VII Commissione - Resoconto di mercoledì 21 febbraio 2007


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 21 febbraio 2007. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Intervengono il viceministro per la pubblica istruzione Mariangela Bastico e il sottosegretario per la pubblica istruzione Letizia De Torre.

La seduta comincia alle 9.10.

DL 7/2007: Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese.
C. 2201 Governo.
(Parere alla X Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 20 febbraio 2007.

Alba SASSO (Ulivo), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 1).

Nicola BONO (AN) sottolinea che i dubbi sul modo bizzarro con cui il Ministro della pubblica istruzione ha deciso di intervenire a riformare il settore dell'istruzione e della formazione professionale con il provvedimento in esame, non sono certo fugati con la proposta di parere del relatore. Ribadisce che la procedura seguita dal Governo desta perplessità soprattutto perchè non c'era l'urgenza di ricorrere ad un decreto legge per la realizzazione degli interventi indicati, ma si poteva presentare un disegno di legge specifico da assegnare alla Commissione cultura in sede referente. Ritiene invece che si sia espropriata ancora una volta la Commissione del proprio ruolo, tanto che anche parte autorevole


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della maggioranza è letteralmente insorta contro la scelta del Ministro Fioroni.
Nel merito, rileva che le condizioni inserite nella proposta di parere del relatore appaiono quasi come un aut aut su un testo disorganico ed eterogeneo, non idoneo peraltro a dare organicità alla materia in esame, mettendo «toppe» ad un abito pieno di buchi e strappi ormai non ricucibili. Aggiunge che il vero obiettivo del Governo è ormai da tempo quello di demolire il precedente intervento riformatore del Governo Berlusconi. Si banalizzano le norme che riguardano la scuola, non risolvendosi per giunta il problema creato dalla norma sulle donazioni che sarà di difficile, se non impossibile, applicazione.

Valentina APREA (FI) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

Nicola BONO (AN) ribadisce quindi che la norma sulle donazioni alle scuole inserita nel decreto-legge in esame rappresenta un intervento che è stato presentato come una panacea per il sistema educativo nazionale, sul modello di quello anglosassone, con il quale invece ha ben poco in comune. Non si specifica quali saranno le modalità di gestione, escludendosi senza alcuna motivazione altresì la partecipazione dei genitori dagli organi collegiali. Sarebbe stato auspicabile invece che il Governo avesse stralciato la norma dell'articolo 13, inserendola in un altro provvedimento.
Rileva che mancano proprio le previsioni normative volte a rilanciare un settore importante come quello dell'istruzione e della formazione professionale, intaccandosi addirittura le risorse finanziarie già stanziate per altri interventi. Rileva, infatti, che il Governo utilizza per questo intervento fondi già assegnati alle tesorerie provinciali, stanziando risorse finanziarie a copertura dell'articolo 13 con l'attribuzione di soldi già destinati dal precedente Governo ad altri interventi, tra cui la distribuzione di libri di testo gratuiti e la diffusione della cultura italiana tra gli immigrati.
Preannuncia, quindi, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

Pietro FOLENA, presidente, precisa che ha già avuto modo personalmente di ribadire l'esigenza che il Ministro della pubblica istruzione condivida per il futuro con la Commissione le proposte di riforma del settore della istruzione e della formazione professionale, inserendole non in provvedimenti affidati all'esame di altre Commissioni, ma in disegni di legge ad hoc assegnati in sede referente alla Commissione cultura. Ricorda che il Ministro Fioroni ha d'altra parte accolto tale esigenza nel corso della sua recente audizione, preannunciando la presentazione di un disegno di legge specifico recante la parte restante della riforma della scuola, che dovrà essere quindi assegnato all'esame in sede referente della Commissione cultura.

Manuela GHIZZONI (Ulivo), richiamando le considerazioni già svolte e recepite nella proposta di parere del relatore, preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, che ringrazia per il lavoro svolto.
Tiene a precisare che la Commissione cultura ha svolto un approfondito esame per le parti di competenza sul provvedimento in esame, dedicando un numero adeguato di sedute. Sottolinea peraltro che, nel corso della seduta di ieri, dell'opposizione era presente solo un rappresentante del gruppo dell'UDC. Aggiunge poi, con particolare riferimento al tema delle donazioni evidenziato dal collega Bono, che con l'articolo 13 non si è inteso riprendere il modello anglosassone ma un sistema educativo che consenta una più adeguata forma di sostegno dei privati alle scuole. Precisa, infine, che i fondi utilizzati per la copertura finanziaria non erano destinati ad altri interventi, ma in perenzione.


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Wladimiro GUADAGNO detto Vladimir Luxuria (RC-SE) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, che ringrazia per il lavoro svolto.

Antonio RAZZI (IdV) preannuncia il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva quindi una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 1).

La seduta sospesa alle 9.40, è ripresa alle 15.20.

