XI Commissione - Resoconto di mercoledì 26 settembre 2007


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RISOLUZIONI

Mercoledì 26 settembre 2007. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Rosa Rinaldi.

La seduta comincia alle 14.25.

7-00204 Baldelli e Marinello: Inserimento dell'attività dei marittimi imbarcati sui natanti da pesca nell'elenco delle mansioni particolarmente usuranti.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

Gianni PAGLIARINI, presidente, ricorda che nella seduta del 26 luglio scorso


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è stata avviata la discussione della risoluzione in titolo sottoscritta anche da lui e dai deputati Compagnon, Fabbri, Bellanova e Burgio. Avverte altresì che nella seduta del 31 luglio, a seguito dell'intervento del rappresentante del Governo, si era convenuto sull'opportunità di una riformulazione della risoluzione, al fine di individuare un contenuto in linea con le previsioni dell'accordo sottoscritto tra il Governo e le parti sociali il 23 luglio scorso. Infine ricorda che nella seduta del 31 luglio l'onorevole Cordoni aveva richiesto al rappresentante del Governo una verifica sulle motivazioni che nel 1999 indussero ad escludere l'attività dei marittimi imbarcati a bordo tra le attività particolarmente influenti, soprattutto alla luce del lavoro istruttorio svolto in quell'occasione da un'apposita Commissione ai fini della individuazione delle stesse attività usuranti.

Il sottosegretario di Stato Rosa RINALDI, relativamente alla richiesta dell'onorevole Cordoni, fa presente che il decreto legislativo 11 agosto 1993, n. 374, in attuazione dell'articolo 3, comma 1, lettera f) della legge 23 ottobre 1992, n. 421, recante benefici per le attività usuranti, ha individuato, in un'apposita tabella, le attività particolarmente usuranti, includendo tra esse anche quelle svolte dai «marittimi imbarcati a bordo». Con successivo decreto si sarebbero dovute individuare, nell'ambito di tali attività, le mansioni particolarmente usuranti. L'articolo 1, commi da 34 a 38, della legge 8 agosto 1995, n. 335, ha, in seguito modificato, sotto vari profili, la disciplina previdenziale prevista per i lavoratori impegnati in attività usuranti, dettata dal predetto decreto legislativo.
In particolare il comma 34, sostituendo l'articolo 3 del decreto n. 374, ha previsto tre diversi decreti ministeriali (settore privato, settore pubblico, lavoratori autonomi) ai fini dell'individuazione delle mansioni particolarmente usuranti e delle modalità di copertura degli oneri conseguenti all'abbassamento dell'età pensionabile dei lavoratori interessati.
Successivamente, l'articolo 59, comma 11, della legge n. 449/1997, nel ridefinire le modalità di emanazione del provvedimento attuativo delle norme riguardanti le mansioni usuranti di cui all'articolo 1, commi 34-38, della legge n. 335/95, ha stabilito che i criteri per l'individuazione delle mansioni usuranti dovevano essere stabiliti con un unico decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, della sanità e per la funzione pubblica, da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della predetta legge, su parere di una commissione tecnico-scientifica, composta da non più di venti componenti, costituita con carattere paritetico da rappresentanti delle amministrazioni interessate e delle organizzazioni maggiormente rappresentative dei datori di lavoro e dei lavoratori. Tale Commissione, istituita con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale in data 8 aprile 1998, ha provveduto, anche con l'apporto di esperti altamente specializzati nei relativi settori di competenza, a determinare, in attuazione delle relative disposizioni di legge, i criteri generali per giungere all'individuazione delle due tipologie di mansioni particolarmente usuranti.
Più precisamente, per la tipologia delle mansioni particolarmente usuranti sono stati stabiliti i criteri di individuazione; per la tipologia delle mansioni particolarmente usuranti connotate dalla maggiore gravità dell'usura è stato predisposto un apposito elenco.
Al termine dei lavori della Commissione, è stato elaborato il decreto interministeriale 19 maggio 1999, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, concernente i criteri per l'individuazione delle mansioni particolarmente usuranti. Più in particolare detto provvedimento: 1) all'articolo 1, elenca gli indicatori di usura da utilizzare ai fini dell'individuazione delle mansioni particolarmente usuranti e della determinazione delle aliquote contributive da definire secondo criteri attuariali riferiti all'anticipo dell'età pensionabile, finalizzate


