Commissioni Riunite V e VI - Resoconto di luned́ 16 ottobre 2006


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SEDE REFERENTE

Lunedì 16 ottobre 2006. - Presidenza del presidente della V Commissione Lino DUILIO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Nicola Sartor e Alfiero Grandi.

La seduta comincia alle 17.40.

DL 262/06: Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria.
C. 1750 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 ottobre scorso.

Lino DUILIO, presidente, avverte che sono stati presentate numerose proposte emendative al decreto-legge (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Nicola SARTOR ritira gli emendamenti 1.78, 2.83, 7.63, 7.64, 7.65, 7.67. Con riferimento a tale ultimo emendamento, sottolinea che le modifiche dallo stesso prospettate sono attualmente oggetto di ulteriori approfondimenti che si stanno svolgendo insieme ai due relatori. Spera, quindi, che sia possibile presentare, d'intesa con i relatori, un nuovo testo nella seduta di domani.

Lello DI GIOIA (RnP), relatore per la V Commissione, conferma la volontà dei relatori di pervenire ad una parziale riformulazione dell'articolo 7.

Il sottosegretario Alfiero GRANDI illustra le osservazioni e i chiarimenti sui rilievi formulati in merito al decreto-legge, consegnando alle Commissioni una articolata documentazione in merito (vedi allegato 2).

Lino Duilio, presidente, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 17.50, riprende alle 20.05.


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Lino DUILIO, presidente, rileva che sono emersi profili problematici in ordine alla valutazione di alcuni emendamenti presentati. Riservandosi di interpellare sulla questione del Presidente della Camera, propone di aggiornare la seduta a domani.

Bruno TABACCI (UDC) osserva come i presidenti delle due Commissioni avrebbero dovuto in realtà già trovare un punto di equilibrio in ordine ai criteri di ammissibilità degli emendamenti presentati. Rilevando che i membri delle Commissioni hanno atteso inutilmente per ore senza che si avviasse l'esame del provvedimento, osserva che non è certo un segnale incoraggiante l'emersione di contrasti quanto ai criteri di ammissibilità.

Alberto GIORGETTI (AN) osserva che il mancato avvio dell'esame delle proposte emendative nella giornata odierna rischia di pregiudicare la possibilità di puntuali approfondimenti anche nella mattina di domani. Rileva che gli emendamenti presentati dal Governo vanno a modificare il decreto in modo anche rilevante e ciò richiede ulteriori tempi di esame, di modo che il calendario previsto per l'esame rischia di saltare. Auspica comunque che tali difficoltà non portino ad una scelta di blindatura del provvedimento e che domani ci sia un programma chiaro per i tempi di prosecuzione dei lavori.

Gianfranco CONTE (FI), associandosi alle considerazioni dell'onorevole Giorgetti, osserva che, essendo l'attività emendativa del Governo ancora in corso, non possono considerarsi certi i tempi di esame del provvedimento, considerata anche la necessità di concedere termini ulteriori per la presentazione di subemendamenti. Non vorrebbe che la strozzatura del dibattito nella Commissione che si sta verificando impedisca di paradossalmente di discutere anche gli emendamenti presentati dalla maggioranza. Chiede pertanto di rivedere opportunamente i tempi dell'esame.

Antonio LEONE (FI) ritiene che sia poco dignitoso costringere i membri delle Commissioni a trattenersi inutilmente per quattro ore senza che ad essi sia stato comunicato alcunché sul prosieguo dei lavori. Esprime preoccupazione sull'emersione di diversi avvisi in ordine ai criteri da seguire per la valutazione di ammissibilità degli emendamenti presentati.

Gaspare GIUDICE (FI) esprime perplessità sull'indicazione data dalla Presidenza di procedere alla segnalazione degli emendamenti presentati, che costituisce pure una prassi opportuna per l'esame degli stessi, prima della dichiarazione di ammissibilità. Preannuncia quindi che è sua intenzione intervenire per discutere tutti gli emendamenti da lui presentati.

Antonio Maria VERRO (FI) rileva che nella precedente legislatura l'onorevole Boccia, che era un autorevole comnponebte della Commissione bilancio, avrebbe osservato, in ordine a quanto accaduto, che ci trova di fronte ad un vulnus per la democrazia ove a causa delle divisioni interne alla maggioranza il dibattito in sede di Commissione venga meno e in Assemblea venga posta la questione di fiducia.

Riccardo MILANA (Ulivo) osserva che in realtà si tratta di problemi sempre ricorrenti all'inizio della sessione di bilancio. Sarebbe piuttosto inaccettabile che un confronto di carattere politico si ripercuotesse sui criteri tecnici per la valutazione di ammissibilità degli emendamenti ed auspica che si seguano rigorosamente i criteri stabiliti dal Regolamento.

Lino DUILIO, presidente, scusandosi con i membri della Commissione per l'accaduto, auspica, con riguardo agli eventuali nuovi emendamenti che il Governo ritenesse di presentare, che gli stessi siano presentati in tempi brevi, onde consentire


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alle Commissioni di valutarne approfonditamente il contenuto. Assicura che in ogni caso, da parte sua e del Presidente della Commissione finanze sarà garantito il pieno rispetto delle disposizioni regolamentari.
Rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta di domani a partire dalle ore 11.

La seduta termina alle 20.35.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

DL 262/06: Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria.
C. 1750 Governo.