VII Commissione - Resoconto di mercoledì 16 gennaio 2008


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 16 gennaio 2008. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Andrea Marcucci.

La seduta comincia alle 9.25.

Proposta di nomina del dottor Rocco Familiari a componente del consiglio di amministrazione della Fondazione «Istituto nazionale per il dramma antico».
Nomina n. 58.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, il 15 gennaio 2008.

Pietro FOLENA, presidente e relatore, constata che, nonostante abbia atteso di avviare l'esame della proposta di nomina, convocato a partire dalle ore 9, non sembrano sussistere le condizioni per procedere nella seduta odierna alla sua votazione. Riterrebbe quindi opportuno rinviare l'esame del provvedimento ad altra seduta.

Emerenzio BARBIERI (UDC) concorda con la proposta del presidente Folena, prendendo atto che la maggioranza non è in grado di assicurare il numero legale per la votazione della proposta di nomina in esame. Ritiene peraltro necessario che l'esame sia rinviato ad una data compatibile con gli impegni parlamentari già assunti dai componenti della Commissione.


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Pietro FOLENA, presidente e relatore, assicura il vicepresidente Barbieri che la Commissione sarà convocata in modo da rispettare gli impegni parlamentari già assunti dai colleghi.

Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 16 gennaio 2008. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Andrea Marcucci.

La seduta comincia alle 10.10.

DL 248/2007: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria.
C. 3324 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato il 15 gennaio 2008.

Alba SASSO (SDpSE), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazione (vedi allegato).

Nicola BONO (AN) esprime un giudizio fortemente negativo sul provvedimento in esame, in quanto lo stesso interviene a pochi giorni di distanza su norme approvate con l'ultima legge finanziaria. Rileva inoltre che i cosiddetti provvedimenti «mille proroghe» costituiscono un'anomalia del sistema e che le proroghe di disposizioni dovrebbero essere limitati solo a specifici casi. Entrando nel merito del provvedimento, rileva che la norma contenuta nell'articolo 5, relativa ai servizi aggiuntivi nel campo dei beni culturali, non può essere giudicata positivamente, in quanto la stessa continua a configurare un'impostazione da parte del Governo nell'affrontare le questioni relative ai beni culturali che prescinde dall'inquadramento dei servizi aggiuntivi in questione nell'ambito di un discorso più generale. Tale discorso deve fare riferimento alle disposizioni del codice dei beni culturali che prevedono la possibilità di assegnare ai privati la gestione di servizi che rivestono un'importanza molto maggiore rispetto a quella da attribuire ai servizi aggiuntivi. Ritiene pertanto che andrebbe prestata maggiore attenzione alle disposizioni citate. Per quel che riguarda invece le disposizioni che prorogano norme in materia di organi di gestione delle fondazioni lirico-sinfoniche, rileva che tale proroga non dovrebbe superare il termine del 30 aprile 2008, osservando al riguardo che ha presentato un apposito emendamento in tal senso presso le Commissioni competenti nel merito.
Critica inoltre l'impostazione dell'articolo 12, che comporta un intreccio di norme difficilmente comprensibile, prevedendo la riviviscenza di norme già abrogate e contemporaneamente l'applicazione di norme della riforma Moratti. Ritiene inoltre che l'applicazione delle norme abrogate non possa essere circoscritta al termine del 31 dicembre 2008, in quanto non vi è certezza che i concorsi banditi si esauriranno entro la data indicata. Ritiene inoltre che sarebbero necessari interventi più organici ed efficienti in materia di università, formulando l'auspicio che il ministro Mussi si occupi con maggiore determinazione della difesa delle prerogative delle università e stigmatizzando inoltre l'operazione attraverso la quale si è provveduto con l'ultima legge finanziaria a destinare risorse assegnate all'università alle esigenze delle attività degli autotrasportatori. Preannuncia pertanto, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere presentata dal relatore.


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Emerenzio BARBIERI (UDC), nel preannunciare anche a nome dei deputati del suo gruppo il voto contrario sulla proposta di parere presentata, si associa innanzitutto alle considerazioni svolte dal collega Bono relativamente allo storno di fondi dalle università agli autotrasportatori e relativamente all'articolo 12. Per quel che riguarda inoltre la proroga degli organi di gestione delle fondazioni lirico-sinfoniche, esprime le proprie perplessità, in quanto la proroga comporta una situazione per la quale, a fronte di una normativa nuova in materia di fondazioni lirico-sinfoniche, rimangono ancora in carica organi di gestione vecchi. Esprime invece la propria condivisione relativamente alla condizione di cui al punto 2 della proposta di parere.

