Commissioni Riunite III e IV - Resoconto di giovedì 22 febbraio 2007


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SEDE REFERENTE

Giovedì 22 febbraio 2007. - Presidenza del presidente della IV Commissione, Roberta PINOTTI. - Intervengono il viceministro degli affari esteri, Ugo Intini, e il sottosegretario di Stato per la difesa, Marco Verzaschi.

La seduta comincia alle 13.35.

DL 4/2007: Proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali.
C. 2193 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni riunite proseguono l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo nella seduta del 21 febbraio 2007.

Roberta PINOTTI, presidente della IV Commissione e relatore per la IV Commissione, avverte che sono stati presentati al provvedimento in titolo emendamenti e articoli aggiuntivi (vedi allegato). Segnala che altre proposte emendative sono state ritirate dai presentatori prima dell'inizio della seduta.

Salvatore CICU (FI), intervenendo sul complesso degli emendamenti, osserva che il significativo contesto politico, nel quale s'inquadra il provvedimento in esame, fa apparire di dettaglio le singole questioni oggetto delle proposte emendative. Il voto espresso ieri dall'Aula del Senato ha evidenziato come la politica estera italiana renda stridenti le contraddizioni e i problemi che segnano l'attuale maggioranza di governo. Per l'opposizione parlamentare, l'esame del decreto-legge deve tuttavia procedere al solo fine di salvare la dignità e la credibilità dei militari italiani che sono seriamente impegnati nelle missioni umanitarie e di pace all'estero. A suo avviso, le missioni in Iraq e in Afghanistan hanno in comune il fatto che si svolgono in contesti di guerra con rischi attuali per il contingente italiano. In Afghanistan, infatti, si è assistito negli ultimi due anni ad una ripresa di potere da parte dei talebani con l'appoggio dei terroristi di Al Qaeda. Tale strategia mette in crisi il raggiungimento degli obiettivi che la Nato si è prefissata, in quanto opera in direzione contraria al progresso economico e culturale del Paese, favorisce la diffusione della coltivazione di oppio, fa proselitismo, diffonde tra la popolazione un'immagine negativa


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della forza internazionale e boicotta il legittimo governo afghano.
Rileva altresì che la necessità di affrontare ogni sei mesi la discussione sul rifinanziamento di tutte le missioni all'estero rende difficile una riflessione a tutto campo sulla politica estera. Tuttavia, non ritiene opportuno procedere ad una modifica di tale cadenza, che la estenda ad un anno, per la difficoltà, che ne conseguirebbe, di procedere ad eventuali controlli intermedi sulle singole missioni.
Ribadisce il consenso dell'opposizione parlamentare alla proroga della partecipazione italiana alle missioni umanitarie e di pace all'estero, che costituiscono un elemento di continuità della politica estera italiana attraverso i vari governi. Per tali ragioni, rileva l'opportunità di individuare in futuro momenti di autentico approfondimento, anche alla luce della difficoltà dell'attuale maggioranza di centro-sinistra di offrire garanzie credibili.

Roberta PINOTTI, presidente della IV Commissione e relatore per la IV Commissione, intervenendo anche a nome del presidente Ranieri, relatore per la III Commissione, esprime parere favorevole sugli emendamenti Papini 1.12, 1.13, 1.19, 1.29, 2.1, 2.9, identici a quelli dei relatori 1.11, 1.14, 1.20, 1.30, 2.2, 2.10, nonché sugli emendamenti Cioffi 1.32, Paoletti Tangheroni 2.3 e D'Elia 2.23.
Propone di riformulare gli emendamenti Paoletti Tangheroni 1.24, nel senso di ricondurne il testo a quello dell'articolo 2, comma 5; 2.4, nel senso di riferirlo ai soli interventi in Iraq; 2.7, nel senso di attenuarne la cogenza in considerazione delle concorrenti ragioni di necessità ed urgenza (vedi allegato).
Invita al ritiro degli emendamenti Giuditta 1.15 e 1.31 - quest'ultimo per altro dubbio sotto il profilo dell'inammissibilità - Cioffi 2.8, Paoletti Tangheroni 2.20, che potrebbero essere trasfusi in ordini del giorno da presentarsi in Assemblea; nonché dell'articolo aggiuntivo Cioffi 4.01.
Esprime parere contrario sugli emendamenti Paoletti Tangheroni 1.1 e 2.5, Picchi 3.1, Cicu 3.4, Cossiga Tit. 1.
Ritiene preliminare chiedere, invece, quali siano le valutazioni del Governo sugli emendamenti D'Elia 1.7 e Bricolo 1.21.

Alessandro FORLANI (UDC), intervenendo nella sua qualità di cofirmatario, dichiara di accettare le riformulazioni proposte dai relatori degli emendamenti Paoletti Tangheroni 1.24, 2.4 e 2.7, nonché l'invito al ritiro dell'emendamento Paoletti Tangheroni 2.20.

Sandra CIOFFI (Pop-Udeur) dichiara di accettare l'invito al ritiro del proprio emendamento 2.8 e del proprio articolo aggiuntivo 4.01, nonché degli emendamenti Giuditta 1.15 e 1.31, di cui è cofirmataria.

Il viceministro Ugo INTINI, intervenendo anche a nome del sottosegretario Verzaschi, con riferimento all'emendamento D'Elia 1.7, ne propone una riformulazione nel senso di qualificarne l'oggetto in termini di proposta alle competenti Agenzie delle Nazioni Unite (vedi allegato). Nel rimettersi alla Commissione circa l'emendamento Bricolo 1.21 a proposito del quale riterrebbe utile un approfondimento, esprime parere conforme a quello dei relatori su tutte le altre proposte emendative.

