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PDL 2731

XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2731



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato RICARDO ANTONIO MERLO

Modifica all'articolo 26 della legge 5 agosto 1981, n. 416, in materia di contributi per la stampa italiana all'estero

Presentata il 5 giugno 2007


      

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Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di modifica della legge 5 agosto 1981, n. 416 (Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria), si propone di adeguare il contributo a favore dell'editoria italiana all'estero, portandolo a valori che rispecchiano le reali necessità del settore.
      Essa trova il suo fondamento nella necessità di portare il contributo governativo, fissato dall'articolo 26 della legge n. 416 del 1981, alle nuove esigenze economiche, macroeconomiche, tecnologiche e sociali del settore e di contribuire allo sviluppo e alla diffusione della lingua e della cultura italiane nel mondo.
      Il voto italiano all'estero ha confermato formalmente e politicamente l'esistenza di una nazione italiana globale, reale, dinamica e soprattutto strategicamente necessaria nel periodo storico considerato, per eccellenza, della globalizzazione.
      Se vogliamo considerarci nazione globale, dobbiamo prenderne atto e agire di conseguenza. In questo contesto la stampa italiana all'estero diventa fondamentale.
      Nella riunione della Commissione continentale - area America Latina, tenutasi a Buenos Aires dal 23 al 25 settembre 2002, sullo «Stato e prospettive dell'informazione italiana all'estero» era stata denunciata la assoluta inconsistenza e incongruità dei contributi erogati dallo Stato, rispetto al ruolo unanimemente attribuito all'informazione italiana all'estero in tutti i consessi.
      Rispetto poi alle reali necessità di funzionamento delle numerose testate italiane, nella suddetta relazione il contributo erogato non arrivava in molti casi a coprire più di 15-30 giorni di gestione.
      Il persistere di questa limitazione può arrivare ad ostacolare lo sviluppo di progetti di ammodernamento e di rinnovamento ormai non più rinviabili.
 

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      In un successivo documento, redatto nella riunione dell'8-10 aprile 2003, la prima Commissione informazione e comunicazione del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE) ribadiva: «l'importanza strategica ed eccezionale rappresentata dai "media della diaspora", che raggiunge oltre 390 testate, di cui 213 giornali e riviste per una tiratura annua di oltre 100 milioni di copie».
      Un patrimonio inestimabile da valorizzare, aiutato - per quanto riguarda la carta stampata periodica - dall'esigua somma di 4 milioni di euro, purtroppo insufficienti per il grande ruolo e la funzione insostituibile che è chiamata a svolgere la stampa periodica italiana all'estero.
      Se è vero che lo Stato intende contribuire allo sviluppo e alla diffusione dell'informazione, della lingua e della cultura italiane nel mondo, è indispensabile per il legislatore intervenire a sostegno di questo settore, ricordando la centralità dell'informazione come veicolo di comprensione della realtà italiana in un periodo, dopo il voto del 2006, in cui il rapporto tra la collettività italiana all'estero e l'Italia si è fatto più stretto e intenso; altresì, bisogna tener presente la tendenza all'aumento del numero delle testate giornalistiche dedicate alla collettività italiana residente fuori dai confini nazionali e la necessità di adeguamento degli impianti alle nuove esigenze tecnologiche del mercato editoriale.
      La stampa italiana all'estero ha svolto, da sempre, il ruolo di rinsaldare i rapporti sociali, economici e culturali fra gli emigrati, i loro discendenti e la terra d'origine, ed è servita per il sostegno al funzionamento delle associazioni.
      Fondamentale, inoltre, il suo ruolo nel mantenimento delle radici linguistico-culturali con l'Italia, nella valorizzazione della lingua e della cultura in una prospettiva interculturale, che favorisce nella collettività residente fuori dai confini nazionali l'acquisizione del bilinguismo e del biculturalismo, nonché di una matura ed equilibrata identità culturale, che sono fattori indispensabili per una partecipazione completa, attiva e responsabile, culturalmente e socialmente più idonea a un contesto di generale globalizzazione.
      Ultimamente, poi, la richiesta di informazione politico-sociale sull'Italia, all'estero, è cresciuta in maniera esponenziale, generando la necessità di dare risposte più adeguate ad un'utenza sempre più interessata ed aggiornata sulla «italianità».
      La Federazione unitaria stampa italiana all'estero (FUSIE), rispondendo alla consultazione proposta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, in vista di una più generale riforma dell'editoria, ha lamentato che nel documento predisposto «non si rinviene alcun riferimento alla stampa italiana edita per le comunità residenti all'estero», anche se il ruolo dell'informazione italiana da e per l'estero si è rivelato estremamente significativo ed essenziale nel sensibilizzare le comunità sul diritto di voto costituzionalmente garantito e nel renderle edotte del complesso mondo politico, sociale, economico e culturale italiano.
      L'Assemblea plenaria del CGIE, nella riunione dell'8-10 maggio 2007, ha approvato all'unanimità il documento sull'informazione redatto dalla prima Commissione, che segnala al Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, l'esigenza di tenere esplicitamente conto, nella stesura della nuova legge di riordino degli interventi dello Stato nel settore dell'editoria, della specificità dell'informazione italiana all'estero, dell'articolazione differenziata delle imprese editoriali e del lavoro giornalistico.
      Le testate giornalistiche edite all'estero rappresentano, quindi, nell'attuale quadro di riferimento, un elemento essenziale per il rafforzamento della conoscenza dell'Italia nel mondo, non solo dal punto di vista sociale, economico e culturale, ma anche dal punto di vista politico, aspetto diventato ancora più importante prima, durante e dopo il voto politico degli italiani residenti all'estero nel 2006.
      La presente proposta di legge, incrementando il contributo governativo destinato alle testate italiane edite all'estero,
 

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non solo favorirà il necessario salto qualitativo nella promozione e nella diffusione della lingua e della cultura italiane, ma consentirà anche una migliore distribuzione delle risorse tra i soggetti destinatari dello stesso, dando loro un nuovo slancio imprenditoriale. Ciò consentirà, agli operatori di questo settore, di affrontare i necessari investimenti e aggiornamenti, e permetterà loro di adeguare l'offerta di comunicazione alla sempre maggiore richiesta della collettività italiana all'estero, in un quadro di sviluppo e di generale promozione del «sistema Italia».
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Il primo comma dell'articolo 26 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, è sostituito dal seguente:

      «A decorrere dal 1o gennaio 2008 è autorizzata la corresponsione dell'importo complessivo di 8 milioni di euro, in ragione d'anno, di contributi a favore di giornali e riviste italiani pubblicati all'estero e di pubblicazioni con periodicità almeno trimestrale edite in Italia e diffuse prevalentemente all'estero».

Art. 2.

      1. All'onere derivante dall'attuazione del primo comma dell'articolo 26 della legge 5 agosto 1981, n. 416, come da ultimo sostituito dall'articolo 1 della presente legge, pari a 8 milioni di euro a decorrere dall'anno 2008, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2007-2009, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2007, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      2. II Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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