XII Commissione - Resoconto di marted́ 28 novembre 2006


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SEDE REFERENTE

Martedì 28 novembre 2006. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la salute Antonio Gaglione e Giampaolo Patta.

La seduta comincia alle 13.45.

Nuove norme in materia di dispersione e di conservazione delle ceneri.
C. 1268 Zanotti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 novembre 2006.

Mimmo LUCÀ, presidente, ricorda che, nella seduta del 7 novembre 2006, è stata svolta la relazione e sono intervenuti alcuni deputati. Se non vi sono altri colleghi che desiderano intervenire, ritiene si possa dare la parola al relatore e al rappresentante del Governo per la replica.

Giacomo BAIAMONTE (FI) propone di valutare l'opportunità di chiedere il trasferimento del provvedimento alla sede legislativa.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (Ulivo), relatore, ringrazia i colleghi intervenuti per il contributo offerto all'esame del provvedimento e li invita a tradurre osservazioni e suggerimenti in proposte emendative nel prosieguo dei lavori. Ricorda quindi che il provvedimento in esame mira a superare le differenziazioni territoriali esistenti, che tra l'altro rendono spesso complicata la traslazione della salma da una regione all'altra. Sottolinea altresì l'opportunità di procedere ad alcune audizioni informali delle associazioni maggiormente rappresentative degli operatori del settore. Auspica infine che, tra maggioranza ed opposizione, si realizzi una reale convergenza sul provvedimento in esame.


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Il sottosegretario Giampaolo PATTA esprime la posizione favorevole del Governo sul provvedimento in esame.

Mimmo LUCÀ, presidente, ritiene che si possa accogliere la richiesta del relatore di procedere ad audizioni informali di operatori del settore ed invita pertanto lo stesso relatore a far pervenire quanto prima un elenco dei soggetti che ritiene possano essere ascoltati nel corso delle audizioni, da sottoporre all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Nuove norme in materia di parto.
C. 589 Lucchese, C. 1237 Palumbo, C. 1447 Bianchi e Poretti, C. 1611 Poretti e C. 1923 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento del disegno di legge C. 1923 Governo).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 novembre 2006.

Mimmo LUCÀ, presidente, avverte che, in data 27 novembre 2006, è stato assegnato alla Commissione, in sede referente, il disegno di legge C. 1923 d'iniziativa del Governo, recante «Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato». Poiché la suddetta proposta di legge verte su materia identica a quella delle proposte di legge C. 589, C. 1237, C. 1447 e C. 1611, comunica di averne disposto l'abbinamento a queste ultime ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del regolamento.

Emanuele SANNA (Ulivo), relatore, fa presente che il disegno di legge C. 1923, di iniziativa del Governo, detta norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato. Osserva quindi che si rende necessaria un'integrazione della relazione già svolta in precedenza per illustrare le proposte di legge di iniziativa parlamentare in materia di assistenza alla nascita e parto indolore. Ricorda quindi che il disegno di legge del Governo prende spunto da un'accurata analisi dei rilevanti cambiamenti demografici, sociali e sanitari che si sono verificati nel nostro Paese nel corso degli ultimi decenni e si propone di incidere con adeguati strumenti e azioni strutturali nell'area della salute riproduttiva per migliorare complessivamente la qualità della vita della nostra comunità nazionale. Il disegno di legge del Governo si propone di promuovere una maggiore tutela dei diritti della gestante e del neonato e una qualificata assistenza durante tutto il percorso nascita a tutte le donne italiane da parte del Servizio sanitario nazionale nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza. Ricorda quindi che il disegno di legge si compone di tre articoli. L'articolo 1 espone le finalità del provvedimento: promuovere un'appropriata assistenza alla nascita, tutelando i diritti e la libera scelta della gestante in modo coerente con i modelli organizzativi delle regioni; assicurare la tutela della salute materna, il benessere del nascituro e quello delle famiglie nell'esperienza della genitorialità; ridurre i fattori di rischio di malattia, pre-concezionali e post-concezionali del nascituro attraverso appropriati interventi preventivi; potenziare l'attività dei consultori familiari per la salute pre-concezionale e riproduttiva, per la tutela della maternità e per la promozione dell'allattamento al seno; promuovere corsi di accompagnamento alla nascita, anche al fine dell'apprendimento dell'uso delle modalità per il controllo del dolore nel travaglio-parto, ivi comprese le tecniche che prevedono il ricorso ad anestesie locali e di tipo epidurale; rafforzare gli strumenti per favorire il parto fisiologico e promuovere le modalità per l'appropriatezza degli interventi, al fine di ridurre l'incidenza dei tagli cesarei e aumentare la prevalenza dell'allattamento al seno, secondo le raccomandazioni dell'OMS e dell'UNICEF;


