II Commissione - Resoconto di mercoledì 7 marzo 2007


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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 7 marzo 2007.

Audizioni dei rappresentanti dell'Associazione Nazionale Magistrati e del Consiglio Nazionale Forense in relazione all'esame dei progetti di legge C. 1289 Maran ed abbinati, recanti l'introduzione dell'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori.

L'audizione informale è stata svolta dalle 8.45 alle 9.45.

AUDIZIONI INFORMALI

Audizioni dei rappresentanti dell'Associazione nazionale cooperative di consumatori, dell'Associazione per la tutela del credito e del risparmio, del Comitato risparmiatori e piccoli azionisti Bipop-Carire e di Italia Nostra, in relazione all'esame dei progetti di legge C. 1289 Maran ed abbinati, recanti l'introduzione dell'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.15 alle 15.15


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SEDE REFERENTE

Mercoledì 7 marzo 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 15.15.

Disposizioni in materia di incompatibilità dell'esercizio della professione di avvocato per i dipendenti pubblici.
C. 615 Mazzoni.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 febbraio 2007.

Pino PISICCHIO, presidente, ricorda che nella seduta del 13 febbraio scorso, dopo che il relatore aveva presentato l'articolo 1.010 e che l'onorevole Palomba aveva ritirato il suo emendamento 1.5, si è svolto un dibattito dal quale sono emerse una serie di questioni che, in ragione della loro rilevanza, hanno indotto la Presidenza, su richiesta del rappresentante del gruppo di Forza Italia, a sospendere l'esame del provvedimento per consentire ai deputati una adeguata riflessione sulla portata del provvedimento in esame.
Il relatore, come preannunciato nella seduta del 13 febbraio, ha riformulato il suo articolo aggiuntivo 1.010 al fine di renderlo conforme a quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, della legge n. 339 del 2003 circa l'assenza di oneri aggiuntivi per lo Stato (vedi allegato).
Prima di passare all'esame degli emendamenti, ricorda altresì che gli onorevoli Palomba e Betta hanno ritirato i loro emendamenti.
In relazione ai restanti emendamenti, il relatore ha invitato i presentatori al ritiro. Il Governo si è rimesso alla Commissione su tutti gli emendamenti.
Passando quindi all'esame degli emendamenti avverte che, in considerazione dell'assenza dei presentatori degli emendamenti 1.2 e 1.1, si intende che gli stessi vi abbiano rinunziato.

Pierluigi MANTINI (Ulivo), pur ribadendo le proprie perplessità di carattere generale, relativamente alla logica di «sanatoria» alla base del provvedimento ed alla necessità di affrontare comunque la questione da esso posta nell'ambito della riforma delle professioni, all'ordine del giorno delle Commissioni riunite II e X, esprime un giudizio favorevole sull'articolo aggiuntivo 1.010 (nuova formulazione), che appare in grado di migliorare la formulazione del testo in esame.

Enrico COSTA (FI) pur alla luce della riformulazione dell'articolo aggiuntivo 1.010, ribadisce la propria contrarietà nei confronti del provvedimento in esame, il quale risulta, tra l'altro, privo dei requisiti di generalità ed astrattezza.

Rosa SUPPA (Ulivo) nel condividere le osservazioni dell'onorevole Mantini, esprime un giudizio complessivamente favorevole sul provvedimento, volto a modificare la disciplina transitoria della legge n. 339 del 2003, del quale condivide i principi ispiratori.

Enrico BUEMI (RosanelPugno) esprime un giudizio favorevole sul provvedimento, pur ribadendo la validità del principio generale secondo il quale occorre separare la figura dell'avvocato da quella del pubblico dipendente.

Federico PALOMBA (IdV) esprime una valutazione favorevole sul testo del provvedimento, anche in considerazione della riformulazione dell'articolo aggiuntivo 1.010.

Paolo GAMBESCIA (Ulivo) evidenzia come il provvedimento in esame, volto a modificare la legge n. 339 del 2003, intenda porre rimedio ad una situazione di incertezza del diritto, auspicando che il legislatore in futuro ponga maggiore attenzione


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alle conseguenze prodotte dai provvedimenti normativi.

Erminia MAZZONI (UDC), nel concordare con le osservazioni dell'onorevole Gambescia, sottolinea come l'obiettivo del provvedimento sia proprio quello di rimediare ad una situazione di incertezza giuridica. Replicando all'onorevole Costa, precisa che non si tratta di un provvedimento a favore di soggetti predeterminati, bensì di un provvedimento volto a sanare una illegittimità costituzionale prodotta dalla disposizione transitoria della legge n. 339 del 2003.

La Commissione approva l'articolo aggiuntivo del relatore 1.010 (nuova formulazione).

Pino PISICCHIO, presidente, dopo avere avvertito che il testo sarà inviato alle Commissioni competenti per l'espressione del parere, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
C. 528 Buemi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

Pino PISICCHIO, presidente, ricorda che le Commissioni I e XII hanno espresso il parere di competenza sul testo della proposta di legge in esame, così come risultante degli emendamenti approvati, e che nella seduta di ieri il relatore, a seguito dei rilievi formulati con lettera del presidente della Commissione Bilancio, ha presentato l'articolo aggiuntivo 6.01, volto ad assicurare una adeguata copertura finanziaria del provvedimento in esame.

Enrico BUEMI (RosanelPugno) rileva la sussistenza di una contraddizione nel provvedimento, nella parte in cui si prevede indiscriminatamente l'obbligatorietà degli arresti domiciliari, senza tenere conto che, in taluni casi, è proprio l'ambiente in cui si vive a creare le condizioni per la commissione di nuovi reati. Sarebbe pertanto opportuno consentire al magistrato un certo margine di discrezionalità. Invita, quindi, il relatore a presentare un emendamento che elimini tale contraddizione.