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alla copertura dei conseguenti oneri da porre a totale carico delle categorie interessate; 2) all'articolo 2 individua, ai sensi del decreto legislativo 11 agosto 1993, n. 374, tabella A) le mansioni particolarmente usuranti in ragione delle caratteristiche di maggiore gravità dell'usura che esse presentano, anche sotto il profilo dell'incidenza della stessa sulle aspettative di vita, dell'esposizione al rischio professionale di particolare intensità, delle peculiari caratteristiche dei rispettivi ambiti di attività con riferimento particolare alle componenti socio-economiche che le connotano, per le quali è previsto il contributo dello Stato nella misura del 20 per cento.
In conclusione, precisa che per quanto riguarda i lavoratori marittimi imbarcati a bordo, dall'esame dei verbali della Commissione tecnica, emerge che la stessa ritenne, all'epoca, che la generica formulazione della voce tabellare «Marittimi imbarcati a bordo» fosse inadeguata a rappresentare la varietà delle mansioni svolte dal personale in questione ed i connessi profili di possibile incidenza usurante, costituendo una generalizzazione che la Commissione in argomento volle evitare ritenendo, dopo la disamina effettuata in merito, che tali lavoratori fossero già tutelati dalla legislazione allora vigente sotto il profilo previdenziale (legge 26 luglio 1984, n. 413, sul riordinamento pensionistico dei lavoratori marittimi) ed anche, sostanzialmente, sotto il profilo più strettamente lavoristico.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) chiede al rappresentante del Governo se sussistano le condizioni che possano condurre all'approvazione di un testo riformulato della risoluzione, ritenendo altrimenti preferibile la votazione sul testo originario.

Gianni PAGLIARINI, presidente, sottolinea la delicatezza e la complessità del tema oggetto della risoluzione il quale deve comunque intrecciarsi con il contenuto del protocollo in materia di previdenza sottoscritto dal Governo con le parti sociali. Fa poi presente che è prevista per il prossimo 3 ottobre l'audizione in Commissione del Ministro del lavoro e della previdenza sociale; ritiene che quell'occasione potrà essere utilizzata anche per un ulteriore approfondimento sulla individuazione delle attività dei marittimi imbarcati sui natanti da pesca come attività particolarmente usuranti. Ritiene così possibile che nella stessa giornata del 3 ottobre si preveda insieme all'audizione del Ministro il seguito della discussione della risoluzione.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI), ritenendo preferibile giungere alla data del 3 ottobre con una risoluzione sull'inserimento dell'attività dei marittimi imbracati sui natanti da pesca all'interno dell'elenco delle mansioni particolarmente usuranti già approvata, propone di sostituire nel dispositivo della risoluzione il termine «predisporre» con quello di «valutare» in modo da configurare un impegno meno stringente per il Governo.

Gianni PAGLIARINI, presidente, dichiarando di comprendere l'opportunità di giungere all'appuntamento del 3 ottobre con un testo di risoluzione già approvato, propone di riformulare il testo della risoluzione mantenendo inalterata la parte delle premesse e sostituendo la parte dei dispositivi con la seguente: «impegna il Governo a valutare, anche alla luce dell'impegno assunto lo scorso 3 maggio durante la discussione delle mozioni sulla crisi del settore della pesca e dell'acquacoltura, la possibilità di inserire, in sede di attuazione del protocollo in materia di previdenza, lavoro e competitività, sottoscritto il 23 luglio 2007, l'attività dei marittimi imbarcati, con riferimento a coloro che lavorano su natanti da pesca, all'interno della categoria dei lavori particolarmente usuranti». Precisando che durante la discussione sulle mozioni sulla crisi del settore della pesca e dell'acquacoltura il 2 maggio scorso la condivisione circa l'opportunità di inserire le attività dei marittimi imbarcati su natanti da pesca tra quelle particolarmente usuranti era stata espressa dal rappresentante


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del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, fa presente l'opportunità di richiamare nel dispositivo la posizione assunta dal Governo in quell'occasione.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) dichiara di accettare la proposta di riformulazione della risoluzione avanzata dal presidente.