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promuovere un'assistenza ostetrica appropriata e pediatrico-neonatologica; contrastare le disequità territoriali e sociali di accesso ai servizi per la tutela materno-infantile anche per la popolazione immigrata; promuovere l'offerta attiva di informazione e di consulenza alle donne pre-gravidanza, alle gestanti e alle puerpere; promuove la continuità assistenziale per la durata della gravidanza nel periodo della nascita e dopo la nascita garantendo l'integrazione tra territorio e strutture ospedaliere.
Osserva quindi che l'articolo 2 indica modalità e strumenti per il concreto perseguimento degli obiettivi assistenziali e culturali del disegno di legge attraverso una specifica rimodulazione dei livelli essenziali di assistenza a favore della gestante, della partoriente e del neonato; in particolare, prevede: l'aggiornamento e la verifica delle prestazioni inerenti all'assistenza preventiva per la salute preconcezionale e in gravidanza; il controllo e la gestione del dolore nel travaglio-parto, nel quadro di una maggiore umanizzazione della nascita, anche attraverso il ricorso a tecniche avanzate di anestesia locale e di tipo epidurale, in condizioni di appropriatezza e nell'ambito dei modelli organizzativi locali; l'allattamento materno precoce e il rooming-in; la dimissione precoce ed appropriata della partoriente e del neonato nell'ambito di percorsi assistenziali specifici e dell'integrazione ospedale-territorio; la garanzia di un'adeguata rete di emergenza per il neonato e per la gestante.
Ricorda infine che l'articolo 3 prevede una specifica intesa con le regioni, in coerenza con il Piano sanitario nazionale 2006-2008, da stipulare ai sensi della legge 5 giugno 2003, n. 131, e, coerentemente, demanda alla medesima intesa, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, il compito di definire in modo condiviso l'entità delle risorse poste nella disponibilità del Servizio sanitario nazionale e vincolate all'attuazione degli interventi previsti nella legge. Allo stesso tempo, il compito di definire le modalità di monitoraggio dell'attuazione del testo legislativo è affidato allo speciale Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, mentre sarà il Ministro della salute, nell'ambito della sua relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano sanitario nazionale, a riferire al Parlamento sugli esiti di detta intesa agli specifici fini della legge, sulla base dei dati rilevati in materia a livello regionale.
Fa osservare che la relazione tecnica si sofferma sui profili inerenti i maggiori costi per alcune misure previste dal provvedimento, con particolare riguardo alla diffusione delle tecniche avanzate di anestesia locale e di tipo epidurale, che andranno compensati con una corrispondente riduzione della spesa di altre prestazioni (e in particolare con l'auspicabile decremento dei parti cesarei). Proprio sulla base di tali conclusioni, la relazione illustrativa sottolinea l'impossibilità di accogliere una delle richieste delle regioni volta a modificare il comma 5 dell'articolo 3 sulla mancanza di oneri a carico della finanza pubblica.

Giacomo BAIAMONTE (FI), premesso che non intende portare argomentazioni a sostegno del parto cesareo, lamenta che nel disegno di legge in discorso il Governo si sia concentrato sui soli profili finanziari dell'eccessivo ricorso a tale modalità di parto, omettendo di considerare i ben più gravi problemi che gli sono connessi. In proposito, ricorda che l'aumento dei parti cesarei è dovuto in particolare a fattori di tipo organizzativo, tra i quali evidenzia i problemi di natura legale in cui spesso incorrono i medici a seguito dell'esito negativo di un parto. Sottolinea altresì la carenza che talvolta contraddistingue la formazione degli ostetrici nonché la circostanza per cui spesso una donna si trova a dover partorire con l'assistenza di medici diversi da quelli che l'hanno seguita nel corso della gravidanza.