Wladimiro GUADAGNO detto Vladimir Luxuria (RC-SE), nel preannunciare, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata, sottolinea in particolare l'importanza dell'osservazione della proposta stessa, in quanto essa mira a incentivare tutte le attività che nel complesso vengono svolte nel mondo dello spettacolo, rilevando altresì che andrebbe inoltre presa in considerazione la tematica della percentuale per l'agente che stipula il contratto. Per quanto attiene invece alle questioni sollevate relativamente all'assegnazione di fondi dell'università alle attività degli autotrasportatori, sottolinea che tale redistribuzione delle risorse è stata avallata anche dall'opposizione.

Fabio GARAGNANI (FI) si associa alle considerazioni svolte dal collega Bono sulle risorse assegnate agli autotrasportatori. Preannuncia anche a nome dei deputati del suo gruppo il voto contrario sulla proposta di parere presentata, esprimendo il proprio apprezzamento esclusivamente per la condizione contenuta al punto 2 della proposta stessa. Rileva in particolare che, sebbene esista la necessità di bandire nuovi concorsi per l'assunzione di professori universitari, occorre prevedere modalità diverse per l'assunzione degli stessi rispetto a quelle prefigurate dall'articolo 12 del provvedimento.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta di parere presentata, rilevando in particolare che le norme contenute nell'articolo 12 sul reclutamento dei professori universitari configurano di fatto un ritorno al sistema del «baronaggio».

Domenico VOLPINI (PD-U) esprime un giudizio fortemente negativo sull'articolo 13, che apre di fatto le porte dell'università a soggetti che non possono essere equiparati ai ricercatori normalmente assunti dalle università.

Alba SASSO (SDpSE), relatore, osserva che la prassi di adottare decreti cosiddetti «mille proroghe» cosi come quella di adottare provvedimenti omnibus o leggi «mancia» è abbastanza consolidata all'interno del Parlamento e che non appare quindi ammissibile scandalizzarsi per l'adozione di un provvedimento che rientra in uno dei tipi in questione. Per quel che riguarda la proroga degli organi di gestione delle fondazioni lirico-sinfoniche, esprime la convinzione che l'esistenza di nuove norme in materia non comporta di fatto la necessità che vi siano anche organi di gestione nuovi. Per quel che attiene invece l'articolo 12 del provvedimento, rileva che l'indicazione in esso contenuta del termine del 31 dicembre 2008 è esclusivamente funzionale all'esigenza di chiarire che la riviviscenza di vecchie norme costituisce un fenomeno assolutamente eccezionale e limitato nel tempo che non esime il Parlamento dal compito di approvare al più presto le norme che riguardano il reclutamento dei professori universitari. Sottolinea infine l'importanza dell'osservazione della proposta di parere che mira ad incentivare le attività nel mondo dello spettacolo.

Il sottosegretario Andrea MARCUCCI, ringraziando la Commissione per il lavoro svolto, giudica positivamente la proposta di parere presentata.


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Fulvio TESSITORE (PD-U), intervenendo in dichiarazione di voto a titolo personale, esprime il proprio voto favorevole sulla proposta di parere, specificando peraltro che l'articolo 12 pone in ogni caso dei problemi di disorganicità nel modo di affrontare la materia e di poco rispetto del lavoro svolto dalla Commissione in materia.

Nicola TRANFAGLIA (Com.It) si associa alle considerazioni svolte dal collega Tessitore.

Manuela GHIZZONI (PD-U), intervenendo in merito alla questione del taglio dei fondi universitari a favore degli autotrasportatori, rileva che non corrisponde al vero il fatto che finanziamenti in favore delle università sono stati trasferiti al settore dell'autotrasporto, in quanto è stato approvato in Commissione bilancio, in sede di esame della legge finanziaria, un «taglio lineare» della tabella C che ha avuto l'avallo anche dell'opposizione e che ha permesso di finanziare tutta una serie di interventi, tra cui anche molti interventi che stavano a cuore all'opposizione. Ricorda peraltro che è stato approvato un apposito ordine del giorno in Aula volto a ripristinare le risorse oggetto del taglio citato. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata, sottolineando in particolare che l'articolo 12 mira a dare respiro ad una situazione che altrimenti rischia di aggravarsi ulteriormente.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazione formulata dal relatore.

