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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 2441 |
Il sistema elettorale tedesco.
Come è fatto. Il sistema elettorale tedesco per l'elezione del Bundestag è proporzionale puro, salvo lo sbarramento.
Ciascun partito presenta le proprie candidature per metà attraverso liste bloccate e per metà nei collegi uninominali-maggioritari a turno unico, ma il 100 per cento dei seggi è attribuito in ragione proporzionale in base ai voti ottenuti dalle liste di partito. Gli elettori esprimono due voti, ma solo il voto per le liste determina quanti sono gli eletti per ciascun partito, compresi quelli nei collegi uninominali. Il voto per i candidati nei collegi uninominali serve solo a determinare (in parte) quali sono gli eletti (tecnicamente il sistema tedesco è definito «proporzionale personalizzato»). Se in base al calcolo proporzionale un partito ha diritto, ad esempio, a 100 seggi e ha vinto 60 collegi uninominali, avrà diritto ad altri 40 eletti nelle liste. Vige pertanto il meccanismo dello scorporo che in Germania non viene mai eluso (diversamente da quanto accaduto in Italia con il cosiddetto «Mattarellum»).
Se in un Land un partito vince un numero di collegi uninominali maggiore del numero di seggi ad esso spettanti in base al riparto proporzionale, mantiene quei seggi in più. In tal caso il numero dei seggi complessivi del Bundestag aumenta in modo corrispondente (la possibilità di seggi in sovrannumero, comporterebbe in Italia una modifica costituzionale).
Affinché un partito sia ammesso al riparto dei seggi deve superare la soglia del 5 per cento dei voti a livello nazionale oppure vincere in almeno tre collegi uninominali.
Come funziona in Germania. Essendo proporzionale puro (salvo sbarramento), il sistema elettorale tedesco «fotografa» la realtà esistente. In Germania ha finora fotografato la realtà di un sistema già bipolare per ragioni storiche, culturali e costituzionali. La messa fuori legge dei
Come funzionerebbe in Italia. Importato in Italia, il sistema elettorale tedesco non darebbe affatto vita ad un bipolarismo come quello tedesco, ma segnerebbe la fine del bipolarismo, fotografando la frammentazione del nostro sistema politico. Innanzitutto, lo sbarramento del 5 per cento potrebbe essere facilmente eluso attraverso aggregazioni elettorali che si scindono dopo il voto oppure attraverso il gioco delle desistenze, consentendo a soggetti minori di vincere in almeno tre collegi uninominali. Non solo: con l'elusione dello scorporo (utilizzando simboli diversi nell'uninominale e nel proporzionale) i seggi assegnati in sovrannumero rischierebbero di accrescere il numero dei parlamentari fino al 50 per cento in più. Ma, anche ammesso (e non concesso), che non si verifichi alcuna elusione o aggiramento della clausola di sbarramento, in Italia il sistema elettorale tedesco darebbe rappresentanza ad almeno sette partiti (Alleanza nazionale, Forza Italia, Lega Nord, Unione dei democratici cristiani e di centro, Democratici di sinistra, La Margherita, Rifondazione comunista). Senza alcun incentivo ad aggregarsi o a coalizzarsi, ogni partito si presenterebbe da solo, senza dar vita ad alleanze pre-elettorali e gli elettori non potrebbero scegliere direttamente il Governo. Gli esecutivi si formerebbero solo dopo il voto, in Parlamento. In particolare, non avrebbero interesse a stipulare accordi pre-elettorali i partiti che si collocano nel mezzo del continuum destra-sinistra dell'elettorato, mantenendosi così le «mani libere», disponibili a formare governi sia di centrodestra che di centrosinistra, con l'obiettivo di dar vita alla ricostruzione del «Grande centro» o, comunque, al «partito di mezzo».
Il sistema elettorale spagnolo.
Come è fatto. Il sistema elettorale spagnolo è proporzionale, ma con alcune caratteristiche particolari.
