VIII Commissione - Mercoledì 17 gennaio 2007


Pag. 113

ALLEGATO 1

DL 300/06: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (C. 2114 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,
esaminato il disegno di legge n. 2114, recante «Conversione in legge del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative», nel testo risultante dagli emendamenti approvati dalla I Commissione;
rilevato che le disposizioni contenute negli articoli 3, 5, e 6, comma 3, intervengono su materie di rilievo per la competenza della VIII Commissione;
valutate anche le ulteriori disposizioni inserite dalla Commissione di merito in relazione a materie di interesse della VIII Commissione e, in particolare, l'articolo 3-bis e il comma 3-bis dell'articolo 6;
preso atto delle ragioni che si pongono alla base delle proroghe disposte dalle disposizioni richiamate e rilevata l'opportunità di attivare, per talune delle disposizioni prorogate, ogni possibile iniziativa diretta al superamento delle cause che ostano alla loro completa attuazione;
valutate positivamente le finalità del comma 2 dell'articolo 3, nel senso di estendere, attraverso il differimento del termine di riferimento, gli interventi considerati prioritari, ai fini dell'attuazione della Convenzione tra l'Italia e la Francia riguardante il tratto situato in territorio francese della linea ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia;
espresso apprezzamento anche per la finalità di evitare pesanti oneri finanziari a carico dello Stato e delle amministrazioni locali cui è ispirato il comma 3 del medesimo articolo 3, relativo alla conservazione di efficacia dei verbali di concordamento dell'indennità di espropriazione e di rinuncia a qualunque pretesa connessa alla procedura di esproprio, a prescindere dall'emanazione del decreto di esproprio;
condiviso, infine, quanto affermato nella relazione illustrativa in ordine alla necessità di accompagnare la proroga contenuta nell'articolo 6, comma 3, in materia di conferimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico superiore a 13.000 /kg, con la definizione di un piano che consenta all'Italia di «sviluppare impianti di frantumazione tecnologicamente avanzati per la separazione ed il recupero dei materiali con riduzione del fluff residuo», nonché di «rendere effettiva la possibilità di recupero energetico del fluff, in attuazione sia della direttiva comunitaria relativa ai veicoli a fine vita, sia di quanto previsto dal medesimo decreto legislativo n. 36 e dal successivo decreto del Ministro delle attività produttive»,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) con riferimento all'ulteriore proroga dell'entrata in vigore della disciplina sulla sicurezza degli impianti recata dal Capo V della Parte seconda del testo unico in materia edilizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 (articolo 3, comma 1), sia posta in essere ogni necessaria iniziativa affinché, nei tempi più rapidi possibili, sia adottato


Pag. 114

il decreto di riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti per la sicurezza all'interno degli edifici, previsto dall'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a), del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203;
b) in relazione all'ulteriore proroga del termine per il completamento degli investimenti per gli adempimenti relativi alla messa a norma delle strutture ricettive di cui all'articolo 3-bis del decreto-legge n. 411 del 2001 (articolo 3, comma 4), si consideri l'assoluta esigenza di non differire ulteriormente - rispetto alla richiamata proroga - tale adeguamento, in considerazione sia delle evidenti ragioni di sicurezza che rendono necessario l'adeguamento sia dell'ampiezza della portata applicativa del richiamato articolo 3-bis, in particolare sotto il profilo dei soggetti destinatari;
c) con riferimento all'ulteriore proroga del termine relativo ad una serie di adempimenti previsti dall'articolo 20, comma 5, del decreto legislativo n. 151 del 2005 (articolo 5, comma 1), in materia di riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), si proceda in tempi rapidi all'adozione dei provvedimenti attuativi di cui agli articoli 13, comma 8, e 15, comma 1, del medesimo decreto legislativo;
d) in relazione alla proroga dell'entrata in vigore della Parte seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006 (cosiddetto «codice ambientale»), in materia di VIA, VAS e IPPC (articolo 5, comma 2), pur tenendo conto della complessità, evidenziata anche nella relazione illustrativa, della riforma della medesima Parte seconda, si proceda in tempi rapidi all'adozione del preannunciato schema di decreto correttivo al «codice ambientale» e alla sua sollecita trasmissione alle Commissioni parlamentari per l'espressione del prescritto parere.


