.
C. 2511 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 maggio 2007.

Tana DE ZULUETA, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali ed Attività produttive, nonché il nulla osta espresso dalla V Commissione Bilancio. Non è invece ancora pervenuto il parere della VII Commissione Cultura.
Nessuno chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Contributo straordinario in favore dello Staff College delle Nazioni Unite.
C. 2605 Sereni.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 20 giugno 2007.

Tana DE ZULUETA, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti alla proposta di legge in titolo. Ricorda che il Segretario Generale delle Nazioni Unite si recherà nei prossimi giorni in visita alla sede dello Staff College delle Nazioni Unite a Torino e che, anche in considerazione dell'ampio consenso dei gruppi di maggioranza e di opposizione sul merito della proposta di legge in titolo, è auspicabile un celere iter di esame del provvedimento.
Nessuno chiedendo di intervenire dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Differimento dell'incarico all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per l'attuazione del programma di aiuto alimentare della UE.
C. 1123 Lion e C. 2197 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 29 maggio 2007.


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Alessandro FORLANI (UDC), relatore, rinviando alle successive fasi di esame del provvedimento ogni approfondimento sugli aspetti di copertura finanziaria, propone l'adozione della proposta di legge C. 2197 come testo base per il seguito dell'esame.

La Commissione approva la proposta del relatore.

Tana DE ZULUETA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato per mercoledì 4 luglio 2007, alle ore 10.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.