Il sottosegretario di Stato Rosa RINALDI si dichiara favorevole alla riformulazione proposta dal presidente e accolta dall'onorevole Marinello, ritenendo che in tal modo il dispositivo diventa meno stringente, soprattutto in considerazione degli impegni assunti dal Governo con la sottoscrizione dell'accordo del 23 luglio scorso. Ritiene infatti che l'approvazione della risoluzione nel testo riformulato possa costituire un dato politico di particolare rilievo nella fase di attuazione del protocollo dell'accordo.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) richiama l'attenzione sulla esistenza nel testo originario della risoluzione di un secondo dispositivo afferente ad una materia diversa, quale l'estensione della disciplina relativa al trattamento di integrazione salariale ai marittimi imbarcati sui natanti da pesca in virtù dei particolari ritmi di lavoro che tale attività presenta, per cui è possibile che tali lavoratori debbano sottostare a lunghi di periodi di inattività a causa di fermi-pesca o di condizioni metereologiche sfavorevoli all'attività peschereccia.

Gianni PAGLIARINI (Com.It), presidente, fa presente che probabilmente il recente accordo concluso in materia di previdenza agricola può aver dato soluzione al tema dell'estensione ai lavoratori in questione del trattamento di integrazione salariale.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) fa presente che non sempre le misure per il settore agricolo trovano applicazione anche nel settore della pesca.
Angelo COMPAGNON (UDC) sottolinea la differenza tra l'oggetto del primo dispositivo del testo originario della risoluzione, in relazione al quale ritiene accettabile la proposta di riformulazione del presidente, e il secondo dispositivo, che tratta un tema diverso. Relativamente a quest'ultimo, reputa opportuno un approfondimento sui contenuti dell'accordo in materia di previdenza agricola.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI), riservandosi un approfondimento sull'eventuale incidenza dell'accordo in materia di previdenza agricola sul tema dell'integrazione salariale per i marittimi imbarcati su natanti da pesca, al fine di presentare eventualmente una risoluzione che affronti specificamente il tema richiamato, dichiara di accettare la riformulazione proposta dal presidente che prevede come unico impegno del Governo quello di valutare, anche alla luce dell'impegno assunto lo scorso 3 maggio durante la discussione delle mozioni sulla crisi del settore della pesca e dell'acquacoltura, la possibilità di inserire, in sede di attuazione del protocollo in materia di previdenza, lavoro e competitività, sottoscritto il 23 luglio scorso, l'attività dei marittimi imbarcati, con riferimento a coloro che lavorano su natanti da pesca, all'interno della categoria dei lavori particolarmente usuranti.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità il testo della risoluzione come riformulato, il quale assume il numero 8-00083 (vedi allegato).

La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 26 settembre 2007. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Rosa Rinaldi.

La seduta comincia alle 14.45.


