XIII Commissione - Resoconto di giovedì 20 luglio 2006


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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 20 luglio 2006. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 13.45.

5-00104 Fundarò: Interventi per lo smaltimento delle produzioni vinicole.

Marco LION, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Massimo Saverio Ennio FUNDARÒ (Verdi) illustra l'interrogazione in titolo, rilevando che significativi finanziamenti sono stati destinati all'attuazione del progetto sperimentale a sostegno del ricorso a carburanti derivanti da prodotti di origine agricola previsto inizialmente dalla legge n. 388 del 2000. Tale progetto, peraltro, dopo ripetuti differimenti non risulta ancora concretamente avviato.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Massimo Saverio Ennio FUNDARÒ (Verdi), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto, in quanto la risposta


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predisposta dagli uffici del Ministero permette di comprendere che sussistono impedimenti all'attuazione di un programma che era stato presentato con grande risalto. Invita pertanto il sottosegretario, onorevole Boco, ad attivarsi per acquisire ulteriori elementi informativi. Osserva che dalla risposta ricevuta emerge comunque che le cause di impedimento vanno cercate, al fine di rimuoverle, presso il Ministero dell'economia e delle finanze.

5-00105 Zucchi: Situazione di siccità nelle regioni dell'Italia settentrionale.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando la grave siccità che sta colpendo le regioni dell'Italia settentrionale dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia e sottolineando le pesanti conseguenze che essa ha su diverse tipologie di coltivazioni. Osserva altresì che si tratta di un fenomeno non occasionale, ma strutturale, connesso alle modalità complessive di gestione delle acque.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo), replicando, ringrazia il sottosegretario per le indicazioni fornite nella propria risposta, pur osservando che l'interrogazione da lui presentata era volta non soltanto ad avere un quadro della normativa e degli interventi attualmente previsti, ma anche e soprattutto a ricevere indicazioni sulle linee di azione di carattere strutturale che si intendono adottare.

5-00106 Mellano: Emergenza idrica nelle regioni dell'Italia settentrionale e centro-settentrionale e politiche di risparmio idrico in agricoltura.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) illustra l'interrogazione in titolo, rilevando la corrispondenza del tema con quello dell'interrogazione dell'onorevole Zucchi. A titolo di esempio, richiamando la propria esperienza nel Consiglio regionale del Piemonte, evidenzia che in tale regione si registra un consumo di acqua per uso agricolo pari a 8,3 miliardi di metri cubi annui, in confronto con i 500 milioni di metri cubi destinati ad usi industriali e i 500 milioni di metri cubi ad uso idropotabile. Queste cifre mostrano in tutta evidenza l'incidenza preponderante dell'agricoltura nell'utilizzo dell'acqua e l'esigenza, a fronte di gravi situazioni di carenza idrica, di una diversa cultura della gestione dell'acqua in agricoltura. A tal fine ritiene che un contributo importante potrebbe venire dalla predisposizione di un «manuale di buona pratica irrigua» a valenza nazionale.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Precisa peraltro che, senza in alcun modo abdicare alle responsabilità che il Governo deve dimostrarsi in grado di assumere, riterebbe molto importante una seria riflessione in Parlamento sull'utilizzo delle risorse idriche. Si tratta infatti di una questione essenziale non soltanto per il futuro dell'agricoltura italiana, ma in generale, per la convivenza civile e la sostenibilità dello sviluppo economico del Paese. Rileva che si è in presenza di una situazione diversa rispetto a quella tradizionale, al punto che gravi fenomeni di carenza idrica si registrano non solo nelle regioni meridionali, ma anche in tutto il Nord del Paese. Tali fenomeni dimostrano che lo sfruttamento dell'acqua connesso alla produzione di energia risulta difficilmente sostenibile e che anche i processi produttivi in agricoltura sono stati definiti in tempi e in condizioni in cui non sussisteva il problema di una insufficienza idrica. Rivolge quindi un invito agli organi parlamentari a sollecitare e sviluppare una riflessione di fondo che sappia affrontare gli aspetti strutturali di un problema vitale quale è quello dell'uso dell'acqua.


