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PDL 1691

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 1691



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato CATANOSO

Disposizioni per il recupero, il ripristino, la manutenzione e la salvaguardia dei limoneti di Acireale

Presentata il 25 settembre 2006


      

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Onorevoli Colleghi! - La costa di Acireale - città barocca con circa 50.000 abitanti - è chiamata «riviera dei limoni» per le estese coltivazioni ad agrumeti, oggi in gran parte abbandonati, cui si accede attraverso un fitto reticolo di stradine cinte da antichi muri in pietra lavica. A testimonianza di questa attività contadina restano molte case rurali di grande bellezza. In tale contesto è situata la riserva naturale orientata «La Timpa» - istituita nell'aprile del 1999 - ricca della tipica vegetazione isolana, costituita prevalentemente da limoneti e da uliveti secolari, a picco sul mare.
      La riserva insiste in un territorio che si è mantenuto particolarmente integro, in certi punti ancora incontaminato: la costa viene appunto ricordata come riviera dei limoni per il suggestivo spettacolo offerto dai lussureggianti agrumeti visibili anche ai lati della strada.
      La riserva «La Timpa» si estende per oltre 6 chilometri, da Acque Grandi (a nord di Capomulini) sino alla frazione di Santa Maria degli Ammalati, sotto Acireale. L'area protetta comprende una striscia di costa lavica con pareti molto ripide, verticali a falesia, alte dai 10 ai 120 metri. Nelle zone più basse e scoscese restano i terrazzamenti, destinati alle colture agricole.
      Gli agrumi sono i simboli di questa lembo della Sicilia orientale, ma sicuramente il limone - diffuso sin dai tempi della dominazione araba - è il più famoso e il più celebrato in tutto il mondo. Sulla costa ionica, solamente nei comuni di Acireale, Acicatena e Acicastello, si ritiene che sia coltivato il 70 per cento della produzione siciliana di limoni, circa 650.000 quintali.
      Gli agrumi della campagna acese - e in particolare i caratteristici limoni verdelli - costituiscono una vera e propria peculiarietà.
 

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Il limone verdello - così chiamato perché la buccia è di colore verde chiaro, di grana fine, con uno spessore medio e dall'ottimo sapore - deriva da una particolare tecnica di coltivazione che permette di ritardare la fioritura della pianta il cui frutto matura da giugno ad agosto.
      Si tratta di una coltura di grande pregio in quanto si ottiene in un periodo di forte richiesta di prodotto e di scarsa disponibilità. La produzione dei verdelli, pertanto, è legata alla possibilità di avere diverse fioriture durante tutto l'anno. In particolare, la fioritura di luglio viene forzata sospendendo gli interventi irrigui per alcune settimane per poi riprenderli con ripetuti interventi. Da questa fioritura si ottengono, appunto, i limoni verdelli che incidono per circa l'11 per cento sulla produzione media annua.
      Il regolamento recante le modalità d'uso e i divieti vigenti nella riserva naturale orientata «La Timpa» consente l'esercizio delle attività agricole e zootecniche esistenti (purché condotte a livello di impresa agricola e di insediamenti civili ai sensi della normativa antinquinamento) nonché di effettuare mutamenti di colture nell'ambito delle coltivazioni tradizionali della zona, in considerazione delle esigenze proprie dei cicli colturali. Eventuali trasformazioni di tipo diverso, che possono modificare il paesaggio agrario caratteristico della zona o che comportano movimenti di terra, dovranno essere sottoposte a preventivo nulla osta dell'ente gestore.
      Coerentemente con le esigenze di tutela dell'ambiente, con la presente proposta di legge si rende necessario intervenire per il recupero, il ripristino, la manutenzione e la salvaguardia dei limoneti ricadenti nella riserva naturale «La Timpa», sita nel territorio del comune di Acireale.
      L'articolo 1 giustifica la necessità di intervento con legge in quanto dispone l'intervento dello Stato per l'adozione di misure di tutela ambientale e di difesa del territorio.
      L'articolo 2, considerata l'antieconomicità della coltivazione dei limoni nei terrazzamenti a causa della scarsa attrattiva che tali antichi mestieri hanno nei confronti delle nuove generazioni, degli elevati costi di produzione relativi a un tipo di coltivazione prevalentemente manuale, al trasporto a spalla dei prodotti nonché alla difficoltà di accesso alle coltivazioni dovute alle asperità dei luoghi, prevede un contributo annuale dello Stato per gli interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia dei limoneti ricadenti nel territorio della riserva naturale «La Timpa», calcolato nella misura di 10 euro per ogni albero, di cui 5 euro a carico del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e 5 euro a carico del Ministero per i beni e le attività culturali.
      La coltivazione dei limoni registra ormai da diversi anni un inesorabile degrado a causa delle continue e crescenti difficoltà incontrate dai sempre meno numerosi, e al contempo più anziani, coltivatori. Questo processo di abbandono, oltre a determinare una progressiva alterazione del paesaggio della costiera, con la crescente e vistosa presenza di zone incolte tra il verde curato dei limoneti, costituisce un serio rischio di frane e di smottamenti dei terrazzamenti a secco che, privati della costante manutenzione dei coltivatori, cedono sotto l'effetto delle intemperie. Al fine di combattere questi fenomeni, l'articolo 3 prevede un contributo unico, a copertura parziale, dello Stato, per il ripristino dei limoneti abbandonati, di 60 euro per ogni albero, di cui 30 euro a carico del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e 30 euro a carico del Ministero per i beni e le attività culturali.
      L'articolo 4 prevede che gli interventi di cui agli articoli 2 e 3 siano eseguiti in conformità alla legislazione vigente in materia.
      L'articolo 5 prevede l'adeguamento dei contributi agli indici di svalutazione monetaria.
      L'articolo 6, infine, demanda a un regolamento del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, l'individuazione delle modalità di attuazione della legge.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Finalità).