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Schema di regolamento ministeriale concernente modifiche al regolamento relativo all'istituzione del Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente dalle imprese di credito cooperativo, di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 28 aprile 2000, n. 157.
Atto n. 152 - Rel. Delbono.
(Svolgimento e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Emilio DELBONO (Ulivo), relatore, rileva che lo schema di regolamento in esame, adottato ai sensi dell'articolo 2, comma 28, della legge n. 662 del 1996, è volto ad apportare alcune limitate modifiche al decreto ministeriale n. 157 del 2000, recante il regolamento relativo all'istituzione del Fondo per il sostegno al reddito del personale dipendente dalle imprese di credito cooperativo. Ricorda che tale decreto, tramite la costituzione di un apposito Fondo presso l'INPS, si propone, tra l'altro, la finalità di corrispondere misure di sostegno al reddito, quali l'assegno straordinario, in favore di lavoratori che maturano il diritto alla pensione in momenti successivi alla cessazione del servizio.
In particolare lo schema in esame, recependo quanto previsto dall'accordo del 31 maggio 2005 raggiunto tra l'ABI e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del settore del credito, è volto a prorogare la scadenza del Fondo (e quindi il termine massimo di erogazione delle relative prestazioni) al 30 giugno 2020, rispetto al 30 giugno 2010 attualmente previsto. Pertanto la lettera a) dell'articolo unico, mediante una modifica al comma 2 dell'articolo 5 del citato decreto n. 157 del 2000, dispone che i dipendenti delle imprese di credito cooperativo sono ammessi a fruire degli interventi del Fondo nel periodo intercorrente dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto fino al 30 giugno 2020. In sostanza la disposizione proroga al 30 giugno 2020 (rispetto al termine del 30 giugno 2010 attualmente previsto) il termine entro il quale il Fondo potrà erogare gli interventi previsti in favore del personale dipendente dalle imprese di credito cooperativo. La lettera b) dell'articolo unico, conseguentemente, modificando l'articolo 14 del decreto relativo alla scadenza del Fondo, sostituisce il termine pari a dieci anni dalla data di entrata in vigore del decreto con l'indicazione del 30 giugno 2020 come nuovo termine di scadenza del Fondo.
La proroga della scadenza del Fondo si rende necessaria, secondo quanto emerge sia dall'accordo sindacale sia dalla relazione illustrativa, perché la data di cessazione del Fondo del 30 giugno 2010 (che corrisponde con quella del termine massimo di erogazione delle relative prestazioni) appare ormai inadeguata a perseguire adeguatamente la finalità di accompagnare i lavoratori cessati dal servizio fino al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento. Fa presente che, poiché il periodo massimo di fruizione dell'assegno straordinario è di 60 mesi, considerata la data di entrata in vigore del decreto n. 157 (1o luglio 2001) e la data di scadenza del Fondo del 30 giugno 2010, ne deriva che già a decorrere dal mese di luglio 2005, i lavoratori rimarrebbero privi del sostegno al reddito, pur non avendo ancora diritto alla pensione. Osserva che, in considerazione della esigenza che il Fondo possa continuare ad operare in condizioni che garantiscano pienamente la rispondenza delle prestazioni rispetto alle necessità delle imprese e dei lavoratori interessati, si rende necessario prorogare l'operatività degli strumenti di sostegno al reddito volti ad agevolare l'esodo dei medesimi lavoratori impiegati.
Conclude evidenziando che la V Commissione ha valutato favorevolmente il testo del provvedimento in esame.

Gianni PAGLIARINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 settembre 2007. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Rosa Rinaldi.

La seduta comincia alle 14.50.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Armenia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Roma il 14 giugno 2002.
C. 2932, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 25 settembre 2007.

Alberto BURGIO (RC-SE), relatore, evidenziando l'assenza di profili problematici in relazione alle competenze della Commissione, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Angelo COMPAGNON (UDC) preannuncia voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica democratica federale dell'Etiopia sulla mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali, con allegato, fatto a Roma il 26 settembre 2006.
C. 2927, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 25 settembre 2007.

Ivano MIGLIOLI (Ulivo), relatore, evidenziando l'assenza di profili problematici in relazione alle competenze della Commissione, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Angelo COMPAGNON (UDC) preannuncia voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale al Trattato sullo statuto di EUROFOR, con allegata Dichiarazione, redatto a Lisbona il 12 luglio 2005.
C. 2928, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 25 settembre 2007.

Teresa BELLANOVA (Ulivo), relatore, evidenziando l'assenza di profili problematici in relazione alle competenze della Commissione, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

Angelo COMPAGNON (UDC) preannuncia voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.55.