Il primo elemento è dato dalla dimensione limitata delle circoscrizioni. Esse coincidono con le cinquanta province spagnole. Considerando che i deputati del Congresso (cioè della Camera che esprime la fiducia) sono 350, il numero di rappresentanti che si eleggono in ogni circoscrizione è molto basso: varia da uno (solo a Melilla e Ceuta), fino agli oltre trenta di Madrid e Barcellona. In molte circoscrizioni i seggi sono due, tre o quattro. La media è di sette seggi. Agisce pertanto uno sbarramento implicito molto consistente che, insieme alla regola per la conversione dei voti in seggi costituita dal metodo «d'Hondt», tende a sovrarappresentare le formazioni più grandi a scapito di quelle più piccole.
Il sistema, inoltre, non consente alcun recupero nazionale dei resti, cioè dei voti non utilizzati nelle singole circoscrizioni per conseguire dei seggi.
La legge elettorale prevede anche una soglia di sbarramento formale del 3 per cento a livello circoscrizionale. Essa vale a escludere i partiti molto piccoli nelle circoscrizioni più grandi, come, ad esempio, quelle di Madrid e Barcellona. La soglia di sbarramento formale ha quindi effetti limitati.
Questo sistema avvantaggia i partiti più grandi, favorendo pertanto l'aggregazione delle forze politiche più omogenee. Ma, allo stesso tempo, non penalizza le formazioni regionali i cui consensi sono concentrati in specifiche circoscrizioni e consente alle formazioni nazionali capaci di superare la soglia del 3 per cento in sede circoscrizionale di conseguire una rappresentanza
Come funziona in Spagna. Proprio grazie alle caratteristiche del sistema elettorale, il sistema politico spagnolo, con le trasformazioni avvenute nel corso degli ultimi venti anni, è ormai caratterizzato da una dinamica sostanzialmente bipartitica e da un livello di frammentazione tra i più bassi d'Europa. Vi sono solo tre partiti nazionali (Partito popolare-PP, Partito socialista-PSOE e Izquierda unida) e tre o quattro partiti regionali rilevanti (Convergència i Unió de Catalunya-CIU, Partido nacionalista vasco-PNV, Coalición Canaria-CC e Esquerra Republicana de Catalunya-ERC). In particolare dalla metà degli anni '90 la Spagna presenta una marcata competizione e alternanza al potere tra i soli primi due partiti nazionali, PP e PSOE, ciascuno dei quali raggiunge consensi variabili tra il 35 e il 45 per cento (il che non esclude protagonismi e poteri di veto dei partiti minori sia nazionali che regionali, ma entro limiti molto contenuti).
Del resto, in tutte le maggiori democrazie europee il bipolarismo funziona perché ruota attorno a due grandi formazioni, entrambe moderate, una di centrodestra, una di centrosinistra, capaci di raggiungere questo livello di consensi.
Il progressivo affermarsi in Spagna di una dinamica sostanzialmente bipartitica è stato possibile grazie alle scelte strategiche e organizzative del PSOE prima e del PP poi, ma queste scelte sono state vincenti in particolare grazie alle caratteristiche del sistema elettorale (oltre alle norme e alle prassi costituzionali e al pragmatismo degli elettori spagnoli, che hanno sempre premiato i partiti moderati e le leadership forti e hanno invece penalizzato i partiti anti-sistema ed estremisti).
Come funzionerebbe in Italia. Per essere introdotto in Italia, sia alla Camera che al Senato, il sistema elettorale spagnolo non richiede alcuna modifica costituzionale. Inoltre, le modifiche da apportare alla legge elettorale sarebbero pochissime e semplicissime. Diversamente da quanto sostenuto da alcuni, è molto semplice (come si vedrà) stabilire per legge le circoscrizioni, prendendo come riferimento le province.
L'adozione del sistema spagnolo consentirebbe una nuova interpretazione del bipolarismo. Non avremmo né la continuazione del bipolarismo attuale (come con le modifiche limitate alla legge vigente) né il suo superamento (come con il sistema tedesco). Avremmo finalmente un bipolarismo maturo basato su grandi formazioni politiche, con una frammentazione molto ridotta, senza lasciare spazio alla ricostruzione del centro.
La presente proposta di legge contiene le modificazioni alle norme per l'elezione della Camera dei deputati (articolo 1) e del Senato della Repubblica (articolo 2) volte ad introdurre un sistema proporzionale sul modello spagnolo. Le modificazioni essenziali sono semplici e limitate.
