I Commissione - Resoconto di mercoledì 26 luglio 2006


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AUDIZIONI

Mercoledì 26 luglio 2006. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Vannino Chiti.

La seduta comincia alle 14.05.

Seguito dell'audizione del Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Vannino Chiti sulle linee programmatiche del suo dicastero.
(Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi il seguito dell'audizione.

Intervengono per formulare osservazioni e porre quesiti i deputati Franco RUSSO (RC-SE) e Italo BOCCHINO (AN).

Replica quindi il Ministro Vannino CHITI, rispondendo ai quesiti formulati.


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Luciano VIOLANTE, presidente, ringrazia il Ministro Vannino CHITI per il suo intervento. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 14.45.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

Sull'ordine dei lavori.

Luciano VIOLANTE, presidente, propone un'inversione dell'ordine del giorno nel senso di iniziare l'esame congiunto in sede consultiva dei disegni di legge n. 1253, recante rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2005 e n. 1254, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006, e, successivamente, dare luogo allo svolgimento dell'audizione del Ministro per i diritti e le pari opportunità sulle linee programmatiche del suo dicastero.

La Commissione consente.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 luglio 2006. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE.

La seduta comincia alle 14.45.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2005.
C. 1253 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006.
C. 1254 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2006 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2006.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esaminare congiuntamente il disegno di legge recante rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2005 ed il disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2006, limitatamente agli stati di previsione e alle parti di propria competenza. L'esame si concluderà con la votazione di una relazione riferita a ciascuno stato di previsione a cui verranno allegati gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione. Per quanto attiene all'organizzazione dei lavori, ricorda infine che la Commissione dovrà concludere il proprio esame sui suddetti disegni di legge entro venerdì 28 luglio 2006 e che, conseguentemente, il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge di assestamento è fissato alle ore 18 di oggi, mercoledì 26 luglio 2006.

Francesco ADENTI (Pop-Udeur), relatore, osserva che il rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria. Rileva tuttavia come i dati contenuti nei provvedimenti in esame vadano


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progressivamente attenuandosi alla luce del decentramento delle funzioni amministrative a favore degli enti locali. Tale aspetto assumerà una rilevanza ancora maggiore quando l'articolo 119 della Costituzione sarà compiutamente attuato. In particolare, l'articolo 1 del disegno di legge dispone l'approvazione del rendiconto generale delle amministrazioni dello Stato e dei rendiconti delle amministrazioni e delle aziende autonome, mentre gli articoli da 2 a 5 espongono i risultati complessivi relativi alle amministrazioni dello Stato per l'esercizio finanziario 2005. Si sofferma sull'articolo 7, con cui viene proposta la sanatoria per le eccedenze di impegni e di pagamenti risultate in sede di consuntivo, rispettivamente sul conto della competenza, sul conto dei residui e sul conto della cassa. Le eccedenze sono indicate per unità previsionale di base di riferimento e corrispondono a quelle rilevate dalla Corte dei conti nella decisione sul rendiconto generale dello Stato. Le eccedenze sono state complessivamente pari a 740 milioni di euro in conto competenza, a 2,5 milioni di euro in conto residui e a 799 milioni di euro in conto cassa. Osserva che nel corso del 2005 l'economia mondiale ha continuato a registrare un tasso di crescita notevole, nonostante un rallentamento nella seconda parte dell'anno, sostenuta, in particolare, dalla forte crescita degli Stati Uniti e dei paesi emergenti, in particolare, di quelli asiatici. L'economia dell'area dell'euro ha invece manifestato un rallentamento, registrando un tasso di crescita del prodotto interno lordo all'1,3 per cento, più basso rispetto a quello raggiunto l'anno precedente (2 per cento). Per quanto concerne l'Italia, nel 2005 la crescita del prodotto interno lordo in termini reali è risultata nulla, rispetto all'1,1 per cento registrato nel 2004. La stagnazione dell'economia italiana nel 2005 ha avuto incidenza sui saldi di finanza pubblica. In particolare, l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è stato pari al 4,1 per cento del prodotto interno lordo, con un peggioramento di 0,7 punti percentuali rispetto al risultato raggiunto nel 2004. In valore assoluto, l'indebitamento netto si è attestato a 58.174 milioni di euro, in confronto con i 47.652 milioni di euro raggiunti nel 2004. Il valore dell'indebitamento netto è il risultato di un avanzo primario pari allo 0,4 per cento del prodotto interno lordo e di una spesa per interessi pari al 4,6 per cento del prodotto interno lordo. In confronto con il 2004, la riduzione dell'avanzo primario, pari a 0,9 punti percentuali rispetto al prodotto interno lordo, è stata parzialmente compensata dalla diminuzione degli oneri per interessi (-0,1 punti percentuali rispetto al prodotto interno lordo). Il saldo corrente ha continuato a presentare, nel 2005, un valore negativo, attestandosi a -0,5 per cento del prodotto interno lordo, con un ulteriore peggioramento di 0,1 punti percentuali di prodotto interno lordo rispetto al risultato raggiunto nel 2004 (-0,4 per cento). Per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero dell'interno, la legge di assestamento 2005 (legge 11 novembre 2005, n. 233) ha aumentato le dotazioni iniziali di competenza e le autorizzazioni di cassa rispettivamente di 1.796,47 e di 2.230,26 milioni di euro. Il conto consuntivo del Ministero dell'interno per il 2005 reca stanziamenti definitivi di competenza per complessivi 26.748,93 milioni, con una lieve flessione di circa 149 milioni rispetto alle previsioni del precedente esercizio finanziario (26.897,84 milioni). Si conferma così la tendenza riscontrata alla progressiva riduzione che, dopo il 1995, ha interessato le risorse destinate al Ministero dell'interno in conseguenza dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 112 del 1998, con il quale furono conferite funzioni e compiti dello Stato alle regioni e agli enti locali. Dà quindi conto dei prelevamenti dal fondo di riserva per le spese impreviste effettuati nell'anno 2005, soffermandosi sulle assegnazioni che hanno riguardato l'unità previsionale di base «Tesoro» (Presidenza del Consiglio dei ministri-Protezione civile) del Ministero dell'economia e delle finanze per 1 milione di euro, necessaria per fare fronte alle maggiori spese riguardanti gli eventi sismici, alluvionali, i nubifragi ed