Ratifica Accordo Italia-Russia sugli studi della lingua italiana e della lingua russa.
C. 3080 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato il 15 gennaio 2008.

Pietro FOLENA, presidente, avverte che nella seduta di ieri il relatore aveva proposto di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame.

Emerenzio BARBIERI (UDC) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Paola FRASSINETTI (AN) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Manuela GHIZZONI (PD-U) preannuncia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica Accordo Italia-Corea di cooperazione scientifica e tecnologica.
C. 3020 Governo.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Pietro FOLENA, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, ricorda che l'Accordo sottoscritto dall'Italia e dalla Corea del Sud il 16 febbraio 2007 a Roma riguarda la cooperazione bilaterale nei settori della scienza e della tecnologia e sostituisce il precedente Accordo in materia, firmato a Roma il 2 marzo 1984. L'Accordo, che reca disposizioni simili a quelle contenute in analoghe intese concluse


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con altri Stati in materia culturale, rientra nelle attività internazionali finalizzate a migliorare la collaborazione reciproca, sfruttando le possibili sinergie per un potenziamento vantaggioso per entrambe le Parti. L'accordo in esame si compone di un breve preambolo, di 11 articoli e di un Allegato, che è parte integrante dell'Accordo.
Ricorda che l'articolo 1 impegna le Parti a favorire la cooperazione paritaria nei settori della scienza e della tecnologia di comune interesse e beneficio, in conformità con le rispettive legislazioni nazionali. In particolare, l'articolo 4 stabilisce che tale cooperazione avverrà specialmente in alcune aree, fra le quali: agricoltura e industria alimentare; scienze di base; tecnologie dell'informazione; energia e ambiente; aerospazio; sanità e biotecnologie; ingegneria e telecomunicazioni; micro e nanotecnologie. Ricorda che in base all'articolo 2, le Parti vengono impegnate a promuovere specifici Accordi di collaborazione fra Ministeri, Università, istituzioni scientifiche e di ricerca, nonché altri enti dei rispettivi Paesi.
Sottolinea che l'articolo 3 prevede che le Parti partecipino congiuntamente ai programmi dell'Unione europea o di altre Organizzazioni multilaterali. L'articolo stabilisce pertanto un collegamento tra attività di cooperazione bilaterale e programmi dell'Unione europea e di altri organismi multilaterali, costituendo tra i tre livelli della cooperazione (bilaterale, regionale europea e multilaterale) un nesso di complementarità teso a valorizzare la partecipazione delle istituzioni delle due Parti ad ambiti più vasti di collaborazione.
Ricorda che l'articolo 5 elenca le forme di cooperazione scientifica e tecnologica, che si attueranno, tra l'altro, attraverso lo scambio di esperti, di informazioni e di conoscenze, lo sviluppo di progetti di ricerca, lo stabilimento di centri e laboratori, l'organizzazione di seminari e di corsi di formazione, la concessione di borse di studio a docenti e ricercatori. L'articolo 6 subordina l'effettiva attuazione dell'Accordo alle disponibilità di fondi e alle normative nazionali delle due Parti, ciascuna delle quali, comunque, faciliterà, in modo compatibile con il proprio ordinamento, la permanenza e l'attività di cittadini dell'altra Parte inviati nell'ambito della collaborazione di cui all'Accordo in esame. Ricorda che le disposizioni a tutela della proprietà intellettuale creata o trasferita nel corso dell'attuazione dell'Accordo in esame sono contenute nell'Annesso all'Accordo, cui l'articolo 7 fa rinvio, e che ne costituisce parte integrante. In base all'Annesso sulla proprietà intellettuale, le Parti si impegnano affinché venga assicurata una adeguata protezione della proprietà intellettuale, creata o trasferita nell'ambito dell'Accordo, anche attraverso la notifica tempestiva di ogni evento riguardante tale materia. L'Allegato definisce poi il campo di applicazione delle disposizioni in esso contenute, le modalità di ripartizione dei diritti e dei proventi tra le Parti e la tutela delle informazioni confidenziali di lavoro.
Ricorda che viene istituita, dall'articolo 8, una Commissione Mista sulla cooperazione scientifica e tecnologica, che si riunirà alternativamente nelle rispettive capitali, in date da stabilire, per la valutazione dello stato e delle prospettive della collaborazione ai sensi del presente Accordo, la formulazione di raccomandazioni e la definizione dei programmi di cooperazione ed esecutivi. L'articolo 9 prevede la via negoziale per la risoluzione di eventuali controversie tra le Parti in merito all'esecuzione o all'interpretazione dell'Accordo. Ricorda che l'articolo 10 stabilisce che eventuali modifiche all'Accordo potranno essere adottate in qualsiasi momento con il consenso delle Parti. L'articolo 11 reca, infine, le clausole di rito relative alla ratifica, all'entrata in vigore, alla durata dell'Accordo, alla denuncia notificata da una delle Parti all'altra, che non avrà tuttavia effetto sull'esecuzione dei programmi in corso, se le Parti non saranno di diverso avviso.
Aggiunge che il disegno di legge in esame si compone di quattro articoli. I primi due recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione


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dell'Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Corea del Sud del 16 febbraio 2007. L'articolo 3 quantifica gli oneri derivanti dall'applicazione dell'Accordo, che sono valutati in 744.000 euro per ciascuno degli anni 2007 e 2008, e in 751.790 euro annui a decorrere dal 2009. La copertura di tali oneri è reperita nello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2007-2009, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.
Ricorda che la relazione tecnica allegata al disegno di legge di ratifica fornisce una dettagliata previsione delle spese derivanti da ciascun articolo dell'Accordo, riconducibili allo scambio di esperti, ricercatori e docenti, allo svolgimento di seminari, corsi di formazione e di conferenze, alla realizzazione di progetti e laboratori congiunti di ricerca, alla concessione di borse di studio da parte dell'Italia e alla partecipazione di funzionari alle riunioni della Commissione mista.
Osserva tuttavia che il maggior onere a partire dal 2009 dipende, in base alla relazione tecnica, esclusivamente dalle spese di missione e di viaggio per la partecipazione di tre funzionari alle riunioni della Commissione mista, le quali tuttavia, secondo quanto disposto dall'articolo 8 dell'Accordo, non hanno una periodicità prefissata. L'articolo 4, infine, dispone l'entrata in vigore della legge per il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Oltre alla relazione tecnica, il disegno di legge è corredato di una analisi tecnico-normativa (ATN) e di una analisi dell'impatto della regolamentazione (AIR). La ATN, in particolare, afferma che le disposizioni dell'Accordo non presentano profili di incompatibilità con l'ordinamento costituzionale o comunitario. Quanto all'impatto regolamentare ed amministrativo, l'esecuzione dell'Accordo non richiede l'adozione di regolamenti e atti amministrativi e non presenta specificità che possano incidere sul quadro normativo vigente.
Propone quindi di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in oggetto.

Emerenzio BARBIERI (UDC) ritiene che la quantificazione degli oneri riferita all'anno 2009 non sia adeguatamente motivata dalla relazione tecnica. Preannuncia quindi il voto contrario, anche a nome dei deputati del suo gruppo, sulla proposta di parere del relatore.

Pietro FOLENA, presidente e relatore, sottolinea che i problemi attinenti alla copertura finanziaria sono di competenza della V Commissione.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole.

DL 250/2007: Disposizioni transitorie urgenti in materia di contrattazione collettiva.
C. 3326 Governo.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Emilia Grazia DE BIASI (PD-U), relatore, ricorda che il decreto-legge 29 dicembre 2007, n. 250, recante disposizioni transitorie urgenti in materia di contrattazione collettiva, consta di tre articoli.
L'articolo 1 reca disposizioni relative ai lavoratori impiegati in imprese di pulizia, nel caso di appalti di servizi. In particolare si dispone che, in attesa della completa attuazione della disciplina in materia di tutela dei lavoratori dipendenti da società che svolgono servizi di pulizia e al fine di favorire la piena occupazione e assicurare il mantenimento del trattamento economico complessivo dei medesimi lavoratori, nel caso in cui il personale già impiegato nello stesso appalto sia acquisito dal nuovo appaltatore subentrante, non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 24 della