Per quanto riguarda la Camera dei deputati viene modificato l'articolo 1, comma 2, del testo unico delle leggi recanti
provincia di Alessandria 5, provincia di Asti 2, provincia di Biella 2, provincia di Cuneo 6, provincia di Novara 4, provincia di Torino 23, provincia del Verbano-Cusio-Ossola 2, provincia di Vercelli 2, provincia di Bergamo 11, provincia di Brescia 12, provincia di Como 6, provincia di Cremona 4, provincia di Lecco 3, provincia di Lodi 2, provincia di Mantova 4, provincia di Milano 32, provincia di Monza e della Brianza 8, provincia di Pavia 5, provincia di Sondrio 2, provincia di Varese 9, provincia di Bolzano 5, provincia di Trento 5, provincia di Belluno 2, provincia di Padova 9, provincia di Rovigo 3, provincia di Treviso 9, provincia di Venezia 9, provincia di Verona 9, provincia di Vicenza 9, provincia di Pordenone 3, province di Trieste e Gorizia 4, provincia di Udine 6, provincia di Genova 10, provincia di Imperia 2, provincia di La Spezia 2, provincia di Savona 3, provincia di Bologna 10, provincia di Ferrara 4, provincia di Forlì Cesena 4, provincia di Modena 7, provincia di Parma 4, provincia di Piacenza 3, provincia di Ravenna 4, provincia di Reggio Emilia 5, provincia di Rimini 3, provincia di Arezzo 4, provincia di Firenze 10, provincia di Grosseto 2, provincia di Livorno 4, provincia di Lucca 4, provincia di Massa Carrara 2, provincia di Pisa 4, provincia di Pistoia 3, provincia di Prato 2, provincia di Siena 3, provincia di Perugia 7, provincia di Terni 2, provincia di Ancona 5, provincia di Ascoli Piceno 2, provincia di Fermo 2, provincia di Macerata 3, provincia di Pesaro e Urbino 4, provincia di Frosinone 5, provincia di Latina 5, provincia di Rieti 2, provincia di Roma 40, provincia di Viterbo 3, provincia di Chieti 4, provincia dell'Aquila 3, provincia di Pescara 3, provincia di Teramo 3, province di Campobasso e Isernia 3, provincia di Avellino 5, provincia di Benevento 3, provincia di Caserta 9, provincia di Napoli 33, provincia di Salerno 12, provincia di Bari 13, provincia di Barletta-Andria-Trani 4, provincia di Brindisi 4, provincia di Foggia 7, provincia di Lecce 9, provincia di Taranto 6, provincia di Matera 4, provincia di Potenza 4, provincia di Catanzaro 4, provincia di Cosenza 8, provincia di Crotone 2, provincia di Reggio Calabria 6, provincia di Vibo Valentia 2, provincia di Agrigento 3, provincia di Caltanissetta 3, provincia di Catania 11, provincia di Enna 2, provincia di Messina 7, provincia di Palermo 13, provincia di Ragusa 3, provincia di Siracusa 4, provincia di Trapani 5, provincia di Cagliari 6, province di Carbonia-Iglesias e del Medio Campidano 3, province di Nuoro e dell'Ogliastra 2, provincia di Olbia-Tempio 2, provincia di Oristano 2, provincia di Sassari 4.
