VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 27 settembre 2006


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 27 settembre 2006.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.25.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 27 settembre 2006. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

La seduta comincia alle 14.25.

Sull'ordine dei lavori.

Ermete REALACCI, presidente, propone di procedere ad un'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di svolgere dapprima la seduta dedicata alla deliberazione delle indagini conoscitive, per poi passare all'esame in sede referente dei provvedimenti all'ordine del giorno e, in fine, all'esame degli atti del Governo.

La Commissione concorda.

Sui lavori della Commissione.

Roberto TORTOLI (FI) fa presente che il Consiglio dei ministri, nella sua prossima


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riunione, potrebbe esaminare uno schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo n. 152 del 2006; in tale ambito, la definizione di rifiuto sembrerebbe rappresentare una delle questioni cruciali su cui si pensa di intervenire con specifiche modificazioni. Giudicato opportuno che la Commissione sia posta nelle condizioni di conoscere il contenuto delle sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee che riguardano la definizione di rifiuto, invita, pertanto, la presidenza a mettere a disposizione della Commissione tali elementi di informazione, che potranno anche essere di ausilio nel lavoro istruttorio che dovrà essere svolto sui preannunciati provvedimenti del Governo.

Ermete REALACCI, presidente, assicura che la documentazione richiesta dal deputato Tortoli sarà acquisita al più presto.

Indagine conoscitiva sull'industria del riciclo.
(Deliberazione).

Ermete REALACCI, presidente, sulla base di quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di giovedì 21 settembre 2006 ed essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sull'industria del riciclo, nei tempi e con le modalità illustrate nel relativo programma (vedi allegato 1).

La Commissione approva la proposta del presidente.

Indagine conoscitiva sulla valutazione delle conseguenze ambientali provocate dall'inquinamento urbano, dallo smaltimento dei rifiuti e dalle aree ad alto rischio.
(Deliberazione).

Ermete REALACCI, presidente, sulla base di quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di giovedì 21 settembre 2006 ed essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulla valutazione delle conseguenze ambientali provocate dall'inquinamento urbano, dallo smaltimento dei rifiuti e dalle aree ad alto rischio, nei tempi e con le modalità illustrate nel relativo programma (vedi allegato 2).

La Commissione approva la proposta del presidente.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 27 settembre 2006. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Interviene il viceministro delle infrastrutture, Angelo Capodicasa.

La seduta comincia alle 14.35.

Riqualificazione e recupero dei centri storici.
C. 550 Foti, C. 764 Iannuzzi e C. 824 Iannuzzi.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Gianpiero BOCCI (Ulivo), relatore, nell'illustrare sinteticamente i contenuti delle proposte di legge in esame, osserva preliminarmente che il loro contenuto può considerarsi sostanzialmente analogo e che, nei casi in cui si registrano difformità o differenze, queste non riguardano profili di particolare criticità. Ritiene, dunque, che sussistano le condizioni affinché la Commissione possa addivenire alla definizione di un testo unificato delle proposte di legge in titolo, che possa essere approvato in tempi rapidi dalla Commissione, anche alla luce del lavoro fatto nella precedente legislatura. Ciò premesso, giudica altresì necessario


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svolgere taluni approfondimenti in ordine a profili di costituzionalità recati dai provvedimenti all'esame della Commissione, con specifico riferimento alla competenza legislativa concorrente dello Stato e delle regioni.
Fa presente, inoltre, che i testi potranno utilmente essere oggetto di apposite integrazioni, al fine di recepire le linee guida delle importanti iniziative che la Commissione europea sta portando avanti nell'ambito della strategia tematica sull'ambiente urbano, in cui si sottolinea l'esigenza di un'elevata qualità urbana a livello ambientale; ciò anche in considerazione della recente approvazione della nuova programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 che, con riferimento alle zone urbane, prevede interventi in relazione al potenziamento delle infrastrutture dei trasporti. Nell'osservare che le riflessioni sulle proposte di legge devono essere inquadrate nell'ambito della più generale politica urbanistica, che non può trascurare la tutela e la valorizzazione dei centri storici, sottolinea la necessità di focalizzare l'attenzione su una strategia che coniughi le capacità degli attori pubblici e privati negli interventi di riqualificazione del tessuto edilizio dei centri storici. Propone, infine, che la Commissione proceda in tempi brevi a un lavoro istruttorio, eventualmente in sede di Comitato ristretto, anche attraverso lo svolgimento di audizioni che consentano di definire un testo unificato delle proposte di legge in esame.

