XIII Commissione - Resoconto di marted́ 23 gennaio 2007


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RISOLUZIONI

Martedì 23 gennaio 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 12.10.

Sull'ordine dei lavori.

Marco LION, presidente, saluta il sottosegretario, onorevole Boco, che di recente ha ricevuto la delega relativa alle attività della Camera dei Deputati e, di conseguenza, a partire dalla seduta odierna, segue i lavori della Commissione. Nell'occasione ringrazia il sottosegretario Mongiello per il lavoro svolto dall'inizio della legislatura e per lo spirito di collaborazione sempre dimostrato nei confronti della Commissione.

Il sottosegretario Stefano BOCO, nel salutare la Commissione, auspica che possa proseguire l'attività di proficua collaborazione fino ad adesso svolta dal sottosegretario Mongiello. Segnala che le deleghe a lui affidate comprendono anche l'agricoltura biologica e le agroenergie, vale a dire due temi di grande rilevanza che sono attualmente all'esame della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati. Dichiara, infine, la propria piena disponibilità nei confronti delle iniziative, delle richieste e delle sollecitazioni che potranno pervenire dalla Commissione.

Filippo MISURACA (FI) saluta il sottosegretario, dichiarandosi certo che la collaborazione che l'onorevole Boco ha


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saputo instaurare nei mesi precedenti di attività presso la Commissione agricoltura del Senato si manterrà e si consoliderà anche alla Camera. Esprime ringraziamento e apprezzamento nei confronti dell'attività svolta dal sottosegretario Mongiello. In particolare ricorda la puntualità e la tempestività con cui, in tutte le occasioni in cui la Commissione ne abbia fatto richiesta, il sottosegretario Mongiello ha fatto presente al ministro l'esigenza di un confronto diretto con la Commissione medesima. In proposito richiama all'attenzione il fatto che la Commissione più volte, anche attraverso un'interlocuzione diretta con il ministro, ha affrontato una questione di rilevanza non locale o regionale, ma sicuramente nazionale, quale quella comunemente indicata come condono previdenziale agricolo. In particolare dalla Commissione e, in modo specifico dal proprio gruppo, è stata ripetutamente avanzata la richiesta di prorogare il termine del 15 ottobre 2006 relativo alla sospensione delle procedure esecutive a danno delle aziende agricole. Segnala che, in risposta a una propria interrogazione a risposta immediata, nella seduta del 13 dicembre 2006, il rappresentante del Governo aveva dichiarato che il ministero delle politiche agricole aveva trasmesso al ministero dell'economia e delle finanze la richiesta di autorizzare la proroga del suddetto termine fino al 28 febbraio 2007. Constata che il problema, contrariamente a quanto sostenuto con troppa facilità, non risulta affatto risolto e numerose imprese agricole si trovano in condizioni di estrema difficoltà, dal momento che l'INPS e la società di cartolarizzazione hanno portato avanti le procedure esecutive e, in alcuni casi, sono già arrivati a porre in vendita gli immobili delle aziende. D'altra parte non risulta che al ministero dell'economia si pervenuta la richiesta di cui si parlava nella risposta alla propria interrogazione. Per questo invita il sottosegretario a riferire al ministro la richiesta di prendere parte di nuovo ai lavori della Commissione, su questo problema, presentando un proprio disegno di legge che intervenga in modo efficace su una questione tanto complessa e delicata. Sottolinea in proposito come non si tratti di un conflitto politico tra maggioranza e opposizione, ma di un problema oggettivo che interessa un gran numero di agricoltori che lavorano per la maggior parte, ma non esclusivamente, nelle regioni meridionali.

Il sottosegretario Stefano BOCO dichiara di essere consapevole che si tratta di un problema reale e di una situazione di allarme motivata. Ricorda di aver salutato con soddisfazione, insieme a molti altri, l'accordo raggiunto tra la società di cartolarizzazione e un gruppo di banche che sembrava offrire una soluzione positiva ad un grave problema che si trascina da lungo tempo. Riconosce che nell'attuazione della strada intrapresa sono emerse difficoltà. Dichiara che riferirà al ministro la richiesta avanzata. Al tempo stesso si impegna personalmente a far predisporre e a consegnare alla Commissione un quadro informativo aggiornato sulla situazione.

7-00079 Lion: Limite di presenza nel mais delle fumonisine.
(Seguito della discussione e conclusione. - Approvazione della risoluzione n. 8-00030).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 18 gennaio 2007.