Pag. 115

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00410 Locatelli: Viabilità stradale nell'area della Valseriana.

TESTO DELLA RISPOSTA

Per quanto concerne il lotto unico lungo la strada statale n. 671, l'ANAS s.p.a. ha fatto conoscere che i lavori di costruzione del raccordo Seriate-Nembro-Albino-Gazzanica, sono in corso di esecuzione da parte dell'Associazione temporanea di imprese (ATI) «CARENA s.p.a.-Mambrini S.r.l. e risultano in ritardo rispetto alle previsioni contrattuali di scadenza.
I rallentamenti ed i conseguenti ritardi incontrati durante lo sviluppo dei lavori sono riconducibili alle seguenti cause:
elevatissime difficoltà connesse con la complessità delle procedure espropriative e con i ricorsi al T.A.R., che hanno comportato l'indisponibilità di estese aree interessate dai lavori;
elevatissime difficoltà connesse con lo spostamento delle innumerevoli interferenze (per un importo di circa euro 6.000.000,00) che caratterizzano un contesto fortemente urbanizzato e antropizzato quale la bassa Valle Seriana, nella quale l'opera si inserisce; in particolare le procedure relative allo spostamento dei sottoservizi interferenti con le opere stradali sono state caratterizzate dalle seguenti problematiche:
1. lentezze e rinvii nelle azioni degli enti gestori che hanno costretto l'ANAS ad effettuare atti di diffida ai rispettivi legali rappresentanti;
2. assenza di censimenti degli impianti interferenti, con molteplici situazioni di irregolarità emerse solo all'atto dell'esecuzione delle opere;
3. notevole interdipendenza tra spostamento dei sottoservizi e lavori stradali, con necessario coordinamento tra le attività;
4. problematiche progettuali che hanno reso necessario la redazione di due perizie di variante che hanno comportato un incremento per lavori di circa il 9 per cento.

Nonostante gli impegni assunti dall'Impresa, i lavori hanno proceduto e procedono con notevoli rallentamenti, situazione che ha comportato la messa in mora della stessa e conseguente applicazione della penale giornaliera (euro 5.000,00), prevista per ogni giorno eccedente la data di ultimazione 11 maggio 2006.
I lavori risultano ancora in corso. È stato tuttavia aperto, in data 12 gennaio scorso, un primo tratto funzionale relativo a circa un terzo del complesso delle opere dall'innesto con la viabilità locale in Nembro sino alla rotatoria dello svincolo di Albino.
Per il rimanente tratto, dallo svincolo di Albino all'innesto di fine lotto, l'impresa deve completare le opere civili e si può ipotizzare l'apertura al traffico entro la prossima primavera.
Per quanto riguarda, quindi, i lavori di completamento per la costruzione della centrale di ventilazione e degli impianti tecnologici della galleria «Montenegrine» sulla strada statale n. 42 «del Tonale e della Mendola», l'ANAS fa conoscere che il progetto definitivo è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della società con delibera n. 181 del 22 dicembre 2003 ed è stato appaltato mediante procedura di appalto integrato ai sensi dell'articolo 19, comma 1b della legge n. 109 del 1994, con aggiudicazione alla associazione temporanea di imprese ELEF s.r.l. - GECOMAR s.p.a.


Pag. 116


La suddetta ATI ha redatto il progetto esecutivo approvato dagli organi tecnici ANAS il 14 marzo 2006 e in data 3 agosto 2006 sono stati consegnati i lavori all'aggiudicataria.
Relativamente alla qualità del progetto e ai rilievi mossi nell'interrogazione, l'ANAS rileva che il progetto definitivo è stato redatto da professionisti di consolidata esperienza. Nel caso particolare degli impianti di ventilazione, controllo, antincendio, segnaletici, elettrici e speciali ci si è avvalsi di un professore universitario di fama mondiale.
Il progetto esecutivo è stato poi redatto dai tecnici di un'impresa qualificata del settore e sottoposto alla prevista istruttoria di validazione.
Il Compartimento per la Lombardia ha, inoltre, provveduto a trasmettere alla provincia di Bergamo una nota dello Studio professionale che dà conto delle scelte progettuali adottate e delle caratteristiche tecniche degli impianti, condivise dal predetto Ufficio.
L'ANAS fa presente, infine, che all'attualità la percentuale di avanzamento dei lavori risulta essere al 20 per cento. E, pertanto, non risulterebbe possibile né conveniente modificare il progetto approvato onde evitare di incidere sui costi e sui tempi di realizzazione.


