COMMISSIONE XI
LAVORO PUBBLICO E PRIVATO

Resoconto stenografico

AUDIZIONE


Seduta di giovedì 31 maggio 2007


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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANNI PAGLIARINI

La seduta comincia alle 12,50.

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Comunicazioni del Governo in ordine all'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio in Campania.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca le comunicazioni del Governo in ordine all'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio avvenuta a Gragnano, in Campania, il 23 aprile scorso.
Do la parola al Ministro Damiano.

CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Signor presidente, con riferimento all'informativa in esame si ritiene utile premettere quanto segue. Con la riforma sanitaria (articolo 21 della legge n. 833/78) i compiti in precedenza svolti dall'Ispettorato del lavoro in materia di prevenzione, di igiene e di controllo sullo stato di salute dei lavoratori sono stati attribuiti alle Aziende sanitarie locali. Solo alcune competenze residuali (radiazioni ionizzanti, Ferrovie dello Stato) sono di competenza del Ministero del lavoro che le esercita attraverso le proprie articolazioni periferiche - direzioni provinciali del lavoro, ex ispettorati del lavoro.
Solo con il DPCM n. 412/97, regolarmente recante l'individuazione delle attività lavorative comportanti rischi particolarmente elevati, sono state individuate le attività - essenzialmente l'edilizia - per le quali la vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro può essere esercitata anche dai servizi ispezione delle direzioni provinciali del lavoro. Gli ispettori del lavoro svolgono comunque, come polizia giudiziaria, indagini ispettive ogni qual volta vengano espressamente delegati dal magistrato che si occupa della singola indagine infortunistica.
Premesso ciò, per quanto concerne il caso specifico oggetto dell'informativa relativa all'incidente avvenuto presso la fabbrica di fuochi d'artificio in Gragnano, provincia di Napoli, faccio presente che già nel pomeriggio del 23 aprile scorso è intervenuto sul luogo dell'incidente il nucleo dei carabinieri operante presso la direzione provinciale del lavoro di Napoli.
Nell'infortunio della fabbrica di fuochi d'artificio, che risulta completamente distrutta, considerata l'entità dell'esplosione, sono decedute tre persone, tra le quali il titolare, Rosario Novellino.
Le varie forze dell'ordine, coordinate dalla locale procura della Repubblica, stanno tuttora svolgendo approfondite indagini anche in ordine all'opificio che risulta essere stato oggetto di sospensione dell'attività nell'anno 2006.
Al riguardo, come da notizie acquisite dalla competente direzione provinciale del lavoro di Napoli, si evidenzia che in data 21 giugno 2001 la prefettura di Napoli aveva revocato l'autorizzazione alla fabbricazione


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di fuochi d'artificio e alla vendita di prodotti alla ditta Novellino Rosario, a causa di suoi precedenti penali emersi nel corso di un processo dovute a infrazioni e violazioni varie collegate alla sua attività.
A seguito di tale revoca, il titolare ricorreva al TAR Campania, adducendo, quale motivazione utile al rilascio dell'autorizzazione, l'aver patteggiato la pena per i reati contestati. Il TAR in un primo momento, in data 11 ottobre 2001, respingeva la richiesta di sospensiva del provvedimento prefettizio di revoca della licenza, ma con sentenza n. 9387 del 3 marzo 2005 accoglieva il ricorso del Novellino e, allo stesso tempo, annullava il decreto di revoca della licenza.
In presenza di tale accoglimento, la prefettura di Napoli, nell'immediatezza, chiedeva all'Avvocatura dello Stato di imputare la decisione del TAR Campania. Con una nota del 9 giugno 2006 l'Avvocatura generale dello Stato rispondeva che, non esistendo le condizioni necessarie, non era possibile un ricorso al Consiglio di Stato.
La prefettura, pertanto, prima del rilascio delle autorizzazioni, sia per la costruzione, che per la vendita dei prodotti, istruiva la pratica attraverso il parere della commissione territoriale provinciale esplosivi, la quale, dopo apposito sopralluogo presso la fabbrica e l'acquisizione del certificato di prevenzione incendi da parte dei Vigili del fuoco, in data 6 giugno 2006 si pronunciava in senso positivo.
Ovviamente, la prefettura acquisiva anche dalla locale questura l'esito degli accertamenti soggettivi sul Novellino, che risultavano negativi. Pertanto, in data 19 giugno 2006, il prefetto di Napoli rilasciava l'autorizzazione alla fabbricazione dei fuochi d'artificio e il giorno successivo anche l'autorizzazione alla vendita dei prodotti.
Poiché l'autorizzazione alla vendita dei prodotti scade alla fine dell'anno solare, a differenza dell'autorizzazione alla fabbricazione di fuochi d'artificio, che non ha scadenza, il Novellino nel novembre 2006 fece richiesta ed ottenne dalla prefettura il rinnovo dell'autorizzazione alla vendita dei prodotti.
Al momento il fascicolo presso la prefettura risulta sequestrato dall'autorità giudiziaria che sta procedendo alle indagini del caso.

PRESIDENTE. Grazie, signor ministro. Ritengo che quanto detto sia sufficiente per inquadrare la situazione e che non ci sia necessità di ulteriori chiarimenti.
Dichiaro conclusa la seduta.

La seduta termina alle 13.