Marco LION, presidente, segnala che, sulla base degli elementi emersi dalla discussione svolta nella seduta del 18 gennaio scorso, ha predisposto una nuova formulazione del testo della risoluzione. In particolare, nella nuova formulazione, sono state precisate le espressioni relative agli eventuali rischi per la salute umana, puntualizzando, in via preliminare, che le micotossine possono essere dannose, se assunte in quantità elevate, per la salute degli uomini e degli animali; al tempo stesso è stata evidenziata l'esigenza di acquisire in proposito tutte le garanzie necessarie. Nel dispositivo è stato inserito un impegno relativo alla promozione, in


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collaborazione con le regioni, delle migliori pratiche colturali ed è stato inserito un ulteriore impegno che fa riferimento alla predisposizione di un piano di emergenza per individuare modalità di impiego alternative del mais prodotto, nell'ipotesi in cui dal 1o ottobre 2007 dovessero applicarsi i limiti molto restrittivi previsti dalla normativa europea. Per quanto concerne, invece, le osservazioni avanzate dal deputato Marinello, non ha potuto accoglierle nel testo riformulato, in quanto si riferiscono ad una problematica - quella dell'utilizzo degli OGM - che è molto più ampia rispetto all'oggetto specifico della risoluzione e sulla quale i diversi gruppi presenti in Commissione hanno posizioni inconciliabili. Ribadisce in ogni caso l'importanza di adottare in modo tempestivo un atto di indirizzo sui limiti previsti in relazione alla presenza di fumonisine, dal momento che il regolamento (CE) n. 856/2005 prevede che i suddetti limiti, che potrebbero creare gravi difficoltà ai produttori italiani, si applicheranno soltanto se entro il 1o ottobre 2007 non verranno fissati livelli specifici. La normativa europea quindi già adesso prospetta la possibilità di una diversa individuazione dei limiti di presenza delle fumonisine nel mais, ma i tempi per intervenire risultano assai ristretti.

Il sottosegretario Stefano BOCO propone di riformulare il punto 4) del dispositivo, facendo riferimento, piuttosto che alla predisposizione di un piano di emergenza, alla definizione, in via diretta, di impieghi alternativi per il mais che non potrebbe più essere posto in commercio.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) ritiene che le proprie osservazioni, svolte nella seduta del 18 gennaio scorso, non sono state prese in adeguata considerazione. Osserva che non si può affrontare un tema quale quello su cui interviene la risoluzione senza dedicare attenzione alla posizione degli esperti e dei ricercatori, anche per quanto attiene i profili biologici e medici. Più in generale rileva l'opportunità di un esame che coinvolgesse anche il ministero della salute e la Commissione affari sociali. Giudica infatti che il principio di precauzione debba essere sempre considerato un principio fondamentale, piuttosto che, in alcune occasioni, essere sbandierato a fini ideologici e, in altre, quando può creare imbarazzo, essere trascurato. Segnala che sussistono decine di pubblicazioni scientifiche con le quali si evidenziano i danni epatici derivanti dalle fumonisine. Osserva altresì che la risoluzione in oggetto non si interroga sui motivi per i quali le statistiche evidenziano negli anni un costante e forte aumento della presenza delle fumonisine nel mais prodotto in Italia. Ricorda in proposito come già nella precedente seduta avesse richiamato l'attenzione della Commissione sul fatto che la trasmissione delle micotossine ha luogo attraverso uno specifico vettore, per cui, se si intende intervenire in modo efficace, occorre contrastare questo meccanismo di trasmissione. Anche tralasciando un puntuale richiamo alle numerose varietà di mais transgenico ampiamente utilizzate in altri paesi e all'esigenza di rivedere le procedure di autorizzazione definite dal decreto legislativo n. 212 del 2001, come aveva prospettato nella seduta del 18 gennaio, ritiene che la risoluzione in discussione dovrebbe in ogni caso contenere un esplicito riferimento alle varietà resistenti. Sottolinea che l'ultima ricerca scientifica effettuata in Italia sul tema, ad opera di un professore di grande autorevolezza, risale agli anni 1997-1998. Dopo di allora la ricerca su questioni tanto importanti in Italia è stata bloccata per effetto delle normative che di fatto impediscono l'utilizzo di sementi transgeniche. Questa situazione ha determinato come conseguenza il fatto che gli agricoltori e gli allevatori italiani acquistano dall'estero mais che è caratterizzato da una presenza di fumonisine notevolmente inferiore a quella riscontrabile nel mais prodotto in Italia e che, nonostante i divieti e le difficoltà poste dalla legislazione, anche in Italia si assumono organismi geneticamente modificati attraverso il consumo della carne, dei formaggi e dei derivati del latte, delle uova. Pur ribadendo


