V Commissione - Resoconto di giovedì 1° febbraio 2007

TESTO AGGIORNATO AL 13 FEBBRAIO 2007


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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 1o febbraio 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri e Nicola Sartor.

La seduta comincia alle 9.05.

Lino DUILIO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.


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5-00644 Misiani: Applicazione delle disposizioni del Patto di stabilità interno in materia di utilizzo degli avanzi di amministrazione.
(Svolgimento e conclusione).

Antonio MISIANI (Ulivo) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Nicola SARTOR risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Michele MISIANI (Ulivo), replicando, prende atto della risposta. Segnala comunque la necessità di intervenire con un provvedimento sui profili problematici delle regole del patto di stabilità interno, prendendo anche in considerazione la possibilità di utilizzare ai fini del rispetto del Patto di stabilità gli avanzi di amministrazione nel calcolo delle entrate finali dei bilanci 2007, 2008 e 2009.

5-00645 Peretti: Erogazione dei fondi del 5 per mille.
(Svolgimento e conclusione).

Ettore PERETTI (UDC) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Mario LETTIERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Ettore PERETTI (UDC), replicando, prende atto della risposta del rappresentante del Governo, rilevando l'esigenza di procedere ad una rapida erogazione dei fondi del 5 per mille.

5-00646 Garavaglia: Rispetto da parte degli enti locali che non hanno rispettato il Patto di stabilità interno di procedere ad assunzioni.
(Svolgimento e conclusione).

Massimo GARAVAGLIA (LNP) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Nicola SARTOR risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Rileva poi che la completa implementazione del sistema SIOPE consentirà un monitoraggio efficace ed in tempo reale degli incassi e dei pagamenti di tutti gli enti compresi nell'aggregato delle pubbliche amministrazioni e, quindi, anche degli enti locali.

Massimo GARAVAGLIA (LNP), replicando, prende atto della risposta del rappresentante del Governo ed esprime apprezzamento per ogni sforzo che venga fatto per migliorare il monitoraggio dei flussi di spesa e di entrata degli enti locali. Rileva poi che, a fronte delle difficoltà che molti comuni che hanno rispettato i vincoli del patto di stabilità interno hanno nel compiere spese di investimento, un principio elementare di giustizia esige che vengano annullate le assunzioni compiute, in violazione del patto di stabilità, dai comuni che non hanno rispettato gli obiettivi di spesa individuati dal patto medesimo.

Lino DUILIO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.20.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 1o febbraio 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Antonangelo Casula.

La seduta comincia alle 9.20.

Disposizioni in materia di intercettazioni telefoniche
C. 1638 e abb.-A
(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole - Parere su emendamenti).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 31 gennaio 2007.


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Il sottosegretario Antonangelo CASULA, con riferimento alle richieste di chiarimento avanzate, rileva che il risparmio a regime derivante dalla riorganizzazione del sistema delle intercettazioni risulta pari a 195.203.500 euro. Ai fini del risparmio è stato considerato il costo del noleggio degli attuali apparati di intercettazione, come rilevato nell'anno 2005 dalla direzione generale di statistica, pari a 233.706.551, da cui deve essere detratto il costo degli attuali apparati per l'intercettazione ambientale, pari a 23.706.551 e l'onere a regime, a decorrere dal 2008, derivante dalla riorganizzazione del sistema pari a euro 14.796.500. Osserva che, conseguentemente, gli oneri di parte corrente derivanti dalla riorganizzazione del sistema delle intercettazioni telefoniche sono quindi ampiamente compensati dai risparmi di spesa derivanti dal mancato costo del noleggio degli attuali apparati di intercettazione.

Antonio MISIANI (Ulivo), relatore, con riferimento agli emendamenti trasmessi dall'Assemblea, segnala che l'emendamento 26.1 presenta evidenti profili problematici in quanto sopprime la clausola di copertura finanziaria. Chiede poi al rappresentante del Governo di chiarire le eventuali conseguenze finanziarie derivanti dall'articolo aggiuntivo 10.01 che prevede che gli apparati di registrazione debbano essere omologati con decreto del Ministro della giustizia.
Il sottosegretario Antonangelo CASULA esprime parere contrario sull'emendamento 26.1 e sull'articolo aggiuntivo 10.01.

