XII Commissione - Resoconto di giovedì 30 novembre 2006


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SEDE REFERENTE

Giovedì 30 novembre 2006. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ. - Interviene il sottosegretario per l'interno Marcella Lucidi.

La seduta comincia alle 8.45.

DL 283/2006: Interventi per completare il risanamento economico della Fondazione Ordine Mauriziano di Torino.
C. 1980 Governo.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Leopoldo DI GIROLAMO (Ulivo), relatore, ricorda che il decreto-legge in esame prevede nuove misure per il risanamento finanziario della Fondazione Ordine Mauriziano di Torino, già oggetto di diversi provvedimenti legislativi, sia a livello nazionale che regionale. Al riguardo, ricorda altresì che il decreto-legge n. 277 del 2004 ha provveduto al riordino giuridico e finanziario dell'Ordine Mauriziano: si tratta di un ente ospedaliero, costituito dalle strutture sanitarie Umberto I di Torino e dall'Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo, disciplinato dalla XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione. Con tale decreto-legge è stata creata la Fondazione Mauriziana, con il compito di gestire i beni di proprietà dell'Ente a cui succede (ad eccezione delle strutture ospedaliere e di alcuni beni sabaudi puntualmente individuati dal decreto-legge medesimo, affidati ad un'altra Fondazione) e a procedere alla loro valorizzazione, ai fini di risanamento finanziario dell'Ente; in attesa dell'avvio delle azioni di risanamento da parte del Commissario dell'Ente, sono sospese le azioni


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esecutive nei confronti dell'Ente stesso. Fa altresì presente che, in base alla legge, la regione Piemonte ha disciplinato con un proprio provvedimento la natura giuridica dell'Ente ospedaliero ed il suo inserimento nell'organizzazione sanitaria regionale (legge regionale n. 39 del 2004). Osserva quindi che la prima relazione del Comitato di vigilanza sulla gestione del patrimonio della Fondazione Ordine Mauriziano, relativa all'anno 2005, è stata trasmessa alle Camere in data 16 ottobre 2006: in tale relazione è effettuata tra l'altro una ricognizione di tutti i debiti esistenti che sono risultati ammontanti a 392.582.449,21 euro (attraverso la puntuale identificazione dei creditori privati e pubblici) e dei crediti vantati nei confronti del servizio sanitario regionale, dell'ordine di 35.842.006,00 euro. Questo a fronte di un patrimonio stimato dalla società REAG in circa 240.000.000 euro. Tale patrimonio è di natura molto diversificata, trattandosi per la maggior parte di immobili agrari soggetti spesso a vincoli contrattuali o di legge a favore di conduttori o di terzi, e nella parte restante di immobili urbani con caratteristiche tipologiche molto disparate (cappelle, chiese, cimiteri, musei, scuole, negozi, abitazioni, uffici, box, depositi, magazzini) e spesso inalienabili o difficilmente alienabili. Fa presente altresì che, malgrado l'accelerazione impressa alle alienazioni, tra il 2004 ed il 2005 è stato possibile vendere immobili agrari ed urbani per un valore inferiore a 20.000.000 euro. Da qui l'affermazione, nelle conclusioni della relazione del Comitato di vigilanza sulla gestione del patrimonio della Fondazione Ordine Mauriziano, che, nonostante i positivi risultati conseguiti dalla gestione commissariale, non risulterà possibile realizzare, nei 24 mesi di tempo previsti dal decreto-legge n. 277 del 2004, risorse tali da giungere ad una transazione credibile con i creditori. Ciò rende necessario, a giudizio del Comitato di vigilanza, l'adozione di ulteriori misure legislative che garantiscano alla Fondazione tempi adeguati per completare l'opera di risanamento finanziario. Ricorda quindi che il provvedimento in esame prevede, in primo luogo, l'applicazione per ulteriori dodici mesi della disciplina specifica disposta dal decreto-legge n. 277 del 2004 con riguardo alle azioni esecutive nei confronti dell'Ente. In proposito, ricorda altresì che l'articolo 3 del decreto-legge citato detta una disciplina specifica, per la durata di 24 mesi (scadenza il 23 novembre 2006), in relazione alle azioni esecutive promosse nei confronti dell'Ente Mauriziano. In particolare: a) non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti della Fondazione per i debiti insoluti dell'Ente; b) le procedure esecutive pendenti, per le quali sono scaduti i termini per l'opposizione giudiziale da parte dell'Ordine Mauriziano, ovvero la stessa opposizione sia stata rigettata, sono dichiarate estinte dal giudice, con inserimento nella massa passiva dell'importo dovuto a titolo di capitale, accessori e spese; c) i pignoramenti eventualmente eseguiti non hanno efficacia e non vincolano la Fondazione, la quale ne può disporre per le finalità previste dalla legge e dallo Statuto; d) i debiti insoluti non producono interessi né sono soggetti a rivalutazione monetaria; e) il legale rappresentante della Fondazione assume le funzioni di Commissario straordinario e provvede al ripiano dell'indebitamento pregresso accertando a tal fine la massa attiva e passiva; f) il Ministero dell'interno delibera in merito ai ricorsi presentati dai creditori esclusi; g) il rappresentante della Fondazione è autorizzato a procedere in via transattivi in merito alle richieste dei creditori. Segnala inoltre che la Corte costituzionale, con sentenza n. 335 del 2006, ha respinto le eccezioni di costituzionalità avanzate dal Tribunale di Torino nei confronti di alcuni aspetti della disciplina sospensiva delle azioni esecutive dei creditori dell'Ordine Mauriziano. Il decreto-legge in esame contiene le seguenti ulteriori disposizioni: si pone integralmente a carico dell'Ente Mauriziano, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 277 del 2004, la gestione dell'attività sanitaria dell'Ente medesimo; si precisa altresì che sono trasferiti alla Fondazione Ordine