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che il proprio gruppo fin dall'inizio ha mostrato disponibilità a valutare serenamente la risoluzione in oggetto, ritiene che le risposte da essa prospettate risultino insoddisfacenti, in particolare in relazione al principio fondamentale di tutela della salute. Occorre a suo avviso sperimentare soluzioni diverse e più coraggiose. In ogni caso ribadisce la richiesta di inserire, nel punto 3) del dispositivo, un espresso riferimento all'esigenza di valutare varietà di mais resistenti.

Leonardo MARTINELLO (UDC) condivide le valutazioni del deputato Marinello. Per questo si associa alla richiesta di inserire nel dispositivo della risoluzione un impegno da parte del Governo a favorire la sperimentazione di varietà più resistenti.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) conferma la valutazione positiva sulla risoluzione già espressa nella seduta del 18 gennaio e ribadisce la richiesta di sottoscrivere il testo riformulato da parte di tutti i membri del proprio gruppo. Osserva, in particolare, come la nuova formulazione tenga conto degli elementi emersi dall'approfondito di battito svoltosi in Commissione e, richieda il sostegno del Governo a specifiche iniziative di sperimentazione, i cui esiti rimangono del tutto aperti. Per questo non ritiene opportuno che nel dispositivo della risoluzione vengano inserite indicazioni eccessivamente specifiche, che sembrerebbero voler anticipare tali risultati. Più in generale osserva che l'obiettivo dell'atto di indirizzo è quello di stimolare e sostenere l'impegno del Governo presso le competenti sedi comunitarie per una rideterminazione dei limiti massimi di presenza nel mais delle fumonisine, anche a favore dei produttori italiani.

Filippo MISURACA (FI) rileva che è stata messa a disposizione dei membri della Commissione la documentazione predisposta dal gruppo di lavoro sulle fumonisine. Ritiene che, proprio in considerazione di tale documentazione, per un verso sia necessario evitare il rischio di interferenze con l'attività in corso di svolgimento da parte di tale gruppo, per l'altro risulti avvalorata l'osservazione del collega Marinello relativa all'esigenza di coinvolgere anche il ministro della salute e la Commissione affari sociali.

Marco LION, presidente, rileva che la competenza della Commissione agricoltura sulla risoluzione è stata specificamente valutata. Ciò non significa peraltro che nella predisposizione dell'atto di indirizzo e nella discussione la Commissione non abbia tenuto conto dell'attività svolta anche dalle strutture che fanno riferimento al ministero della salute, come attesta la stessa documentazione distribuita. Ribadisce, come già dichiarato nel proprio intervento iniziale con cui ha illustrato il contenuto dell'atto di indirizzo, che non avrebbe in alcun modo assunto l'iniziativa di presentare tale atto, se non avesse ricevuto piena assicurazione sul rispetto del principio di precauzione e sull'assenza di effetti dannosi per la salute umana. Osserva altresì che la risoluzione è rivolta a sollecitare da parte del Governo uno specifico impegno con il quale si ponga rimedio alla disattenzione con cui in passato è stato affrontato un problema che può avere conseguenze molto gravi per la produzione di mais, evidenziando che il problema stesso è tornato in discussione quando la difficoltà di rispettare i limiti previsti dalla normativa comunitaria con riferimento alla presenza di fumonisine ha interessato anche altri paesi oltre all'Italia. Proprio in questo senso sono intervenuti i risultati dell'attività svolta dal gruppo di lavoro sulle micotossine, per cui la risoluzione, in definitiva, si configura come un sostegno all'attività svolta da tale gruppo. Con riferimento al testo della risoluzione, dichiara di accogliere la riformulazione, proposta dal sottosegretario, del punto 4) del dispositivo e di intervenire anche sul punto 3 nel senso indicato dal deputato Marinello, inserendo un espresso riferimento alla valutazione di varietà naturalmente più resistenti.


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Il sottosegretario Stefano BOCO dichiara il proprio assenso sul testo riformulato della risoluzione, come risultante dalle modifiche da ultimo indicate dal presidente.