Donatella PORETTI (RosanelPugno) esprime apprezzamento per l'ampia ed esaustiva relazione del deputato Sanna e, in particolare, per l'attenzione che egli ha


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dedicato al tema dell'anestesia epidurale. Al riguardo, sottolinea come spesso, anche in regioni come la Toscana dove esso è sancito, il diritto al parto senza dolore non sia effettivamente garantito. Ricorda in proposito che i dati sul parto senza dolore in Italia sono estremamente bassi, specie se confrontati con quelli di altri Paesi: fenomeno che, a suo avviso, deve essere inserito nell'ottica più ampia dell'assenza di una cultura della lotta al dolore nel nostro Paese. Esprime infine perplessità in ordine alla pratica del parto a domicilio, anche in considerazione del fatto che ancora oggi, persino all'interno di strutture ospedaliere, accade che alcune donne muoiano per complicazioni legate al parto. Ritiene invece che sarebbe assai più utile investire nella predisposizione di sale travaglio più confortevoli e in grado di assicurare alla partoriente la riservatezza e la presenza delle persone a lei più vicine.

Giuseppe PALUMBO (FI) ricorda come, nella scorsa legislatura, pur partendo da una posizione di contrarietà, si fosse gradualmente convinto dell'opportunità di garantire l'assistenza per il parto a domicilio alle donne che lo desiderino. Richiama quindi l'attenzione dei colleghi sull'importanza di valorizzare il ruolo degli ostetrici e di garantire la continuità assistenziale tra la gravidanza e il parto, come già sottolineato dal deputato Baiamonte: ritiene infatti che ciò potrebbe rivelarsi utile, tra l'altro, al fine di ridurre il ricorso al taglio cesareo. Evidenzia quindi come il problema del parto senza dolore sia essenzialmente di natura economica, ricollegandosi alla necessità di garantire la disponibilità e la presenza costante di anestesisti. Concorda inoltre con il deputato Poretti sull'opportunità di predisporre locali idonei per la fase del travaglio, al fine di garantire alla partoriente la necessaria riservatezza e la compagnia delle persone a lei vicine. Dopo aver ricordato come anche i tagli cesarei siano interventi non privi di rischi, ricorda che, in passato, il crescente ricorso a questo tipo di intervento veniva attribuito principalmente alle esigenze organizzative dei ginecologi o a ragioni di ordine economico. Ritiene invece che, attualmente, questo fenomeno sia da ricollegare piuttosto all'età più avanzata in cui le donne partoriscono, al fatto che ginecologi e ostetrici hanno oggi minore familiarità con i parti naturali più complessi e che, nella formazione dei ginecologi, viene dato particolare rilievo alla tecnica del taglio cesareo. A fronte di tutto ciò, ritiene che non si debbano nutrire eccessive speranze sulla possibilità che il provvedimento in esame modifichi rapidamente e in profondità la situazione attuale.

La seduta, sospesa alle 14.15, è ripresa alle 14.50.

Elisabetta GARDINI (FI) lamenta la genericità del disegno di legge presentato dal Governo e osserva come, prima di poter esprimere una valutazione complessiva, sia necessario attendere di capire attraverso quali interventi concreti esso troverà attuazione. Sottolinea inoltre che tale disegno di legge non contiene accenni al parto a domicilio, mentre considera importante che alla donna sia garantita la libertà di scelta in materia. Per quanto attiene al parto senza dolore e al ricorso all'anestesia epidurale, osserva come il disegno di legge del Governo intervenga su un problema che si sta risolvendo da sé, mediante l'assunzione di giovani anestesisti preparati a praticare questo tipo di anestesia. Quanto al parto cesareo, dichiara di condividere le considerazioni svolte dal deputato Palumbo e sottolinea come in molti casi, specie nel caso di parto in età avanzata, esso possa rivelarsi la soluzione preferibile. Si dichiara inoltre preoccupata per il riferimento alle donne straniere, contenuto nella relazione al disegno di legge del Governo: rileva infatti come già oggi, in ambito sanitario, esistano numerose corsie preferenziali a vantaggio dei cittadini immigrati e come i problemi


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con cui spesso le donne immigrate si trovano a fare i conti dipendano da fattori culturali e dalle condizioni di vita delle stesse. Ritiene che tale problema si riconnetta al tema più generale dell'integrazione dei cittadini stranieri e che esso debba essere affrontato anche in sede di verifica dei requisiti per l'acquisto della cittadinanza, nell'ambito dell'esame dei progetti di legge in materia.

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC) ricorda che la relazione al disegno di legge del Governo mette in evidenza alcuni problemi emersi in sede di Conferenza unificata relativamente ai profili di spesa e ritiene che sarà necessario verificare attentamente tali aspetti problematici. Ciò premesso, desidera affrontare i temi in discussione ponendo al centro le esigenze sanitarie del nascituro e del neonato. Con riferimento alla pratica del taglio cesareo, ricorda come in alcuni casi l'anestesia produca complicazioni non solo per la partoriente, ma anche per il neonato, e come dunque, anche sotto questo profilo, sia in generale preferibile il parto naturale. Peraltro, osserva come il cesareo si riveli spesso meno pericoloso di applicazioni strumentali di altro tipo. Ricorda quindi che il parto all'interno di idonee strutture sanitarie ha costituito una sorta di conquista della donna e che esso offre garanzie nettamente superiori a quelle del parto a domicilio. Osserva altresì che sarebbe importante prevedere l'assistenza obbligatoria al parto anche da parte del neonatologo. Ricorda inoltre come nel corso degli ultimi anni sia diminuita non soltanto la mortalità neonatale ma anche l'incidenza di handicap dovuti al parto. Esprime poi apprezzamento per la previsione di interventi di assistenza al neonato successivamente alla dimissione dall'ospedale, sottolineando come i primi mesi di vita costituiscano una fase estremamente delicata. Evidenzia quindi come, anche per il nascituro, l'anestesia epidurale costituisca una tecnica da valutare positivamente, in quanto il farmaco anestetico non viene assorbito dal nascituro. Dopo aver sottolineato l'importanza di investire sul servizio di trasporto neonatale dalla struttura di nascita al centro di assistenza neonatale, esprime la convinzione che esistano tutte le condizioni per procedere rapidamente, se del caso anche in sede di comitato ristretto, nell'esame del provvedimento, e per addivenire all'adozione di un testo unificato.

Katia ZANOTTI (Ulivo) desidera dar atto al relatore di avere offerto un quadro ampio ed esaustivo della materia. Si dichiara quindi d'accordo con il deputato Gardini sull'importanza di garantire una libera scelta della donna in materia di parto a domicilio, sottolineando peraltro come esistano in quest'ambito forti disomogeneità territoriali. Dopo aver evidenziato come dalla relazione al disegno di legge del Governo emerga una crescente medicalizzazione delle gravidanze, in connessione anche con l'innalzamento dell'età media delle partorienti, esprime la convinzione che esistano le condizioni per giungere rapidamente, al limite anche attraverso il ricorso al comitato ristretto, all'approvazione di un provvedimento organico in materia. Rileva infine come i progetti di legge all'esame della Commissione non vadano al di là di semplici enunciazioni di principio in materia di assistenza alla donna successivamente al parto. Al riguardo, richiama l'attenzione sul problema della condizione delle madri dopo il parto, con particolare riferimento alla depressione post-parto, rilevando come spesso esse si ritrovino sole e prive di adeguati servizi di sostegno.

Luigi CANCRINI (Com.It), dopo aver rilevato l'opportunità di approfondire, magari in sede di comitato ristretto, il tema del parto a domicilio, su cui peraltro esprime alcune perplessità, desidera ricordare come studi recenti abbiano dimostrato la possibilità di prevenire efficacemente la cosiddetta depressione puerperale: al riguardo, ritiene che sarebbe utile svolgere un'audizione della professoressa Paola Di Blasio dell'Università Cattolica di Milano, che si è distinta negli studi in materia. Rileva infine come l'Italia sia


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particolarmente in ritardo in materia di assistenza alle donne tossicodipendenti in gravidanza e come spesso il neonato in astinenza o in stato di intossicazione da droghe non trovi risposte adeguate a livello socio-sanitario.

Mimmo LUCÀ, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 28 novembre 2006.

Audizione del Prof. Gianni Spinella, presidente del Coordinamento nazionale associazioni del cuore (CONACUORE), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 780 Di Virgilio in materia di defibrillatori semiautomatici.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.15 alle 14.50.