PDL 648
XV LEGISLATURA
CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 648
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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
d'iniziativa del deputato ANGELA NAPOLI
Modifica all'articolo 12 della Costituzione concernente il riconoscimento della lingua italiana quale lingua ufficiale della Repubblica
Presentata il 10 maggio 2006
Onorevoli Colleghi! - Nell'assetto costituzionale stabilito con la riforma del 2001 del titolo V della parte seconda della Costituzione notevoli sono l'autonomia e le attribuzioni riservate alle regioni, nell'ambito pur sempre del principio di unità e indivisibilità sancito dall'articolo 5 della Costituzione.
Purtroppo, la situazione che è maturata negli anni più recenti è evidente sintomo della profonda crisi di identità nazionale.
Proprio in questa fase si ritiene indispensabile riconoscere il ruolo della lingua italiana quale elemento costitutivo e identificante della comunità nazionale, a prescindere dalle diversità localistiche. L'articolo 6 della Costituzione, pur nella sua laconicità, impedisce le pratiche discriminatorie a danno dei gruppi minoritari e garantisce lo sviluppo e la conservazione dei gruppi medesimi. Notoriamente il massimo livello di riconoscimento dei diritti linguistici è stato effettuato dallo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige e dalle successive norme di attuazione emanate mediante numerosi decreti governativi con forza di legge. In questa regione è stato creato un imponente sistema di garanzie delle minoranze linguistiche che ha investito la composizione stessa delle giunte regionali e provinciali (in modo da rappresentare proporzionalmente la consistenza dei gruppi linguistici), la tutela della lingua madre minoritaria in riferimento al pubblico impiego regionale, provinciale e presso gli enti locali minori, l'organizzazione scolastica, giudiziaria e amministrativa, e ha realizzato persino una limitazione dell'elettorato attivo ai
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residenti da un certo numero di anni ininterrotti.
È ferma convinzione della proponente che le stesse garanzie per le minoranze non possano condurre all'avvilimento e all'offesa degli elementi identificativi della comunità italiana nella regione. Inoltre tale esempio, di fronte ai nostri occhi in tutta la sua evidenza, ci obbliga a prevenire situazioni critiche analoghe nel momento in cui i più recenti orientamenti autonomisti portassero a valorizzare la lingua o il dialetto di altre comunità minoritarie o di altre aree geografiche del territorio della Repubblica.
Appare pertanto imprescindibile la previsione costituzionale della lingua italiana quale lingua ufficiale della Repubblica, espressione dell'appartenenza degli italiani a una sola comunità nazionale, soprattutto in relazione alle forti tensioni secessioniste che investono non più soltanto le minoranze storiche nel territorio italiano, ma vaste zone del territorio nazionale sulla base di identità etniche (o dialetti) a volte meramente virtuali. La pretesa da parte di altre lingue o dialetti di un sistema di garanzie simile a quello ottenuto dalla minoranza linguistica tedesca in Trentino-Alto Adige sarebbe così bilanciata in modo equo e razionale.
Pertanto la proponente intende con la presente proposta di legge costituzionale aggiungere tra i valori fondanti la Costituzione italiana il riconoscimento della lingua italiana come unica lingua ufficiale avente la precedenza su qualsiasi altra lingua e dialetti minoritari.
Si prevede la collocazione di una tale norma costituzionale tra i «princìpi fondamentali» della Costituzione, all'articolo 12, dopo il riconoscimento della bandiera nazionale quale simbolo della comune appartenenza dei cittadini italiani alla stessa patria.
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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
Art. 1.
1. All'articolo 12 della Costituzione è aggiunto il seguente comma:
«La lingua italiana è la lingua ufficiale della Repubblica».