Martedì 12 dicembre 2006. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.
La seduta comincia alle 13.35.
Variazione nella composizione della Commissione.
Paolo DEL MESE, presidente, comunica che il deputato Ciro Alfano entra a far parte della Commissione, mentre cessa di farne parte il deputato Maurizio Ronconi.
Riqualificazione e recupero dei centri storici.
Testo unificato C. 550 ed abbinate.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Antonio BORGHESI (IdV), relatore, rileva come la Commissione sia chiamata ad
esprimere il parere alla VIII Commissione Ambiente, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, sul testo unificato delle proposte di legge C. 550 Foti (AN), C. 764 Iannuzzi (Ulivo) e C. 824 Iannuzzi, recante disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici.
Passando ad esaminare il contenuto del provvedimento, che si compone di 2 articoli, evidenzia come l'articolo 1 preveda, ai commi 1 e 2, che i comuni con popolazione pari o inferiore a 200.000 abitanti possano individuare zone di particolare pregio architettonico e culturale, in cui realizzare interventi integrati pubblici e privati finalizzati alla riqualificazione urbana. Tali interventi riguardano, ai sensi del comma 3, il risanamento, la conservazione e il recupero del patrimonio edilizio da parte di privati, la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico, la manutenzione straordinaria dei beni pubblici già esistenti da parte dell'ente locale, il miglioramento e l'adeguamento degli arredi e dei servizi urbani e gli interventi finalizzati al consolidamento statico e antisismico degli edifici storici.
In base al comma 4 le regioni possono prevedere forme di indirizzo e coordinamento finalizzate al recupero e alla valorizzazione dei centri storici.
Il comma 5 prevede inoltre che, con decreto del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, previa intesa in sede di Conferenza unificata, sentita l'Associazione nazionale dei comuni italiani, sono definiti i parametri qualitativi di natura storica, architettonica e urbanistica, sulla base dei quali individuare, nei comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, centri storici ed insediamenti urbanistici, ai quali assegnare il marchio di «borghi antichi d'Italia». La norma precisa come l'assegnazione del marchio non comporti il riconoscimento dell'interesse culturale o paesaggistico dei beni o delle aree compresi negli insediamenti urbanistici interessati, che rimane disciplinato dalle vigenti disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio.
L'articolo 2, comma 1, istituisce presso il Ministero dell'economia e delle finanze un Fondo nazionale per il recupero e la tutela dei centri storici e dei borghi antichi d'Italia, per il quale il comma 4 dispone uno stanziamento, per gli anni dal 2007 al 2009, di 25 milioni di euro annui, ulteriormente integrabili, per gli anni successivi, in sede di legge finanziaria.
Il comma 2 prevede che il Fondo sia ripartito tra i comuni che promuovono gli interventi di cui all'articolo 1, in base ad una gara indetta annualmente con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri per i beni e le attività culturali e delle infrastrutture, previa intesa in sede di Conferenza unificata. La disposizione specifica che almeno il 50 per cento delle risorse del Fondo è destinata agli interventi per i comuni con popolazione pari o inferiore a 15.000 abitanti.
Ai sensi del comma 3 il decreto ministeriale di cui al comma 2 stabilisce altresì forme di controllo dei progetti degli interventi di riqualificazione e di recupero dei centri storici, nonché le modalità per il riparto della restante quota di risorse in favore dei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, attribuendo priorità agli interventi per i quali gli enti locali abbiano messo a disposizione una percentuale di risorse nella misura minima che sarà indicata dal medesimo decreto
Il comma 5 dispone in merito agli oneri recati dal provvedimento, ai quali si fa fronte a carico del Fondo speciale di conto capitale, utilizzando parzialmente l'accantonamento relativo al Ministero dell'economia e delle finanze.
Considerato che il provvedimento non presenta profili problematici per quanto riguarda gli aspetti di competenza della Commissione Finanze, propone di esprimere su di esso nulla osta
Antonio PEPE (AN) esprime un giudizio complessivamente favorevole sul contenuto della proposta di legge, pur sottolineando
come, a suo giudizio, al fine di perseguire con maggiore efficacia l'obiettivo della riqualificazione e del recupero dei centri storici, sarebbe stato più opportuno incentivare l'iniziativa dei privati mediante lo strumento delle detrazioni fiscali.