Pag. 117

ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-00474 D'Agrò: Lavori per il Passante di Mestre.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento alla problematiche evidenziate con l'atto ispettivo cui si risponde, si rappresenta preliminarmente che l'opera del Passante di Mestre è inserita nel documento «Infrastrutture Prioritarie» predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e sottoposto all'esame della Conferenza Unificata Città-Stato-Autonomie locali il 16 novembre 2006.
L'importanza e la priorità che il Passante di Mestre riveste per il Governo è inoltre confermata dalla deliberazione del CIPE dello scorso 22 dicembre che ha stabilito l'avvio delle procedure per la revisione, concordamente con la Regione Veneto e gli altri soggetti interessati, delle modalità di realizzazione e gestione dell'opera garantendo, nel frattempo, la continuità dell'opera.
Tanto premesso, si fa presente che la proposta formulata dal Ministero delle infrastrutture nella riunione del CIPE del 22 dicembre 2006 è finalizzata ad accelerare le procedure relative a garantire all'ANAS stessa la copertura dei lavori in corso sul Passante di Mestre.
Dal cronoprogramma lavori trasmesso dal Commissario Delegato per l'emergenza socio-economico-ambientale di Mestre era emerso, difatti, che entro la fine del mese di dicembre 2006 si sarebbero esaurite le risorse finanziarie disponibili derivanti sia dal contributo pubblico stanziato con Delibera Cipe del 7 novembre 2003 n. 80 sia del prefinanziamento da parte del Contraente Generale del Passante di Mestre.
Inoltre, era stato rilevato come il procedimento connesso all'approvazione degli atti aggiuntivi con le società concessionarie autostradali Venezia-Padova Spa, Autovie Venete Spa e Autostrade per l'Italia Spa non risulti perfezionato.
Il Ministero delle infrastrutture, al fine di garantire le risorse finanziarie per non bloccare i lavori in corso a partire dal mese di gennaio 2007, ha quindi proposto al CIPE una differente modalità di finanziamento dell'opera.
L'ANAS procederà non solo alla realizzazione ma anche alla gestione del Passante autostradale di Mestre e provvederà alla copertura finanziaria del finanziamento con la Cassa Depositi e Prestiti tramite alcune specifiche risorse.
In particolare verranno utilizzati gli incrementi delle percorrenze chilometriche convenzionali applicate alle stazioni di esazione di Venezia Mestre sull'autostrada A4 (Padova-Venezia), di Mestre-Nord sull'autostrada A27 e di Venezia Est sull'autostrada A4 (Venezia-Trieste) nella misura di 10,14 km dal 1o gennaio 2007 e di 10,14 km. dal 1o gennaio 2008.
Si considererà inoltre la totalità degli introiti, al netto dei relativi costi gestionali, derivanti dai pedaggi applicati sul Passante di Mestre a far data dall'apertura al traffico della infrastruttura prevista per il mese di novembre 2008.
Infine, verrà utilizzata la totalità degli introiti, al netto dei relativi costi gestionali, derivanti dai pedaggi relativi a tutte le tratte autostradali ed altri ricavi ricompresi


Pag. 118

nella concessione alla Società delle Autostrade di Venezia e Padova S.p.A. a partire dalla scadenza della concessione stessa fissata al 30 novembre 2009 così come già previsto dalle precedenti modalità di finanziamento dell'opera.
Tale scelta non introduce elementi tali da rallentare la realizzazione dell'opera ma, al contrario, consentirà di accelerare l'iter procedurale connesso all'espletamento della gara da parte di ANAS per l'individuazione del soggetto finanziatore.