Con la modifica all'articolo 19 del testo unico di cui al citato decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957,
regione Piemonte, province di Alessandria e Asti 3, provincia di Cuneo 3, province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola 3, provincia di Torino 11, province di Vercelli e Biella 2; regione Lombardia, provincia di Bergamo 5, provincia di Brescia 6, provincia di Como 3, province di Cremona e Lodi 3, province di Lecco e Sondrio 2, provincia di Mantova 2, provincia di Milano 15, provincia di Monza e della Brianza 4, provincia di Pavia 3, provincia di Varese 4; regione Veneto, provincia di Padova 5, provincia di Treviso 4, province di Venezia e Rovigo 6, provincia di Verona 4, province di Vicenza e Belluno 5; regione Friuli Venezia Giulia, provincia di Pordenone 2, province di Trieste e Gorizia 2, provincia di Udine 3; regione Liguria, province di Genova e La Spezia 6, province di Savona e Imperia 2; regione Emilia Romagna, provincia di Bologna 5, provincia di Ferrara 2, province di Forlì, Cesena e Rimini 3, provincia di Modena 3, province di Parma e Piacenza 4, provincia di Ravenna 2, provincia di Reggio Emilia 2; regione Toscana, provincia di Arezzo 2, provincia di Firenze 5, province di Lucca e Massa Carrara 3, province di Pisa e Livorno 4, province di Pistoia e Prato 2, province di Siena e Grosseto 2; regione Umbria, provincia di Perugia 5, provincia di Terni 2; regione Marche, provincia di Ancona 2, provincia di Ascoli Piceno e Fermo 2, provincia di Macerata 2, provincia di Pesaro e Urbino 2; regione Lazio, provincia di Frosinone 3, provincia di Latina 3, provincia di Roma 19, province di Viterbo e Rieti 2; regione Abruzzo, provincia di Chieti 2, province dell'Aquila e di Teramo 3, provincia di Pescara 2; regione Molise, province di Campobasso e Isernia 2; regione Campania, provincia di Avellino 2, provincia di Benevento 2, provincia di Caserta 4, provincia di Napoli 16, provincia di Salerno 6; regione Puglia, provincia di Bari 6, provincia di Barletta-Andria-Trani 2, provincia di Brindisi 2, provincia di Foggia 4, provincia di Lecce 4, provincia di Taranto 3; regione Basilicata, provincia di Matera 2, provincia di Potenza 5; regione Calabria, province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia 3, provincia di Cosenza 4, provincia di Reggio Calabria 3; regione Sicilia, provincia di Agrigento 2, province di Caltanissetta e Enna 2, provincia di Catania 6, provincia di Messina 3, provincia di Palermo 7, provincia di Ragusa 2, provincia di Siracusa 2, provincia di Trapani 2; regione Sardegna, provincia di Cagliari 3, province di Nuoro, dell'Ogliastra e di Olbia-Tempio 2, province di Oristano, Carbonia-Iglesias e del Medio Campidano 2, provincia di Sassari 2.
L'articolo 16 del testo unico di cui al citato decreto legislativo n. 533 del 1993 è modificato prevedendo che l'Ufficio elettorale circoscrizionale (introdotto con una modifica dell'articolo 7) provveda alla ripartizione di tutti i seggi assegnati alla circoscrizione, tra le liste che abbiano conseguito almeno il 3 per cento dei voti validi espressi a livello circoscrizionale, con il metodo del divisore «d'Hondt». L'Ufficio elettorale circoscrizionale proclama eletti, nei limiti dei seggi ai quali ciascuna lista ha diritto, i candidati compresi nella lista medesima, secondo l'ordine di presentazione.
L'articolo 17 del testo unico di cui al citato decreto legislativo n. 533 del 1993 viene modificato prevedendo che, qualora una lista abbia esaurito il numero dei candidati presentati in una circoscrizione e non sia quindi possibile attribuire tutti i seggi ad essa spettanti in quella medesima circoscrizione, assegni i seggi alla lista nelle altre circoscrizioni della regione, ove la stessa lista abbia i più alti quozienti non utilizzati per l'assegnazione dei seggi. Qualora ciò non sia possibile, per esaurimento dei candidati o assenza della lista nelle altre circoscrizioni, i seggi sono attribuiti nella circoscrizione originaria alle altre liste che abbiano ottenuto i più alti quozienti non utilizzati per l'assegnazione dei seggi.
1. All'articolo 1 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto della Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e successive modificazioni, di seguito denominato «testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957», il comma 2 è sostituito dal seguente:
«2. Il territorio nazionale è diviso nelle circoscrizioni elettorali indicate nella tabella A allegata al presente testo unico. Salvo i seggi assegnati alla circoscrizione Estero, la ripartizione dei seggi è effettuata in ragione proporzionale, a norma degli articoli 77 e 84».
2. All'articolo 18-bis, comma 3, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, le parole: «a un terzo» sono sostituite dalle seguenti: «alla metà».
3. All'articolo 19, comma 1, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, il primo periodo è sostituito dai seguenti: «Nessun candidato può essere compreso in liste con diversi contrassegni nella stessa o in altra circoscrizione, pena la nullità dell'elezione. Nessun candidato può essere incluso nelle liste con lo stesso contrassegno in più di tre circoscrizioni, pena la nullità dell'elezione, salvo il presidente o il segretario di ciascun partito o gruppo politico, il quale ha la facoltà di presentarsi in una circoscrizione per ciascuna regione».
4. All'articolo 77, comma 1, del testo unico di cui al decreto del Presidente della
«2) individua le liste che abbiano conseguito almeno il 3 per cento dei voti validi espressi a livello circoscrizionale;
2-bis) per ciascuna delle liste di cui al numero 2), divide la cifra elettorale circoscrizionale successivamente per 1, 2, 3, 4, sino a concorrenza dei seggi da attribuire. I seggi sono assegnati alle liste cui corrispondono nell'ordine i più alti quozienti ottenuti da tali divisioni. A parità di quoziente, nelle cifre intere e decimali, il seggio è attribuito alla lista che ha ottenuto la maggiore cifra elettorale e, a parità di quest'ultima, per sorteggio;
2-ter) proclama eletti, nei limiti dei seggi ai quali ciascuna lista ha diritto, i candidati compresi nella lista medesima, secondo l'ordine di presentazione;
2-quater) comunica all'Ufficio centrale nazionale, a mezzo di estratto del verbale, le risultanze delle operazioni di cui ai numeri precedenti, ai fini di cui all'articolo 84».
5. L'articolo 83 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 è abrogato.
6. All'articolo 84 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 1 è sostituito dal seguente:
«1. L'Ufficio centrale nazionale, ricevuti gli estratti dei verbali da tutti gli uffici centrali circoscrizionali, facendosi assistere, ove lo ritenga opportuno, da uno o più esperti scelti dal presidente:
1) qualora una lista abbia esaurito il numero dei candidati presentati in una circoscrizione e non sia quindi possibile attribuire tutti i seggi ad essa spettanti in quella medesima circoscrizione, assegna i seggi alla lista nelle altre circoscrizioni della stessa regione o, in mancanza, delle altre regioni, ove la stessa lista abbia i più
2) comunica l'esito delle operazioni di cui al numero 1) agli Uffici elettorali circoscrizionali ai fini delle relative proclamazioni»;
b) i commi 2, 3, 4 e 5 sono abrogati.
7. All'articolo 86, comma 2, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, le parole: «commi 2, 3 e 4» sono sostituite dalle seguenti: «comma 1».
8. La tabella A allegata al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 è sostituita dalla tabella A di cui all'allegato 1 annesso alla presente legge.
1. All'articolo 1 del testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, e successive modificazioni, di seguito denominato «testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993», sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Con lo stesso decreto, i seggi assegnati a ciascuna regione sono ripartiti tra le circoscrizioni di cui alla tabella 1 allegata al presente testo unico, dividendo il numero degli abitanti della regione, quale risulta dall'ultimo censimento generale della popolazione, riportato
b) il comma 2 è sostituito dal seguente:
«2. L'assegnazione dei seggi tra le liste concorrenti è effettuata in ragione proporzionale a norma degli articoli 16 e 17».
2. All'articolo 2, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993, le parole: «nelle circoscrizioni regionali» sono sostituite dalle seguenti: «nelle circoscrizioni di ciascuna regione».
3. All'articolo 7 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993 è aggiunto, in fine, il seguente comma:
«1-bis. Presso la corte d'appello o il tribunale nella cui giurisdizione è il comune capoluogo della circoscrizione elettorale, è costituito, entro tre giorni dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi, l'ufficio elettorale circoscrizionale, composto da tre magistrati, dei quali uno con funzione di presidente, scelti dal presidente della corte d'appello o del tribunale».
4. All'articolo 9, comma 5, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993, le parole: «per ciascuna regione alla cancelleria della corte d'appello o del tribunale sede dell'ufficio elettorale regionale» sono sostituite dalle seguenti: «per ciascuna circoscrizione alla cancelleria della corte d'appello o del tribunale sede dell'ufficio elettorale circoscrizionale».