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altre calamità per la difesa del suolo, le opere civili pubbliche e private, le foreste e le attività connesse. Osserva che l'integrazione si è resa necessaria per coprire le maggiori spese derivanti dalle immediate esigenze connesse agli eventi sismici nel comune di Cerreto-Cosenza. Rileva quindi che l'incidenza percentuale delle risorse per il Ministero dell'interno sul bilancio dello Stato è pari al 5,7 per cento, leggermente inferiore rispetto a quella registrata nel precedente esercizio finanziario. Con riguardo all'analisi della spesa per centri di responsabilità osserva che le quote più consistenti delle risorse sono gestite dai centri Affari interni e territoriali, cui sono stati assegnati 16.915,23 milioni, e Pubblica sicurezza, con un importo di 7.804,27 milioni. Per quanto concerne il disegno di legge n. 1254, premette che l'articolo 17 della legge n. 468 del 1978 prevede l'istituto dell'assestamento di bilancio per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente. Si sofferma, in particolare, sulle previsioni di bilancio, che sono adeguate in relazione all'eventuale revisione delle stime del gettito, per quanto riguarda le entrate; ad esigenze sopravvenute, per quanto riguarda le spese aventi carattere discrezionale e, infine, alla consistenza dei residui accertati in sede di rendiconto dell'esercizio precedente, per quanto riguarda la determinazione delle autorizzazioni di pagamento (in termini di cassa). L'articolo 1 del disegno di legge di assestamento dispone l'approvazione delle variazioni alle previsioni del bilancio dello Stato per il 2005, indicate nelle annesse tabelle. Queste tabelle si riferiscono allo stato di previsione dell'entrata, agli stati di previsione della spesa dei singoli ministeri e ai bilanci delle Amministrazioni autonome. Il disegno di legge di assestamento, infatti, contiene, sia per lo stato di previsione dell'entrata che per ciascuno degli stati di previsione dei Ministeri di spesa, le proposte di variazione degli stanziamenti di bilancio in termini di competenza e di cassa, che vengono effettuate tramite il disegno di legge medesimo e che costituiscono oggetto di approvazione da parte del Parlamento. L'articolo 2 del disegno di legge di assestamento si riferisce allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e, in particolare, è volto ad aumentare il limite massimo di emissione di titoli pubblici, stabilito nella legge di bilancio per il 2006 da 60.000 milioni di euro a 66.500 milioni di euro, mentre l'articolo 3 dispone l'approvazione dell'allegato 1 del disegno di legge, nel quale sono contenute le modifiche all'elenco delle unità previsionale di base individuate nel bilancio di previsione per il 2006. Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2006, l'unità previsionale di base 3.1.5.2 (Presidenza del Consiglio dei ministri) reca, in termini di competenza e di cassa, un'appostazione pari a 304,30 milioni di euro. L'ammontare dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2006 era pari a zero. Il disegno di legge di assestamento prevede, con riguardo alla citata unità previsionale di base, un incremento pari a 69,67 milioni nelle dotazioni di competenza e di 78,34 milioni nelle autorizzazioni di cassa, riconducibile a variazioni già introdotte in bilancio nella prima metà del 2006 in forza di atti amministrativi; una riduzione di 0,51 milioni è proposta con il disegno di legge di assestamento; un incremento nell'entità dei residui pari a 243,29 milioni, necessario per adeguare i residui presunti al 1o gennaio 2006 a quelli risultanti dal rendiconto 2005. Si sofferma quindi sul settore dell'editoria, osservando che lo stanziamento originario di parte corrente relativo alle competenze della Presidenza del Consiglio in materia di sostegno all'editoria è pari a 351,79 milioni per competenza e cassa e che non si prevedono residui passivi. Quanto all'appostazione in conto capitale, essa è pari a 69,69 milioni per competenza e cassa, non registrandosi residui passivi. Con riferimento alla protezione civile, osserva che la legge di bilancio 2006 reca, alla relativa unità previsionale


