XIII Commissione - Giovedì 12 luglio 2007


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ALLEGATO 1

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011 (Doc. LVII, n. 2).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIII Commissione permanente (Agricoltura),
esaminato il documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011;
premesso che:
il settore agroalimentare assume nell'ambito dell'economia italiana una posizione di assoluto rilievo, in quanto rappresenta il secondo settore per fatturato, coinvolge oltre 900 mila imprese e impiega circa 950 mila lavoratori; si tratta di un settore che si è dimostrato capace di conseguire risultati molto significativi nei mercati internazionali, registrando in termini di esportazioni una crescita costante, che segna una ulteriore accelerazione nei primi mesi dell'anno in corso; dall'agroalimentare può pertanto provenire un significativo contributo alla ripresa dell'economia italiana che è in atto;
al tempo stesso la funzione essenziale dell'agricoltura di gestire e curare il territorio attribuisce all'agricoltura stesa un ruolo prioritario nell'ambito delle politiche di sviluppo sostenibile;
le prospettive di sviluppo del settore richiedono specifici interventi volti a rafforzarlo sotto il profilo strutturale, con riferimento al rafforzamento dei soggetti produttivi, alla tutela e alla valorizzazione dei prodotti, alla ridefinizione delle modalità di produzione, alla stabilizzazione del regime tributario, alla revisione del regime previdenziale;
il settore della pesca si trova ad affrontare notevoli difficoltà, derivanti in primo luogo dall'aumento dei costi connessi all'esercizio dell'attività, per cui emerge l'esigenza di adottare misure che, in modo stabile, estendano agli imprenditori ittici il trattamento tributario più favorevole già previsto per l'agricoltura,
esprime, per i profili di propria competenza,

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
1) per quanto concerne i soggetti produttivi del settore agricolo, siano rafforzate le misure volte a promuovere la crescita dimensionale delle imprese e le forme di aggregazione tra i produttori; contestualmente siano sviluppati gli interventi a favore dell'imprenditorialità giovanile in agricoltura e nella pesca, anche con l'introduzione di ulteriori strumenti per sostenere l'ingresso di giovani imprenditori nel settore agricolo e in quello della pesca;
2) per quanto concerne i prodotti, si adottino, in primo luogo a livello di definizione delle politiche comunitarie, decisioni volte a tutelarne e promuoverne la qualità, valorizzando il legame con il territorio e con specifiche modalità di produzione consolidate dalla tradizione. A tal fine occorre porre in atto specifiche azioni per ostacolare le molteplici forme di contraffazione diffuse nell'ambito dei commerci internazionali e per evitare l'omologazione delle produzioni al livello più basso; contestualmente, nell'ambito della ridefinizione delle politiche di promozione


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dei prodotti italiani all'estero, occorre riconoscere al settore agroalimentare una rilevanza corrispondente al ruolo che esso assume sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, individuando specifici strumenti per la tutela e la valorizzazione di tali produzioni;
3) per quanto concerne le modalità di produzione, si evidenzia l'esigenza di porre l'agricoltura in una posizione centrale rispetto al complesso delle politiche per lo sviluppo sostenibile; a tal fine occorre realizzare appositi interventi, anche di carattere infrastrutturale, per garantire un utilizzo sostenibile delle risorse naturali in agricoltura, in particolare per quanto concerne le risorse idriche e quelle energetiche. Tali interventi al tempo stesso devono essere individuati in modo idoneo a impostare una ristrutturazione del sistema produttivo agricolo che faciliti i processi di riconversione in corso e lo sviluppo di filiere innovative, come, in particolare, la filiera agroenergetica;
4) nell'ambito della manovra di finanza pubblica si individuino le risorse finanziarie necessarie per permettere l'adozione di misure volte a stabilizzare il regime tributario per l'agricoltura e per consentire una ridefinizione del regime previdenziale che tendenzialmente porti ad allineare gli oneri contributivi con quelli corrispondenti alla media europea;
5) relativamente al settore della pesca, si evidenzia l'esigenza prioritaria di adottare misure che estendano a tale settore il regime tributario previsto per l'agricoltura, per quanto concerne in particolare l'IVA e l'IRAP.


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ALLEGATO 2

Ricostruzione dei territori del Molise e della Puglia colpiti dal sisma dell'ottobre 2002 (Nuovo testo C. 585 Di Gioia).