Luciano D'ULIZIA (IdV) dichiara di sottoscrivere la risoluzione, osservando che essa rappresenta un atto importante, che interessa gran parte della produzione di mais italiano. Al tempo stesso, n relazione al punto 4) del dispositivo, osserva che l'esigenza di individuare impieghi alternativi deve congiungersi con la valutazione della compatibilità economica di tali impieghi. Nel ribadire la condivisione della risoluzione, anche in rapporto all'esigenza di intervenire in modo tempestivo sul problema da essa affrontato, auspica un impegno della Commissione a valutare, in un contesto più ampio, l'impatto che i limiti stabiliti dalla normativa comunitaria possono determinare sull'economia agricola italiana.

Leonardo MARTINELLO (UDC) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sul testo risultante dalla riformulazione del presidente e dalle ulteriori modifiche emerse dalla discussione e chiede di sottoscriverlo.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) dichiara che il proprio gruppo voterà a favore della risoluzione, in quanto condivide l'urgenza di intervenire a favore del comparto di produzione del mais, che si trova in difficoltà, e apprezza l'accoglimento, anche se soltanto parziale, della propria proposta. Nel complesso ritiene tuttavia che l'atto di indirizzo risulti incompleto e generico e, per questi limiti, dichiara che il gruppo di Forza Italia non ritiene di poterlo sottoscrivere. Rileva che anche la volontà di aiutare il comparto non si tradurrà in interventi efficaci e risolutivi, se il comparto steso non viene stimolato alla sperimentazione e all'adozione di effettive innovazioni. Ritiene infatti che di fronte alle percentuali statisticamente rilevate di incremento della presenza di fumonisine nel mais prodotto in Italia, non serva limitarsi a chiedere di volta in volta limiti più elevati, che, anche qualora fossero accolti dalla normativa europea, risulterebbero comunque insostenibili per la salute del corpo umano e animale. In proposito osserva che l'INRAN ha predisposto un rapporto su questa tematica che non è stato pubblicato. Ritiene che sia una politica del tutto inadeguata quella di ignorare o, addirittura, nascondere i risultati della ricerca, rispetto ai quali, al contrario, su tematiche, come quelle affrontate nella risoluzione in oggetto devono essere valutati con la più ampia attenzione. Proprio in riferimento a tali risultati preannuncia l'atteggiamento di assoluta fermezza con cui il proprio gruppo valuterà l'altra risoluzione, concernente, in generale, l'impiego di organismi geneticamente modificati, che è in discussione in Commissione.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) ribadisce il voto favorevole del proprio gruppo e la richiesta di sottoscrivere la risoluzione.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) dichiara di non partecipare al voto sulla risoluzione, in quanto condivide in ampia misura le perplessità sollevate dal deputato Marinello. Ricorda in proposito che già presso la regione Piemonte ha avuto esperienza di accessi confronti in merito al rischio di effetti cancerogeni derivanti dalle fumonisine. Riconosce che il problema prospettato dalla risoluzione è un problema fondato. Ritiene tuttavia che esso debba essere affrontato nell'ambito di una riflessione sulle caratteristiche strutturali dell'agricoltura italiana e sulle sue linee di evoluzione. Occorre a suo avviso decidere quali colture possano e debbano essere praticate. Osserva in particolare che la coltivazione intensiva del mais suscita gravi problemi irrigui e sta diventando, in misura crescente, un problema per la salute. Per questi motivi ribadisce che non prenderà parte alla votazione.

Marco LION, presidente, avverte che la nuova formulazione della risoluzione 7-00079 Lion assume il numero 8-00030 (vedi allegato).

La Commissione approva quindi la risoluzione numero 8-00030.


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Marco LION, presidente, esprime soddisfazione per il fatto che la risoluzione sia stata approvata all'unanimità dei presenti.

La seduta termina alle 13.15.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 23 gennaio 2007.

Nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 289 Bellotti, C. 1385 Dozzo, C. 1603 Lione e C. 1751 Servodio recanti «Disposizioni in materia di agroenergie», audizione dell'associazione Itabia (Italian biomass association).

L'audizione informale è stata svolta dalle 13.15 alle 13.45.

Nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 289 Bellotti, C. 1385 Dozzo, C. 1603 Lione e C. 1751 Servodio recanti «Disposizioni in materia di agroenergie», audizione dell'associazione Assocostieri-Unione produttori biodiesel.

L'audizione informale è stata svolta dalle 13.45 alle 14.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI


7-00078 Lombardi: divieto di impiego degli organismi geneticamente modificati.