PDL 1776
XV LEGISLATURA
CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 1776
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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
d'iniziativa dei deputati
GIUDITTA, AURISICCHIO, BARANI, BELLILLO, CANNAVÒ, CIOFFI, D'ALIA, D'ELIA, FOLENA, FORLANI, GRASSI, KHALIL, LARATTA, LI CAUSI, LO MONTE, MORRONE, NARDI, LEOLUCA ORLANDO, PALOMBA, SATTA, SCOTTO, TRANFAGLIA, VILLARI, WIDMANN
Modifica all'articolo 2 della Costituzione concernente il riconoscimento del diritto all'acqua come bene comune pubblico
Presentata il 4 ottobre 2006
Onorevoli Colleghi! - L'acqua, come l'aria, è la principale fonte di vita e, a differenza di altri beni di primaria importanza, non è sostituibile. Ciò vuol dire che ogni singolo essere vivente ha il diritto di accedere all'acqua potabile nella quantità e soprattutto nella qualità necessarie alla vita e allo sviluppo della stessa. Dall'acqua dipendono l'esistenza e la salute della società tutta, ed è grazie alla sua presenza sul nostro pianeta che ci è stato concesso di vivere. Ma oggi è drammatico constatare che nel mondo, soprattutto dove la concentrazione di popolazione è maggiore, tale fonte scarseggia e che addirittura più di 1,4 miliardi di persone soffrono e muoiono a causa del mancato accesso alla preziosa risorsa. Persino in alcune zone d' Italia, nonostante sia considerato uno dei Paesi potenzialmente più ricchi d'acqua e tra i più sviluppati nel mondo, l'accesso all'acqua potabile in talune zone è gravemente limitato sia quantitativamente che qualitativamente.
Si rende pertanto necessaria e urgente la valutazione pubblica collettiva dello stato dell'acqua nel nostro Paese in quanto è responsabilità del legislatore e di tutta la società intervenire al fine di garantire a tutti gli esseri viventi, presenti e futuri, l'accesso a questo bene comune vitale.
All'acqua deve essere formalmente riconosciuto il carattere di bene comune patrimoniale dell'umanità perché non può e non deve appartenere a nessuno, se non alla terra e alla vita; l'acqua è una risorsa
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irrinunciabile, imprescrittibile, inalienabile e inviolabile, è un diritto umano e sociale ed in quanto tale deve essere garantito a tutti gli esseri umani senza distinzioni di razza, di sesso, di età, di religione e di classe sociale.
L'acqua è un bene che si valuta giorno dopo giorno, è un bene di valore sempre crescente, e addirittura le stime indicano che nei prossimi anni, si parla quindi del prossimo futuro, assumerà una valenza simile a quella del petrolio; non dobbiamo dimenticare però che mentre si può vivere senza petrolio, non si può vivere senza acqua.
Si propone quindi il riconoscimento del diritto all'acqua come bene comune pubblico e il suo consequenziale inserimento tra i diritti inviolabili dell'uomo riconosciuti e garantiti dalla nostra Carta costituzionale.
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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
Art. 1.
1. All'articolo 2 della Costituzione sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:
«Tra i diritti inviolabili, la Repubblica riconosce l'acqua come bene comune pubblico e fonte di vita insostituibile.
La Repubblica garantisce a tutti, quale diritto umano e sociale imprescrittibile, l'accesso effettivo all'acqua».