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DALGOVERNO

L'oggetto della proposta di legge in esame riguarda la sismicità del territorio e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio. In particolare, il provvedimento reca disposizioni per la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto dell'ottobre 2002, a seguito del quale non è stato adottato alcun intervento legislativo organico per fronteggiare quella situazione. Per tale ragione, la proposta di legge è volta a perseguire una triplice finalità: indicare il quadro complessivo dei danni e il relativo fabbisogno; predisporre un programma di interventi di recupero dell'edilizia residenziale pubblica; definire un piano di interventi di ripristino, di recupero e di restauro del patrimonio culturale.
L'articolo 1 definisce l'ambito di applicazione della proposta di legge elencando i comuni inclusi nel territorio delle regioni Molise e Puglia.
L'articolo 2 stanzia una somma complessiva di 120 milioni di euro per l'anno 2009, al fine di completare l'opera di ricostruzione delle due regioni colpite dalla crisi sismica, unitamente ad un contributo quindicennale di 25 milioni di euro a decorrere dall'anno 2008 per la concessione di mutui relativi alla realizzazione delle opere di ricostruzione.
L'articolo 3 riguarda i compiti delle regioni e le intese istituzionali che dovranno essere messe a punto per la realizzazione degli interventi finalizzati alla ricostruzione.
L'articolo 4 attribuisce ai comuni la predisposizione di programmi di recupero dei centri storici, mentre gli articoli 5 e 6 disciplinano, rispettivamente, gli interventi di ricostruzione o di recupero degli immobili di proprietà privata e gli interventi a favore delle attività produttive.
L'articolo 7 riguarda i programmi di intervento delle regioni sul recupero dell'edilizia residenziale pubblica nei comuni interessati dalla crisi sismica, mentre gli articoli 8 e 9 riguardano, rispettivamente, gli interventi per il ripristino ed il restauro del patrimonio culturale danneggiato ed il controllo degli interventi posti in essere.
Gli articoli 10 e 11 riguardano, invece, la vigilanza sull'attuazione degli interventi previsti nel presente disegno di legge.
Ciò premesso, si evidenzia che le disposizioni contenute nel presente disegno di legge non investono specificatamente competenze istituzionali di questo Ministero e, pertanto, non si hanno osservazioni da formulare in merito (vedi anche lettera del Dipartimento delle politiche di sviluppo).


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ALLEGATO 3

7-00206 Fundarò: Crisi del comparto vitivinicolo della provincia di Trapani.
7-00216 Misuraca: Crisi del comparto vitivinicolo della provincia di Trapani.

DOCUMENTAZIONE DEPOSITATA DAL GOVERNO

Le risoluzioni pongono l'accento sui danni causati in Provincia di Trapani dalla massiccia infezione di Peronospora (Plasmopora Viticola) a carico delle produzioni viticole.
Le risoluzioni sono state poi estese, in sede di discussione, anche alle Province di Agrigento e Palermo.
Al riguardo, si evidenzia come anche i recenti Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale 2007-2013 non riconoscano come calamità naturale o evento eccezionale l'insorgere di malattie animali o vegetali, in quanto si tratta di eventi a fronte dei quali occorre intervenire preventivamente con adeguate pratiche agronomiche e con l'ausilio ed il corretto utilizzo dei presidi fitosanitari.
Peraltro, i presentatori delle risoluzioni sembrano porre la questione in termini di calamità naturale discendente dal perdurare di anomale situazioni climatiche, con uno sbalzo eccezionale della piovosità e un elevato aumento medio della temperatura.
In tale situazione, fermo che la normativa nazionale del Fondo di solidarietà nazionale, di cui al decreto legislativo n. 102/04, non prevede specifiche misure di aiuto ex post, a compensazione dei danni da fitopatie ed epizoozie occorre che le competenti autorità regionale e provinciali valutino la sussistenza o meno dell'evento calamitoso dedotto.
Questo Ministero è pienamente disposto ad esaminare la situazione sotto ogni utile profilo, nel rispetto sempre dei vincoli comunitari e delle legislazione nazionale, acquisendo all'occorrenza anche la preventiva approvazione della Commissione europea.
A tal fine, peraltro, è preliminarmente necessario che la Regione competente in materia avanzi la relativa proposta documentandola anche dal punto di vista scientifico e della sua effettiva rilevanza.