II Commissione - Mercoledì 19 luglio 2006


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ALLEGATO 1

5-00099 Consolo, Contento, Buongiorno, Cirielli e Siliquini: Sulle disposizioni del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, inerenti l'avvocatura.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Ministero della giustizia, ancor prima dell'emanazione del decreto-legge n. 223, aveva ripreso in esame la problematica poi trattata nel decreto, per le parti interessanti il Dicastero, nel più ampio quadro della riforma delle professioni intellettuali.
Infatti era ed è ferma intenzione del Ministro Mastella, come già da lui ripetutamente annunciato, varare al più presto un disegno di legge-quadro sulle professioni con questa rapida metodologia: riprendere la cosiddetta bozza Vietti-bis, sulla quale si era già realizzata una larga convergenza, valutarla anche alla luce degli ultimi orientamenti comunitari, acquisire le indicazioni delle categorie professionali, concertare i contenuti con gli altri Ministeri interessati, definire lo schema.
L'attività già iniziata ha avuto una battuta di arresto a seguito della promulgazione del decreto-legge. In sede di Consiglio, il Ministro Mastella non ha mancato di rappresentare l'utilità e l'opportunità di un disegno complessivo ove riconsiderare anche i problemi tariffari, quelli della pubblicità e delle forme societarie tra professionisti. Si è preferito invece anticipare le suddette tematiche.
Da varie parti - ed anche in occasione delle audizioni delle categorie - sono state prospettate molteplici perplessità, e cioè: l'abolizione del minimo tariffario rischia di portare una concorrenzialità sul basso con possibile scadimento della professionalità; in alcune prestazioni il professionista agisce anche come pubblico ufficiale impossibilitato al rifiuto il che è incompatibile con l'abolizione dei minimi, analogamente per prestazioni ove c'è pure l'esercizio di una funzione di pubblica necessità; e così via. Si tratta di considerazioni che non lasciano insensibile il Ministro della Giustizia.
Comunque il Dicastero ha proposto alcune modifiche al testo originario dell'articolo 2 in questi termini:
per le professioni giuridiche, lasciare fermo il minimo tariffario per attività giudiziali in senso stretto o di esercizio di pubbliche funzioni, eliminandolo viceversa per attività di consulenza varia;
mantenere l'obbligatorietà dei parametri tariffari per le liquidazioni giudiziali;
limitate la pubblicità ai titoli professionali ed altri dati caratterizzanti la sola professione;
consentire forme societarie con oggetto esclusivo tra famiglie professionali omogenee con divieto di partecipazioni multiple;
introdurre la forma scritta nel caso di accordo in cui il compenso sia parametrato all'obiettivo perseguito.

Le prime due proposte emendative non sono state condivise; viceversa le altre, ma con alcune submodifiche.


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Intanto il Governo ha modificato l'originaria formula nel senso che le tariffe restano, anche nel minimo, ma non sono obbligatorie.
In questo modo si conservano i parametri per le liquidazioni in sede giudiziaria, per le determinazioni degli onorati notarili ed anche per la quantificazione di quel 10 per cento che i notai debbono versare all'Archivio Notarile e che può ancora calcolarsi sul minimo tariffario.


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ALLEGATO 2

5-00101 Costa: Sull'interruzione dell'anticipazione delle spese di giustizia da parte degli uffici postali.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'articolo 21 del decreto legge 223 dice: «Per il pagamento delle spese di giustizia non è ammesso il ricorso all'anticipazione da parte degli uffici postali, tranne che per gli atti di notifiche concernenti procedimenti penali.
Al pagamento delle spese di giustizia si provvede secondo le ordinarie procedure stabilite dalla vigente normativa di contabilità generale dello Stato».
Si tratta delle spese per gli onorari degli avvocati iscritti al gratuito patrocinio, i compensi ai consulenti tecnici, agli interpreti ed ai traduttori, le spese per le intercettazioni, quelle di custodia (tutte gravanti sul capitolo 1360), nonché le indennità dovute alla magistratura onoraria (giudice di pace, got, vpo e goa) (capitolo 1362).
Il Ministero ha proposto alla Presidenza del Consiglio due modifiche all'articolo 21, la prima tendente a ricondurre nell'alveo delle anticipazioni da parte delle Poste gli oneri delle notificazioni e delle esecuzioni nei procedimenti civili, allorquando essi siano a carico dell'erario; l'altra tendente a differire i termini di efficacia delle nuove disposizioni al 1o ottobre 2006, in modo da consentire all'Amministrazione la riorganizzazione degli uffici, anche attraverso la individuazione a livello circondariale di delegati alla spesa.
La prima modifica è stata recepita nel testo presentato al Senato, la seconda no.
Inoltre il Ministero, al fine di fronteggiare le inevitabili ripercussioni sull'attività giudiziaria ha emanato, il 12 luglio 2006, una circolare con cui si dispone che i funzionari delegati alla spesa presso la Corte di appello e le Procure generali corrispondano, con ordinativi tratti sui fondi accreditati, i compensi spettanti ai giudici onorari e agli ufficiali giudiziari. Nel contempo sono stati avviati opportuni contatti con il Ministero dell'Economia e Finanze al fine di individuare una nuova modalità di pagamento delle indennità dovute alla magistratura onoraria attraverso particolari ruoli di spesa fissa gestiti dalle Direzioni provinciali del Tesoro, semmai a cadenza mensile.