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di base, un'appostazione pari a 40,18 milioni in termini di competenza e di cassa, non prevendosi residui passivi. Osserva inoltre che il disegno di legge di assestamento non prevede variazioni a tale unità previsionale di base. Quanto alla corrispondente voce di conto capitale, l'originario ammontare (1.543,09 milioni per competenza; 1.543,09 milioni per cassa) è aumentato di 3 milioni per variazioni già introdotte in forza di atti amministrativi. Il disegno di legge di assestamento dispone un incremento pari a 466,56 milioni della voce residui, in origine pari a zero e una lieve riduzione di 0,38 mln. alle dotazioni di competenza e alle autorizzazioni di cassa. Con riferimento, infine, al servizio civile nazionale, osserva che lo stanziamento originario nella relativa unità previsionale di base, pari a 207,76 milioni per competenza e cassa, resta invariato e che non si prevedono residui passivi. Lo stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2006, approvato con legge 23 dicembre 2005, n. 267, comprende, per le previsioni di competenza, spese per complessivi 25.579,76 milioni di euro, di cui 22.451,89 milioni per la parte corrente e 3.127,87 milioni in conto capitale. Poiché le variazioni proposte riguardano numerose unità previsionali di base, sia di parte corrente che in conto capitale, ritiene utile dare conto di quelle per le quali viene proposta, ad opera del disegno di legge di assestamento, una variazione significativa della dotazione di competenza e delle autorizzazioni di cassa, che non discenda da variazioni già derivanti da atti amministrativi. Per quanto concerne gli altri interventi enti locali, si propone un incremento pari a 51,62 milioni in termini di competenza e a 51,82 milioni in termini di cassa, motivato sia dall'assegnazione agli enti locali dell'I.V.A. di servizi non commerciali affidati dagli enti stessi a soggetti esterni all'amministrazione, sia dal versamento, agli enti territoriali emittenti di titoli obbligazionari, dell'imposta sostitutiva sui proventi dei titoli stessi effettivamente pagata dai sottoscrittori; per quanto concerne il finanziamento agli enti locali, osserva che alle spese di parte corrente per il finanziamento degli enti locali si propone un incremento pari a 849,11 milioni in termini di competenza e di cassa, interamente ascrivibile al fondo ordinario per il finanziamento dei bilanci degli enti locali; con riferimento alle spese generali e di funzionamento, rileva che, per questa voce, relativa al centro di responsabilità 3 (Vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile) si propone un incremento pari a 25,05 milioni per competenza e a 88,05 milioni. per cassa; con riguardo al fondo di prevenzione e di solidarietà per l'usura e le richieste estorsive, sottolinea che si prevede un incremento di 47,59 milioni in termini di competenza e di cassa, destinati al fondo di solidarietà per le vittime dell'usura; infine, riguardo alle spese generali di funzionamento, facente capo al centro di responsabilità 5 (pubblica sicurezza), vede, infine, un incremento in termini di competenza (53,10 milioni) e di cassa (130,35 milioni). Osserva come si tratta di variazioni principalmente riferibili a spese per il personale. Le suddette previsioni iniziali subiscono variazioni per i seguenti motivi: una parte di tali scostamenti, pari a +161,40 milioni, è da ricondurre a variazioni già introdotte in bilancio nella prima metà del 2006 in forza di atti amministrativi; con il disegno di legge di assestamento per il 2006 il Governo propone un ulteriore incremento (+1.066,08 milioni), che forma oggetto dell'esame parlamentare. Il disegno di legge di assestamento presentato dal Governo registra dunque, rispetto ai dati iniziali, un aumento complessivo di 1.227,48 milioni di euro, quale risultante di un incremento di 1.103,94 milioni per quanto riguarda le spese correnti e di 123,54 milioni per quelle in conto capitale. Lo stato di previsione del Ministero dell'interno per il 2006 reca autorizzazioni di cassa pari a 25.466,89 milioni di euro, di cui 22.439,57 milioni di parte corrente e 3.027,31 milioni in conto capitale. Con il disegno di legge di assestamento sono proposte variazioni ai residui pari a +564,50 milioni, di cui 492,31 milioni di parte corrente e 72,18 milioni in conto capitale della spesa in conto capitale. Le


