XIII Commissione - Resoconto di marted́ 4 luglio 2006


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SEDE CONSULTIVA

Martedì 4 luglio 2006. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, Giovanni Mongiello.

La seduta comincia alle 11.

DL 173/2006: Proroga di termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare e ulteriori proroghe.
C. 1222 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 29 giugno 2006.

Marco LION, presidente, ricorda che nella seduta di giovedì 29 giugno il relatore, onorevole Servodio, ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazione, sulla quale il rappresentante del Governo ha espresso il proprio assenso.

Filippo MISURACA (FI), intervenendo per dichiarazioni di voto, nel ringraziare i colleghi Marinello e Minardo per gli interventi svolti in fase di esame preliminare, rileva che la Commissione si trova ad esaminare in tempi molto ristretti un provvedimento che reca misure di grande importanza per l'agricoltura. Ritiene altresì assai grave che deleghe di grande ampiezza siano conferite al Governo nell'ambito di un disegno di legge di conversione di un decreto legge. Sotto questo profilo riconosce che la proposta di parere presentata dal relatore evidenzia in modo corretto il problema; ritiene peraltro che la richiesta al Governo di presentare un apposito disegno di legge contenente una riforma organica dell'agricoltura e dei settori connessi dovrebbe essere formulata come condizione anziché come osservazione. Giudica altresì opportuno che nel parere venga posta in rilievo l'inadeguatezza di una proroga dei lavori della commissione incaricata di esaminare la questione dei contributi agricoli previdenziali


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pregressi fino al 15 ottobre. Osserva che in proposito nel corso del dibattito sul provvedimento in esame sono state dette inesattezze, anche alla luce del fatto che la commissione non ha potuto finora iniziare i propri lavori. Ritiene pertanto più opportuna una proroga almeno fino al 31 dicembre, anche al fine di evitare che le risorse finanziarie già riservate alla soluzione del problema confluiscano nell'insieme dei finanziamenti disposti dal complesso delle misure che saranno contenute nella finanziaria, anziché essere oggetto di un apposito intervento, che il Parlamento e, in particolare, le Commissioni agricoltura di Camera e Senato potranno esaminare con l'accuratezza che una questione tanto complessa richiede. In assenza di un accoglimento delle proposte avanzate, preannunzia il voto negativo sulla proposta di parere da parte del proprio gruppo.

Teresio DELFINO (UDC), pur esprimendo apprezzamento per la volontà di affrontare questioni decisive per l'agricoltura italiana, quali la modernizzazione del settore e la previdenza agricola, osserva che l'utilizzo dello strumento del decreto-legge per il conferimento di deleghe molto ampie e generiche costituisce una grave violazione delle prerogative parlamentari. Concorda pertanto con la proposta avanzata dall'onorevole Misuraca, dichiarando la disponibilità del proprio gruppo a votare a favore della proposta di parere, purché essa sia formulata con una condizione anziché con una osservazione. A questo riguardo rileva come, piuttosto che prospettare decreti legislativi correttivi e integrativi di quelli già adottati, sarebbe più appropriato un disegno di legge che conferisse al Governo una nuova delega per la riforma del settore, con l'individuazione puntuale di principi e criteri direttivi. Per quanto concerne la questione dei crediti previdenziali agricoli, richiamando quanto osservato dal collega Ruvolo in sede di esame preliminare, evidenzia l'opportunità di garantire alla commissione appositamente costituita un adeguato periodo di lavoro e di dedicare alla soluzione del problema tutto l'impegno e le risorse finanziarie necessarie. In conclusione fa presente che, nel caso in cui il relatore non accolga le sollecitazioni proprie e dell'onorevole Misuraca, il gruppo da lui rappresentato esprimerà un voto contrario.

Claudio FRANCI (Ulivo) esprime il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, dichiarandosi contrario alla trasformazione dell'osservazione in condizione. Ricorda inoltre che poche settimane prima dello scioglimento delle Camere, l'allora ministro Alemanno convocò una conferenza nazionale finalizzata a ridefinire l'uso delle risorse e le politiche di filiera, rivelando in questo modo che l'agricoltura italiana stava attraversando una situazione di grave difficoltà. Il decreto-legge in esame offre una risposta diretta e tempestiva ad alcune questioni di grande rilievo per il settore agricolo. Occorre inoltre a suo avviso considerare che il provvedimento comporta un restringimento delle deleghe che erano state conferite al Governo nel 2001 e nel 2003, in quanto permette di intervenire soltanto sui decreti legislativi già adottati. Per quanto concerne il tema dei contributi previdenziali agricoli, ricorda che il decreto-legge adottato allo scadere della scorsa legislatura fu rinviato al Parlamento dal Presidente della Repubblica per carenza di copertura finanziaria. Ritiene pertanto che le misure contenute nel provvedimento in esame siano rivolte, per un verso, a garantire la continuità dell'attività della commissione appositamente costituita e, per l'altro, a reperire idonee risorse finanziarie. Sotto questo profilo risulta a suo avviso condivisibile il termine del 15 ottobre prossimo, che permetterà di esaminare il problema nell'ambito della manovra di finanza pubblica. In conclusione ribadisce il voto favorevole del proprio gruppo alla proposta di parere, come presentata dal relatore.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) in primo luogo ricorda che sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 2 del 2006, che conteneva le


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misure necessarie per risolvere il problema dei contributi previdenziali agricoli pregressi, anche i gruppi di centro-sinistra votarono a favore. In secondo luogo chiede al relatore di tenere conto del parere espresso dal Comitato per la legislazione, che esprime forti riserve sulle scelte normative del Governo e, in particolare, sull'inserimento di deleghe legislative nell'ambito di un disegno di legge di conversione di un decreto-legge. Anche alla luce del citato parere, ritiene che la Commissione agricoltura debba formulare un parere con condizione, anziché con osservazione, al fine di rendere più efficace il proprio intervento e di tutelare in modo migliore le prerogative della Commissione stessa per quanto riguarda le decisioni normative in agricoltura.

