V Commissione - Resoconto di marted́ 10 luglio 2007


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SEDE CONSULTIVA

Martedì 10 luglio 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.

La seduta comincia alle 10.30.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca.
C. 2599-A Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione - Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Andrea RICCI (RC-SE), relatore, ricorda che la Commissione ha già esaminato il provvedimento nella seduta del 5 luglio 2007 e che in quella occasione la Commissione ha espresso un parere favorevole con una condizione, tuttavia non espressa ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, volta a prevedere, al fine di meglio garantire l'effettività della clausola di invarianza di cui al comma 8, che gli schemi di decreto legislativo siano corredati di relazione tecnica e trasmessi anche alle Commissioni parlamentari competenti per le conseguenze di carattere finanziario. Avverte che nella medesima giornata la Commissione di merito ha concluso l'esame del provvedimento senza recepire la condizione contenuta nel parere della Commissione bilancio e senza apportare ulteriori correzioni. Con riferimento agli emendamenti trasmessi dall'Assemblea, segnala che alcune proposte presentano evidenti profili


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problematici per quel che attiene la quantificazione ovvero la copertura. Ricorda l'emendamento 1.76, che sopprime la clausola di invarianza di cui al comma 4, relativa all'utilizzo di commissioni di esperti per la formulazione degli statuti degli enti di ricerca; l'emendamento 1.6, che prevede che ai componenti delle commissioni consultive di cui al comma 4 sia riconosciuto un rimborso spese pari a quello che lo Stato concede ai funzionari di grado più elevato, mentre il testo del provvedimento attualmente prevede che agli stessi non sia riconosciuto alcun compenso o indennità; l'articolo aggiuntivo 2.01, che, tra le altre cose, esclude gli enti pubblici di ricerca, dall'obbligo di trasmissione dei contratti integrativi alla Presidenza del Consiglio al fine della verifica della compatibilità economico-finanziaria di cui al comma 3-ter dell'articolo 39 della legge n. 449 del 1997, dall'applicazione di ulteriori misure in materia di contenimento delle spese della medesima disposizione, nonché dall'obbligo di provvedere all'avvio delle procedure di reclutamento solo con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con il Ministro dell'economia, di cui all'articolo 35 del decreto legislativo n. 165 del 2001. Chiede quindi chiarimenti sulle eventuali conseguenze finanziarie derivanti da ulteriori emendamenti. Ricorda l'emendamento 1.43, che prevede il potenziamento e il rafforzamento della struttura dell'Agenzia nazionale di valutazione delle università (ANVUR); l'emendamento 1.45, che sopprime la lettera c), la quale prevede l'attribuzione agli enti delle risorse finanziarie avvenga sulla base di criteri che tengano conto anche della valutazione compiuta dall'ANVUR; l'emendamento 1.81, che prevede l'indizione di una apposita procedura di elezione per inserire una rappresentanza dei ricercatori nelle commissioni consultive di cui al comma 4.

Il sottosegretario Mario LETTIERI concorda con il relatore in ordine alle proposte emendative che presentano evidenti profili problematici di carattere finanziario. Rileva quindi che gli emendamenti 1.43 ed 1.81 appaino suscettibili di determinare conseguenze finanziarie negative, mentre dall'emendamento 1.45 non dovrebbero derivare problemi finanziari.

Andrea RICCI (RC-SE), relatore, chiede al rappresentante del Governo di precisare meglio le ragioni delle valutazioni compiute sull'emendamento 1.81 in quanto ai componenti delle commissioni consultive non dovrebbe essere attribuito nessun compenso o rimborso spese.

Guido CROSETTO (FI) invita la Commissione a soffermarsi sui profili di copertura finanziaria, senza interessarsi del merito del provvedimento.

Il sottosegretario Mario LETTIERI rileva, per quanto concerne l'emendamento 1.81, che una spesa, sia pure minima, potrebbe derivare dall'organizzazione delle procedure elettorali. Si tratta pertanto di verificare se a tale procedure si potrà far fronte nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio. A tal fine chiede una breve sospensione dell'esame.

Andrea RICCI (RC-SE), relatore, in attesa di conoscere le determinazioni del Governo sull'emendamento 1.81 segnala, con riferimento al testo del provvedimento, l'opportunità di riproporre la condizione ottenuta nel parere reso alla Commissione di merito e non recepita come condizione ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

Lino DUILIO, presidente, sospende brevemente l'esame del provvedimento, che riprenderà al termine della seduta in sede referente.

La seduta, sospesa alle 10.45, è ripresa alle 11.50.

Il sottosegretario Mario LETTIERI rileva che in base agli approfondimenti effettuati si può ritenere che alla procedura di elezione prevista dall'emendamento 1.81 si potrà far fronte nell'ambito


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degli ordinari stanziamenti di bilancio. In tale presupposto, l'emendamento non presenta profili problematici di carattere finanziario.