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ALLEGATO 3

5-00102 Lussana e Fugatti: Sul Tribunale di Rovereto nell'ottica della revisione della geografia giudiziaria.

TESTO DELLA RISPOSTA

Effettivamente nel programma del Governo, in particolare del Dicastero della giustizia, c'è la revisione della geografia giudiziaria in modo da rivederne il reticolo sia per renderlo più attuale sia per una necessaria coerenza con il rapporto «costi-benefici». D'altronde, anche il precedente Governo aveva assunto tale iniziativa, in parallelo con la legge delega per la riforma dell'ordinamento giudiziario, ma poi questa parte fu stralciata.
Secondo la relazione già fatta dal Ministro Mastella alle Commissioni parlamentari, la funzionalità ordinaria di un tribunale richiede almeno 14 magistrati, così da costituire una sezione civile e una penale dibattimentale, destinando inoltre un giudice per la funzione gip ed altro per la funzione gup. E ciò ad evitare sezioni promiscue poco efficienti per difetto di specializzazione, incompatibilità nell'ufficio gip-gup ed eccessivo impiego di giudici onorari.
Questo non significa che di colpo si aboliranno tutti gli uffici con meno di 14 magistrati né che già si abbia un elenco di uffici da abolire, e spiego perché.
In primo luogo è necessario non contenere troppo il reticolo giudiziario per esigenze istituzionali e sociali; in secondo luogo occorre effettuare un ben preciso monitoraggio relativo all'entità del bacino di utenza, alla collocazione geografica, al flusso di lavoro, alle particolarità sia del contenzioso sia delle modalità della resa di giustizia a causa di singolarità di composizione del plesso di utenza, di eventuale bilinguismo e di quant'altro interessa una efficiente ed efficace resa di giustizia.
In secondo luogo, potrà risultare opportuno, per uffici peculiari, rafforzare l'organico traendone le forze da altro ufficio da sopprimere, così da ricreare un reticolo giudiziario meno esteso ma più compatto e coerente nelle dimensioni, quindi meglio gestibile in termini di efficienza.
Quanto, in particolare, al Tribunale di Rovereto, nella suddetta attività di monitoraggio si terrà certamente conto delle peculiarità, vale a dire della collocazione geografica, della particolare composizione del plesso di utenza, della efficiente produttività, in una valutazione complessiva che, ripeto, non produrrà soltanto soppressioni ma anche accorpamenti circondariali e/o rafforzamenti di determinate sedi.


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ALLEGATO 4

5-00100 Mazzoni e Adolfo: Sulla carenza di organico degli agenti penitenziari in Liguria.

TESTO DELLA RISPOSTA

Effettivamente presso gli istituti penitenziari del Provveditorato di Genova risulta un organico nominale di 1264 unità e un organico effettivo di 1060 unità, cioè un deficit di 204 persone. Inoltre risulta un'entità di distacco extraregionale di 101 unità per gravi motivi familiari, per servizio scorte, per motivi sindacali, gruppi sportivi ed altro.
Dunque la carenza segnalata dall'onorevole interrogante, che riguarda soprattutto la Casa Circondariale di Savona e quella di La Spezia, è reale; né si può compensare con trasferimenti o distacchi da altri istituti perché il deficit è generalizzato.
Allo stato è in programmazione un concorso a n. 30 posti per allievi agenti femminili del Corpo di Polizia penitenziaria, riservata ai volontari in ferma annuale; il relativo bando emanato con le modalità previste dal decreto interministeriale 16 marzo 2006 è tuttora al visto della Corte dei Conti.
L'unica soluzione potrebbe essere la previsione dell'assunzione di 500 ausiliari nella prossima Legge Finanziaria, così come fatto in quella precedente nei confronti di altre Forze di Polizia.