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variazioni trovano motivo nella necessità di adeguare i residui presunti al 1o gennaio 2006 a quelli risultanti dal rendiconto 2005. Le variazioni introdotte dal disegno di legge di assestamento alle autorizzazioni di cassa prevedono un aumento di 1.150,49 milioni, determinato da un incremento della parte corrente di 1.193,40 milioni e da una riduzione di 42,91 milioni per la parte in conto capitale. Alla luce di tali considerazioni, propone che la Commissione deliberi favorevolmente sul disegno di legge n. 1253, concernente il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2005, relativamente alle parti di propria competenza. Con riferimento a questo provvedimento, che rileva essere interamente riferito all'attività del precedente Governo nella scorsa legislatura, si dichiara tuttavia preoccupato per la presenza di alcuni negativi indicatori di finanza pubblica, che vanno ascritti in parte alla situazione della politica economica a livello internazionale, in parte ad alcune scelte operate dal precedente Governo. Propone altresì di riferire favorevolmente sul disegno di legge n. 1254, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2005 per i profili di competenza, con particolare riferimento alla Tabella n. 8 recante lo stato di previsione del Ministero dell'interno e alla Tabella 2, recante lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, limitatamente alle parti di competenza. Con riferimento a questo provvedimento, osserva che esso investe per una parte l'attività del Governo della precedente legislatura e per un'altra quella del Governo attualmente in carica.

Luciano VIOLANTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

AUDIZIONI

Mercoledì 26 luglio 2006. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il Ministro per i diritti e le pari opportunità Barbara Pollastrini.

La seduta comincia alle 15.

Audizione del Ministro per i diritti e le pari opportunità Barbara Pollastrini sulle linee programmatiche del suo dicastero.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e rinvio).

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

Il Ministro Barbara POLLASTRINI svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono per formulare osservazioni e porre quesiti i deputati Sesa AMICI (Ulivo), Jole SANTELLI (FI), Mercedes Lourdes FRIAS (RC-SE) e Maria Rosaria CARFAGNA (FI).

Luciano VIOLANTE, presidente, ringrazia il Ministro Barbara POLLASTRINI per l'esauriente relazione svolta e rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.25.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.


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SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 luglio 2006. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE.

La seduta comincia alle 16.25.

Modifica all'articolo 27 della Costituzione, concernente l'abolizione della pena di morte.
C. 193 cost. Boato, C. 523 cost. D'Elia, C. 1175 cost. Mascia e C. 1231 cost. Piscitello.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 luglio 2006.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti. Nessuno chiedendo di intervenire e dovendo essere acquisito il parere delle Commissioni competenti in sede consultiva, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.30.