Antonio MISIANI (Ulivo), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
l'attuazione delle disposizioni in materia di riorganizzazione del sistema delle intercettazioni dovrebbe assicurare, a regime, risparmi di spesa quantificati in 195.203.500 euro annui;
le spese derivanti dall'attuazione dell'articolo 10 hanno natura di conto capitale;
l'entità delle medesime spese potrebbe risultare inferiore a quella indicata all'articolo 26;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea,
esprime

PARERE CONTRARIO

sull'emendamento 26.1 e sull'articolo aggiuntivo 10.01, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1.»

La Commissione approva la proposta di parere.

Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto.
Nuovo testo unificato C. 445 e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Adriano MUSI (Ulivo), relatore, ricorda che la proposta di legge, non corredata di relazione tecnica, reca la disciplina del sistema informativo per la sicurezza e del segreto di Stato e costituisce un testo di proposte di legge di iniziativa parlamentare. In particolare, si prevede la sostituzione dell'attuale assetto che si caratterizza per la presenza del Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza


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(CIIS), composto dal Presidente del Consiglio e da sei ministri, dal Comitato esecutivo per i servizi di informazione e di sicurezza (CESIS) presieduto dal Presidente del Consiglio e dotato di una segreteria generale, dal servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) dal servizio per le informazioni e la sicurezza democratica (SISDE), e dal Comitato parlamentare di controllo (COPACO) con un nuovo assetto che si articola nel Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR), nell'autorità delegata dal Presidente del Consiglio (individuabile in un viceministro o in un sottosegretario), nel Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), nel servizio di informazioni per la sicurezza esterna (SIE), nel servizio di informazioni per la sicurezza interna (SIN) e nel Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Si prevede poi l'articolazione del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza nell'Ufficio centrale per la segretezza, nell'Ufficio centrale degli archivi e nella Scuola di formazione con il compito di assicurare l'addestramento e la formazione di base e continuativa del personale del DIS. In proposito, osserva che le norme delineano una complessiva riorganizzazione delle strutture amministrative preposte alle attività in questione. Chiede pertanto che il Governo chiarisca se tale riorganizzazione può essere realizzata riallocando gli stanziamenti già esistenti in bilancio senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Con riferimento poi all'articolo 13, che disciplina le forme di collaborazione con pubbliche amministrazioni e con soggetti erogatori di pubblici servizi, chiede al rappresentante del Governo di fornire elementi volti a chiarire se l'attività di collaborazione e la stipula di eventuali convenzioni possano essere effettuate dalle amministrazioni interessate senza determinare aggravi di spesa a carico del bilancio dello Stato. Per quanto concerne poi il potere di accesso agli archivi informatici e l'obbligo di prevedere modalità tecniche per l'accesso a dati personali, andrebbe garantito che tale adeguamento tecnico sia reso possibile utilizzando i risparmi conseguibili dalla riorganizzazione e quindi senza nuovi oneri per la finanza pubblica. Con riferimento agli articoli 21 e 23 relativi alle dotazioni organiche e al trattamento economico del personale del DIS e dei Servizi di sicurezza, chiede che il Governo garantisca che l'attuazione della nuova disciplina regolamentare non comporti nuovi oneri in relazione alla determinazione delle dotazioni organiche e dei relativi trattamenti economici. Ciò anche in considerazione del fatto che la relativa disciplina è rimessa ad un successivo provvedimento che potrà avere anche carattere derogatorio rispetto alla vigente normativa. Una analoga rassicurazione dovrebbe essere fornita in ordine agli eventuali effetti connessi al riconoscimento, all'atto del rientro nelle amministrazioni di provenienza, del periodo di lavoro presso il DIS e presso i Servizi di sicurezza. Si sofferma poi sull'articolo 29 stabilisce che nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze sia istituita un'apposita unità previsionale di base per le spese del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. All'inizio dell'esercizio finanziario, il Presidente del Consiglio dei ministri ripartisce tra tali organismi del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica lo stanziamento disposto e stabilisce, altresì, le somme da destinare ai fondi ordinari e a quelli riservati. Con DPCM è adottato il regolamento di contabilità del DIS e dei servizi di sicurezza, anche in deroga alle norme di contabilità generale dello Stato. Il rendiconto relativo all'utilizzo dei fondi dello stanziamento è inviato per il controllo della legittimità e regolarità della gestione, insieme con la relazione annuale dell'organo di controllo interno, ad un ufficio della Corte dei conti, costituito nell'ambito della Sezione per il controllo dello Stato e distaccato presso il DIS. Gli atti di gestione delle spese ordinarie sono assoggettati al controllo preventivo di un ufficio distaccato presso il DIS, facente capo all'Ufficio bilancio e ragioneria della Presidenza del Consiglio dei ministri. Gli atti di gestione delle spese riservate sono adottati esclusivamente dai