Sergio D'ELIA (RosanelPugno) dichiara di accettare la riformulazione del proprio emendamento 1.7 proposta dal rappresentante del Governo.

Roberta PINOTTI, presidente della IV Commissione e relatore per la IV Commissione, alla luce delle valutazioni del rappresentante del Governo, esprime parere favorevole all'emendamento D'Elia 1.7 come riformulato, mentre invita al ritiro dell'emendamento Bricolo 1.21 per un'eventuale ripresentazione in Assemblea, salvo parere contrario.
Dà quindi atto delle sostituzioni fatte pervenire dai gruppi.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.1 ed approva l'emendamento D'Elia


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1.7 come riformulato nonché gli emendamenti 1.11, 1.14 e 1.20 dei relatori identici agli emendamenti Papini 1.12, 1.13 e 1.19.

Federico BRICOLO (LNP), nel dichiararsi stupito per il fatto che il Governo si sia rimesso alla Commissione sul proprio emendamento 1.21 senza esprimere una posizione, ne trae conferma dell'attuale mancanza di rappresentatività dell'esecutivo, dopo che il Presidente del Consiglio dei ministri ha rassegnato le dimissioni ieri sera. Stigmatizza altresì il fatto che il Governo non abbia già compiuto i dovuti approfondimenti, considerando che il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto ieri pomeriggio. Nel considerare vergognosa una simile risposta che a suo avviso non trova precedenti, osserva che il prossimo Governo potrebbe esprimersi in termini diversi rispetto a quello ormai non più in carica per cui propone che l'esame del provvedimento sia sospeso.

Ramon MANTOVANI (RC-SE), nell'apprezzare le intenzioni del rappresentante del Governo che ha rimesso la questione alla Commissione nonché la proposta avanzata dalla presidente Pinotti che ha ipotizzato di riesaminarla in Assemblea, non può non prendere atto che criticamente degli argomenti addotti dal deputato Bricolo, per cui preannuncia il voto contrario del suo gruppo.

Fabio EVANGELISTI (IdV) ritiene che il Governo stia operando nella pienezza delle sue funzioni essendo in carica per gli affari correnti e che stia tenendo un comportamento assolutamente corretto. Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Bricolo 1.21, invita la Commissione a proseguire nell'esame del provvedimento.

Sergio MATTARELLA (Ulivo), osservando come si stia sviluppando una polemica eccessiva rispetto al contenuto dell'emendamento in esame, rileva che la rimessione alle valutazioni della Commissione da parte del Governo non può essere interpretata se non come un atto di apertura. Le motivazioni addotte dal deputato presentatore obbligano, tuttavia, il suo gruppo ad esprimere un voto contrario.

Giuseppe COSSIGA (FI), pur non contestando la legittimità formale della seduta, non può non considerare ridicola l'attuale posizione del Governo così come l'intervenuto ritiro degli emendamenti già presentati proprio da parte di quelle forze politiche della coalizione di maggioranza il cui atteggiamento ha provocato ieri le dimissioni dell'esecutivo. Sottolinea, invece, come l'opposizione abbia formulato e mantenuto proposte emendative volte a migliorare concretamente il testo del provvedimento in esame. Pur dichiarandosi consapevole che ormai nulla può stupire nella politica italiana, ritiene inopportuno assistere a quella che considera una farsa e preannuncia l'abbandono della seduta da parte dei deputati del suo gruppo.

Federico BRICOLO (LNP) si associa alla decisione di abbandonare la seduta.

Il sottosegretario Ugo INTINI precisa che l'esigenza di approfondimento del contenuto dell'emendamento Bricolo 1.21 deriva dall'opportunità di consultare in proposito i soggetti interessati ovvero le organizzazioni non governative. Poiché l'emendamento non è stato ritirato secondo l'invito dei relatori, esprime parere contrario.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Bricolo 1.21 ed approva l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.24 come riformulato, gli emendamenti identici dei relatori 1.30 e Papini 1.29, l'emendamento Cioffi 1.32, gli emendamenti identici dei relatori 2.2 e Papini 2.1, gli emendamenti Paoletti Tangheroni 2.3 e 2.4 come riformulato.

Sergio MATTARELLA (Ulivo) sottolinea come in più occasioni i gruppi di maggioranza abbiano votato a favore di emendamenti a firma di deputati di opposizione, nonostante il sopravvenuto abbandono


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della seduta, consentendone l'approvazione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Paoletti Tangheroni 2.5 ed approva l'emendamento Paoletti Tangheroni 2.7 come riformulato, nonché gli emendamenti identici dei relatori 2.10 e Papini 2.9 e l'emendamento D'Elia 2.23.

Ramon MANTOVANI (RC-SE), con riferimento all'emendamento Picchi 3.1 volto a ridurre a sei mesi le autorizzazioni di spesa di cui al provvedimento in esame, ne denuncia la strumentalità in contrasto con la scelta politica di fondo che caratterizza il provvedimento stesso. Precisa come le mutate condizioni, anche di natura amministrativa e finanziaria, motivino il passaggio alla proroga annuale.

Roberta PINOTTI, presidente della IV Commissione e relatore per la IV Commissione, constata l'assenza dei presentatori, dichiara decaduti gli emendamenti Picchi 3.1, Cicu 3.4 e Cossiga Tit. 1. Concluso l'esame degli emendamenti, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento in titolo ad altra seduta, in attesa che le Commissioni competenti in sede consultiva possano esprimersi sul testo come risultante dagli emendamenti approvati nella seduta odierna.

La seduta termina alle 14.35.