Andrea RICCI (RC-SE), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione
sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
All'articolo 1, comma 4, sostituire le parole «a carico del bilancio dello Stato» con le seguenti «per la finanza pubblica»;

All'articolo 1, sostituire il comma 5 con i seguenti:
«5. Gli schemi dei decreti legislativi adottati ai sensi del comma 1, ciascuno dei quali deve essere corredato di relazione tecnica sugli effetti finanziari delle disposizioni in esso contenute, sono trasmessi alle Camere ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario, che sono resi entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione dei medesimi schemi di decreto. Decorso tale termine, i decreti possono essere comunque emanati.
5-bis. I decreti di cui al comma 1 sono emanati su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze.
Conseguentemente, al comma 7, sostituire le parole: "di cui al comma 5", con le seguenti: "di cui ai commi 5 e 5-bis",
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea,
esprime

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.6, 1.43, 1.76 e sull'articolo aggiuntivo 2.01, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui l'indizione di un'apposita procedura di elezione non comporterebbe nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;

NULLA OSTA

sull'emendamento 1.81

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1».

Il sottosegretario Mario LETTIERI concorda con la proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 12.

SEDE REFERENTE

Martedì 10 luglio 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Mario Lettieri.

La seduta comincia alle 10.45.

DL 81/2007: Disposizioni urgenti in materia finanziaria.
C. 2852 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio - Costituzione di un comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 luglio 2007.


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Il sottosegretario Mario LETTIERI, con riferimento alla richiesta di chiarimenti avanzata nella precedente seduta rileva che le stime delle entrate tributarie del DPEF 2008-2011 sono basate su un modello di previsione per il quale l'elasticità aggregata delle entrate al PIL è un risultato che si osserva ex-post. Nel modello di previsione, ogni voce d'imposta viene stimata sulla base della crescita della relativa base imponibile: i tassi di crescita sono rappresentati dalle variabili macroeconomiche utilizzate per la redazione del DPEF. La stima finale è la somma delle stime per voce d'imposta. Al termine dell'elaborazione, il modello fornisce anche una misura dell'elasticità delle entrate tributarie al PIL che negli anni dal 1998 al 2005 si colloca tra 0,9 e 1. Per le stime contenute nel DPEF 2008-2011, l'elasticità delle entrate tributarie al PIL risulta di circa 0,98. Un processo di verifica delle stime che utilizza l'elasticità aggregata delle entrate si presta ad una stima imperfetta del gettito. Nel caso delle entrate totali della Pubblica Amministrazione esposte nel DPEF si otterrebbe una sovrastima a causa dei seguenti fattori: l'anno 2006 è stato particolarmente positivo per il gettito tributario con una elasticità ben al di sopra di quanto registrato in passato; al netto di tale particolarità, l'elasticità media registrata dal 1998 al 2005 scende a 0,908. L'elasticità calcolata utilizza dati di gettito che includono manovre fiscali, generalmente in aumento, delle entrate con l'effetto di distorcere la stima dell'elasticità verso l'alto. La manovra finanziaria per il 2006 (legge n. 266 del 2005 e decreto legge n. 203 del 2005) prevedeva, nel passaggio dal 2006 al 2007, una riduzione di entrate tributarie pari a circa il 17 per cento: questo elemento porta ad una riduzione dell'elasticità ex-post nelle stime del 2007. Alla luce degli elementi oggi a disposizione sull'andamento del gettito e delle variabili macroeconomiche utilizzate, la stima esposta nel DPEF appare robusta. Tale stima verrà di consueto aggiornata nel mese di settembre, in sede di relazione previsionale e programmatica per il 2008, alla luce di eventuali variazioni del quadro macroeconomico e sulla base delle informazioni sull'andamento del gettito che renderanno disponibili.

Guido CROSETTO (FI) chiede se nel suo intervento il sottosegretario Lettieri abbia inteso affermare che non si verificheranno problemi in quanto si fa riferimento alla legislazione vigente. Osserva infatti che nel DPEF sono invece prospettati altri interventi di spesa per cui potrebbero verificarsi problemi per la tenuta dei conti pubblici. In proposito osserva pertanto che l'acquisizione di un quadro definitivo sullo stato complessivo dei conti pubblici risulta preliminare all'esame del decreto.

Lino DUILIO, presidente, osserva che la problematica ricordata dall'onorevole Crosetto è già stata esaminata in occasione dell'audizione del Ministro Padoa Schioppa nell'ambito dell'attività conoscitiva preliminare all'esame del DPEF.

Massimo GARAVAGLIA (LNP) chiede al rappresentante del Governo di chiarire in che modo si intende provvedere alla copertura di quelli che nel DPEF sono definiti «impegni già sottoscritti» posto che tra l'altro essi avrebbero dovuto avere copertura già nel momento in cui si è provveduto alla loro sottoscrizione. Chiede inoltre di avere dati aggiornati in ordine ai proventi derivanti dai provvedimenti assunti nel corso dell'ultimo anno in materia di lotta all'evasione fiscale.

Il sottosegretario Mario LETTIERI deposita la documentazione predisposta al fine di fornire elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate (vedi allegato).

Francesco PIRO (Ulivo) chiede al rappresentante del Governo di fornire alla Commissione i chiarimenti richiesti nella scorsa seduta dal collega Crisafulli in ordine al finanziamento contenuto nella legge finanziaria per il 2007 per interventi sulla viabilità secondaria della Sicilia e della Calabria.