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SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 settembre 2007. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Rosa Rinaldi.

La seduta comincia alle 14.55.

Rapporto di lavoro dei collaboratori parlamentari.
C. 2455 D'Ulizia, C. 2933, approvata dalla 11a Commissione permanente del Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 settembre scorso.

Angelo COMPAGNON (UDC), sottolineando la delicatezza del tema trattato dalle proposte di legge in esame anche in relazione all'attuale rapporto tra politica e società civile, fa presenta l'opportunità di un'attenta e approfondita istruttoria, anche nella prospettiva di un eventuale trasferimento alla sede legislativa.

Lucia CODURELLI (Ulivo) evidenzia come le due proposte di legge affrontino con modalità diverse il tema del rapporto di lavoro dei collaboratori parlamentari. Richiama la delibera dell'Ufficio di Presidenza della Camera del 13 marzo scorso che presenta diversi elementi di particolare interesse, tra i quali la previsione di un rapporto di lavoro a titolo oneroso anche tra il collaboratore parlamentare e un soggetto terzo. Ritiene che, relativamente al rapporto di lavoro intercorrente tra il parlamentare e i collaboratori parlamentari, l'impianto delineato nella delibera sopra citata possa costituire una buona base di partenza. Ritiene che andrebbe poi preso in considerazione il tema della rendicontazione, e quindi della trasparenza dei fondi destinati ai parlamentari.

Gianni PAGLIARINI, presidente, richiamando l'attenzione sul percorso procedurale che la Commissione dovrà seguire nell'esame delle proposte di legge in titolo, ricorda che la Commissione medesima dovrà adottare un testo base. Fa presente che in sede di approvazione dell'attuale proposta C. 2933 presso la 11a Commissione permanente del Senato è stato registrato un ampio consenso tra le diverse forze politiche. Precisa poi che il provvedimento richiamato nasce dall'esigenza di garantire rapporti di lavoro trasparenti per i collaboratori parlamentari, e non per chiarire se il parlamentare possa essere o meno datore di lavoro.

Emilio DELBONO (Ulivo) ritiene opportuno formulare due considerazioni, la prima di ordine politico, la seconda relativa al merito. Con riferimento alla prima, ritiene debba essere attentamente valutato l'ampio consenso registrato al Senato in sede di approvazione della proposta di legge, ora A.C. 2933. Fa presente che la predisposizione alla Camera di un testo diverso, che magari tenga conto di quanto previsto nel provvedimento abbinato, rischierebbe di vanificare l'ipotesi di una celere approvazione definitiva del provvedimento, soprattutto in considerazione dell'imminente sessione di bilancio. Relativamente alla considerazione sul merito, ritiene opportuno operare una distinzione fra la rendicontazione delle spese dei parlamentari, su cui sarebbe opportuna un'attenta riflessione, e il rapporto di lavoro tra i parlamentari e i collaboratori parlamentari. Pur evidenziando che il parlamentare non è ad oggi riconosciuto come sostituto d'imposta, fa presente come abbia comunque responsabilità di datore di lavoro. Sottolinea poi come anche la proposta di legge C. 2933 preveda, oltre al rapporto di lavoro diretto tra il parlamentare e il collaboratore, altre forme di supporto allo svolgimento del mandato parlamentare. Conclude come attraverso la proposta di legge in questione s'intenda dare un chiaro segnale in ordine al rapporto di lavoro tra parlamentare e collaboratore parlamentare.


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Francesco Maria AMORUSO (AN) concorda con il collega Delbono circa la necessità di un'approvazione in tempi rapidi di un testo che ha già trovato una condivisione generale. A tale proposito fa presente che tale condivisione nasce dalla volontà di dare una precisa veste giuridica ai rapporti di lavoro tra parlamentari e collaboratori, contribuendo così ad evitare forme di lavoro sommerso.

Gianni PAGLIARINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.