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Mauriziano tutti i beni mobili ed immobili già appartenenti all'Ente Ordine Mauriziano, con esclusione dei beni mobili funzionalmente connessi allo svolgimento dell'attività istituzionale dei due presidi Umberto I di Torino e Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo.

Giuseppe ASTORE (IdV) esprime perplessità sulla congruità della proroga di dodici mesi del termine di cui all'articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 277 del 2004, che, a suo avviso, potrebbe rivelarsi insufficiente. Esprime altresì dubbi sulla costituzionalità della disposizione in base alla quale i debiti insoluti dell'Ente non producono interessi né sono soggetti a rivalutazione monetaria.

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC) ricorda che, come ha fatto notare il relatore, la Commissione ha già avuto modo di occuparsi dell'Ordine Mauriziano in occasione della conversione in legge del decreto-legge n. 277 del 2004. Osserva quindi come il fatto che, ad oggi, siano stati alienati beni per un valore inferiore ai 20 milioni di euro, porti a ritenere che la proroga di dodici mesi disposta dal decreto-legge in esame potrebbe rivelarsi insufficiente, anche in considerazione delle caratteristiche dei beni da alienare. Ritiene inoltre che potrebbe rivelarsi non necessaria, ai fini dell'estinzione dei debiti dell'Ente, l'alienazione dell'intero patrimonio. Dichiara comunque di ritenere opportuno il provvedimento in esame, attesi il prestigio e la rilevanza della Fondazione Ordine Mauriziano.

Mimmo LUCÀ, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame al termine dei lavori antimeridiani dell'Assemblea.

La seduta termina alle 8.55.

SEDE REFERENTE

Giovedì 30 novembre 2006. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ. - Interviene il sottosegretario per l'interno Marcella Lucidi.

La seduta comincia alle 14.30.

DL 283/2006: Interventi per completare il risanamento economico della Fondazione Ordine Mauriziano di Torino.
C. 1980 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato al termine della seduta antimeridiana.

Mimmo LUCÀ, presidente, ricorda che, nella seduta antimeridiana, è stata svolta la relazione e sono intervenuti alcuni deputati.

Salvatore MAZZARACCHIO (FI) sottolinea la difficile situazione finanziaria in cui versa la Fondazione Ordine Mauriziano e comprende le ragioni che hanno indotto all'assunzione del provvedimento in esame. Annuncia quindi l'astensione del suo gruppo.

Il sottosegretario Marcella LUCIDI osserva che il provvedimento in esame si inserisce in una linea di continuità con la condotta adottata dal precedente Governo con il decreto-legge n. 277 del 2004, tesa a coniugare il risanamento finanziario della Fondazione Ordine Mauriziano con la valorizzazione del patrimonio artistico di sua proprietà. Fa presente infine che l'inserimento dell'Ente ospedaliero nell'organizzazione sanitaria della regione Piemonte ha riguardato i presidi medico-sanitari e non anche il patrimonio immobiliare dello stesso.

Leopoldo DI GIROLAMO (Ulivo), relatore, rispondendo ad alcune questioni sollevate dai colleghi, fa presente che i dubbi sulla costituzionalità delle norme relative agli interessi sui debiti della Fondazione devono considerarsi superati alla luce della giurisprudenza costituzionale, cui ha


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fatto riferimento nella relazione. Ritiene altresì che, apprezzato lo stato di avanzamento del processo di risanamento della Fondazione, la proroga di dodici mesi, disposta dal provvedimento in esame, possa considerarsi congrua. Auspica pertanto una rapida approvazione del provvedimento.

Mimmo LUCÀ, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare. Ricorda che, a seguito delle determinazioni assunte nella riunione di ieri dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti di gruppo, il termine per la presentazione di emendamenti è stato fissato a martedì 5 dicembre 2006, alle ore 17. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

AUDIZIONE INFORMALE

Audizione di docenti universitari ed esperti in farmacologia, ginecologia e bioetica in merito alle problematiche connesse all'utilizzo della pillola RU486 ai fini dell'interruzione volontaria di gravidanza.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.40 alle 15.30 e dalle 16 alle 16.55.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI