VII Commissione - Resoconto di giovedì 29 giugno 2006


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AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 29 giugno 2006.

Audizione informale di rappresentanti dell'Ordine dei giornalisti, della Federazione nazionale stampa italiana (FNSI), dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (INPGI), dell'Unione sindacale giornalisti Rai (USIGRAI), dell'associazione «Articolo 21» e dell'associazione «Senza bavaglio», sulle tematiche concernenti i giornalisti precari, in relazione al funzionamento del settore dell'informazione.

L'audizione informale è stata svolta dalle 9 alle 10.15.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 29 giugno 2005. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Interviene il Sottosegretario di Stato per l'Università e la ricerca Luciano Modica.

La seduta comincia alle 13.45.


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5-00037: Uso dei locali del conservatorio di musica Vincenzo Bellini di Palermo da parte del direttore.

Pietro FOLENA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Titti DE SIMONE (RC-SE) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Luciano MODICA, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Titti DE SIMONE (RC-SE), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo.

Pietro FOLENA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.55.

AUDIZIONI

Giovedì 29 giugno 2006. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Interviene il ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni.

La seduta comincia alle 14.15.

Audizione del ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, sulle linee programmatiche del suo dicastero.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e rinvio).

Pietro FOLENA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce quindi i temi oggetto dell'audizione.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato Antonio PALMIERI (FI), cui risponde il presidente Pietro FOLENA.

Il ministro Giuseppe FIORONI svolge quindi un intervento sui temi oggetto dell'audizione.

Dopo che la deputata Valentina APREA (FI) svolge alcune osservazioni, il presidente Pietro FOLENA fornisce alcune ulteriori indicazioni sull'ordine dei lavori.

Il ministro Giuseppe FIORONI conclude quindi il suo intervento.

Dopo interventi sull'ordine dei lavori dei deputati Titti DE SIMONE (RC-SE), Guglielmo ROSITANI (AN), Andrea MARTELLA (Ulivo), a più riprese, del presidente Pietro FOLENA, a più riprese, e della deputata Valentina APREA (FI), il presidente Pietro FOLENA rileva l'opportunità di consentire lo svolgimento di alcuni interventi fino alle 16.30 della seduta odierna.

Intervengono quindi, a più riprese, il Ministro Giuseppe FIORONI, il Presidente Pietro FOLENA e la deputata Valentina APREA (FI).

Interviene quindi per brevi considerazioni la deputata Alba SASSO (Ulivo), che si riserva di svolgere il suo intervento più diffusamente nel prosieguo dello svolgimento dell'audizione.

Pietro FOLENA, presidente, rinvia quindi il seguito dell'audizione ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.25.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.


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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 29 giugno 2005. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA.

La seduta comincia alle 16.25.

DL 173/2006: Proroga termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare. Ulteriori proroghe per l'esercizio di deleghe legislative e in materia di istruzione.
C. 1222 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Titti DE SIMONE (RC-SE), relatore, osserva che la Commissione deve rendere il proprio parere alla I Commissione sul decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, recante proroga di termini.
Ricorda che il decreto-legge, nel testo modificato dal Senato contiene disposizioni concernenti per lo più proroghe di termini di legge, in varie materie, tra cui la protezione dei dati personali, la materia contributiva, edilizia e ambientale, nonché la riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Per quanto riguarda le materie di competenza della Commissione, segnala in particolare l'articolo 1-ter, introdotto dal Senato, che reca un'ulteriore proroga di sei mesi - fino al 31 dicembre 2006 - del termine fissato dall'articolo 12 del decreto legislativo n. 28 del 2004, di riordino del cinema, per la gestione transitoria da parte della Banca nazionale del lavoro (Sezione per il credito cinematografico) del nuovo fondo per il sostegno alla cinematografia istituito dal medesimo articolo; la necessità della proroga è determinata dalla mancata emanazione del decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, che deve definire, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, le modalità tecniche di gestione del Fondo, di erogazione dei finanziamenti e dei contributi, e di monitoraggio dell'impiego dei finanziamenti concessi. Rileva in particolare che l'articolo in esame prevede di estendere la gestione transitoria di ulteriori sei mesi, in attesa di garantire la piena operatività del Fondo, legata all'emanazione del predetto decreto ministeriale contenente le modalità di gestione.
Ricorda che nel corso dell'esame al Senato è stato inoltre introdotto l'articolo 1-sexies, che, al fine di garantire la copertura degli insegnamenti mediante affidamento e supplenze, proroga l'applicazione da parte delle università, fino al termine dell'anno accademico 2006-2007, di alcune disposizioni della legge 19 novembre 1990, n. 341 sugli ordinamenti didattici universitari, già abrogate dall'articolo 22 della legge 4 novembre 2005, n. 230 che nella passata legislatura ha riordinato la docenza universitaria. La proroga è motivata dalla necessità di dare piena attuazione alle nuove modalità di affidamento degli insegnamenti in essa contenute.
Aggiunge che il disegno di legge di conversione del decreto-legge contiene alcune disposizioni, ai commi 5-8 dell'articolo 1, concernenti i decreti attuativi della legge n. 28 marzo 2003, n. 53, cosiddetta legge Moratti, in materia di istruzione e formazione professionale. In particolare, il comma 5 interviene sull'articolo 1, comma 4, della legge n. 53, che aveva definito in 18 mesi dalla data della loro entrata in vigore il termine per l'adozione di disposizioni correttive e integrative ai decreti legislativi attuativi della legge delega, con il rispetto dei medesimi criteri e princìpi direttivi e con le stesse procedure. Il termine è prorogato, con riferimento ai decreti legislativi riguardanti il diritto dovere all'istruzione, l'alternanza scuola lavoro e il secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, fino a trentasei mesi dalla data della loro entrata in vigore. Il comma 6 del medesimo articolo proroga quindi all'anno scolastico 2007-2008 il regime transitorio concernente l'accesso anticipato alla scuola dell'infanzia, consentendolo ai bambini che