Preannuncia quindi il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta del relatore.
Gioacchino ALFANO (FI), pur condividendo la proposta di legge nel suo complesso, rileva come essa non tenga conto della fondamentale distinzione, sussistente nell'ambito dei soggetti possessori di immobili di particolare pregio architettonico e culturale, tra coloro che possono vantare una solida situazione patrimoniale e finanziaria e coloro che, al contrario, si trovano in condizioni meno favorevoli, se non addirittura di indigenza. Sottolinea, in particolare, come tale differenza di condizioni economiche fra possessori dei predetti beni sia particolarmente evidente nei grandi centri urbani quali, ad esempio, la città di Napoli.
Antonio BORGHESI (IdV), relatore, pur apprezzando le considerazioni svolte del deputato Gioacchino Alfano, sottolinea come esse si riferiscano a talune caratteristiche del tessuto urbano delle grandi città, mentre la proposta di legge ha ad oggetto esclusivamente i comuni con popolazione non superiore a 200.000 abitanti.
La Commissione approva la proposta del relatore.
La seduta termina alle 13.55.
Martedì 12 dicembre 2006. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.
La seduta comincia alle 13.55.
Schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2003/96/CE, che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità.
Atto n. 38.
(Rinvio del seguito dell'esame).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 dicembre.
Paolo DEL MESE, presidente, ricorda che nella precedente seduta dedicata all'esame del provvedimento il relatore, Strizzolo, ha svolto una relazione sui contenuti dello schema di decreto legislativo. Rammenta inoltre che il termine per l'espressione del parere al Governo è fissato per il 17 dicembre, e che quindi l'esame dovrà concludersi entro questa settimana.
In tale contesto propone che il relatore formuli, nella seduta di domani, una proposta di parere, che potrebbe essere votata in quell'occasione.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani.
La seduta termina alle 14.
Martedì 12 dicembre 2006.
Audizione dei rappresentanti dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 1762, recante delega per il riordino della normativa sulla tassazione di redditi di capitale, sulla riscossione e accertamento dei tributi erariali, sul sistema estimativo del catasto e per la redazione di testi unici delle disposizioni sui tributi statali.
L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 14.50.
Martedì 12 dicembre 2006. - Presidenza del presidente Paolo DEL MESE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.
La seduta comincia alle 14.50.
Delega per il riordino della normativa sulla tassazione di redditi di capitale, sulla riscossione e accertamento dei tributi erariali, sul sistema estimativo del catasto e per la redazione di testi unici delle disposizioni sui tributi statali.
C. 1762 Governo.
(Seguito esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 dicembre 2006.
Gioacchino ALFANO (FI), chiede chiarimenti in merito ai tempi ed ai modi di organizzazione dei lavori della Commissione sul provvedimento in esame.
Per quanto riguarda il merito, esprime fin d'ora un giudizio fortemente negativo sul disegno di legge nel suo complesso, stigmatizzando in particolare la logica sottesa agli articoli 1 e 2, che conferma l'inaccettabile propensione del Governo ad aumentare la pressione fiscale.
Maria Ida GERMONTANI (AN) esprime anch'essa un giudizio fortemente negativo sul provvedimento, riservandosi peraltro di intervenire puntualmente in merito alle numerose problematiche da esso sollevate allorché sarà concluso il ciclo di audizioni stabilito in seno all'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, rilevando a tale proposito l'opportunità di procedere anche all'audizione dei rappresentanti dell'Associazione italiana del private equity e venture capital (AIFI).
Paolo DEL MESE, presidente, ritiene che la complessiva organizzazione dei lavori sul provvedimento potrà essere definita all'esito delle audizioni informali previste, il cui ambito potrà essere esteso dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, previsto nella giornata odierna.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.55.
Martedì 12 dicembre 2006.
L'Ufficio di Presidenza si è svolto dalle 14.55 alle 15.
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
7-00074 Crisci ed altri: Ambito di operatività della «Fondazione per il Sud».