5. All'articolo 10, commi 1, 2, 4 e 5, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993, le parole: «ufficio elettorale regionale» sono sostituite dalle seguenti: «ufficio elettorale circoscrizionale». All'articolo 10, comma 7, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993, le parole: «uffici elettorali regionali» sono sostituite dalle seguenti: «uffici elettorali circoscrizionali».
6. All'articolo 11, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533
«Art. 16. - 1. L'ufficio elettorale circoscrizionale, compiute le operazioni di cui all'articolo 76 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e successive modificazioni, facendosi assistere, ove lo ritenga opportuno, da uno o più esperti scelti dal presidente:
a) determina la cifra elettorale circoscrizionale di ogni lista. Tale cifra è data dalla somma dei voti conseguiti dalla lista stessa nelle singole sezioni elettorali della circoscrizione;
b) individua le liste che abbiano conseguito almeno il 3 per cento dei voti validi espressi a livello circoscrizionale;
c) per ciascuna delle liste di cui alla lettera b), divide la cifra elettorale circoscrizionale successivamente per 1, 2, 3, 4, sino a concorrenza dei seggi da attribuire. I seggi sono assegnati alle liste cui corrispondono nell'ordine i più alti quozienti ottenuti da tali divisioni. A parità di quoziente, nelle cifre intere e decimali, il seggio è attribuito alla lista che ha ottenuto la maggiore cifra elettorale e, a parità di quest'ultima, per sorteggio;
d) proclama eletti, nei limiti dei seggi ai quali ciascuna lista ha diritto, i candidati compresi nella lista medesima, secondo l'ordine di presentazione;
e) comunica all'ufficio elettorale regionale, a mezzo di estratto del verbale, le risultanze delle operazioni di cui alle lettere a), b), c) e d), ai fini di cui all'articolo 17».
10. L'articolo 17 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993 è sostituito dal seguente:
«Art. 17. - 1. L'ufficio elettorale regionale, ricevuti gli estratti dei verbali da tutti gli uffici elettorali circoscrizionali della regione:
a) qualora una lista abbia esaurito il numero dei candidati presentati in una circoscrizione e non sia quindi possibile attribuire tutti i seggi a essa spettanti in quella medesima circoscrizione, assegna i seggi alla lista nelle altre circoscrizioni della regione, ove la stessa lista abbia i più alti quozienti non utilizzati per l'assegnazione dei seggi, ai sensi dell'articolo 16, comma 1, lettera c). Qualora ciò non sia possibile, per esaurimento dei candidati o assenza della lista nelle altre circoscrizioni, i seggi sono attribuiti nella circoscrizione originaria alle altre liste che abbiano ottenuto i più alti quozienti non utilizzati per l'assegnazione dei seggi, ai sensi dell'articolo 16, comma 1, lettera c);
b) comunica l'esito delle operazioni di cui alla lettera a) agli uffici elettorali circoscrizionali ai fini delle relative proclamazioni».
11. L'articolo 17-bis del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993 è abrogato.
12. All'articolo 18, comma 01, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993, la parola: «regionale» è sostituita dalla seguente: «circoscrizionale». All'articolo 18, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993, dopo le parole: «dell'ufficio elettorale regionale» sono inserite le seguenti: «e dell'ufficio elettorale circoscrizionale».