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compiano tre anni di età entro il 28 febbraio. Sottolinea quindi che il secondo periodo del comma 6 prevede che l'iscrizione dei bambini che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento, prevista dall'articolo 2 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, si applica a decorrere dall'anno scolastico 2008-2009. Il successivo comma 7 conferma l'attuale assetto organico delle scuole secondarie di primo grado fino all'anno scolastico 2008-2009; tale organico, secondo il primo decreto attuativo della legge Moratti, il decreto legislativo 59 del 2004 avrebbe dovuto essere modificato con l'entrata a regime del nuovo ordinamento di tale ordine di scuole; il comma 8, infine, prevede il rinvio di un anno - e quindi a decorrere dall'anno scolastico e formativo 2008-2009 - dell'attuazione della riforma del secondo ciclo.
Ritiene quindi complessivamente che il provvedimento in esame rechi disposizioni che danno al nuovo governo i tempi necessari per valutare l'opportunità di intervenire su importanti questioni che riguardano materie di competenza della nostra Commissione e di interesse per tutto il Paese.
Si riserva quindi di presentare una proposta di parere nel prosieguo dell'esame.

Pietro FOLENA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Legge comunitaria 2006.
C. 1042 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2005.
Doc. LXXXVII, n. 1.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato il 28 giugno 2006.

Andrea MARTELLA (Ulivo) rileva che il disegno di legge comunitaria in esame, come già ricordato dal relatore, reca, come di consueto, le disposizioni che conferiscono al Governo la delega legislativa per l'attuazione di direttive che richiedono l'introduzione di normative organiche e complesse. I settori principalmente interessati dalla legge comunitaria per il 2005 sono i trasporti (assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli); la sanità (norme concernenti la titolarità e la gestione delle farmacie e l'esercizio della professione di odontoiatra); l'agricoltura (sanzioni per la violazione della normativa sulla classificazione delle carcasse bovine, sanzioni per il commercio di alimenti per animali, comunicazioni dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura in materia di produzione di olio di oliva); l'attività produttive (immissione sul mercato di biocidi, modifiche al codice al consumo); gli affari sociali (autorizzazioni e immissione in commercio di fitosanitari) e gli affari comunitari (trasformazione del Centro nazionale di informazione e documentazione europea).
Ricorda che tra le direttive comprese nell'Allegato A del disegno di legge riveste interesse della Commissione la direttiva 2005/71/CE, che reca misure volte a favorire l'ammissione e la mobilità dei ricercatori di Paesi terzi nel territorio dell'Unione. La direttiva, il cui termine di recepimento è fissato al 12 ottobre 2007, si applica in particolare ai cittadini stranieri già selezionati da un istituto di ricerca degli Stati membri per svolgere un progetto specifico che richieda un soggiorno superiore a tre mesi. Si muove dal presupposto che, nella prospettiva di realizzare un Spazio europeo della ricerca e di conseguire entro il 2010 l'obiettivo di investire il 3 per cento del PIL nella ricerca, fissato dal Consiglio europeo di Barcellona (marzo 2002), occorre esercitare maggiore richiamo nei confronti dei ricercatori agevolandone l'ingresso e la permanenza nei Paesi comunitari per tutto il periodo necessario alla loro attività; si intende pertanto evitare il rilascio di un permesso di lavoro oltre il permesso di soggiorno. Osserva


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che si tratta di una direttiva che va nel senso di recepire le conclusioni cui si pervenne nel corso del Consiglio europeo del marzo 2005, allo scopo di rilanciare in Europa la ricerca e la formazione scientifica, come primo fattore di impulso allo sviluppo e alla crescita dell'economia dell'Unione.
Ricorda, quindi, che la Commissione è chiamata a pronunciarsi anche sulla Relazione annuale sulla partecipazione italiana all'Unione europea nel 2005.
In tal senso, registra che la relazione reca alcune azioni finalizzate all'attuazione delle decisioni del Consiglio europeo sul rilancio della strategia di Lisbona. Si tratta in particolare del Piano per l'innovazione, la crescita e lo sviluppo (PICO) che prevede, per quanto di interesse della Commissione, investimenti in ricerca e innovazione così come in istruzione e formazione. Rileva in particolare che è vero, al proposito, che la relazione governativa riporta uno stanziamento, a legislazione vigente, di 34 miliardi di euro per il periodo 2005-2008, mentre per la realizzazione del Piano sarebbero necessari ulteriori 13 miliardi di euro. Tale previsione è però stata smentita dallo stesso Governo precedente che l'aveva adottata, in quanto lo stanziamento relativo è risultato non coperto. In considerazione del piano di rientro economico che il governo italiano ha concordato con la Commissione europea si è dovuto quindi rinviarne l'attuazione. Il Piano comunque individua la piena valorizzazione del capitale umano, attraverso una più efficace organizzazione del sistema di istruzione di base e superiore e della formazione professionale per stimolare, tra l'altro, l'attività di ricerca scientifica e, attraverso essa, l'innovazione tecnologica nei processi produttivi; particolare attenzione viene inoltre rivolta allo sviluppo del turismo.
Aggiunge che la legge n. 25 gennaio 2006, n. 29, legge comunitaria 2005, ha previsto il recepimento della direttiva 2005/36/CE, del Consiglio europeo, tesa ad eliminare gli ostacoli regolamentari e amministrativi non necessari al riconoscimento delle qualifiche professionali e alla libera circolazione dei servizi. A tal fine, la direttiva 2005/36/CE consolida in un unico testo e semplifica le direttive settoriali relative a varie professioni e le direttive relative al sistema generale di riconoscimento delle qualifiche professionali. Concorda inoltre con la necessità di dare seguito, nell'ambito delle politiche del settore delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione (TIC), all'iniziativa «i2010 - Una società europea dell'informazione per la crescita e l'occupazione», derivante dal progetto eEurope, scaduto a fine 2005, volta al completamento dello spazio unico europeo dell'informazione, le azioni per la transizione delle trasmissioni televisive dall'analogico al digitale; nonché attuazione alla proposta di direttiva che modifica la normativa «TV senza frontiere» del 1989, volta ad affermare il principio di neutralità tecnologica, la sostituzione delle normative nazionali sulla tutela dei minori con un'unica normativa di base, applicabile in tutta l'UE, come già ricordato dal relatore.
Aggiunge quindi, come già ricordato dal collega Volpini, che in materia di politiche educative, formazione e attività di ricerca, si dovrà proseguire con l'attuazione del nuovo programma integrato per l'istruzione e la formazione durante l'intero arco della vita, che sostituirà a partire dal 2007 i programmi Socrate e Leonardo da Vinci, per riunire in un unico programma l'insieme dei programmi europei esistenti nel settore dell'istruzione e della formazione. Si tratta di progetti complementari al programma già predisposto dall'Unione per il Governo 2006-2011 del Paese. Ricorda infatti che il Governo Prodi, come ha confermato anche oggi il Ministro Fioroni nella sua audizione, è impegnato a costruire un percorso formativo che consenta di apprendere lungo tutto il corso della vita, quale diritto inalienabile di ciascuno. Per questo è necessaria una scuola inclusiva, di qualità, che non lasci indietro nessuno. In una società dell'informazione e del pluralismo culturale quale è quella italiana, la scuola deve essere il perno del sistema formativo, dando spazio alle differenti metodologie


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dell'apprendimento, dando fiducia alle diverse capacità e modalità di crescita delle persone. È da combattere invece l'impoverimento culturale, l'analfabetismo di ritorno, il fallimento formativo, la dispersione scolastica.
Rileva ancora, infine, che le proposte di programmi specifici di ricerca per il periodo 2007/2012 sul tema della salvaguardia dei beni culturali nonché dello sviluppo del settore delle telecomunicazioni dovranno essere portati a compimento essendo da troppo tempo in attesa di attuazione.
Aggiunge infine che l'Italia ha avanzato la propria candidatura alla presidenza Eureka per il 2006-2008, cioè l'iniziativa internazionale di promozione e sostegno alla ricerca scientifica e industriale cui partecipano 35 Paesi e la Commissione europea, di cui evidenzia l'opportunità di promuoverne la realizzazione.

Antonio PALMIERI (FI) rileva, perché sia evidenziato, l'assenza del rappresentante del Governo nell'esame di un provvedimento così importante.

Pietro FOLENA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta

La seduta termina alle 16.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.45 alle 17.15.