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PDL 1022

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 1022



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato GARDINI

Disposizioni fiscali in favore delle famiglie

Presentata l'8 giugno 2006


      

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Onorevoli Colleghi! - È noto che, mentre in generale il potere d'acquisto degli italiani è aumentato per le famiglie con figli, in particolare quelle numerose, il potere d'acquisto è diminuito, a causa della mancata adozione di criteri fiscali che tengano conto dei carichi familiari.
      È noto come sia prevista la piena deducibilità dell'assegno corrisposto al coniuge legalmente separato (tanto che conviene separarsi).
      L'introduzione della «soglia minima» darebbe inizio a una vera politica di investimento nella famiglia, di cui si parla da anni e che non riesce a concretizzarsi, favorirebbe la famiglia come luogo di nascita ed educazione dei figli, che rappresentano il futuro della Nazione (Nazione pesantemente provata dal calo demografico), darebbe concretezza all'articolo 31 della Costituzione, con effetti benefici, nel breve termine, in attesa dell'adozione di adeguate riforme fiscali.
      A causa di politiche fiscali non adeguate, sviluppate negli ultimi cinquanta anni, le giovani coppie con figli e le famiglie numerose sono in condizioni disperate (così come evidenziano il libro bianco del welfare del febbraio 2003, la relazione del dottor Frattini del gennaio 2005 per la Commissione europea e successive comunicazioni sullo stato della demografia in Europa e il rapporto ISTAT del 6 ottobre 2005), anche in presenza di redditi che consentono l'accedere alle agevolazioni legate all'ISEE; tanto che molte famiglie non sono in grado o sono in difficoltà a svolgere il loro ruolo procreativo ed educativo.
      Le famiglie con cinque o più componenti presentano ovunque livelli di povertà
 

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elevati. In media, quasi un quarto di queste famiglie risulta relativamente povero e nel Mezzogiorno la percentuale sale a oltre un terzo di quelle residenti.
      Si tratta in generale di coppie con figli e di famiglie con membri aggregati tra le quali si osservano le incidenze più elevate: il 22,7 per cento per le coppie con tre o più figli e il 18,5 per cento per le famiglie con membri aggregati.
      La diffusione della povertà appare significativamente in crescita tra le famiglie più numerose (tra quelle di cinque o più componenti passa dal 21,1 per cento al 23,9 per cento), tra le coppie di giovani-adulti (dal 3,8 per cento al 5,4 per cento) e tra le coppie con 1 o 2 figli (l'incidenza nel 2004 raggiunge rispettivamente il 9,1 per cento e il 13,9 per cento, soprattutto quando almeno un figlio è minore (in questo caso si arriva al 14,1 per cento).
      Riteniamo che un provvedimento legislativo come quello qui proposto, composto da un solo articolo, sia una adeguata risposta alle esigenze di vera solidarietà verso le famiglie numerose.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Al fine di dare attuazione ai princìpi di cui all'articolo 31 della Costituzione, agevolando le famiglie numerose ad adempiere al loro ruolo procreativo ed educativo, le deduzioni per oneri di famiglia di cui all'articolo 12 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, sono rideterminate in misura pari alla soglia di povertà relativa e rese indipendenti dal reddito dei beneficiari.
      2. All'attuazione di quanto disposto dal comma 1 si provvede con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze. Con i medesimi decreti sono altresì definite le modalità per il rimborso, mensile per i lavoratori dipendenti e annuale per i lavoratori autonomi, delle somme corrispondenti a deduzioni d'imposta e altri benefìci fiscali non goduti dalle famiglie per incapienza del reddito familiare.


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