Tommaso FOTI (AN) ricorda che una delle proposte di legge a firma del deputato Iannuzzi e la proposta di legge di cui è firmatario ricalcano il testo del provvedimento approvato in prima lettura dalla Camera nella precedente legislatura. Ritiene, pertanto, che la Commissione possa avvalersi della procedura di cui all'articolo 107 del Regolamento, che consente tempi di esame più brevi per i progetti di legge già esaminati nella precedente legislatura. Tale soluzione appare opportunamente percorribile, anche alla luce del fatto che nella precedente legislatura la maggior parte dei contenuti del testo fu definita attraverso l'approvazione di specifiche proposte emendative nel corso dell'esame in Assemblea. A ciò intende aggiungere che la Commissione si troverà ad esaminare nelle prossime settimane il disegno di legge finanziaria e che, pertanto, non potrà concludere l'esame del provvedimento in tempi molto rapidi.
Per le ragioni precedentemente evidenziate, ritiene che la soluzione proposta possa superare eventuali ostacoli, che si frapporrebbero a una rapida conclusione dell'iter, nella prospettiva di un'approvazione del testo in prima lettura entro la fine dell'anno o, al massimo, entro i primi mesi del 2007.

Ermete REALACCI, presidente, osservato che sulle proposte di legge in esame si registra una larga condivisione da parte dei gruppi, fa presente che il trasferimento alla sede legislativa rappresenterebbe la maniera più rapida per approvare il testo. Nel rilevare che l'inserimento nel calendario dei lavori dell'Assemblea rischia, infatti, di allungare i tempi di esame, sottolinea che la Commissione potrebbe approvare il provvedimento in sede legislativa immediatamente dopo l'approvazione del disegno di legge finanziaria, svolgendo nel frattempo una rapida attività istruttoria.

Tino IANNUZZI (Ulivo) segnala che le proposte di legge in esame derivano da un lavoro tra le diverse forze politiche svolto nella passata legislatura e che le disponibilità finanziarie stanziate, seppur insufficienti a far fronte alle reali necessità, rappresentano un segnale importante nei confronti della questione della tutela e della valorizzazione dei centri storici. Giudica opportuno, pertanto, che la Commissione sfrutti i tempi a disposizione per valutare le eventuali modificazioni da apportare alle proposta di legge e addivenire a un testo comune, da approvare prima della fine dell'anno. Non ritiene, invece, necessario procedere allo svolgimento di audizioni, atteso che il relatore potrebbe autonomamente raccogliere, in


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via informale, i suggerimenti derivanti dai soggetti esterni al Parlamento, che potrebbero essere utili nella redazione del testo.

Il viceministro Angelo CAPODICASA, nel dichiarare sin d'ora la disponibilità del Governo a esprimere un orientamento positivo sulle proposte di legge in esame, anche nel caso di un eventuale trasferimento alla sede legislativa, si riserva di pronunciarsi in ordine alle eventuali modificazioni che verranno apportate al testo, alla luce dei profili di compatibilità costituzionale segnalati dal relatore, in aggiunta ai quali lo stesso Ministero delle infrastrutture intende avanzare taluni suggerimenti.

Pietro ARMANI (AN) segnala l'esigenza di procedere in tempi rapidi nell'esame in Commissione, anche per fare in modo che vengano salvaguardate le disponibilità finanziarie destinate alle finalità dei provvedimenti in esame.

Tommaso FOTI (AN), pur dichiarandosi a favore di un lavoro istruttorio della Commissione per la preparazione di un testo comune, osserva che certamente l'approvazione di un provvedimento in sede legislativa rappresenta la strada più rapida, ma che non bisogna dimenticare le insidie e le difficoltà derivanti dal fatto che l'assenso dei gruppi al trasferimento in sede legislativa può essere soggetto alle mutevoli contingenze politiche, talvolta assunte in contesti più generali.

Ermete REALACCI, presidente, ritiene che, facendo anche affidamento sulla dichiarata condivisione del provvedimento da parte dei gruppi, la Commissione possa svolgere un lavoro istruttorio fino alla metà di novembre e, successivamente, identificare quale sia la procedura più opportuna da seguire al fine di arrivare, in tempi rapidi, all'approvazione in prima lettura del testo.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ricostruzione dei territori del Molise e della Puglia colpiti dal sisma dell'ottobre 2002.
C. 585 Di Gioia.
(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 27 luglio 2006.

Salvatore MARGIOTTA (Ulivo), relatore, ricorda che la proposta di legge è volta, per un verso, a indicare il quadro complessivo dei danni e il relativo fabbisogno da destinare alla ricostruzione dei territori del Molise e della Puglia colpiti dal sisma del 2002 e, per l'altro, a predisporre un programma di interventi di edilizia residenziale pubblica e di ripristino del patrimonio culturale. Nell'osservare che nella precedente seduta è stata già richiamata l'esigenza di apportare modificazioni al testo, rileva che con l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 luglio 2006, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 3 agosto 2006, è stato destinato ai territori molisani e pugliesi colpiti dal sisma del 2002 il contributo quindicennale di cui all'articolo 1, comma 100, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Giudica, quindi, opportuno che la Commissione proceda alla nomina di un Comitato ristretto al quale affidare l'ulteriore svolgimento dell'istruttoria legislativa, anche al fine di valutare quali modificazioni apportare al testo, anche alla luce della predetta ordinanza.

Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare. Propone, quindi, di procedere alla nomina di un Comitato ristretto, secondo quanto prospettato dal relatore.

La Commissione delibera di costituire un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di nominarne i componenti sulla base della designazione dei gruppi.

Ermete REALACCI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.


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Disposizioni per il riordino delle funzioni di vigilanza e controllo nel settore autostradale.
C. 871 Armani.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 26 luglio 2006.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), relatore, nel preannunciare che il suo gruppo presenterà, su sua iniziativa, un provvedimento nelle stesse tematiche oggetto della proposta di legge in titolo, il cui esame potrà quindi essere abbinato alla medesima proposta, rileva l'opportunità di approfondire taluni aspetti del testo e di svolgere una riflessione più meditata, anche nella prospettiva di addivenire ad un eventuale testo unificato. Ritiene, in particolare, che occorra definire con chiarezza la separazione tra il soggetto concedente e quello concessionario, che attualmente fanno capo all'ANAS. La proposta di legge in esame, invece, prevede solo una separazione delle due attività, non introducendo disposizioni influenti sullo status giuridico dei soggetti nel settore.

Pietro ARMANI (AN), nel dichiararsi d'accordo con le considerazioni del relatore, richiama l'opportunità che almeno le competenze del Nucleo di attuazione e di regolazione dei servizi di pubblica utilità (NARS) e dell'Unità tecnica Finanza di progetto (UTFP) dipendano dal soggetto concedente, per quanto attiene la materia delle opere pubbliche; ciò non andrebbe ad intaccare, a suo giudizio, le funzioni che tali strutture svolgono in altri ambiti.

Franco STRADELLA (FI), nel prendere atto dei problemi di merito testé esposti, ritiene che la Commissione potrà valutare l'eventuale seguito procedurale dell'iter solo una volta che sia stata presentata e assegnata la proposta di legge preannunciata dal relatore. Sino a quel momento, giudica preferibile confrontarsi in Commissione sugli aspetti che attengono alla proposta di legge all'ordine del giorno.

Pietro ARMANI (AN), anche in considerazione delle valutazioni espresse del deputato Stradella, auspica che l'istruttoria della Commissione possa svolgersi in tempi ragionevoli.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), relatore, nell'assicurare che presenterà personalmente la proposta di legge in tempi rapidi, sottolinea che la materia in esame è delicata e richiede una soluzione adeguata.

Ermete REALACCI, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.05.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 27 settembre 2006. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Interviene il viceministro delle infrastrutture, Angelo Capodicasa.

La seduta comincia alle 15.05.