Gino SPERANDIO (RC-SE) dichiara di condividere in ampia parte le osservazioni formulate dal collega Franci ed esprime l'assenso del proprio gruppo sulla proposta di parere, come formulata dal relatore. Osserva che richiederebbe molto tempo e una diversa sede esaminare il processo di lungo periodo che ha portato a un trasferimento del potere di legiferare dal Parlamento al Governo. Occorre tuttavia valutare il provvedimento in esame tenendo conto della situazione in cui si colloca, anche sotto il profilo istituzionale, con particolare riferimento alle difficoltà che il Governo e la maggioranza incontrano nel far approvare le proprie proposte presso un ramo del Parlamento. Sotto questo profilo, rileva che, pur non potendo ritenere completamente soddisfacente il provvedimento in esame, l'utilizzo dello strumento del decreto-legge rappresenta la risposta a una composizione eterogenea dei due rami del Parlamento, dovuta ad una riforma del tutto criticabile della legge elettorale. Nel merito delle misure adottate, auspica che la Commissione possa comunque svolgere un proficuo lavoro sugli schemi di decreto legislativo, anche con riferimento alla questione alimentare; ritiene invece che, relativamente al problema dei contributi previdenziali agricoli, l'intervento del Governo sia del tutto appropriato, in quanto si tratta di definire procedure amministrative complesse, al tempo stesso individuando le adeguate risorse finanziarie. In conclusione conferma il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Luca BELLOTTI (AN) richiama i membri della Commissione ad interventi che siano attinenti al merito dei provvedimenti in esame, evidenziando altresì l'esigenza di tutelare i tempi di intervento dell'opposizione. In proposito sottolinea come i gruppi di centro-destra abbiano tenuto sul provvedimento in esame un comportamento costruttivo, tanto più apprezzabile in quanto sarebbe stato preferibile avere la possibilità di ascoltare in audizione il Ministro sulle linee programmatiche della propria attività prima di pronunciarsi su un provvedimento che affronta questioni di grande rilievo per il mondo agricolo. Ribadisce che l'utilizzo del decreto-legge per il conferimento di deleghe al Governo limita fortemente la Commissione nell'esercizio dei poteri di decisione normativa che le sono attribuiti. Osserva altresì che la maggioranza non pare disponibile ad accogliere le proposte dell'opposizione sui tempi necessari per assicurare una proficua attività da parte della commissione competente in materia di contributi previdenziali agricoli. Rileva infine la gravità dell'attribuzione al Governo di una delega assolutamente generica in materia di disciplina dei prodotti alimentari, che costituisce tra l'altro per il Ministero delle politiche agricole un ambito di nuova competenza. Per le ragioni indicate esprime il voto negativo del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Antonio SATTA (Pop-Udeur) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, osservando che tale proposta individua in modo equilibrato non solo gli aspetti condivisibili del provvedimento, ma anche quelli che possono essere soggetti a riserve e rilevando che la Commissione mantiene comunque


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uno spazio di intervento per iniziative proprie.

Giuseppina SERVODIO (Ulivo), relatore, ringrazia i colleghi per l'attenzione dedicata al provvedimento in esame e alla propria proposta di parere, evidenziando che essa reca una osservazione di carattere non tecnico, ma politico. Sotto questo profilo ritiene molto importante che il Governo abbia espresso il proprio assenso, impegnandosi a discutere in Commissione un disegno di legge di riforma organica del settore. Per queste ragioni, pur condividendo la rilevanza attribuita al tema dei rapporti tra Governo e Parlamento, ritiene che non sussista l'esigenza di trasformare l'osservazione contenuta nella propria proposta di parere in condizione. Con specifico riferimento ai termini della proroga dei lavori della commissione incaricata di elaborare proposte in merito al complesso problema dei contributi previdenziali agricoli, ritiene che sia priva di utilità una proroga più ampia, osservando che la data del 15 ottobre permette di esaminare il problema nell'ambito delle misure contenute nella legge finanziaria. Osserva altresì che le posizioni espresse da deputati del centro-destra su questo punto appaiono contraddittorie, in quanto alcuni hanno affermato che non si dovesse prevedere alcuna proroga, in modo da imporre alla commissione la conclusione dei propri lavori entro la fine di luglio, mentre altri hanno giudicato la proroga insufficiente e ne hanno richiesto una più ampia. In conclusione auspica che la Commissione accolga la propria proposta di parere.

Marco LION, presidente, pone in votazione la proposta di parere con osservazione formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazione formulata dal relatore (vedi allegato al resoconto di giovedì 29 giugno 2006).

La seduta termina alle 11.50.

AUDIZIONI

Martedì 4 luglio 2006. - Presidenza del Presidente Marco LION. - Interviene il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Paolo De Castro.

La seduta comincia alle 14.10.

Audizione del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Paolo DE CASTRO, sugli indirizzi e sulle linee programmatiche del Governo nelle materie di compentenza del Ministero.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e rinvio).

Marco LION, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso, anche mediante la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce quindi l'audizione.

Il ministro Paolo DE CASTRO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Filippo MISURACA (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, evidenzia, a nome di tutti i gruppi di opposizione, l'opportunità di rinviare lo svolgimento del dibattito alla seduta di domani.

Marco LION, presidente, accogliendo la richiesta dell'onorevole Misuraca, ringrazia il Ministro per la relazione svolta e rinvia il seguito dell'audizione alla seduta già convocata per domani.

La seduta termina alle 15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.