Nuove norme in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero.
Testo unificato C. 780 Di Virgilio e C. 1891 Castellani.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Rosalba BENZONI (Ulivo), relatore, rileva che la proposta di legge in esame si propone l'obiettivo di diffondere la presenza di defibrillatori semiautomatici e automatici esterni, cosiddetti DAE, in ambienti extraospedalieri, in strutture fisse mobili ben individuate, e interviene sulla normativa già esistente che regolamenta l'impiego di tali attrezzature sanitarie anche da parte di personale non medico che abbia ricevuto una formazione specifica in conformità alle linee guida già definite dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, regioni e province autonome di Trento e Bolzano. Precisa che la necessità di intervenire legislativamente sulla materia deriva dalla ampiezza della diffusione di malattie cardiovascolari e dall'importanza delle cifre relative ai decessi per arresto cardiaco extraospedaliero che continuano ad essere una delle principali cause di morte in tutto il mondo, principalmente nei paesi industrializzati. Precisa che l'unico intervento terapeutico risolutore a fronte di un arresto cardiaco è rappresentato dalla defibrillazione elettrica che deve essere attuata con tempestività. Osserva infatti che ogni minuto di ritardo nel somministrare la scarica elettrica riduce del 5-10 per cento le possibilità di far riprendere al cuore la sua attività, mentre se si interviene entro 10 minuti dall'evento aumentano notevolmente le possibilità sia di sopravvivenza che di diminuzione di altre gravi conseguenze quali il coma irreversibile o gravi danni neurologici. Sottolinea che da queste premesse deriva l'esigenza di una presenza di tali attrezzature il più possibile diffuse sul territorio e di una presenza capillare di personale anche non medico preparato ad utilizzarle.
Aggiunge che il legislatore è intervenuto in precedenza sulla materia con la legge 3 aprile 2001, n. 120, che prevedeva la possibilità di utilizzo del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera da parte di personale non medico e non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare e prevedeva una competenza delle regioni al rilascio delle relative autorizzazioni sulla base di linee guida adottate dal Ministro della sanità. Ricorda che a seguito delle modifiche intervenute sul titolo V della Costituzione la Conferenza Stato - regioni ha adottato le linee guida nella seduta del 27 febbraio 2003. Evidenzia che è intervenuta successivamente la legge n. 69 del 15 marzo 2004 e la legge di conversione del decreto legge n. 273 del 30 dicembre 2005, che ha inserito nella legge n. 120 all'articolo 1, il comma 2-bis, relativo ai soggetti erogatori della formazione, ora abrogato dalle norme in esame.
Ricorda quindi che il testo unificato delle proposte di legge in esame, che si compone di nove articoli, prevede all'articolo 1 l'oggetto e le finalità della legge, già illustrate, e all'articolo 2 i soggetti erogatori della formazione e dell'aggiornamento


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per il personale non medico e le competenze delle regioni e delle province autonome nella definizione di programmi, modalità di verifica delle competenze acquisite e accreditamento dei soggetti che provvedono alla realizzazione dei corsi. Gli articoli 3 e 4 recano norme sulla validità e il rinnovo della certificazione e l'istituzione presso regioni e province autonome dei registri dei soccorritori e istruttori. Precisa quindi che l'articolo 5 disciplina le strutture obbligate a detenere le attrezzature di defribillazione, stabilendo che entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge con una intesa stipulata in sede di Conferenza Stato - regioni debbano essere definiti i criteri e le condizioni in presenza dei quali le strutture indicate sono obbligate a detenere e possono utilizzare i medesimi defribillatori.
Aggiunge che l'articolo 6 stabilisce l'obbligo e le modalità di registrazione dei DAE presso le centrali operative di emergenza 118; l'articolo 7 fissa le detrazioni fino a 1000 euro per spese sostenute per l'acquisto di DAE e l'articolo 8 abroga precedenti norme relative ai soggetti erogatori della formazione. Chiude il testo unificato l'articolo 9 recante le norme sulla copertura finanziaria con cui si prevede che le amministrazioni pubbliche devono far fronte ai costi con ordinari stanziamenti del proprio bilancio, mentre nell'ambito della unità previsionale di base di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze trovano copertura gli oneri valutati in 3 milioni di euro annui per le detrazioni di cui all'articolo 7. Precisa che il comma 1 dell'articolo in esame prevede il monitoraggio degli oneri derivanti dalla approvazione della legge.
Per quanto attiene all'ambito di competenza della Commissione, sottolinea, in riferimento all'articolo 2, che tra i soggetti competenti a organizzare i corsi di formazione sono incluse le università, le organizzazioni medico-scientifiche senza scopo di lucro, gli ordini professionali sanitari, gli enti nazionali senza scopo di lucro operanti nel settore dell'emergenza e del soccorso che dispongano di una rete di formazione. L'articolo 5 include invece, tra le strutture obbligate a detenere un DAE, le strutture scolastiche e universitarie e i luoghi in cui si pratica attività ricreativa, ludica e sportiva agonistica e non agonistica anche a livello dilettantistico. Rileva in particolare che per quanto riguarda le strutture scolastiche nutre forti perplessità sulla capacità delle stesse di sostenere gli oneri finanziari relativi all'acquisto delle attrezzature DAE e di provvedere alla manutenzione e al controllo della funzionalità che devono essere quasi quotidiani a fronte di un utilizzo molto raro. Aggiunge che le amministrazioni scolastiche non possono fruire delle detrazioni previste dall'articolo7 del testo unificato; pertanto, qualora la Conferenza Stato - regioni prevedesse l'obbligatorietà alla detenzione, dovrebbero essere anche definite specifiche forme di finanziamento. Ritiene d'altra parte necessario che all'intesa con la Conferenza partecipi anche il Ministero dell'università e ricerca e il Ministero della pubblica istruzione oltre a quello della salute.
Ritiene d'altra parte che anche la previsione dell'individuazione del personale da formare e adibire all'utilizzo delle attrezzature potrebbe determinare difficoltà per le università e le strutture scolastiche, in considerazione del fatto che deve essere garantita una continua presenza, o reperibilità in tempi brevissimi, degli addetti, per non vanificare le opportunità offerte dalla disponibilità del DEA. Aggiunge che analoghe osservazioni potrebbero essere svolte in relazione all'utilizzo di tali attrezzature nelle palestre, spesso annesse alle scuole o ai centri sportivi comunali, il cui utilizzo a rotazione da parte di diverse società sportive non garantisce una presenza continuativa di personale formato e esperto.
Alla luce di tali considerazioni propone di esprimere un parere favorevole con condizioni (vedi allegato 2).


