IX Commissione - Resoconto di giovedì 1° febbraio 2007


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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 1o febbraio 2007. - Presidenza del presidente Michele Pompeo META. - Intervengono il sottosegretario per i trasporti, Raffaele Gentile e il sottosegretario per le infrastrutture, Luigi Meduri.

La seduta comincia alle 14.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

Michele Pompeo META (Ulivo), presidente, comunica che il deputato il Mario Tassone, appartenente al gruppo Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro, ha cessato di far parte della Commissione ed è entrato a farne parte il deputato Rodolfo De Laurentiis, appartenente al medesimo gruppo, che assume altresì le funzioni di rappresentante del gruppo stesso.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006, relativo alla ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dei trasporti.
Atto n. 63.
(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in oggetto.

Michele Pompeo META (Ulivo), presidente, avverte che Commissione è stata autorizzata dal Presidente della Camera ad esprimere, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, primo periodo, del regolamento, a trasmettere rilievi alla I Commissione (Affari costituzionali) con riguardo allo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006, relativo alla ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dei trasporti (atto n. 63). Ricorda in proposito che la Commissione


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dovrà trasmettere i propri rilievi in tempo utile a consentire alla I Commissione di esprimere il prescritto parere entro il 15 febbraio 2007.

Silvia VELO (Ulivo), relatore, ricorda che il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri» ha istituito il Ministero dei trasporti e il Ministero delle infrastrutture, in luogo del precedente dicastero delle infrastrutture e dei trasporti. Più in particolare, ai sensi del comma 4 dell'articolo 1 del decreto citato, le competenze del Ministero delle infrastrutture corrispondono a quelle di cui all'articolo 42, comma 1, lettere a), b), d-ter) e d-quater), del decreto legislativo n. 300 del 1999. Si tratta, in primo luogo, delle funzioni in materia di programmazione, finanziamento, realizzazione e gestione delle reti infrastrutturali di interesse nazionale, ivi comprese le reti elettriche, idrauliche e acquedottistiche, e delle altre opere pubbliche di competenza dello Stato, ad eccezione di quelle in materia di difesa. Il Ministero è poi competente anche in ordine alla qualificazione degli esecutori di lavori pubblici, alle costruzioni nelle zone sismiche, all'edilizia residenziale, alle aree urbane, alla pianificazione delle reti, della logistica e dei nodi infrastrutturali di interesse nazionale, alla realizzazione delle opere corrispondenti e alla valutazione dei relativi interventi, nonché in materia di politiche dell'edilizia concernenti anche il sistema delle città e delle aree metropolitane. Quanto, invece, alle competenze del Ministero dei trasporti, il successivo comma 5 fa rinvio all'articolo 42, comma 1, lettere c) e d), del decreto legislativo n. 300 del 1999, con riguardo alle materie della navigazione e trasporto marittimo, della vigilanza sui porti, del demanio marittimo, della sicurezza della navigazione e trasporto nelle acque interne, della programmazione, previa intesa con le regioni interessate, del sistema idroviario padano-veneto, dell'aviazione civile e trasporto aereo, del trasporto terrestre, della circolazione dei veicoli e, infine della sicurezza dei trasporti terrestri. Con riferimento ad entrambi i dicasteri, e per quanto di rispettiva competenza, si opera altresì un rinvio alle funzioni richiamate dall'articolo 42, comma 1, lettera d-bis) in materia di sicurezza e regolazione tecnica. Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006 è stata poi effettuata una ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dei trasporti, che lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sul quale la Commissione ha chiesto di deliberare rilievi è appunto volto a modificare. Nella relazione tecnica che accompagna lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri si precisa preliminarmente che tutte le disposizioni ivi contenute sono prive di riflessi finanziari e sono volte ad una mera ridistribuzione di alcune delle competenze già ripartite in forza del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006, senza quindi determinare l'introduzione di nuove strutture o uffici. Passando quindi alle singole novelle recate dallo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che si compone di un articolo unico, segnala che la lettera a) del comma 1 interviene sull'articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006 in materia di competenze del Ministero delle infrastrutture, al fine di precisare che a tale dicastero spetta il concerto sui piani di settore per i trasporti, compresi i piani urbani della mobilità, nonché la pianificazione degli interventi infrastrutturali in materia di logistica.La lettera b) è invece volta a meglio esplicitare, nell'ambito dell'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006, l'attribuzione al Ministero dei trasporti della competenza per la redazione di tutti i piani di settore per i trasporti e per il concerto, limitatamente a quanto di sua competenza, su tutti gli atti di programmazione degli interventi del Ministero delle infrastrutture.


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Con la lettera c) si interviene, invece, in tema di uffici di diretta collaborazione del Ministro delle infrastrutture di cui all'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006, prevedendo che, quanto al trattamento economico dei responsabili dei predetti uffici, trovi applicazione il decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 2001, n. 243, recante il Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro dei lavori pubblici, in luogo del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 2001, n. 225, recante il Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro dei trasporti e della navigazione. Lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in esame non reca invece novelle all'articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006 in materia di uffici di diretta collaborazione del Ministro dei trasporti, mentre la lettera d) del medesimo comma 1 reca modificazioni all'articolo 5, che dispone in ordine alle articolazioni del Ministero delle infrastrutture, prevedendo che non abbia più luogo il trasferimento al Dipartimento per le infrastrutture statali del Ministero delle infrastrutture di talune strutture amministrative che fanno capo al Ministero dei trasporti. Si tratta, in particolare, delle divisioni terza (che opera in materia di tecnica e sicurezza del trasporto ferroviario locale), quinta (che si occupa della normativa nazionale e internazionale per la sicurezza) e sesta (in materia di impianti a fune). La lettera e), che modifica l'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2007, che reca l'articolazione del Ministero dei trasporti, dispone poi che gli uffici dirigenziali non generali da ultimo citati afferiscano al Dipartimento per i trasporti terrestri, personale, affari generali e pianificazione generale dei trasporti. Viene poi attribuito al Ministero dei trasporti l'Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari, istituito dall'articolo 16, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2004 n. 184, recante la riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Roberto SOFFRITTI (Com.It) ritiene opportuno che la Commissione approfondisca in modo particolare la coerenza della ripartizione delle strutture amministrative tra i dicasteri dei trasporti e delle infrastrutture rispetto alla competenza in materia di pianificazione nel settore dei trasporti che il decreto-legge n. 181 del 2006 ha riconosciuto in capo al Ministero dei trasporti e con la previsione, nell'ambito della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), di specifiche risorse destinate alla prosecuzione degli interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa, ai fini dell'attuazione della legge n. 211 del 1992.

Silvia VELO (Ulivo), relatore, assicura il deputato Soffritti che tra i suoi propositi vi è appunto quello di verificare se la ripartizione delle strutture amministrative tra i due Ministeri dei trasporti e delle infrastrutture disposta dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 luglio 2006 è coerente con il trasferimento di funzioni ai medesimi dicasteri, disposto dall'articolo 1, commi 4 e 5, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233. A tale fine, anche all'esito del dibattito, si riserva di presentare un'apposita proposta di rilievi.

Michele Pompeo META (Ulivo), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.30.