Proposta di ripartizione dei fondi per interventi di ricostruzione del Belice.
Atto n. 20.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Angelo Maria Rosario LOMAGLIO (Ulivo), relatore, osserva che lo schema di decreto in esame, composto da un unico articolo, ha la finalità di ripartire i finanziamenti - pari complessivamente a 5 milioni di euro - disposti dall'articolo 39-undecies del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 273, convertito con modificazioni, dalla legge 23 febbraio 2006, n. 51. Fa presente che tale disposizione ha autorizzato un contributo triennale di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2006 al fine di completare gli interventi di cui all'articolo 17, comma 5, della legge n. 67 del


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1988 (legge finanziaria 1988) per la ricostruzione edilizia del Belice colpito dal terremoto del 1968.
Segnala che l'articolo 17, comma 5, della legge n. 67 del 1988 prevedeva specifici interventi per consentire la ricostruzione e riparazione edilizia da parte dei privati con il contributo dello Stato nelle zone del Belice colpite dal terremoto del 1968; a tal fine, incrementava le autorizzazioni di spesa della complessiva somma di lire 800 miliardi. Successivamente, il comma 1 dell'articolo 54 (tabella 3) della legge n. 488 del 1999 ha rifinanziato una serie di interventi eterogenei, autorizzati da leggi vigenti, tra cui anche la ricostruzione nelle zone del Belice, attraverso due limiti di impegno quindicennali di 5 miliardi di lire a decorrere dall'anno 2001 e dal 2002. Con successivo decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 15 ottobre 2001, n. 1342, sono state indicate le misure percentuali di ripartizione del netto ricavo dei mutui autorizzato dal citato articolo 54, comma 1, della legge n. 488 del 1999. Fa presente che con la legge finanziaria del 2004 (commi 87, 88 e 89 dell'articolo 4 della legge n. 350 del 24 dicembre 2003) sono stati autorizzati finanziamenti - pari anch'essi a 5 milioni di euro - per il completamento degli interventi per la ricostruzione edilizia del Belice. In particolare, il comma 87 ha autorizzato un limite di impegno quindicennale di 5 milioni di euro a decorrere dal 2004 per il completamento degli interventi di cui all'articolo 17, comma 5, della legge n. 67 del 1988; il comma 88, per l'utilizzo di tali risorse, autorizzava gli enti beneficiari, convenzionati ai sensi dell'articolo 30 del testo unico degli enti locali a contrarre mutui quindicennali, a totale carico dello Stato, secondo criteri e modalità da stabilire con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze; il comma 89 ha previsto, infine, l'utilizzazione di tali ulteriori risorse da parte dei comuni beneficiari anche per le attività di progettazione, direzione dei lavori ed esecuzione delle opere pubbliche di competenza dell'Ispettorato generale per le zone colpite dai terremoti, per le quali il comma 1 dell'articolo 18 della legge 7 marzo 1981, n. 64 aveva previsto la possibilità di un affidamento in concessione ai comuni interessati. Segnala che conseguentemente è stato emanato il decreto ministeriale 5 agosto 2004, con il quale è stata disposta la ripartizione delle somme previste dall'articolo 4, commi 87, e seguenti della legge finanziaria 2004 nelle stesse misure percentuali - nei confronti dei singoli comuni interessati - indicate nel precedente decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti n. 1342 del 15 ottobre 2001.
Osserva che il 3 aprile 2006 si è svolta la Conferenza di servizi tra i sindaci dei comuni della valle del Belice per proporre al direttore del SIIT Sicilia-Calabria le percentuali di ripartizione dei fondi (come riportate nell'allegato 1 allo schema di riparto presentato) disposti con l'articolo 39-undecies della legge n. 51 del 2006 concordate nella seduta del 27 marzo 2006. Il direttore del SIIT Sicilia-Calabria ha, a sua volta, presentato al Ministero delle infrastrutture, con nota del 7 aprile 2006, tale proposta di ripartizione. Nel merito, la ripartizione dei finanziamenti tra i singoli comuni è analoga a quella recata dall'ultimo decreto ministeriale del 5 agosto 2004, salvo che per una lieve riduzione dei finanziamenti disposti a favore dei Comuni di Calatafimi (dal 5,50 per cento del 2004 all'attuale 5 per cento), Gibellina (dal 3,25 per cento al 3 per cento) e Vita (dal 3,25 per cento al 2 per cento) e un incremento per il comune di Menfi (dall'11,50 per cento al 13,50 per cento).
Fa presente, quindi, che il comma 3 dell'articolo 12 della legge n. 178 del 1976 prevede che il Ministro competente presenti al Parlamento, ogni sei mesi, una relazione sull'attuazione della stessa legge e sull'opera di ricostruzione nella Valle del Belice. Sottolinea che l'ultima relazione, relativa al primo semestre 2005, è stata trasmessa il 7 ottobre 2005 e appare carente di informazioni circa gli interventi realizzati. Ritiene, pertanto, opportuno che il Governo fornisca al Parlamento elementi di informazione che attengano al