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legge n. 223 del 1991, in materia di licenziamenti collettivi, per i lavoratori riassunti dall'impresa subentrante applicando le stesse condizioni economiche e normative previste dai contratti collettivi nazionali di settore stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi o a seguito di accordi collettivi stipulati con i medesimi sindacati. Ricorda che l'articolo 2, che riguarda direttamente le competenze della VII Commissione, reca modifiche relative alla disciplina in materia di contrattazione collettiva per il personale delle fondazioni lirico-sinfoniche, sostituendo il comma 5 dell'articolo 3-ter del decreto-legge n. 7 del 2005.
Sottolinea che l'urgenza della disposizione è finalizzata a risolvere l'annosa questione del buon funzionamento delle fondazioni lirico-sinfoniche, anche nelle more della stipula dei contratti integrativi aziendali, ed è conseguente all'accordo sottoscritto il 27 novembre 2007 al tavolo di concertazione fra il Ministero per i beni e le attività culturali, il Presidente della Associazione delle Fondazioni lirico-sinfoniche e i Segretari Nazionali di categoria in rappresentanza del Coordinamento nazionale unitario. Segnala la soddisfazione espressa dalle parti per le iniziative del Governo «che rappresentano una significativa azione di discontinuità rispetto ad una fase che ha portato il settore ad una situazione molto gravosa». Infatti l'accordo, prevedendo una ripresa della contrattazione nazionale e la possibilità di accordi di secondo livello e l'impegno del Governo alla revisione dell'attuale quadro normativo, ha rasserenato l'intero settore, ha portato alla sospensione delle iniziative di mobilitazione e ha consentito continuità di gestione e di programmazione, con evidente vantaggio culturale e di immagine in un campo così importante per il nostro Paese.
Aggiunge che la prima rilevante novità normativa riguarda la modifica dell'articolo 3-ter del decreto-legge n. 7 del 2005, la cosiddetta legge Asciutti, che ha modificato la disciplina per la contrattazione in materia di Fondazioni lirico-sinfoniche. In particolare, per la contrattazione integrativa, il comma 5 prevedeva che le risorse finanziarie destinate da ciascuna fondazione per il contratto integrativo non potessero essere superiori al 20 per cento dell'importo stabilito dal contratto collettivo nazionale, che il rinnovo dei contratti integrativi aziendali in essere era consentito solo dopo la stipula del nuovo contratto nazionale e vincolava in modo assai rigido la contrattazione aziendale a quella nazionale: una norma, insomma, che ha di fatto impedito la contrattazione di secondo livello e che da tempo richiedeva una modifica. Ricorda che la nuova formulazione del menzionato comma 5, in primo luogo, con una novità rilevante rispetto alla precedente disciplina, prevede la possibilità di concedere, nelle more della stipula dei contratti integrativi aziendali, anticipazioni economiche ai dipendenti delle fondazioni in condizione di equilibrio economico-finanziario, da riassorbirsi con la successiva stipula dei contratti integrativi aziendali. Viene precisato comunque che tali anticipazioni economiche possono essere concesse solamente a condizione che siano accertati rilevanti aumenti della produttività.
Si tratta di un vincolo che tende a responsabilizzare le Fondazioni per quanto riguarda la programmazione artistica, la capacità di estendere e allargare le opportunità per il pubblico della fruizione musicale, la possibilità di aprirsi al mondo e non solo al proprio territorio. Non vi è dubbio, infatti, che andrebbe operata una verifica sulla normativa complessiva, compresi gli statuti, dell'intero settore delle fondazioni lirico sinfoniche: è un'esigenza che nasce dalla consapevolezza del termine di una lunga fase di sperimentazione del rapporto pubblico-privato nel campo culturale, fase che richiede oggi un aggiornamento e una stabilizzazione normativa per ciò che riguarda le modalità di finanziamento, i soggetti aventi diritto alla partecipazione al consiglio di amministrazione, l'equilibrio fra erogazione di risorse pubbliche e private. Ma è altrettanto urgente una revisione normativa che consenta alle fondazioni lirico-sinfoniche di continuare a ricoprire il ruolo di eccellenza


