IV Commissione - Resoconto di mercoledì 28 giugno 2006


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 28 giugno 2006. - Presidenza del presidente Roberta PINOTTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Marco Verzaschi.

La seduta comincia alle 14.35.

Legge comunitaria 2006.
(C. 1042 Governo).
(Relazione alla XIV Commissione).

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2005.
(Doc. LXXXVII, n. 1).
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 giugno 2006.

Giuseppe COSSIGA (FI) sottolinea che il disegno di legge comunitaria non contiene parti di competenza della Commissione Difesa ad esclusione della procedura di infrazione n. 1999/4239, che per altro, come segnalato dal relatore, dovrebbe ritenersi superata dall'entrata in vigore dell'articolo 26 della legge n. 29 del 2006 (legge comunitaria 2005). In merito alla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2005, concorda con la richiesta del deputato Cannavò di avviare d'intesa con il Governo un esame approfondito delle singole missioni internazionali, fermo restando che, a suo avviso, l'esame del disegno di legge comunitaria e sulla citata relazione non appare la sede più appropriata per svolgere tale approfondimento.

Roberta PINOTTI, presidente, pur sottolineando l'importanza della disposizione introdotta all'articolo 26 della legge n. 29 del 2006 (legge comunitaria 2005), volta a superare il problema della discriminazione in base al sesso nel reclutamento del personale femminile nelle Forze armate, ritiene comunque necessario vigilare attentamente affinché, come previsto dalla citata disposizione, le limitazioni all'arruolamento del personale militare femminile disposte con decreto del Ministro della difesa avvengano soltanto in presenza di


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motivate esigenze connesse alla funzionalità di ciascuna Forza armata.
Auspica pertanto che la proposta di relazione sul disegno di legge comunitaria, che il relatore si è riservato di presentare, faccia emergere con chiarezza un invito al Governo ad attuare rigorosamente la predetta disposizione.

Il sottosegretario Marco VERZASCHI, nel fornire i chiarimenti richiesti dal deputato Bosi, osserva che, tenuto conto del contenuto delle direttive allegate al presente disegno di legge, non si ravvisano concretamente profili di interferenza tra i principi fondamentali che devono orientare l'attività normativa delle regioni in materia di sicurezza del lavoro e la disciplina del personale militare.
Per quanto riguarda invece la richiesta formulata dal deputato Cannavò, manifesta la piena disponibilità del Governo a fornire chiarimenti sulle singole missioni internazionali a cominciare dalle prossime audizioni del Ministro della difesa e del Capo di Stato maggiore della difesa. In proposito, al fine di rendere più proficuo lo svolgimento delle citate audizioni ritiene auspicabile che i componenti della Commissione manifestino fin d'ora i temi su cui intendono porre quesiti al Ministro.

Roberta PINOTTI, presidente, considera particolarmente importante che il Governo fornisca chiarimenti non solo sugli aspetti operativi delle missioni, ma anche sui progressi che sono stati compiuti nelle aree di intervento in termini di obiettivi realizzati.

Lionello COSENTINO (Ulivo), relatore, nel concordare con le valutazioni del presidente, ritiene essenziale che il Governo punti l'attenzione sull'efficacia delle singole missioni nelle diverse aree di crisi.

Elettra DEIANA (RC-SE) ricorda che, nella scorsa legislatura, aveva ripetutamente sollevato il problema della carenza delle informazioni fornite dal Governo, che risultavano limitate ai soli profili operativi delle missioni, senza alcuna valutazione di natura politica sugli obiettivi di partenza, sulle acquisizioni in itinere e sul rapporto costi-risultati di ciascuna missione. Ritiene pertanto doveroso che il Governo fornisca al Parlamento informazioni complete sulle singole missioni a partire dal contesto geopolitico in cui esse si muovono, anche in relazione al quadro delle alleanze a cui partecipa l'Italia. Sotto questo profilo, a suo avviso, nella scorsa legislatura si è verificato un vero e proprio svilimento del ruolo del Parlamento che è divenuto la sede per l'elargizione di numerose informazioni di carattere tecnico prive di contenuto politico.

Salvatore CICU (FI) ritiene necessario avere certezze sui reali orientamenti del Governo in ordine alle missioni internazionali, in modo da avere un confronto parlamentare chiaro tra maggioranza e opposizione, come avvenuto nella scorsa legislatura. Tuttavia questa chiarezza di posizioni da parte del nuovo Governo tarda ad arrivare dal momento che, proprio in questi giorni, le dichiarazioni del Ministro della difesa su un possibile rafforzamento del contingente italiano in Afganisthan sono state criticate da esponenti della sua maggioranza.

Giuseppe COSSIGA (FI) ravvisa l'opportunità di tenere distinta l'audizione del Ministro della difesa dall'esame del decreto-legge di proroga delle missioni internazionali. Infatti, mentre l'audizione dovrà limitarsi ai soli aspetti militari delle missioni, l'esame del decreto-legge, essendo svolto dalle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa riguarderà anche gli aspetti di politica estera.
Ciò premesso, ritiene opportuno che il Ministro della difesa nel corso della sua audizione fornisca elementi di informazione sulla missione in Afganisthan con particolare riguardo alla natura della missione, alla catena di comando, allo stato di equipaggiamento e al morale delle truppe nonché alla necessità di provvedere ad un rafforzamento del contingente italiano, anche nel quadro degli interventi previsti dagli alleati. Precisa che la situazione del


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morale delle truppe andrebbe approfondita alla luce dei possibili effetti psicologici che potrebbero derivare dalla decisione del Governo di procedere al rientro «accelerato» o, per meglio dire, «al precipitoso ritiro», del contingente impiegato sul territorio iracheno.

Andrea PAPINI (Ulivo), considerata la delicatezza dei temi trattati, considera fondamentale, per la serietà dei lavori della Commissione, che i diversi interventi dei commissari avvengano con lo spirito di approfondire le varie questioni rifuggendo da atteggiamenti di tipo propagandistico. Soltanto a queste condizioni infatti, pur nella diversità delle posizioni tra maggioranza e opposizione, si potrà lavorare proficuamente.

Salvatore CICU (FI), nel concordare con il deputato Papini, ritiene che, proprio per tutelare la serietà dei lavori della Commissione, sia quanto mai necessario capire gli orientamenti del Governo, in modo da consentire all'opposizione di assumere le conseguenti decisioni.

Roberta PINOTTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina 15.15.