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PDL 2164

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2164



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

SASSO, ATTILI, AURISICCHIO, BETTA, BIMBI, BONO, BORDO, CHIANALE, CHIAROMONTE, CORDONI, COSTANTINI, DATO, DI SALVO, FILIPPONIO TATARELLA, FOLENA, CINZIA MARIA FONTANA, GIULIETTI, GRASSI, INCOSTANTE, LI CAUSI, LONGHI, MOTTA, NICCHI, PISCITELLO, POLETTI, RANIERI, RAZZI, NICOLA ROSSI, ROTONDO, SAMPERI, SANNA, SCHIRRU, SCOTTO, SERVODIO, TESSITORE, TESTA, TOLOTTI, TRANFAGLIA, VANNUCCI, VICO, VILLARI, ZANOTTI

Regolamentazione dell'uso del telefono cellulare nelle scuole di ogni ordine e grado appartenenti al sistema nazionale di istruzione

Presentata il 24 gennaio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - La proposta di legge contro l'utilizzo dei telefoni cellulari nelle classi vuole contribuire a far cessare un'abitudine che è diventata malcostume ormai diffuso negli istituti scolastici di ogni ordine e grado. È ormai comportamento consolidato conversare durante le lezioni, scambiarsi video messaggi, usare il cellulare come amplificatore di ogni sorta di bravata. Ovviamente, nessuno vuole criminalizzare né l'oggetto né i giovani che ne fanno così largo uso. Si tratta semplicemente di tornare ad una scuola in cui durante le ore di lezione ci si possa concentrare esclusivamente sul lavoro scolastico.
      La presente proposta di legge, dunque, vuole escludere l'uso dei telefonini dalle aule scolastiche. Dalle aule, non dalle scuole, e per tutti, docenti e studenti. Contemporaneamente, propone di istituire il «numero verde» delle scuole, per permettere ai genitori di reperire sempre i
 

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propri ragazzi. Il cellulare non è il male, va da sé, né la sua sparizione dalle aule trasformerà la scuola da un giorno all'altro. La lotta al bullismo, alla degenerazione del rapporto fra gli alunni e fra essi e i docenti, è oggetto di un lungo lavoro di prospettiva, che ricostruisca identità e autorevolezza della scuola italiana.
      Questa proposta di legge intende tutelare i ragazzi, ma anche gli insegnanti e le famiglie. Fino ad ora è stata solo la buona volontà a supportarne l'azione, con tutti i rischi e i limiti di questo tipo di intervento. Una legge di questo tipo offre un ombrello protettivo, un po' come la legge sul fumo nei locali, che ha tolto i gestori dall'imbarazzo di lottare contro le abitudini e anche l'arroganza di tanti clienti. È necessario far vivere il senso delle regole all'interno della scuola. È ovvio, si tratta di un piccolo passo, ma le grandi riforme hanno bisogno dell'energia concreta mossa da azioni di questo tipo. Bonificare le aule dai telefonini rientra in un obiettivo, ben più ambizioso, che la scuola tutta deve perseguire: ridare dignità allo studio, far riscoprire ai ragazzi il piacere della conoscenza e della ricerca.
      Si tratta di un proposta di legge, infine, scaturita da una lunga consultazione con tutte le forze presenti nella scuola, le organizzazioni dei genitori e degli insegnanti, le cui valutazioni ed orientamenti hanno contribuito alla stesura della proposta stessa.
      Gli articoli che compongono la proposta di legge affrontano partitamente i vari aspetti sostanziali e procedurali dell'intervento suggerito, e si raccomandano all'attenzione del Parlamento.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Divieto dell'uso del telefono cellulare
nelle scuole).

      1. Nelle scuole di ogni ordine e grado appartenenti al sistema nazionale di istruzione è vietato l'uso del telefono cellulare all'interno delle aule scolastiche.
      2. Il divieto di uso del telefono cellulare stabilito ai sensi del comma 1 si applica a tutti i soggetti docenti e discenti del sistema nazionale di istruzione.
      3. Le modalità di attuazione del divieto di cui al presente articolo sono stabilite, nel rispetto del principio di autonomia delle istituzioni scolastiche e in conformità alle disposizioni della presente legge, dal consiglio di istituto di ciascuna scuola del sistema nazionale di istruzione.

Art. 2.
(Sanzioni).

      1. In caso di violazione del divieto di cui all'articolo 1 da parte di uno studente si procede al sequestro del telefono cellulare, che è restituito all'interessato al termine dell'anno scolastico in corso all'atto del sequestro. Qualora il medesimo studente si renda colpevole, nel corso dello stesso anno scolastico, di una nuova violazione del divieto, si procede al sequestro definitivo di tutti i telefoni cellulari illegittimamente utilizzati.
      2. Il sequestro, temporaneo o definitivo, previsto dal comma 1 è effettuato direttamente dal docente che rileva la violazione. Il docente provvede ad annotare l'indicazione dell'avvenuto sequestro nel registro di classe e a consegnare il telefono cellulare al dirigente scolastico, che è tenuto

 

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a prendere nota del provvedimento e a conservare l'apparecchio.
      3. In caso di violazione del divieto di cui all'articolo 1 da parte di docenti o di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA), la responsabilità del relativo accertamento è attribuita al dirigente scolastico o ai soggetti dal medesimo delegati. Ogni violazione è registrata e punita con l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 25 euro, da versare al bilancio dell'istituzione scolastica interessata. In caso di recidiva nel corso del medesimo anno scolastico, la misura della sanzione è raddoppiata. L'obbligo del pagamento delle sanzioni previste dal presente comma non è trasmissibile agli eredi.
      4. I telefoni cellulari definitivamente sequestrati in attuazione di quanto disposto dal comma 1 sono fatti oggetto di una apposita asta pubblica bandita al termine dell'anno scolastico in corso alla data del sequestro e le somme ricavate dalla loro vendita sono versate al bilancio dell'istituzione scolastica interessata.

Art. 3.
(Uso del telefono cellulare nelle scuole).

      1. Nelle scuole di ogni ordine e grado appartenenti al sistema nazionale di istruzione l'uso del telefono cellulare è consentito al di fuori delle aule scolastiche, negli appositi spazi destinati alla ricreazione degli studenti e alle pause dall'attività lavorativa del personale docente e ATA, nonché durante le gite scolastiche nei momenti di sosta destinati allo svago.
      2. In ogni scuola è attivato un apposito numero telefonico verde per le comunicazioni urgenti delle famiglie con gli studenti.


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