XI Commissione - Resoconto di giovedì 28 settembre 2006


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RISOLUZIONI

Giovedì 28 settembre 2006. - Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le comunicazioni Giorgio Calò.

La seduta comincia alle 14.

Variazioni nella composizione della Commissione.

Gianni PAGLIARINI, presidente, comunica che, in data 20 settembre 2006, il deputato Giorgio D'Ambrosio è entrato a far parte della Commissione, in sostituzione del deputato Antonio Verini, cessato dal mandato parlamentare.

7-00046 Fabbri e Misuraca: Situazione dei lavoratori di Poste Italiane Spa.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione.

Filippo MISURACA (FI) illustra la risoluzione in titolo, sottolineando l'opportunità che Poste Italiane stabilizzi il rapporto di lavoro dei dipendenti del contact center di Caltanissetta, per obiettive esigenze di servizio e per evitare ingiustificate disparità di trattamento tra lavoratori della medesima azienda. Ricordato come tale questione fosse già stata posta da egli stesso in sede di sindacato ispettivo, rientrando peraltro nella più ampia questione successivamente affrontata dallo stesso ministro del lavoro con riferimento ai rapporti di lavoro nei call center, sottolinea come recentemente sia stato stabilizzato il rapporto di lavoro dei dipendenti di Reggio Calabria, decisione che dovrebbe preludere ad un passo nel medesimo senso per i lavoratori di Caltanissetta. Evidenziata quindi la gravità della questione occupazionale nella realtà di Caltanissetta, sollecita infine l'approvazione unanime da parte della Commissione della risoluzione.

Il sottosegretario Giorgio CALÒ precisa preliminarmente che, a seguito della trasformazione dell'ente Poste Italiane in società per azioni (con delibera CIPE del 18 dicembre 1997), il Governo non ha il potere di sindacare gli aspetti organizzativi riguardanti la gestione aziendale, anche sotto il profilo della gestione del personale; tali materie rientrano nell'ambito dell'autonomia della società, la quale, tuttavia, è tenuta ad impostare i propri programmi strategici


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alla luce della vigente normativa che impegna la stessa società al conseguimento ed al mantenimento dell'equilibrio gestionale, nonché al raggiungimento di livelli di efficienza ed affidabilità del servizio paragonabili a quelli degli altri paesi europei.
Al Ministero delle comunicazioni - quale Autorità di regolamentazione del settore postale - spetta il compito di vigilare sul corretto adempimento degli obblighi derivanti dallo svolgimento del servizio universale, tra i quali è previsto quello di assicurare che tale servizio venga effettuato su tutto il territorio nazionale secondo criteri di ragionevolezza.
In relazione alla specifica questione della precarietà del rapporto di lavoro dei dipendenti del contact center di Caltanissetta, la società Poste ha precisato che in tale centro risultano applicate - secondo i dati aggiornati alla fine del mese di luglio 2006 - 128 unità di cui 106 interne e 22 con contratto di lavoro a tempo determinato (di cui una a part-time). Stando a quanto riferito dalla medesima società Poste, il ricorso al personale flessibile per il contact center era finalizzato ad una riallocazione del carico di lavoro tra i diversi siti nazionali, funzionale al progressivo riassorbimento delle eccedenze di personale degli altri ambiti organizzativi.
Per quanto riguarda la provincia di Caltanissetta, è stato comunicato che, in generale, si registra un sostanziale equilibrio degli organici, con alcune limitate situazioni di eccedenza. La società ha comunque tenuto a precisare di avere interesse ad utilizzare le professionalità acquisite dalle risorse impiegate, per cui le azioni gestionali vengono adottate in sintonia con tale criterio, compatibilmente con il contesto operativo locale. A completamento di informazione, fa presente che in data 3 ottobre 2005, presso l'ufficio provinciale di Caltanissetta, si è riunita la Commissione provinciale di conciliazione per procedere al tentativo di conciliazione della vertenza promossa nei confronti della Poste Italiane Spa, riunione che si è conclusa con un verbale di mancata conciliazione per assenza del legale rappresentante della società Poste.
Precisa infine l'impegno del Governo ad assumere ogni utile iniziativa nei confronti di Poste italiane affinché possa essere trovata una soluzione alla precarietà del rapporto di lavoro dei dipendenti applicati presso il contact center di Caltanissetta in linea con la scelta operata dalla medesima società nei confronti dei lavoratori del contact center di Reggio Calabria, tenuto conto delle esigenze operative locali e degli obiettivi di sviluppo di Poste italiane.