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merito degli interventi futuri, posto che l'allegato trasmesso dal Governo si limita a indicare una mera ripartizione degli stanziamenti tra i comuni, senza neppure precisare se essi si riferiscano a interventi realizzati da soggetti pubblici o privati.
In conclusione, pur comprendendo la necessità di esprimere il parere di competenza in tempi rapidi, anche per rispondere alle legittime aspettative delle popolazioni interessate, rileva la necessità che il Governo informi il Parlamento sullo stato della ricostruzione e sugli interventi che saranno finanziati con il riparto in esame, anche per comprendere le prospettive future. Solo allora sarà possibile alla Commissione adottare una decisione consapevole e non meramente formale.

Ermete REALACCI, presidente, sottolinea che, per quanto concerne - in linea generale - il metodo da seguire nella procedura di esame degli atti del Governo, è dovere della Commissione acquisire tutte le informazioni utili a svolgere un'istruttoria completa, che consenta alla Commissione medesima di pronunciarsi sulla base di una cognizione esauriente del provvedimento. Pur comprendendo l'esigenza di rispondere rapidamente alle aspettative del territorio, ribadisce pertanto la legittimità delle richieste del relatore, che fanno sì che la Commissione sia posta nelle condizioni di conoscere quali interventi saranno finanziati, anche per valutare i criteri sulla base dei quali si intendono sostenere gli interventi futuri.

Il viceministro Angelo CAPODICASA fa presente che le forti aspettative del territorio sono state espresse anche in un recente incontro svoltosi tra il Presidente della Camera e i sindaci dei comuni della Valle del Belice, che ha rappresentato un'occasione importante per fare il punto sulla ricostruzione. Al riguardo, precisa che i comuni dei territori interessati hanno rappresentato l'intenzione di «chiudere» la fase della ricostruzione e di non proseguire nella realizzazione di alcune opere già previste nei piani, la cui fattibilità è ormai difficilmente percorribile. Segnala, pertanto, che si intende proseguire, da una parte, solo con la realizzazione delle opere di urbanizzazione e, dall'altro, con i lavori che riguardano l'edilizia privata. Nel constatare che in tal modo ne risulterebbe un indubbio risparmio per le casse dello Stato, richiama l'esigenza che le osservazioni del relatore non compromettano la necessità di addivenire in tempi rapidi all'emanazione dell'atto in esame, considerato, peraltro, che si tratta di finanziamenti irrisori se rapportati alle singole comunità locali.
Nel ribadire, quindi, l'opportunità che la Commissione si pronunci al più presto sul provvedimento, eventualmente anche nella seduta odierna, si impegna a consegnare rapidamente alla Commissione una relazione, che dia conto degli interventi da svolgere e di quelli svolti, considerato anche che le informazioni richieste dal relatore devono essere fornite dalle amministrazioni comunali.

Ermete REALACCI, presidente, ritiene che la Commissione possa approvare già nella prossima settimana il parere di competenza, a condizione che il Governo fornisca, entro quella data, una documentazione esplicativa degli interventi che saranno realizzati.

Angelo Maria Rosario LOMAGLIO (Ulivo), nel ringraziare il rappresentante del Governo per le precisazioni fornite alla Commissione, fa presente che il verbale della riunione dei sindaci allegato all'atto in esame non contiene le indicazioni e le valutazioni del Governo, ma reca solamente gli stanziamenti spettanti ai singoli comuni. Reputa condivisibile, quindi, la proposta del presidente di rinviare la votazione della proposta di parere alla prossima settimana, al fine di conoscere gli orientamenti del Governo su tale delicata questione. In tal modo, la Commissione potrebbe approvare il parere di competenza in netto anticipo rispetto ai tempi fissati, venendo incontro alle aspettative


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del territorio, ma garantendo anche il pieno coinvolgimento del Parlamento nell'assunzione delle relative decisioni.

Ermete REALACCI, presidente, ritiene più in generale che occorra tenere conto delle problematiche e delle esigenze delle differenti aree del Paese, anche nell'esame della prossima legge finanziaria.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.20.