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PDL 2666

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2666



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato BAIAMONTE

Disposizioni in materia di insegnamento dell'etica professionale
nei corsi di laurea in medicina e chirurgia

Presentata il 17 maggio 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - L'etica professionale consiste nell'insieme delle regole comportamentali, il cosiddetto «codice etico», che si riferisce a una determinata categoria professionale. Talune attività o professioni, date le loro peculiari caratteristiche sociali, come quelle dei medici o degli avvocati, devono rispettare un determinato codice comportamentale, il cui fine è quello di impedire di ledere la dignità, gli interessi o la salute di chi sia oggetto del loro operato.
      L'espressione «codice etico» definisce infatti quell'insieme di princìpi di condotta che rispecchia, in riferimento a un determinato contesto culturale, sociale o professionale, particolari criteri di adeguatezza e di opportunità. Essa rimanda, quindi, inesorabilmente all'antica e complessa problematica della morale e della deontologia professionale e conduce, proprio nel settore medico, a confrontarsi, necessariamente, con la tematica, sempre più diffusa e problematica, della bioetica, ovvero di quel campo della filosofia morale che si occupa specificamente delle questioni riguardanti la vita umana nella sua effettività biologica.
      Il «giuramento di Ippocrate» è il giuramento che ogni medico presta prima di iniziare la sua professione. Il medico che, alla fine del percorso di studi, si iscrive all'Ordine professionale è obbligato all'osservanza delle regole comportamentali della deontologia professionale, autonomamente elaborate dall'organo della professione e raccolte in un codice, appunto il «codice di deontologia medica», che statuisce gli speciali doveri propri del professionista.
      Il medico deve fare riferimento a dei valori che devono sostanziare la sua vita, e il suo operato, e che sono espressione della piena disponibilità per la salute globale dell'uomo, nel più grande rispetto dei pazienti e dei colleghi, per la realizzazione dell'efficacia, dell'equità e dell'umanità nel sistema sanitario.
      Il codice deontologico diventa quindi lo strumento principe di governo dell'esercizio professionale; l'etica e la deontologia si devono ulteriormente caratterizzare non
 

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per essere un insieme di norme, ma per costituire una moderna guida che tracci la strada per una buona pratica professionale.
      È necessario occuparsi di come viene «costruito» il professionista medico fin dall'inizio e quindi cercare di collaborare con il sistema formativo, che è costituito in primis dall'università: l'università ha bisogno di dialogare con la professione, e il sistema formativo e il sistema professionale devono trovare luoghi di incontro perché è opportuno che l'università, pur nella sua autonomia, ascolti il sistema professionale.
      La presente proposta di legge intende avviare una visione d'insieme sul percorso formativo di ogni medico, dagli studi universitari alla specializzazione, all'iscrizione all'Ordine professionale e all'inserimento nell'ambito lavorativo, prevedendo che già nel percorso universitario e, in particolare, durante l'ultimo anno del corso di laurea in medicina e chirurgia, sia attivato l'insegnamento della materia denominata «etica professionale».
      È fondamentale che nel bagaglio culturale del medico professionista ci sia una base forte di etica, perché una scienza senza etica rischia di essere senza deontologia e l'etica e la deontologia servono a valorizzare la dignità del medico e i diritti di chi riceve le sue cure.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Introduzione dell'insegnamento
dell'etica professionale).

      1. Nei corsi di laurea in medicina e chirurgia è istituito l'insegnamento dell'etica professionale, da conferire a professori universitari di ruolo.
      2. L'insegnamento dell'etica professionale è obbligatorio ed è inserito nei programmi di studio dell'ultimo anno del corso di laurea in medicina e chirurgia.

Art. 2.
(Norme di attuazione).

      1. I programmi, le modalità e i tempi dell'insegnamento dell'etica professionale istituito ai sensi dell'articolo 1 sono definiti dai singoli atenei nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa.


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