I Commissione - Resoconto di giovedì 30 novembre 2006


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COMITATO PERMANENTE PER L'ESAME DELLE SENTENZE ASSEGNATE

Giovedì 30 novembre 2006. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA.

La seduta comincia alle 9.20.

Sui lavori del Comitato.

Enrico LA LOGGIA, presidente, ricorda che il Comitato permanente per l'esame delle sentenze assegnate si era riunito per la prima volta nella seduta del 1o agosto 2006, al fine di procedere a una prima definizione delle modalità di svolgimento delle sue attività. In proposito ricorda che il Comitato ha il compito di esaminare le sentenze della Corte costituzionale, della Corte di giustizia delle Comunità europee e della Corte europea dei diritti dell'uomo assegnate alla I Commissione.
Avverte che, nella prima fase delle sue attività, il Comitato si concentrerà sull'esame delle sentenze della Corte costituzionale,


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non risultando assegnate alla Commissione sentenze delle altre due Corti. Fa quindi presente che, dall'inizio della XV legislatura, sono state assegnate alla I Commissione centoventotto sentenze della Corte costituzionale, che riguardano essenzialmente la ripartizione della potestà legislativa tra lo Stato e le regioni, i conflitti di attribuzione in materia di insindacabilità dei parlamentari e, infine, una serie di questioni eterogenee.
Di tali sentenze trentuno sono state assegnate alla I Commissione in via primaria, in quanto incidenti su materie per le quali la Commissione è competente nel merito, e novantasette sono state assegnate alla Commissione per i profili generali. Ricorda che il primo gruppo di sentenze potrà essere esaminato dal Comitato ai sensi dell'articolo 108, comma 3, del regolamento, mediante l'approvazione di un documento in cui il Comitato esprime il proprio avviso sulla necessità di iniziative legislative, indicandone i criteri informativi. Tale documento potrà essere considerato implicitamente approvato dalla Commissione, ai sensi dell'articolo 22, comma 4, qualora non sia formulata, nei tempi ivi previsti, la richiesta di sottoposizione alla deliberazione della Commissione. Il secondo gruppo di sentenze potrà invece essere esaminato dal Comitato ai sensi dell'articolo 22, comma 4, del regolamento, che prevede la possibilità di approvazione di relazioni periodiche da sottoporre alla Commissione plenaria. Tali relazioni potranno riguardare gli indirizzi giurisprudenziali che emergono dalle sentenze della Corte vertenti su specifiche questioni.
Ricorda in proposito che nella precedente riunione il deputato Franco Russo aveva chiesto se il Comitato avrebbe potuto esaminare anche sentenze risalenti alla precedente legislatura. In proposito fa presente che, al fine di esaminare compiutamente la giurisprudenza della Corte costituzionale su specifici filoni, si potranno tenere in considerazione anche le principali sentenze emesse in un periodo antecedente l'inizio della legislatura in corso.
Al fine poi di organizzare compiutamente lo svolgimento dei lavori del Comitato, ritiene che si potrebbe ripartire l'esame delle sentenze fin qui assegnate alla I Commissione tra sette relatori, i quali potranno riferire al Comitato nella sua prossima riunione. Al fine di rispettare un bilanciamento tra la maggioranza e l'opposizione, ritiene che l'incarico di relatore potrebbe essere conferito ai deputati Belisario, Benedetti Valentini, Boato, Cota, D'Alia, Gozi e Franco Russo.

Marco BOATO (Verdi) con riferimento ai criteri di ripartizione delle sentenze tra i vari relatori ritiene che sarebbe opportuno individuare specifici filoni giurisprudenziali, in modo tale da consentire a ciascun relatore di svolgere un approfondimento limitato ad alcuni principali indirizzi interpretativi adottati dalla Corte nei singoli settori. In proposito, alla luce della propria esperienza in materia, chiede di potere approfondire l'esame delle sentenze in materia di immunità parlamentari.

Enrico LA LOGGIA, presidente, ribadisce l'opportunità che il Comitato operi un monitoraggio costante della giurisprudenza della Corte costituzionale, con riferimento a tutte le sentenze assegnate alla Commissione.

Sandro GOZI (Ulivo), chiede di potere approfondire l'esame delle sentenze in materia di immigrazione concernenti, in generale, la materia comunitaria.

Enrico LA LOGGIA, presidente, prende atto delle richieste pervenute, che ritiene di poter senz'altro accogliere e si riserva di attribuire agli altri relatori l'incarico di esaminare le restanti sentenze, sulla base dei criteri individuati e delle richieste che saranno eventualmente dagli stessi formulate.

La seduta termina alle 9.40.


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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Giovedì 30 novembre 2006. - Presidenza del presidente Riccardo MARONE.

La seduta comincia alle 9.40.