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ALLEGATO 5

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2007-2011. Doc. LVII, n. 1.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La II Commissione,
esaminato il Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica (DPEF) per gli anni 2007-2011;
espresso apprezzamento per l'impegno pluriennale volto al rientro nell'ambito delle compatibilità macroeconomiche dell'Unione economica e monetaria quale quadro generale per la realizzazione dei simultanei obiettivi di sviluppo, risanamento e crescita;
valutato positivamente l'orientamento verso un utilizzo efficiente delle risorse nel settore della giustizia che passi attraverso la revisione degli apparati centrali e periferici del Ministero ed il coordinamento delle sedi giudiziarie;
condiviso l'intento di potenziare gli strumenti e le norme per la tutela dell'infanzia, riformando le competenze dei tribunali ordinari e dei tribunali dei minori, istituendo il Garante per l'infanzia e l'adolescenza, semplificando le procedure in materia di adozione e affidamento, riorganizzando e rafforzando l'Osservatorio contro la pedofilia;
considerata la centralità del settore della giustizia quale componente essenziale del sistema-Paese, in quanto servizio pubblico reso ai cittadini ed agli operatori economici;
preoccupata per la persistente lentezza dei processi che non solo incide su diritti costituzionalmente garantiti, ma limita gravemente le possibilità di sviluppo e di crescita della società nel suo complesso, ed in particolare nelle aree depresse del Paese;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
1) i problemi della giustizia siano maggiormente collocati nella più ampia prospettiva dello sviluppo globale del Paese in termini di produttività e competitività;
2) i tempi della giustizia siano oggetto di tempestivi ed improcrastinabili interventi sia in ambito civile che penale;
3) le risorse della giustizia siano prioritariamente rivolte agli investimenti infrastrutturali per la riqualificazione degli uffici giudiziari e per la ristrutturazione degli istituti penitenziari, nonché alle attività di formazione.


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ALLEGATO 6

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2007-2011. Doc. LVII, n. 1.

NUOVA PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La II Commissione,
esaminato il Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica (DPEF) per gli anni 2007-2011;
espresso apprezzamento per l'impegno pluriennale volto al rientro nell'ambito delle compatibilità macroeconomiche dell'Unione economica e monetaria quale quadro generale per la realizzazione dei simultanei obiettivi di sviluppo, risanamento e crescita;
valutato positivamente l'orientamento verso un utilizzo efficiente delle risorse nel settore della giustizia che passi attraverso la revisione degli apparati centrali e periferici del Ministero ed il coordinamento delle sedi giudiziarie;
condiviso l'intento di potenziare gli strumenti e le norme per la tutela dell'infanzia, riformando le competenze dei tribunali ordinari e dei tribunali dei minori, istituendo il Garante per l'infanzia e l'adolescenza, semplificando le procedure in materia di adozione e affidamento, riorganizzando e rafforzando l'Osservatorio contro la pedofilia;
considerata la centralità del settore della giustizia quale componente essenziale del sistema-Paese, in quanto servizio pubblico reso ai cittadini ed agli operatori economici;
preoccupata per la persistente lentezza dei processi che non solo incide su diritti costituzionalmente garantiti, ma limita gravemente le possibilità di sviluppo e di crescita della società nel suo complesso, ed in particolare nelle aree depresse del Paese;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
1) i problemi della giustizia siano maggiormente collocati nella più ampia prospettiva dello sviluppo globale del Paese in termini di produttività e competitività;
2) la finalità di assicurare la ragionevole durata dei processi sia oggetto di tempestivi ed improcrastinabili interventi;
3) siano prioritariamente perseguiti gli investimenti infrastrutturali per la riqualificazione degli uffici giudiziari e per la ristrutturazione degli istituti penitenziari, l'incremento delle risorse umane e materiali nonché delle attività di formazione e di reclutamento, anche con particolare riguardo alla polizia penitenziaria e alla rete dei servizi sociali territoriali;
4) sia potenziato il dipartimento per la giustizia minorile, anche in termini di dotazione finanziaria e di personale.