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Bruno MELLANO (RosanelPugno), replicando, si dichiara insoddisfatto per la risposta scritta predisposta dal Ministero, in quanto si tratta di una mera ricognizione della situazione normativa esistente e degli interventi in corso. Si dichiara invece pienamente soddisfatto per le considerazioni che il sottosegretario, onorevole Boco, ha aggiunto, in quanto in esse si riconosce che il problema dell'acqua ha una valenza assolutamente prioritaria e che è necessario intervenire rispetto ad una cultura irrigua tradizionale che si rivela superata. Ricorda in proposito, a titolo di esempio, quanto ampiamente si ricorre all'utilizzo dell'acqua a scorrimento. Apprezza pertanto che anche il rappresentante del Governo ritenga necessario un cambiamento culturale di fondo e auspica che il Parlamento possa concorrere con un ruolo propositivo a conseguire un obiettivo tanto importante e difficile, quanto necessario.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo), in considerazione dell'ampia corrispondenza tra il contenuto della propria interrogazione e quello dell'interrogazione del collega Mellano, aggiunge anche il proprio apprezzamento nei confronti dell'intervento del sottosegretario, onorevole Boco, richiamando l'esigenza che il Parlamento dimostri una effettiva capacità di proposta e di approfondimento su un tema decisivo non soltanto per l'agricoltura, ma per molti aspetti fondamentali della vita del Paese.

5-00107 Delfino: Interventi a favore del settore avicolo.

Leonardo MARTINELLO (UDC) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è firmatario, sottolineando che, di fronte alla grave e lunga crisi che ha colpito il settore avicolo è necessario garantire agli operatori la certezza degli interventi pubblici di sostegno. L'interrogazione pertanto è rivolta a conoscere in modo particolare quale sia lo stato di attuazione dei contributi previsti dalla legislazione vigente a favore del settore.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Leonardo MARTINELLO (UDC), replicando, ringrazia il sottosegretario per l'illustrazione dettagliata delle procedure relative agli aiuti previsti per il settore avicolo e, al tempo stesso, ribadisce l'esigenza di controllare con attenzione lo svolgimento di tali procedure per garantire che agli operatori del settore vengano effettivamente erogati i contributi previsti dalla legge.

Marco LION, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.10.

RISOLUZIONI

Giovedì 20 luglio 2006. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Boco.

La seduta comincia alle 14.10.

7-00025 Alessandri: Sulle procedure di riscossione coattiva dei prelievi supplementari sul latte.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Angelo ALESSANDRI (LNP), illustrando la risoluzione di cui è primo firmatario, ricorda che la vicenda delle quote latte si protrae da molto tempo e rappresenta una situazione in cui tutti i soggetti coinvolti, in un modo o in un altro, hanno gravi responsabilità. L'Italia ha definito una disciplina che in concreto ha condotto ad una applicazione dei prelievi con forti disparità. Osserva che attualmente intere famiglie e aziende agricole si trovano a dover fronteggiare direttamente