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Salvatore RAITI (IdV) si associa alla richiesta del collega Piro.

Il sottosegretario Mario LETTIERI ribadisce l'impegno del Governo a risolvere la problematica ricordata dagli onorevoli Piro e Raiti. Invita, al tempo stesso, la Commissione a concentrare la propria attenzione sull'aspetto più importante del provvedimento in esame che consiste nel fatto che si tratta del primo provvedimento che dispone una redistribuzione di risorse in favore di categorie deboli come giovani ed anziani.

Michele VENTURA (Ulivo) invita il Governo a predisporre elementi di risposta per la richiesta avanzata dai colleghi Crisafulli, Piro e Raiti. Si tratta infatti di un aspetto di non secondaria importanza, che coinvolge l'attuazione della legge finanziaria 2007.

Gaspare GIUDICE (FI) nel condividere l'intervento del collega Ventura sottolinea la necessità di avviare un'ampia riflessione sullo stato di attuazione per la legge finanziaria 2007, anche sulla base della documentazione predisposta su questo argomento dagli uffici della Camera e, se necessario, costituendo un apposito comitato nell'ambito della Commissione bilancio. In proposito, osserva che non si può, da parte del Governo, attribuire al Parlamento il compito di individuare risorse da destinare alla copertura dei più vari interventi, come prospettato dal DPEF, e poi non attuare quanto già contenuto in una legge dello Stato in ordine alla destinazione di risorse ad interventi importanti.

Guido CROSETTO (FI) rileva la gravità di quanto sta avvenendo nell'odierna seduta della Commissione, dove infatti esponenti della maggioranza stanno apertamente accusando il Governo di non applicare le leggi approvate dal Parlamento. Invita il Governo a produrre elementi di chiarezza in quanto se non si provvede all'erogazione di risorse contenute nella legge finanziaria del 2007, non si capisce perché il decreto in esame preveda ulteriori consistenti interventi di spesa, per un valore pari allo 0,4 per cento del PIL.

Marino ZORZATO (FI), in attesa dell'eventuale costituzione del comitato prospettato dal collega Giudice, invita il Governo a riferire alla Commissione bilancio nel più breve tempo possibile sulla attuazione della legge finanziaria 2007.

Lino DUILIO, presidente, osserva che delle questioni da ultimo sollevate si potrà occupare l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi. Prospetta comunque l'opportunità che il Governo riferisca alla Commissione, anche con riferimento all'andamento delle entrate. Su tale aspetto in particolare prospetta l'opportunità di procedere in tempi brevi ad un'audizione del viceministro Visco. Avverte poi che, ove la Commissione concordi, si procederà alla costituzione di un Comitato ristretto per l'esame delle proposte emendative riferite al testo del decreto.

La Commissione delibera di procedere alla costituzione di un comitato ristretto.

Lino DUILIO, presidente, si riserva di procedere alla designazione dei componenti del Comitato sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 11.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12 alle 12.10.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 10 luglio 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Paolo Naccarato.

La seduta comincia alle 16.20.


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Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca.
C. 2599-A Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

La Commissione prosegue l'esame delle proposte emendative riferite al testo del provvedimento.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore, avverte che l'Assemblea ha trasmesso l'emendamento 1.100 della Commissione, che, tra le altre cose, inserisce tra i principi e criteri direttivi della delega la previsione che, in sede di prima attuazione, si provveda alla formulazione e deliberazione degli statuti da parte dei consigli scientifici di ciascun ente, integrati da cinque esperti di alto profilo scientifico nominati dal Ministro dell'università e della ricerca senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica; si prevede inoltre che agli esperti non venga riconosciuto alcun compenso o indennità. In proposito, rileva che l'emendamento non appare presentare profili problematici di carattere finanziario. Sul punto segnala che in ogni caso sarebbe necessario acquisire l'avviso del Governo. L'Assemblea ha altresì trasmesso il subemendamento 0.1.100.1 che non presenta profili finanziari. Nel constatare con rammarico l'assenza del rappresentante del Governo, propone comunque di procedere, ove i componenti della Commissione unanimemente consentano, all'espressione di un parere di nulla osta sulle proposte emendative in oggetto, al fine di consentirne l'esame da parte dell'Assemblea, fermo restando che è mancata l'interlocuzione necessaria con il Governo, il che non dovrà in nessun caso costituire un precedente.

Gaspare GIUDICE (FI) ritiene che non si possa procedere all'espressione del parere in assenza del rappresentante del Governo in quanto peraltro si possono esprimere dubbi sull'effettività della clausola di invarianza di cui all'emendamento 1.100

Lino DUILIO, presidente, segnala che è sopraggiunto il sottosegretario Naccarato, che ringrazia per la sua partecipazione ai lavori della Commissione.

Il sottosegretario Paolo NACCARATO conferma che l'emendamento 1.100 non presenta profili problematici di carattere finanziario e che la clausola di invarianza risulta idonea.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore, propone di esprimere un parere di nulla osta sulle proposte emendative sopra richiamate.

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 16.30.