Emilio DELBONO (Ulivo) evidenzia come, pur essendo condivisibile lo specifico obiettivo della stabilizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti del contact center di Caltanissetta, lo strumento della risoluzione, quale atto diretto a manifestare orientamenti o indirizzi su specifici argomenti, dovrebbe impegnare il Governo su questioni di ampio rilievo. Riterrebbe quindi opportuno che la Commissione affrontasse su un piano generale la questione relativa ai rapporti di lavoro precari stipulati da Poste Italiane Spa. Ricordato come tale questione sia collegata all'esigenza di garantire il servizio universale sul territorio nazionale, compresi i più piccoli comuni di montagna (per i quali, in particolare, sono note le difficoltà più volte lamentate), invita i presentatori a riformulare la risoluzione, al fine di sollecitare Poste Italiane Spa ad una più adeguata politica nella gestione del personale.

Augusto ROCCHI (RC-SE), condiviso l'obiettivo specifico perseguito dalla risoluzione in esame, in quanto caso particolare dell'ampia gamma di situazioni in cui vengono adottati contratti di lavoro a tempo determinato in situazioni caratterizzate invece dalla non temporaneità, concorda sull'opportunità che la risoluzione affronti su un piano generale, riguardante l'intero territorio nazionale, la questione dei rapporti di lavoro instaurati da Poste Italiane Spa.

Gianni PAGLIARINI, presidente, invita i presentatori a valutare l'opportunità di una riformulazione della risoluzione nel senso indicato dai deputati intervenuti.


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Angelo COMPAGNON (UDC) sottolinea l'urgenza di affrontare la questione relativa ai contratti di lavoro e alla gestione del personale di Poste Italiane Spa con riferimento all'intero territorio nazionale, tenuto conto che considerevoli difficoltà si registrano in tutte le province italiane.

Lorenzo BODEGA (LNP) condivide l'opportunità di una riformulazione della risoluzione al fine di affrontare la questione del personale di Poste Italiane Spa sul piano generale, considerato che i disservizi conseguenti alle carenze di personale causano gravi disagi anche nelle province del nord, sia agli operatori economici sia ai privati cittadini. Ritiene pertanto auspicabile una riformulazione dell'atto che possa essere da tutti condivisa.

Filippo MISURACA (FI), evidenziato come debba essere riconosciuto alla sua risoluzione il merito di avere richiamato il problema della gestione del personale da parte di Poste Italiane Spa, si dichiara disponibile ad una sua riformulazione - che si riserva di presentare in una prossima seduta - al fine di acquisire sulla medesima il più ampio consenso possibile, precisando peraltro come l'impegno oggi dichiarato dal Governo debba rappresentare un punto di riferimento. Ritiene peraltro che, tenendo presente la questione generale che si pone sul piano nazionale, si possa fare riferimento al caso specifico del contact center di Caltanissetta quale caso esemplificativo delle situazioni su cui occorre stabilizzare i rapporti di lavoro in relazione alle obiettive esigenze di servizio e all'opportunità di evitare discriminazioni tra lavoratori che si trovino nelle medesime condizioni.

Augusto ROCCHI (RC-SE) precisa che, a suo avviso, devono sempre instaurarsi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nei casi di lavoro subordinato ed in assenza di condizioni di temporaneità, come peraltro previsto dalle stesse leggi vigenti.

Emilio DELBONO (Ulivo) ringrazia il deputato Misuraca per la sua disponibilità alla riformulazione del testo, pur facendo salve le condivisibili esigenze da egli poste con riferimento alla condizione dei lavoratori del contact center di Caltanissetta. Ritiene pertanto si possa definire il testo di una risoluzione che, tenendo presenti i paletti posti dal Governo e collegati all'autonomia gestionale di Poste Italiane Spa, solleciti una opportuna soluzione dei problemi relativi al personale della società.

Il sottosegretario Giorgio CALÒ conferma l'impegno del Governo per il caso specifico del contact center delle Poste Italiane di Caltanissetta. Ribadito quindi che il Ministero delle comunicazioni è autorità di regolamentazione del settore postale, ritiene che la questione generale relativa alle politiche di gestione del personale di Poste Italiane Spa investa il Ministero dell'economia, in quanto azionista della società. Rileva peraltro come sulla materia potrebbe essere utile il concerto dei Ministeri dell'economia, del lavoro e delle comunicazioni.

Gianni PAGLIARINI, presidente, evidenzia come, tenuta presente l'esigenza di una soluzione positiva per il caso specifico di Caltanissetta, sia stata da tutti sottolineata l'opportunità di affrontare la questione sul piano nazionale. Preso atto della disponibilità del presentatore ad una riformulazione della risoluzione, ritiene pertanto che possa essere verificata, anche con il Governo, la possibilità di pervenire ad un testo ampiamente condiviso ed utile alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro.
Rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 15.