Delega al Governo per la revisione della disciplina relativa alla titolarità ed al mercato dei diritti televisivi.
C. 1496/A Governo ed abb.
(Parere all'Assemblea).
(Esame emendamenti e conclusione - Parere).

Riccardo MARONE, presidente e relatore, fa presente che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 3 non presentano profili problematici quanto al rispetto del riparto di competenze tra Stato e regioni e formula una proposta di parere di nulla osta.

Marco BOATO (Verdi) e Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo) esprimono il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Decreto-legge 279/2006: Disposizioni urgenti in materia di previdenza complementare.
Nuovo testo C. 1952 Governo.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, ricorda che il Comitato aveva già espresso un parere favorevole sul testo originario del decreto-legge in titolo nella seduta dello scorso 28 novembre. Alla luce delle modifiche apportate al testo dalla Commissione di merito, non ravvisandosi motivi di rilievo sugli aspetti di legittimità costituzionale, propone l'espressione di un parere favorevole.

Marco BOATO (Verdi) e Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo) esprimono il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 9.45.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 30 novembre 2006. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Paolo Naccarato.

La seduta comincia alle 14.10.

Indagine conoscitiva sulle problematiche inerenti la disciplina per la risoluzione di conflitti di interesse.

Audizioni di esperti in materia di diritto costituzionale e societario.
(Svolgimento e conclusione).

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione, soffermandosi sulle finalità dell'indagine conoscitiva e sulla organizzazione dei lavori dell'odierna seduta.

Andrea PERTICI, Professore associato di istituzioni di diritto pubblico, Bernardo MATTARELLA, Professore straordinario di diritto amministrativo e Giuseppe MASONI, avvocato presso lo studio legale Ripa di Meana, e svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.


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Intervengono quindi per formulare osservazioni e porre quesiti i deputati Luciano VIOLANTE, presidente, Franco RUSSO (RC-SE) e Roberto ZACCARIA (Ulivo).

Andrea PERTICI, Professore associato di istituzioni di diritto pubblico, fornisce alcune precisazioni.

Luciano VIOLANTE, presidente, svolge alcune considerazioni sui temi trattati nel corso dell'audizione e ringrazia tutti gli intervenuti. Dichiara, quindi, conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

Giovedì 30 novembre 2006. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Marcella Lucidi.

La seduta comincia alle 15.15.

Modifica all'articolo 12 della Costituzione sul riconoscimento della lingua italiana quale lingua ufficiale.
C. 648 cost. Angela Napoli, C. 1571 cost. La Russa, C. 1782 cost. Boato e C. 1849 cost. Zaccaria.
(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, il 28 novembre 2006.

Luciano VIOLANTE, presidente, ricorda che il relatore ha presentato, nella seduta dello scorso 28 novembre, una proposta di testo unificato. Nel corso della medesima seduta si era convenuto di rinviare la deliberazione in ordine all'adozione del testo base alla seduta odierna.

Italo BOCCHINO (AN), relatore, ricorda che la proposta di testo unificato da lui presentata è volta ad aggiungere, all'articolo 12 della Costituzione, un comma che si limita a prevedere che l'italiano è la lingua ufficiale della Repubblica. Tale testo intende rappresentare solo un punto di partenza, che ritiene largamente condivisibile, che sarà perfezionato durante la fase di esame degli emendamenti. Osserva infatti che mentre sull'introduzione nel testo costituzionale di questo principio si è registrata un'ampia condivisione all'interno della Commissione, restano ancora da definire opportune integrazioni o specificazioni del principio medesimo. In proposito evidenzia come, da un lato, la proposta di legge del deputato Zaccaria sia volta a prevedere l'introduzione del nuovo principio nel rispetto delle garanzie previste dalla Costituzione e dalle leggi costituzionali, soprattutto nei confronti delle minoranze linguistiche e, dall'altro, vi è la posizione del gruppo della Lega Nord Padania, già manifestata nel corso della passata legislatura, che propende per una espressa valorizzazione degli idiomi locali. Ritiene pertanto che il compito del relatore sia quello di proporre alla Commissione l'approvazione di un testo unificato che recepisca i punti su cui è stata registrata la più ampia convergenza, rinviando all'esame degli emendamenti ulteriori integrazioni, sulle quali reputa opportuno che si formi la più ampia maggioranza possibile. In proposito ritiene che presumibilmente il testo licenziato dalla Commissione non si discosterà dal contenuto della proposta di legge del deputato Zaccaria, essendo comunque opportuno non pregiudicare il godimento delle garanzie che, in materia di tutela di minoranze linguistiche, sono state già assicurate dalla Costituzione e dalle leggi costituzionali che definiscono gli statuti delle regioni ad autonomia speciale. La soluzione che sarà individuata, infatti, non dovrà presentare aspetti conflittuali che compromettano


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l'approvazione definitiva del provvedimento in esame.