Pag. 119

ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-00513 Mariani: Viabilità ordinaria nella provincia di Lecco.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento a quanto segnalato nell'interrogazione parlamentare cui si risponde concernente gli interventi da effettuare sulla S.S. 36, sono stati acquisiti elementi dall'ANAS s.p.a che riferisce anzitutto che i lavori concernenti il sovrappasso in località Annone di Brianza, danneggiato nello scorso mese di maggio 2006, sono stati affidati lo scorso 15 gennaio 2007 e hanno avuto inizio con tempo di ultimazione previsto in 30 giorni.
Relativamente a quanto segnalato per il collegamento Lecco-Ballabio, le abbondanti piogge registrate nei primi di giorni di dicembre, di carattere eccezionale, hanno provocato danni alla pavimentazione stradale lungo la corsia Ballabio-Lecco.
In particolare, quel tratto di strada, realizzata dall'Amministrazione Provinciale di Lecco, taglia una pendice montuosa molto complessa dal punto di vista idrogeologico, interessata anche da fenomeni carsici, che hanno provocato sul piano viabile la formazione di una buca dalla quale rifluiva copiosamente l'acqua proveniente dal sottosuolo.
È stato pertanto necessario chiudere al traffico il senso di marcia Ballabio-Lecco per tre giorni durante i quali si è provveduto al ripristino della pavimentazione.
Per quanto attiene agli interventi di manutenzione ordinaria, le note restrizioni finanziarie dell'anno 2006 hanno consentito di procedere ai soli interventi strettamente necessari compatibili con le effettive disponibilità.
Con gli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria sarà tuttavia possibile, nell'ambito del riparto delle risorse da effettuarsi per l'esercizio 2007, prevedere i necessari finanziamenti anche per gli interventi in questione.
Nell'ambito degli interventi di manutenzione straordinaria è stato predisposto ed approvato quello relativo all'esecuzione dei lavori di distese di pavimentazione drenante fonoassorbente lungo la S.S. n. 36 tra i Km 12+900 e 94+000 in tratti saltuari, per un importo complessivo di 9.499.914,00 euro.
Il progetto dei suddetti interventi, previsto nel Contratto di Programma 2003/2005 e approvato in linea tecnica, sarà inserito nella futura programmazione della società stradale compatibilmente con le disponibilità finanziarie effettivamente reperite.


Pag. 120

ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-00506 Foti: Autorizzazione alla vendita di alloggi ai sensi della legge n. 179 del 1992.

TESTO DELLA RISPOSTA

In risposta ai quesiti posti con l'interrogazione presentata dal deputato Foti, si riferisce che la Cooperativa edilizia ABI-COOP di Piacenza ha usufruito dei contributi statali concessi ai sensi della legge 166 del 1975 per la realizzazione di programmi costruttivi nei comuni di Piacenza, Caorso, Fiorenzuola d'Arda, San Nicolò di Rottofreno, Castell'Arquato e Cortemaggiore.
Ciò premesso si precisa che i decreti di definizione del contributo sono stati emanati completi dei relativi titoli di spesa dopo che l'Ufficio Centrale di Bilancio ha comunicato la disponibilità dei fondi sul nuovo capitolo di spesa 1701 sul quale gravano i pagamenti dei conguagli a favore degli istituti di credito mutuanti.
La finora mancata erogazione dei cennati contributi è stata causata dalle nuove procedure informatiche attraverso le quali debbono essere ora emessi i relativi titoli di spesa (SICOGE) che sono state acquisite dalla struttura del Ministero delle Infrastrutture competente soltanto alla fine dell'anno 2006.
Solo a partire da tale momento è stato possibile avviare l'iter amministrativo secondo la prescritta procedura per la definizione della quale, si rammenta, prima di poter procedere al rilascio dell'autorizzazione al passaggio in proprietà individuale degli alloggi, è necessario altresì il controllo e la registrazione all'Ufficio Centrale di Bilancio.
Si assicura, in ogni caso, la massima sollecitudine nel disbrigo della citata procedura in coerenza con l'ordinario indirizzo di questo Ministero.