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gli ufficiali giudiziari che effettuano le procedure esecutive, con il rischio di vedere posti all'asta i beni fondamentali dell'azienda, a partire dai terreni. La risoluzione di cui è primo firmatario ha innanzitutto la finalità di far presente che il problema delle quote latte non è risolto. Il numero dei produttori che hanno aderito alla rateizzazione è limitato e, tra questi, sono assai pochi quelli che sono stati in grado di pagare la prima rata e ancor meno quelli capaci di far fronte alle rate successive. Occorre a suo avviso individuare una soluzione che intervenga prima che la situazione sia diventata irreparabile. In primo luogo, pertanto, occorre scongiurare il pericolo che le aziende produttrici siano costrette a chiudere e che i terreni e gli altri loro beni siano posti all'asta. Quindi, anche impegnandosi nei necessari negoziati con le competenti istituzioni comunitarie, occorre che il Governo pervenga a ridefinire una rateizzazione che risulti praticabile e che, tra l'altro, sia caratterizzata dalla necessaria flessibilità, con specifico riferimento alle situazioni di crisi del settore. In sostanza si tratta di garantire che tutti paghino, ma possano farlo in modo sostenibile. Ritiene che l'impegno su questo grave problema sia tanto più doveroso nel momento in cui il Governo si dichiara pronto ad intervenire per regolarizzare altre situazioni, quali quelli dei contributi previdenziali non pagati; a differenza di queste ultime, nelle quali l'intervento si configura come una semplice sanatoria, nel caso delle quote latte è in gioco la sopravvivenza di molte aziende che lavorano e producono. In conclusione ritiene che si debba arrivare a definire una linea di azione concretamente praticabile, con la quale, superando gli scontri del passato, si fronteggino le situazioni di emergenza attualmente presenti e si fornisca una effettiva soluzione al problema. Auspica quindi un impegno comune in questa direzione da parte della Commissione, che possa essere da stimolo anche nei confronti del Governo, in considerazione del fatto che il Ministro delle politiche agricole ha dichiarato di essere consapevole della gravità della questione e di essere pronto ad intervenire.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo), nel ringraziare l'onorevole Alessandri per aver portato all'attenzione della Commissione una questione tanto importante, osserva che proprio la rilevanza e la delicatezza del problema richiedono da parte della Commissione una riflessione approfondita, in modo da formulare nei confronti del Governo indirizzi che risultino efficaci e, al tempo stesso, effettivamente praticabili.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) ringrazia l'onorevole Alessandri per aver mostrato come il problema delle quote latte costituisca una vicenda annosa, che viene spesso dichiarata chiusa, ma che non lo è affatto. Ricorda che si tratta altresì di una vicenda che ha esposto il Paese ad una forte attenzione da parte degli altri partner dell'Unione europea e che è stata oggetto di un difficile negoziato con le istituzioni della Comunità. Ritiene che si debba pervenire ad una soluzione che sia praticabile non soltanto per quanto concerne le esigenze delle aziende a cui si applicano i prelievi, ma anche per quanto riguarda il rispetto della normativa comunitaria. Auspica pertanto che il Governo sappia raccogliere in modo positivo le sollecitazioni che provengono dalla risoluzione in discussione.

Massimo Saverio Ennio FUNDARÒ (Verdi), nel convenire sulla importanza della questione sollevata dall'onorevole Alessandri, preannuncia la presentazione di una propria risoluzione sul tema, auspicando che la Commissione pervenga ad una sintesi unitaria dei diversi atti di indirizzo.

Il sottosegretario Stefano BOCO ringrazia l'onorevole Alessandri per aver introdotto nei lavori della Commissione una questione tanto complessa in se stessa, quanto grave e delicata per le conseguenze che può avere, non soltanto sui produttori soggetti ai prelievi. Fornisce quindi alla Commissione una nota, nella quale viene


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chiarita la situazione attuale, anche attraverso un'ampia illustrazione di dati numerici (vedi allegato 5). Pur non condividendo i termini della risoluzione dell'onorevole Alessandri, ritiene che un serio confronto nell'ambito dei lavori della Commissione possa dimostrarsi molto utile per individuare le linee di fondo di una soluzione del problema effettivamente praticabile. Per questa ragione ritiene che non sia opportuno passare alla votazione sulla risoluzione, ma che, nei tempi necessari, la Commissione effettui un adeguato approfondimento della questione, i cui esiti il Governo si impegna a tenere nella massima considerazione.

Angelo ALESSANDRI (LNP) precisa che la risoluzione di cui è primo firmatario non esprime la posizione del proprio gruppo politico sul tema delle quote latte, ma rappresenta piuttosto un tentativo di mediazione, nato anche dal confronto diretto e non facile con i produttori che rifiutano il pagamento dei prelievi. Ritiene assolutamente urgente intervenire per superare la situazione di emergenza in cui si trovano famiglie e aziende sottoposte a procedure esecutive. Occorre poi trovare in termini generali una soluzione normativa che garantisca che tutti paghino quanto dovuto, ma possano farlo in modi sostenibili. Ritiene che questo obiettivo rappresenti un risultato molto importante, in quanto il settore si dimostra disponibile ad adempiere ai propri obblighi, purché il Governo riveli la ragionevolezza e il buon senso necessari per individuare una disciplina che risulti sostenibile. In conclusione ribadisce che la risoluzione, maturata di propria iniziativa, intende essere il primo passo in un percorso che conduca al superamento dei conflitti e degli scontri registrati in passato, per pervenire ad una soluzione valida ed effettivamente applicabile.

Marco LION, presidente, anche alla luce delle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo, rinvia il seguito della discussione ad una successiva seduta.

La seduta termina alle 14.40.