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Emerenzio BARBIERI (UDC), ringraziando il relatore per la relazione svolta e per la proposta di parere che in linea di principio condivide, riterrebbe opportuno che si chiarissero ulteriormente alcuni aspetti relativi alla copertura finanziaria del provvedimento in esame. Sarebbe inoltre opportuno che fosse verificata la posizione del Governo sul provvedimento in esame.

Rosalba BENZONI (Ulivo), relatore, ribadisce che la copertura finanziaria prevista dall'articolo 9 rimette alle amministrazioni pubbliche interessate la copertura degli oneri relativi all'attuazione degli interventi normativi previsti dagli articoli da 1 a 6 del testo unificato in esame. Per quanto riguarda la copertura prevista per le detrazioni fiscali di cui all'articolo 7, poi, evidenzia che la copertura finanziaria relativa è prevista dall'articolo 9, comma 2, già illustrato.

Emerenzio BARBIERI (UDC) riterrebbe opportuno procedere ad un rinvio della seduta, o quanto meno ad una sua breve sospensione, per svolgere approfondimenti ulteriori sugli aspetti evidenziati.

Pietro FOLENA, presidente, evidenzia che competente a conoscere dei profili relativi alla copertura finanziaria è la Commissione bilancio. Osserva peraltro che la proposta di parere del relatore richiama indirettamente nelle condizioni indicate, che condivide, gli aspetti problematici del testo unificato anche sotto l'aspetto indicato. Aggiunge d'altra parte che la Commissione affari sociali, competente nel merito, dovrà recepire l'eventuale parere approvato dalla Commissione in tempo utile per l'avvio dell'esame in Assemblea del testo unificato, previsto a partire dalla seduta di lunedì 26 febbraio 2007. Riterrebbe opportuno quindi che la Commissione procedesse alla votazione della proposta di parere nella seduta odierna.
Propone quindi di sospendere brevemente la seduta.

La Commissione concorda

La seduta sospesa alle 15.35, è ripresa alle 15.45.

Emerenzio BARBIERI (UDC), alla luce dei chiarimenti forniti dal relatore e di ulteriori che ha acquisito personalmente da componenti della Commissione di merito, preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Fabio GARAGNANI (FI) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Antonello FALOMI (RC-SE), intervenendo in sostituzione del deputato Wladimiro Guadagno detto Vladimir Luxuria, preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Laura FRONER (Ulivo) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene.

Antonio RAZZI (IdV) concorda con la proposta di parere del relatore, preannunciando, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole.

Vito LI CAUSI (Pop-Udeur) preannuncia anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva quindi una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 2).

Pietro FOLENA, presidente, intende rivolgere al relatore un sincero ringraziamento per il lavoro svolto che ha consentito alla Commissione di approvare una proposta di parere condivisa da tutti i rappresentanti dei gruppi presenti.

La seduta termina alle 15.55.


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INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 21 febbraio 2007. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA.

La seduta comincia alle 14.10.

Indagine conoscitiva sulle problematiche connesse al settore delle arti figurative.

Audizione di rappresentanti del Tavolo di coordinamento «per l'arte contemporanea».
(Svolgimento e rinvio).

Pietro FOLENA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, i temi oggetto dell'audizione.

Svolge una relazione Luigi MARTINI, rappresentante del Tavolo di coordinamento.

Intervengono Pietro FOLENA, presidente, e il deputato Emerenzio BARBIERI (UDC).

Pietro FOLENA, presidente, ringrazia gli intervenuti e rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.