Pino PISICCHIO, presidente, pur condividendo nel merito l'osservazione dell'onorevole Buemi, fa presente tuttavia che l'approvazione di nuovi emendamenti in Commissione determinerebbe un significativo rallentamento del procedimento legislativo, in considerazione della necessità di sottoporre nuovamente il testo alle Commissioni I e XII per l'espressione del parere. Suggerisce quindi che la questione sia affrontata dal Comitato dei nove e, quindi, nell'ambito dell'esame in Assemblea.

Paola BALDUCCI (Verdi), relatore, concorda con il presidente.

La Commissione approva l'articolo aggiuntivo del relatore 6.01.

Pino PISICCHIO, presidente, dopo avere avvertito che il testo sarà inviato alla Commissione Bilancio per l'espressione del parere, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Applicazione della pena su richiesta in relazione a reati per i quali è previsto l'indulto.
C. 1792 Balducci e C. 1877 Costa.
(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 2147).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

Pino PISICCHIO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore ha


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rappresentato l'opportunità di abbinare alle proposte di legge in esame la proposta di legge n. 2147 Palomba. Su tale proposta si è svolto un dibattito dal quale sono emerse posizioni favorevoli e contrarie all'abbinamento. Prima che la Commissione deliberi circa la proposta del relatore, ritiene opportuno far presente che, qualora non si dovesse procedere all'abbinamento, la proposta di legge C. 2147 sarà comunque inserita nel calendario della Commissione. Ciò significa che, in tal caso, presso la Commissione si svolgeranno due diversi procedimenti legislativi, l'uno avente ad oggetto le proposte di legge C. 1792 Balducci e C. 1877 Costa, l'altro la sola proposta di legge C. 2147. Naturalmente, considerato che si tratta di proposte di legge che risolvono in maniera alternativa la questione della disciplina processuale applicabile ai reati per i quali può essere concesso l'indulto, la Commissione dovrà poi scegliere quale dei due procedimenti legislativi potrà proseguire.

Federico PALOMBA (IdV), relatore, ribadisce l'assenza di qualsiasi impedimento all'abbinamento della proposta di legge C. 2147, la quale non esclude affatto a priori l'utilità dello strumento del patteggiamento ad istanza dei privati, in quanto le sezioni distaccate potrebbero operare laddove il patteggiamento non fosse praticabile.

Alessandro MARAN (Ulivo) dichiara di essere favorevole all'abbinamento della proposta di legge C. 2147, al fine di consentire alla Commissione di valutare contestualmente nel merito le diverse soluzioni possibili.

Erminia MAZZONI (UDC) non ritiene opportuno abbinare le diverse proposte di legge, in quanto la proposta di legge C. 2147, in considerazione della sua complessità, richiede dei tempi di approvazione eccessivi rispetto alla situazione di emergenza che si intende affrontare. Una volta approvata la legge volta ad applicare la soluzione del patteggiamento, sarà poi possibile procedere all'esame della proposta di legge volta ad istituire le sezioni stralcio.

Enrico COSTA (FI), dopo avere dichiarato di condividere le osservazioni dell'onorevole Mazzoni, invita il rappresentante del Governo a chiarire gli intendimenti del ministro sulla soluzione da adottare per risolvere la situazione di emergenza determinata negli uffici giudiziari in ordine ai procedimenti che hanno per oggetto i reati ai quali è applicabile l'indulto.

Enrico BUEMI (RosanelPugno) premessa la propria contrarietà nei confronti del provvedimenti che consentano di eludere la fase dibattimentale del giudizio penale, tuttavia ritiene che, data la situazione di emergenza, un provvedimento che abbia il predetto scopo possa essere giustificato, ma solo a condizione che sia approvato tempestivamente. Per questo motivo, concordando sostanzialmente con le osservazioni dell'onorevole Mazzoni, dichiara la propria contrarietà all'abbinamento della proposta di legge C. 2147.

Paola BALDUCCI (Verdi) concorda con le considerazioni svolte dall'onorevole Mazzoni e, pertanto, pur non essendo in astratto contraria all'istituzione delle sezioni stralcio, considera inopportuno l'abbinamento della proposta di legge C. 2147.

Pierluigi MANTINI (Ulivo) concordando con le argomentazioni dell'onorevole Maran, si dichiara favorevole all'abbinamento del progetto di legge C. 2147, essendo, d'altra parte, evidente l'identità di materia rispetto ai provvedimenti in esame.

Nino MORMINO (FI) dichiara la propria contrarietà all'abbinamento, ritenendo la soluzione delle sezioni stralcio inadeguata, in quanto eccessivamente complessa.

Paolo GAMBESCIA (Ulivo) ricorda come le sezioni stralcio non abbiano dato buoni risultati in passato e sottolinea come le stesse non possano costituire lo strumento


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idoneo a risolvere la specifica situazione emergenziale della quale si dibatte.

Pino PISICCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di abbinare la proposta di legge C. 2147 alle proposte di legge C. 1792 e C. 1877.

La Commissione approva la proposta di abbinamento.

Pino PISICCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Predisposizione del programma dei lavori per il periodo marzo-aprile 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.15 alle 16.20

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ATTI COMUNITARI

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2007 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze tedesca, portoghese e slovena COM(2006)629 def. - 17079/06.
(Parere alla XIV Commissione).

SEDE REFERENTE

Riforma del codice di procedura penale.
C. 323 Pecorella e C. 1568 Mazzoni.

COMITATO DEI NOVE

Disposizioni in materia di intercettazioni telefoniche.
C. 1638 ed abb./A.