13. All'articolo 19, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 533 del 1993, le parole: «ai sensi dell'articolo
ALLEGATO 1
(Articolo 1, comma 8)
1) provincia di Alessandria | Alessandria |
2) provincia di Asti | Asti |
3) provincia di Biella | Biella |
4) provincia di Cuneo | Cuneo |
5) provincia di Novara | Novara |
6) provincia di Torino | Torino |
7) provincia del Verbano-Cusio-Ossola | Verbania |
8) provincia di Vercelli | Vercelli |
9) provincia di Bergamo | Bergamo |
10) provincia di Brescia | Brescia |
11) provincia di Como | Como |
12) provincia di Cremona | Cremona |
13) provincia di Lecco | Lecco |
14) provincia di Lodi | Lodi |
15) provincia di Mantova | Mantova |
16) provincia di Milano | Milano |
17) provincia di Monza e della Brianza | Monza |
18) provincia di Pavia | Pavia |
19) provincia di Sondrio | Sondrio |
20) provincia di Varese | Varese |
21) provincia di Bolzano | Bolzano |
22) provincia di Trento | Trento |
23) provincia di Belluno | Belluno |
24) provincia di Padova | Padova |
25) provincia di Rovigo | Rovigo |
26) provincia di Treviso | Treviso |
27) provincia di Venezia | Venezia |
28) provincia di Verona | Verona |
29) provincia di Vicenza | Vicenza |
30) provincia di Pordenone | Pordenone |
31) province di Trieste e Gorizia | Trieste |
32) provincia di Udine | Udine |
33) provincia di Genova | Genova |
34) provincia di Imperia | Imperia |
35) provincia di La Spezia | La Spezia |
36) provincia di Savona | Savona |
37) provincia di Bologna | Bologna |
38) provincia di Ferrara | Ferrara |
39) provincia di Forlì-Cesena | Forlì |
40) provincia di Modena | Modena |
41) provincia di Parma | Parma |
42) provincia di Piacenza | Piacenza |
43) provincia di Ravenna | Ravenna |
44) provincia di Reggio Emilia | Reggio Emilia |
45) provincia di Rimini | Rimini |
46) provincia di Arezzo | Arezzo |
47) provincia di Firenze | Firenze |
48) provincia di Grosseto | Grosseto |
49) provincia di Livorno | Livorno |
50) provincia di Lucca | Lucca |
51) provincia di Massa Carrara | Massa |
52) provincia di Pisa | Pisa |
53) provincia di Pistoia | Pistoia |
54) provincia di Prato | Prato |
55) provincia di Siena | Siena |
56) provincia di Perugia | Perugia |
57) provincia di Terni | Terni |
58) provincia di Ancona | Ancona |
59) provincia di Ascoli Piceno | Ascoli Piceno |
60) provincia di Fermo | Fermo |
61) provincia di Macerata | Macerata |
62) provincia di Pesaro e Urbino | Pesaro |
63) provincia di Frosinone | Frosinone |
64) provincia di Latina | Latina |
65) provincia di Rieti | Rieti |
66) provincia di Roma | Roma |
67) provincia di Viterbo | Viterbo |
68) provincia di Chieti | Chieti |
69) provincia dell'Aquila | L'Aquila |
70) provincia di Pescara | Pescara |
71) provincia di Teramo | Teramo |
72) province di Campobasso e Isernia | Campobasso |
73) provincia di Avellino | Avellino |
74) provincia di Benevento | Benevento |
75) provincia di Caserta | Santa Maria Capua Vetere |
76) provincia di Napoli | Napoli |
77) provincia di Salerno | Salerno |
78) provincia di Bari | Bari |
79) provincia di Barletta-Andria-Trani | Trani |
80) provincia di Brindisi | Brindisi |
81) provincia di Foggia | Foggia |
82) provincia di Lecce | Lecce |
83) provincia di Taranto | Taranto |
84) provincia di Matera | Matera |
85) provincia di Potenza | Potenza |
86) provincia di Catanzaro | Catanzaro |
87) provincia di Cosenza | Cosenza |
88) provincia di Crotone | Crotone |
89) provincia di Reggio Calabria | Reggio Calabria |
90) provincia di Vibo Valentia | Vibo Valentia |
91) provincia di Agrigento | Agrigento |
92) provincia di Caltanissetta | Caltanissetta |
93) provincia di Catania | Catania |
94) provincia di Enna | Enna |
95) provincia di Messina | Messina |
96) provincia di Palermo | Palermo |
97) provincia di Ragusa | Ragusa |
98) provincia di Siracusa | Siracusa |
99) provincia di Trapani | Trapani |
100) provincia di Cagliari | Cagliari |
101) province di Carbonia-Iglesias e del Medio Campidano | Carbonia |
102) province di Nuoro e dell'Ogliastra | Nuoro |
103) provincia di Olbia-Tempio | Tempio Pausania |
104) provincia di Oristano | Oristano |
105) provincia di Sassari | Sassari
|
».