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culturale del paese, in un certo senso anche quello di ambasciatori dell'Italia nel mondo, senza per questo penalizzare le altre forme di produzione artistica e in particolare musicale.
Sottolinea che le anticipazioni economiche in questione sono concesse con apposita delibera del consiglio di amministrazione, sottoposta al vaglio del collegio dei revisori ai fini della verifica della compatibilità economica nonché della validità. Il nuovo comma 5, inoltre, reca modifiche alla disciplina relativa alla contrattazione integrativa aziendale. Al riguardo - facendo venir meno la precedente disciplina che fissava limiti rigidi con riferimento alla risorse utilizzabili per la stipula dei contratti integrativi aziendali - si prevede che il consiglio di amministrazione individui con apposita delibera le risorse necessarie per stipulare i contratti integrativi aziendali nel rispetto del pareggio di bilancio. Tale delibera viene poi sottoposta alla verifica, da parte del collegio dei revisori, della compatibilità con il conto economico e del rispetto dei principi in materia di contratti integrativi aziendali contenuti nel comma 4 dell'articolo 3-ter del decreto-legge n. 7 del 2005. Ricorda inoltre che la disposizione novellata reca la previsione - analoga a quella già contenuta nel precedente comma 5 - per cui i contratti integrativi aziendali in essere alla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame possono essere rinnovati solo successivamente alla stipulazione del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro. Si dispone, infine, che le delibere del consiglio di amministrazione indicate dal comma in esame - relative, rispettivamente, alla concessione di anticipazioni economiche e alla individuazione delle risorse necessarie per la contrattazione integrativa - corredate del parere del collegio dei revisori, siano trasmesse al Ministero per i beni e le attività culturali ed al Ministero dell'economia e delle finanze.
Ricorda che l'articolo 3 dispone infine che il decreto-legge entri in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Sottolinea infine che si tratta dunque di un provvedimento positivo, che reca stabilizzazione economica, responsabilizza le Fondazioni lirico-sinfoniche sul versante economico e su quello della proposta culturale, risponde ai diritti dei lavoratori del settore, introduce criteri di economicità, di efficienza di gestione e nel contempo apre la strada ad una crescita della qualità e ad un nuovo e più aperto rapporto alle problematiche relative alla fruizione lirico-sinfonica.

Pietro FOLENA, presidente, ricorda che il provvedimento in questione può contribuire a porre fine ad una situazione di grave disagio per quel che riguarda la gestione delle fondazioni lirico-sinfoniche.

Fulvio TESSITORE (PD-U) riterrebbe opportuno capire se le anticipazioni economiche concesse sono subordinate al rispetto del requisito del pareggio del bilancio.

Emilia Grazia DE BIASI (PD-U), relatore, conferma che è previsto il vincolo del pareggio di bilancio.

Emerenzio BARBIERI (UDC) rileva che il provvedimento in esame appare illogico, in quanto fa salve le intese stipulate prima del 1o gennaio 2004, mentre allo stesso tempo svuota di efficacia retroattivamente l'intesa stipulata il 1o gennaio 2004. Rileva inoltre che occorrerebbe chiarire meglio in quale modo vengono accertati gli aumenti di produttività; ritiene inoltre poco comprensibile la disposizione che prevede la possibilità per il collegio dei revisori di eliminare l'efficacia di un contratto integrativo già siglato.

Fabio GARAGNANI (FI) rileva che il provvedimento in questione non è in grado di risolvere i problemi delle fondazioni lirico-sinfoniche, in quanto tali problemi possono essere risolti solo se viene cambiata l'impostazione amministrativa delle fondazioni, che devono essere «sburocratizzate». Le fondazioni in questione dovrebbero poi garantire la possibilità di applicare in modo esteso la mobilità tra


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esse dei loro dipendenti, cosa che invece non avviene.

Emilia Grazia DE BIASI (PD-U), relatore, precisa, con riferimento alle osservazioni formulate dal collega Barbieri, che il provvedimento non interviene sulle intese stipulate prima o dopo il 1o gennaio 2004, in quanto tale tema è affrontato dalla cosiddetta legge Asciutti, la legge n. 43 del 2005.

Pietro FOLENA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.15.