      1. Lo Stato, ai fini dell'adozione di misure urgenti di tutela ambientale e di difesa del territorio e del suolo della costiera di Acireale dai rischi di dissesto geologico, promuove e favorisce interventi di recupero, ripristino, manutenzione e salvaguardia dei limoneti ricadenti nella riserva naturale orientata «La Timpa».

Art. 2.
(Contributo per gli interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia).

      1. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero per i beni e le attività culturali sono autorizzati a concedere, ai proprietari o ai detentori a titolo di affitto di limoneti ricadenti nel territorio di cui all'articolo 1, un contributo annuale, a copertura parziale delle spese sostenute o da sostenere per il recupero, la manutenzione e la salvaguardia dei limoneti, pari a 10 euro per ogni albero di limoni, di cui 5 euro a carico del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e 5 euro a carico del Ministero per i beni e le attività culturali.
      2. Le spese di recupero, manutenzione e salvaguardia previste dal comma 1 riguardano l'ordinaria manutenzione dei terrazzamenti, costituita dai seguenti interventi: potatura e piegatura delle piante, zappatura del terreno, irrigazione, pulizia bimestrale al terreno e alle macere, concimazione, trattamenti fitosanitari, copertura, raccolta e pulizia delle canalizzazioni.

 

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Art. 3.
(Contributo per le spese di ripristino di limoneti abbandonati).

      1. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero per i beni e le attività culturali sono autorizzati a concedere ai proprietari di limoneti o ai detentori a titolo di affitto ricadenti nel territorio di cui all'articolo 1 un contributo unico, a copertura parziale delle spese sostenute o da sostenere per il ripristino dei limoneti abbandonati, pari a 60 euro per ogni albero di limoni, di cui 30 euro a carico del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e 30 euro a carico del Ministero per i beni e le attività culturali.
      2. Le spese di ripristino di funzionalità dei limoneti abbandonati riguardano la straordinaria manutenzione dei terrazzamenti, costituita dai seguenti interventi: ristrutturazione di macere a secco, gradini e canali di irrigazione, acquisto e messa a dimora di piante, acquisto e messa in opera di palo tutore e triangolo di copertura di legno di castagno, acquisto e messa in opera di pali di castagno per le impalcature di sostegno, acquisto di reti di copertura e di ogni materiale necessario allo scopo.
      3. I contributi previsti dal presente articolo sono destinati alla copertura delle spese relative a un triennio. Allo scadere del triennio, i beneficiari hanno diritto di accesso al contributo annuale di cui all'articolo 2.

Art. 4.
(Attuazione degli interventi).

      1. Gli interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia e gli interventi di ripristino, di cui, rispettivamente, agli articoli 2 e 3, devono essere eseguiti in conformità alla legislazione vigente in materia.

 

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Art. 5.
(Adeguamento dei contributi).

      1. I contributi di cui agli articoli 2 e 3 sono adeguati annualmente in modo automatico con riferimento agli indici di svalutazione monetaria.

Art. 6.
(Regolamento di attuazione).

      1. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, è adottato il relativo regolamento di attuazione.


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