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responsabili del DIS e dei servizi di sicurezza, che presentano specifico rendiconto trimestrale e relazione finale annuale al Presidente del Consiglio dei ministri. In merito ai profili di copertura e di conformità all'ordinamento contabile, segnala che l'articolo reca disposizioni meramente procedurali e non fornisce alcun dettaglio. Non si precisa infatti l'esercizio a decorrere dal quale verrebbe istituita l'apposita unità previsionale di base né si forniscono elementi quanto alle risorse che nella stessa verrebbero iscritte. In proposito, ricorda che già attualmente, secondo la normativa vigente, le risorse destinate ai servizi per le informazioni e la sicurezza dello Stato sono iscritte in apposito stanziamento nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Tali risorse, destinate alle spese di organizzazione e di funzionamento del CESIS, del SISMI e del SISDE, sono allocate nell'unità previsionale di base 12.1.2.2 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, capitolo 5107 che reca, per l'anno finanziario 2007, uno stanziamento di competenza di 615.000.000 euro. Da una interrogazione effettuata nella banca dati RGS in data 30 gennaio 2007 tale capitolo reca una disponibilità di competenza pari a euro 537.690.569. Risultano invece iscritti, per l'anno 2007, esclusivamente per memoria i capitoli 1121 e 1122, nell'ambito dell'u.p.b. 1.2.1.1 Servizio informazioni e sicurezza democratica (SISDE), nello stato di previsione del Ministero dell'Interno, destinati rispettivamente alle spese di organizzazione e di funzionamento del SISDE e alle spese riservate del medesimo organismo. Infine, risultano parimenti iscritti solo per memoria, nello stato di previsione del ministero della difesa, per l'anno finanziario 2007, i capitoli 1050 e 1051 dell'Upb 1.1.2.1 Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI), destinati alle spese di funzionamento e di organizzazione e quelle di natura riservate del citato Servizio. Rileva che il testo, in sostanza, non prevede esplicitamente che nella nuova unità previsionale di base confluiscano le risorse già stanziate in base alla normativa vigente. Ricorda in proposito che nell'articolo 19 della citata legge n. 801 del 1977 si stabiliva esplicitamente che in sede di prima applicazione confluissero nella apposita rubrica denominata «Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza» di cui si prevedeva l'istituzione nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del tesoro (ora Ministero dell'economia e delle finanze) gli stanziamenti già iscritti, per le medesime finalità, negli stati di previsione dei Ministeri dell'interno e della difesa, in attuazione della riforma dei Servizi per l'informazione e la sicurezza che la citata legge del 1977 aveva previsto. Riterrebbe pertanto opportuno integrare la disposizione di cui all'articolo 29 con un richiamo all'articolo 19 della legge n. 801 del 1977.

Il sottosegretario Antonangelo CASULA chiede un rinvio dell'esame al fine di predisporre i necessari elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate.

Lino DUILIO, presidente, preso atto della richiesta avanzata dal rappresentante del Governo, ricorda, che, essendo il provvedimento iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea della prossima settimana, la Commissione esprimerà direttamente all'Assemblea il parere di competenza.

Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la tutela dei diritti umani e garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.
C. 626-A/R.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

La Commissione prosegue l'esame degli emendamenti riferiti al testo del provvedimento, rinviato nella seduta del 31 gennaio 2007.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore, avverte che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 4 degli emendamenti,


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che contiene, rispetto al fascicolo n. 3, gli emendamenti 7.503, 7.504 13.500 della Commissione. Segnala che l'emendamento 7.503 prevede, oltre all'istituzione del ruolo del personale dipendente della Commissione, che l'assunzione del personale avvenga per concorso e che, in sede di prima attuazione della legge, la Commissione provveda nella misura massima del 50 per cento dei posti previsti nel ruolo mediante apposita selezione nell'ambito del personale dipendente da pubbliche amministrazioni in possesso delle competenze e dei requisiti di professionalità. In proposito rileva che tale previsione potrebbe risultare coerente con l'attuale copertura finanziaria del provvedimento, che l'emendamento non modifica, unicamente nel presupposto che all'espletamento dei concorsi e delle procedure di selezione in sede di prima attuazione della legge si possa procedere nel rispetto del limite di spesa previsto dal comma 3 dell'articolo 7. Sul punto ritiene però necessaria una conferma da parte del Governo. Il medesimo emendamento prevede inoltre che, nel rispetto del limite di spesa di cui al comma 3 dell'articolo 7, l'ufficio possa avvalersi per motivate esigenze, di dipendenti dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche in numero non superiore, complessivamente, a venti unità e per non oltre il venti per cento delle qualifiche dirigenziali, lasciando non coperto un corrispondente numero di posti di ruolo nelle amministrazioni di provenienza e del ruolo della Commissione. Rileva che tale ultima previsione dovrebbe risultare idonea ad evitare l'insorgenza di nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto si eviterebbe che il personale distaccato presso la Commissione venga sostituito da nuovo personale nelle amministrazioni di provenienza. Anche su tale aspetto chiede di acquisire l'avviso del Governo. Osserva infine che gli emendamenti 7.504 e 13.500 non appaiono invece presentare profili problematici di carattere finanziario.

Il sottosegretario Antonangelo CASULA chiede una breve sospensione dell'esame al fine di poter compiere degli approfondimenti in ordine ai profili richiamati dal presidente.

Lino DUILIO, presidente, ritiene di poter accedere alla richiesta del sottosegretario; ricorda tuttavia l'esigenza per la Commissione di esprimere il parere, dato che il provvedimento è iscritto al secondo punto dell'ordine del giorno della seduta odierna dell'Assemblea.

La seduta, sospesa alle 9.40, è ripresa alle 9.45.

Il sottosegretario Antonangelo CASULA concorda con il presidente sull'assenza di profili problematici di natura finanziaria per quanto concerne gli emendamenti 7.504 e 13.500. Ritiene poi, per quanto concerne l'emendamento 7.503, che dalle disposizioni in esso contenute non deriveranno nuovi o maggiori oneri nel presupposti che ai concorsi ed alle selezioni si provveda nel rispetto del limite di spesa di cui al comma 3 dell'articolo 7.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«la V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea,
esprime

NULLA OSTA

sull'emendamento 7.503, nel presupposto che ai concorsi e alla selezione del personale si provveda nel rispetto del limite di spesa previsto al comma 3 dell'articolo 7;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti contenuti nel fascicolo n. 4 , non compresi nel fascicolo n. 3.»


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La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 9.50.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 1o febbraio 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Intervengono il viceministro per i trasporti Cesare De Piccoli e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Antonangelo Casula.

La seduta comincia alle 9.50.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006 relativo alla ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dei trasporti.
Atto n. 67.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 31 gennaio 2007.

Il sottosegretario Antonangelo CASULA, in risposta agli elementi di chiarimento richiesti nella seduta di ieri, precisa che le modifiche recate dal provvedimento al DPCM del 5 luglio 2006 non potranno che avvenire nell'ambito delle risorse già stanziate, sulla base di quanto disposto con il DPCM sopra richiamato, nel rispetto del principio dell'invarianza della spesa.

Dante D'ELPIDIO (POP-UDEUR), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006 relativo alla ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dei trasporti (atto n. 67),
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui alle modifiche recate dal presente provvedimento al DPCM del 5 luglio 2006 si farà fronte nell'ambito delle risorse già stanziate, nel rispetto del principio dell'invarianza della spesa stabilito dal decreto-legge n. 181 del 2006;
esprime

PARERE FAVOREVOLE»

La Commissione approva la proposta di parere.