Luciano VIOLANTE, presidente, invita la Commissione a riflettere sull'opportunità di inserire il principio del riconoscimento dell'ufficialità della lingua italiana non tanto all'articolo 12 della Costituzione, quanto piuttosto all'articolo 6 della stessa Carta costituzionale, che sarebbe così composto di due commi. Il primo di essi conterrebbe il principio generale, secondo cui l'italiano è la lingua ufficiale della Repubblica, mentre il secondo manterrebbe invariata la previsione per cui la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche, che attualmente costituisce il contenuto dello stesso articolo 6.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) si dichiara perplesso sulla proposta formulata dal presidente Violante, in quanto ritiene che l'attuale formulazione dell'articolo 6 della Costituzione, che stabilisce che la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche, ove fosse modificata nel senso indicato, perderebbe la propria incisività. La norma di cui all'articolo 6, infatti, assume un proprio autonomo valore in virtù dell'unicità della disposizione in esso contenuta. Ritiene invece più opportuno, dovendosi modificare i principi fondamentali della Costituzione, incidere sull'articolo 12, cosa che a proprio avviso rappresenta una forma più limitata di intervento.

Luciano VIOLANTE, presidente, rileva che l'articolo 12 contiene, nella sua formulazione vigente, la disciplina alla bandiera nazionale e potrebbe non essere pertanto la sede idonea al collocamento di una previsione in ordine all'ufficialità della lingua italiana. Si rende conto, tuttavia, che una eventuale modifica dell'articolo 6 della Costituzione potrebbe originare alcune preoccupazioni di natura politica. Qualora si propendesse per un intervento sull'articolo 12, propone comunque di formulare la nuova disposizione come primo comma del medesimo articolo.

Italo BOCCHINO (AN) ritiene condivisibile la proposta formulata dal presidente Violante in ordine a un possibile intervento riferito all'articolo 6 della Costituzione.

Marco BOATO (Verdi) ritiene necessario, in questa fase dell'esame, non irrigidire troppo le rispettive posizioni. Fa quindi presente l'opportunità, quando si interviene sui principi fondamentali della Costituzione, di limitarsi ad aggiungere nuove previsioni a quelle già esistenti, senza alterare l'assetto costituzionale vigente, neppure sotto il profilo della successione degli articoli e dei commi. Pur reputando tecnicamente ineccepibile la proposta del presidente Violante, esprime le proprie preoccupazioni in ordine alle ripercussioni che essa, qualora fosse approvata, potrebbe produrre nelle interpretazioni date dalla dottrina e dalla giurisprudenza in materia di tutela delle e minoranze linguistiche. In proposito, sottolinea l'importanza che sulle proposte di legge in esame si raggiunga una maggioranza molto ampia, proprio per evitare il prodursi di ripercussioni negative all'esterno del Parlamento. Alla luce della costruttività del dibattito in corso, e sulla scorta della precisazione offerta dal relatore sul fatto che il testo unificato da lui proposto è suscettibile di modificazioni e integrazioni in sede di esame degli emendamenti, annuncia il proprio voto favorevole sull'adozione dello stesso quale testo base.

Roberto ZACCARIA (Ulivo), condividendo le motivazioni espresse dal deputato Boato, annuncia il voto favorevole da parte del proprio gruppo.

Franco RUSSO (RC-SE) annuncia il voto contrario da parte del proprio gruppo, richiamando le motivazioni da lui già espresse nel corso del precedente dibattito.

La Commissione delibera di adottare come testo base il testo unificato predisposto dal relatore (vedi Bollettino delle


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Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 94 del 28 novembre 2006).

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 18 di lunedì 4 dicembre 2006 e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Benefici per le vittime del terrorismo.
C. 616 Mazzoni.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, il 29 novembre 2006.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che le Commissioni VI e XI hanno espresso parere favorevole sulla proposta di legge in titolo. La V Commissione ha espresso parere favorevole a condizione di sostituire, all'articolo 1, comma 2, lettera b), le parole: «424.718 a partire dall'anno 2008» con le parole: «487.870 a decorrere dall'anno 2008». Avverte che il relatore ha presentato l'emendamento 1.3, volto a recepire il parere della V Commissione, testè illustrato, nonché l'emendamento Tit. 1, volto a sostituire il titolo della proposta di legge con il seguente: «Modifica degli articoli 15 e 16 della legge 3 agosto 2004, n. 206, in materia di benefici per le vittime del terrorismo» (vedi allegato 2).

La Commissione approva gli emendamenti 1.3 e tit. 1 del relatore e delibera di conferire il mandato al relatore Giovanardi di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere di essere autorizzata a riferire oralmente.

Luciano VIOLANTE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 30 novembre 2006.

Predisposizione del programma dei lavori per il periodo dicembre 2006 febbraio 2007 e del calendario per il mese di dicembre 2006.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.