ALLEGATO 2
(Articolo 2, comma 14)
Regione Piemonte | |
1) province di Alessandria e Asti | Alessandria |
2) provincia di Cuneo | Cuneo |
3) province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola | Novara |
4) provincia di Torino | Torino |
5) province di Vercelli e Biella | Vercelli |
Regione Lombardia | |
1) provincia di Bergamo | Bergamo |
2) provincia di Brescia | Brescia |
3) provincia di Como | Como |
4) province di Cremona e Lodi | Cremona |
5) province di Lecco e Sondrio | Lecco |
6) provincia di Mantova | Mantova |
7) provincia di Milano | Milano |
8) provincia di Monza e della Brianza | Monza |
9) provincia di Pavia | Pavia |
10) provincia di Varese | Varese |
Regione Veneto | |
1) provincia di Padova | Padova |
2) provincia di Treviso | Treviso |
3) province di Venezia e Rovigo | Venezia |
4) provincia di Verona | Verona |
5) province di Vicenza e Belluno | Vicenza |
Regione Friuli Venezia Giulia | |
1) provincia di Pordenone | Pordenone |
2) province di Trieste e Gorizia | Trieste |
3) provincia di Udine | Udine |
Regione Liguria | |
1) province di Genova e La Spezia | Genova |
2) province di Savona e Imperia | Savona |
Regione Emilia-Romagna | |
1) provincia di Bologna | Bologna |
2) provincia di Ferrara | Ferrara |
3) province di Forlì-Cesena e Rimini | Forlì |
4) provincia di Modena | Modena |
5) province di Parma e Piacenza | Parma |
6) provincia di Ravenna | Ravenna |
7) provincia di Reggio Emilia | Reggio Emilia |
Regione Toscana | |
1) provincia di Arezzo | Arezzo |
2) provincia di Firenze | Firenze |
3) province di Lucca e Massa Carrara | Lucca |
4) province di Pisa e Livorno | Pisa |
5) province di Pistoia e Prato | Pistoia |
6) province di Siena e Grosseto | Siena |
Regione Umbria | |
1) provincia di Perugia | Perugia |
2) provincia di Terni | Terni |
Regione Marche | |
1) provincia di Ancona | Ancona |
2) province di Ascoli Piceno e Fermo | Ascoli Piceno |
3) provincia di Macerata | Macerata |
4) provincia di Pesaro e Urbino | Pesaro |
Regione Lazio | |
1) provincia di Frosinone | Frosinone |
2) provincia di Latina | Latina |
3) provincia di Roma | Roma |
4) province di Viterbo e Rieti | Viterbo |
Regione Abruzzo | |
1) provincia di Chieti | Chieti |
2) province dell'Aquila e di Teramo | L'Aquila |
3) provincia di Pescara | Pescara |
Regione Molise | |
1) province di Campobasso e Isernia | Campobasso |
Regione Campania | |
1) provincia di Avellino | Avellino |
2) provincia di Benevento | Benevento |
3) provincia di Caserta | Santa Maria Capua Vetere |
4) provincia di Napoli | Napoli |
5) provincia di Salerno | Salerno |
Regione Puglia | |
1) provincia di Bari | Bari |
2) provincia di Barletta-Andria-Trani | Trani |
3) provincia di Brindisi | Brindisi |
4) provincia di Foggia | Foggia |
5) provincia di Lecce | Lecce |
6) provincia di Taranto | Taranto |
Regione Basilicata | |
1) provincia di Matera | Matera |
2) provincia di Potenza | Potenza |
Regione Calabria | |
1) province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia | Catanzaro |
2) provincia di Cosenza | Cosenza |
3) provincia di Reggio Calabria | Reggio Calabria |
Regione Sicilia | |
1) provincia di Agrigento | Agrigento |
2) province di Caltanissetta e Enna | Caltanissetta |
3) provincia di Catania | Catania |
4) provincia di Messina | Messina |
5) provincia di Palermo | Palermo |
6) provincia di Ragusa | Ragusa |
7) provincia di Siracusa | Siracusa |
8) provincia di Trapani | Trapani |
Regione Sardegna | |
1) provincia di Cagliari | Cagliari |
2) province di Nuoro, dell'Ogliastra e di Olbia-Tempio | Nuoro |
3) province di Oristano, Carbonia-Iglesias e del Medio Campidano | Oristano |
4) provincia di Sassari | Sassari
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