Schema di decreto legislativo recante misure per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l'attività dei paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale, in attuazione della direttiva 2005/60/CE del parlamento europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2005.
Atto n. 64.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Francesco NAPOLETANO (Com.It), relatore, con riferimento ai profili di carattere finanziario dello schema di decreto legislativo, per quanto concerne gli articoli 3 e 14, comma 3, relativi all'istituzione del Comitato di sicurezza finanziaria, rileva l'opportunità che il Governo confermi l'idoneità della clausola di invarianza di cui all'articolo 3 a garantire che dall'attuazione della presente disposizione non derivino nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, soprattutto in considerazione del fatto che la suddetta clausola fa riferimento, esclusivamente, all'istituzione e non anche al funzionamento del Comitato di sicurezza finanziaria. Con


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riferimento a questo ultimo aspetto chiede anche l'avviso del Governo in ordine all'introduzione di una esplicita previsione, come più volte fatto in casi analoghi, in base alla quale la partecipazione al Comitato non dà luogo alla corresponsione di emolumenti o indennità o rimborsi spese. Con riferimento agli articoli 9 e 10 che definiscono, rispettivamente, i compiti dell'Ufficio italiano dei cambi e del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza, chiede al Governo di confermare che tali compiti possano essere svolti mediante l'utilizzo delle dotazioni finanziarie, strumentali, e di personale già previste a legislazione vigente. Con riferimento agli articoli 11 e 14, comma 1, che individuano nell'Agenzia del demanio il soggetto che provvede alla custodia, all'amministrazione e alla gestione delle risorse economiche oggetto di congelamento in quanto suscettibili di essere utilizzate per favorire attività terroristiche, chiede al rappresentante del Governo di chiarire in che misura agli interventi previsti dall'articolo 11 si possa far fronte con i proventi della gestione senza ricorrere alle risorse allo scopo stanziate dall'articolo 22, comma 2, della legge n. 29 del 2006, anche in considerazione del fatto che l'onere stimato nella relazione tecnica si approssima, per l'anno 2007, all'importo previsto dall'autorizzazione di spesa. Tale chiarimento risulta necessario soprattutto nel caso in cui si consideri l'ipotesi che il numero degli interventi da effettuare possa essere superiore a quello indicato nella relazione tecnica (3 interventi per un importo unitario massimo di 70.000 euro). In merito ai profili di copertura finanziaria, rileva che l'articolo 14, comma 1, dispone che agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 11 del presente decreto si provvede a valere dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 22, comma 2, della legge 25 gennaio 2006, n. 29. Il Ministro dell'economia è autorizzato ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio. Il comma 2 dell'articolo 14 dispone, inoltre, che l'attuazione delle restanti disposizioni del decreto non deve comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Al riguardo, con riferimento al comma 1, ricorda che l'articolo 22 della legge n. 29 del 2006 (legge comunitaria per il 2005), autorizzava il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi attuativi della direttiva 2005/60/CE al fine di prevedere modalità operative per eseguire le misure di congelamento di fondi e risorse economiche per il contrasto del terrorismo internazionale. Tra i principi e i criteri direttivi la norma prevedeva, ai sensi del comma 1, lettera c), anche la possibilità di affidare l'amministrazione e la gestione delle risorse economiche congelate ad una autorità pubblica. A tal fine, il comma 2, del medesimo articolo stanziava la somma di 250 mila euro per ciascuno degli anni 2006 e 2007 e di 1 milione di euro a decorrere dall'anno 2008. Le suddette risorse sono state iscritte, per l'anno 2007, nel capitolo 2839 del Ministero dell'economia e delle finanze, recante « Fondo per la prevenzione contro il riciclaggio del denaro, per il contrasto del finanziamento del terrorismo e per il relativo congelamento dei fondi e delle risorse economiche». Da una interrogazione effettuata alla banca dati della Ragioneria, in data 26 gennaio 2007, il suddetto Fondo reca una disponibilità di competenza pari a 218.753 euro per l'anno 2007. La differenza tra le risorse autorizzate ai sensi dell'articolo 22, comma 2, della legge n. 29 del 2006 e quelle disponibili, pari a 31.426 euro, è classificata come accantonata in conto competenza e resa indisponibile ai sensi dell'articolo 1, comma 507 della legge finanziaria per l'anno 2007, il quale prevede che per gli esercizi 2007, 2008 e 2009 sia accantonata e resa indisponibile, in maniera lineare, una quota pari rispettivamente a 4.572 milioni di euro, a 5.031 milioni di euro e a 4.922 milioni di euro, delle dotazioni delle unità previsionali di base, appartenenti a determinate categorie economiche, iscritte nel bilancio dello Stato. Al riguardo, appare opportuno una conferma da parte del Governo al fine di poter conoscere con certezza le risorse disponibili che possono essere utilizzate dalla disposizione in esame. Con riferimento


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alle risorse stanziate per l'anno 2006, in considerazione della loro natura di parte corrente e del mancato perfezionamento del decreto legislativo entro la chiusura dell'esercizio finanziario 2006, sulla base della vigente normativa contabile, potrebbe ritenersi che queste siano andate in economia. Al riguardo, appare, comunque, opportuno un chiarimento da parte del Governo. Sotto il profilo della formulazione della norma, segnala che questa non reca una esplicita quantificazione dell' autorizzazione di spesa, la quale, può desumersi esclusivamente dalla norma di delega, vale a dire l'articolo 22 della legge n. 29 del 2006, esplicitamente richiamato. Al riguardo, appare opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine all'eventuale riformulazione della disposizione in modo da indicare esplicitamente l'entità della spesa autorizzata e di stabilire che agli eventuali oneri non coperti ai sensi dell'articolo 11, comma 8, si provvede nei limiti delle risorse effettivamente disponibili autorizzate ai sensi dell'articolo 22, comma 2, della legge n. 29 del 2006. A questo riguardo, occorre per altro precisare che in base alle disposizioni di cui all'articolo 11, comma 8, nonché delle considerazioni contenute nella relazione tecnica, alle spese di gestione dovrebbe di norma farsi fronte avvalendosi degli introiti derivanti dalla attività di gestione medesima. Soltanto nelle ipotesi in cui i proventi assicurati dalla gestione non dovessero risultare sufficienti, si ricorrerebbe all'utilizzo di quota parte delle risorse stanziate ai sensi dell'articolo 22, comma 2, della legge n. 29 del 2006.

Il sottosegretario Antonangelo CASULA rileva che la disposizione dell'articolo 3 non comporta oneri aggiuntivi in quanto si limita a confermare l'operatività di un Comitato già previsto a legislazione vigente. Concorda tuttavia con l'opportunità di escludere la corresponsione di compensi per la partecipazione al Comitato. Con riferimento agli articoli 9 e 10 conferma che le disposizioni non determinano oneri aggiuntivi in quanto i compiti previsti verranno svolti con le dotazioni finanziarie, strumentali e di personale disponibili a legislazione vigente. Con riferimento agli articoli 11 e 14, comma 1, rileva che eventuali oneri aggiuntivi non potranno che far carico al Demanio stesso, sulla base dei fondi disponibili in bilancio. Rilevata infine la disponibilità delle risorse, utilizzate a copertura dall'articolo 14, concorda con la proposta di riformulazione della disposizione prospettata dal relatore.

Francesco NAPOLETANO (Com. It.), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante misure per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l'attività dei paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale, in attuazione della direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2005 (atto n. 64),
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
all'articolo 3, comma 1, sostituire le parole: «senza oneri aggiuntivi» con le seguenti: nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato»;
all'articolo 3, comma 4, aggiungere in fine il seguente periodo: «In ogni caso, ai componenti del Comitato non è corrisposto alcun emolumento, indennità, o rimborso spese.»;
all'articolo 14, comma 1, sostituire il primo periodo con il seguente: «Agli eventuali oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 11 del presente decreto, ai quali non risulti possibile far fronte ai sensi del comma 8 del medesimo articolo, si provvede, a decorrere dall'anno 2007, nei limiti delle risorse, effettivamente disponibili,


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autorizzate ai sensi dell'articolo 22, comma 2, della legge 25 gennaio 2006, n. 29.».

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 10.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI