XIII Commissione - Resoconto di mercoledì 7 marzo 2007


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RISOLUZIONI

Mercoledì 7 marzo 2007. - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO indi del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 14.40.

7-00085 D'Ulizia: Applicazione dei criteri di concertazione e rappresentatività nella formazione del programma nazionale per la pesca e nella ripartizione dei relativi finanziamenti.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00040).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 6 marzo 2007.

Luciano D'ULIZIA (IdV) dichiara di essere disponibile ad una riformulazione del testo della risoluzione, che tenga conto degli elementi emersi dalla discussione e, da ultimo, delle osservazioni svolte nella seduta di ieri dal sottosegretario Boco.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) ricorda di aver chiesto al rappresentante del Governo, nel corso della discussione sulla risoluzione in oggetto, un'informazione complessiva sull'entità dei contributi erogati, sui criteri di ripartizione e sulle modalità di utilizzo dei finanziamenti. Ricorda che l'opportunità della propria richiesta era stata ampiamente condivisa e ritiene necessario acquisire tali dati prima di pervenire ad una deliberazione sulla risoluzione in oggetto.

Il sottosegretario Stefano BOCO ribadisce quanto già osservato, anche nella seduta di ieri, in merito al fatto che alcune regioni non hanno trasmesso i dati necessari.


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Conferma l'impegno a fornire le informazioni richieste, anche se non ritiene che sia necessario vincolare la votazione sulla risoluzione alla presentazione della documentazione.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) ricorda che nell'audizione informale delle associazioni rappresentative delle cooperative della pesca sono stati presentati alla Commissione documenti ampi e rilevanti, ma parziali, sotto il profilo dei soggetti da cui provenivano, e discordanti su diversi punti. Ritiene quindi che per una seria valutazione dei contenuti della risoluzione sia necessario un quadro informativo completo ed imparziale, che solo il Governo può fornire. Sottolinea che la questione da lui posta non ha in alcun modo carattere pretestuoso.

Claudio FRANCI (Ulivo) osserva che dalla discussione sulla risoluzione sono emerse numerose proposte di modifica, che il presentatore si è detto disponibile ad accogliere. Ritiene che il testo della risoluzione risultante da tali proposte di modifica si concentri sull'affermazione di principi e criteri che il Governo è sollecitato a seguire nella ripartizione della pesca, senza porre in discussione la ripartizione dei contributi che è stata effettuata e, di conseguenza, i dati che sono stati utilizzati a tal fine. Ritiene pertanto che la Commissione possa procedere alla votazione sulla risoluzione. Ribadisce infine l'esigenza di effettuare nell'ambito dei lavori della Commissione, un approfondimento sulla situazione complessiva del settore della pesca, anche attraverso lo strumento di un'indagine conoscitiva.

Filippo MISURACA (FI) dichiara di condividere le considerazioni del collega Marinello. Ritiene peraltro che la discussione sulla risoluzione in oggetto si sia prolungata in misura anche eccessiva. Osserva che il testo della risoluzione, anche tenendo conto delle riformulazioni che il presentatore ha accolto, evidenzia responsabilità e lacune nell'operato dell'amministrazione, per cui risulta difficile comprendere la valutazione favorevole del rappresentante del Governo. Rileva altresì che le questioni evidenziate nella risoluzione sarebbero di competenza della Commissione attività produttive, in quanto hanno per oggetto le cooperative. Preannuncia infine il voto di astensione del proprio gruppo.

Luciano D'ULIZIA (IdV) ringrazia il sottosegretario Boco per il contributo recato alla definizione del testo della risoluzione e i colleghi della maggioranza per il sostegno dimostrato. Dichiara che avrebbe auspicato che la risoluzione ricevesse anche il voto favorevole dell'opposizione. Ribadisce al riguardo che con l'atto di indirizzo in esame ha perseguito unicamente la finalità di fare chiarezza e di sollecitare una ripartizione dei contributi equa e corrispondente all'impegno effettivo dedicato al settore della pesca da parte dei soggetti che di tali contributi sono destinatari. In conclusione rivendica la validità della propria esperienza professionale e della probità con cui ha sempre svolto l'attività politica.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) sollecita alcune ulteriori modifiche al testo della risoluzione. In particolare richiede che il terzo punto del dispositivo venga anticipato al primo posto, in quanto l'effettuazione delle indagini in ordine al grado di rappresentatività delle associazioni di categoria risulta a suo avviso prioritaria rispetto ad ogni altro intervento. Richiede altresì che, tra i criteri di cui tener conto nella ripartizione dei finanziamenti, occorra inserire, oltre al numero delle cooperative e dei produttori rappresentati, anche parametri qualificanti la consistenza economico-sociale delle cooperative medesime. Ritiene infine che nel dispositivo debbano essere aggiunti ulteriori punti con i quali si impegna il Governo a predisporre in modo tempestivo gli atti istruttori finalizzati al riparto dei contributi, a richiedere ai soggetti beneficiari dei finanziamenti la rendicontazione sull'utilizzo delle somme ricevute e a fornire annualmente al Parlamento un'adeguata


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documentazione sulle risorse destinate al settore della pesca.

Luciano D'ULIZIA (IdV) dichiara di poter accogliere l'anteposizione del punto del dispositivo relativo alle indagini sulla rappresentatività delle associazioni di categoria e l'inserimento nel dispositivo di una sollecitazione a una tempestiva preparazione della ripartizione dei finanziamenti e alla trasmissione al Parlamento di un'adeguata documentazione. Non ritiene invece che possa essere accolto il riferimento a parametri relativi alla consistenza socio-economica, in quanto tali parametri non sono disponibili sulla base della documentazione fornita da Unioncamere. A suo avviso non si può accogliere neppure la richiesta di rendicontazione, in quanto tale richiesta già adesso viene avanzata; inserirla nel dispositivo genererebbe pertanto l'errata impressione che al momento la rendicontazione non sia domandata.

Marco LION, presidente, sospende la seduta al fine di definire chiaramente la riformulazione del testo della risoluzione.

La seduta, sospesa alle 15.15, riprende alle 15.40.

Luciano D'ULIZIA (IdV) presenta una riformulazione del testo della risoluzione (vedi allegato 1), che recepisce le proposte di modifica emerse dalla discussione, che ritiene di poter accettare. Precisa che, conseguentemente, anche il titolo della risoluzione dovrà essere riformulato nel modo seguente: «applicazione dei criteri di consultazione degli operatori e rappresentatività nella formazione del programma nazionale per la pesca e nella ripartizione dei relativi finanziamenti».

Marco LION, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti al nuovo testo della risoluzione in discussione, che sono pubblicati in allegato (vedi allegato 2).

Leonardo MARTINELLO (UDC) ritiene che la Commissione debba pervenire ad esprimersi sulla risoluzione, in quanto si tratta di una questione importante per il settore della pesca, sulla quale è opportuno dare indirizzi al Governo. Esprime la posizione favorevole del proprio gruppo sugli emendamenti presentati dal deputato Marinello.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) esprime il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dal collega D'Ulizia e preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla risoluzione. Dichiara il voto contrario sull'emendamento Marinello 7-00085.1, in quanto ritiene che debba essere rimessa alla discrezionalità del Governo la considerazione di altri elementi che possono essere significativi per valutare la rappresentatività delle cooperative. Esprime invece un giudizio favorevole sull'emendamento Marinello 7-00085.2, precisando che l'obbligo di rendicontazione deve costituire una condizione per la successiva attribuzione di finanziamenti.

Luciano D'ULIZIA (IdV) ribadisce che già adesso il Governo chiede ai soggetti destinatari dei finanziamenti la rendicontazione. L'inserimento di tale previsione nel dispositivo significherebbe mettere in dubbio ovvero ritenere che il Governo attualmente non provveda a chiedere la rendicontazione. Dichiara pertanto di essere contrario ad ambedue gli emendamenti presentati dal deputato Marinello.

Il sottosegretario Stefano BOCO ribadisce la condivisione del dispositivo della risoluzione e, in generale, si rimette alla deliberazione della Commissione sia per quanto riguarda l'atto di indirizzo nel suo complesso sia relativamente agli emendamenti presentati. Con riferimento all'emendamento Marinello 7-00085.1, osserva peraltro che il dispositivo del nuovo testo della risoluzione prevede che si tenga conto delle indicazioni relative al numero delle cooperative e dei produttori rappresentati «in misura prioritaria», implicitamente riconoscendo la possibilità di tener conto anche di altri criteri.


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Marco LION, presidente, pone in votazione l'emendamento Marinello 7-00085.1.

La Commissione respinge l'emendamento Marinello 7-00085.1.

Marco LION, presidente, pone in votazione l'emendamento Marinello 7-00085.2.

La Commissione approva l'emendamento Marinello 7-00085.2.

Filippo MISURACA (FI) ribadisce l'astensione del proprio gruppo sulla risoluzione in oggetto.

Leonardo MARTINELLO (UDC) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla risoluzione in oggetto.

Marco LION, presidente, avverte che la nuova formulazione della risoluzione 7-00085 D'Ulizia, come modificata dall'emendamento approvato, assume il numero 8-00040.

La Commissione approva la risoluzione numero 8-00040 (vedi allegato 3).

7-00078 Lombardi: Divieto di impiego degli organismi geneticamente modificati.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 14 febbraio 2007.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) segnala che i temi affrontati nella risoluzione in discussione sono stati oggetto di un serrato confronto a livello comunitario, nel quale la posizione italiana si è trovata in minoranza. Chiede pertanto ai rappresentanti del Governo una precisa informazione sulle decisioni assunte dalle istituzioni comunitarie in merito alla previsione di una soglia di contaminazione da organismi geneticamente modificati (OGM) per i prodotti dell'agricoltura biologica.

Il sottosegretario Stefano BOCO osserva in primo luogo che gli ultimi tre ministri delle politiche agricole dei Governi italiani, anche se espressione di forze politiche diverse, hanno mantenuto una posizione coincidete in ordine alla difesa del principio di tolleranza zero per quanto concerne le produzioni dell'agricoltura biologica. Su questo profilo si registra in Italia una generale condivisione e, per questo motivo, ribadisce la propria condivisione dell'atto di indirizzo. Evidenzia che l'Italia è il primo produttore europeo e il quarto a livello mondiale nel comparto dell'agricoltura biologica. Per questo valuta molto grave quello che sta accadendo a livello comunitario. Ricorda che sotto la presidenza finlandese è stato avviato un iter legislativo volto ad introdurre una soglia di contaminazione da OGM dello 0,9 per cento nei prodotti biologici. Osserva che la soglia dello 0,9 per cento implica introdurre la contaminazione ad un livello corrispondente a quello previsto per i prodotti agricoli convenzionali. L'Italia si è opposta a questa iniziativa, ma non è riuscita a costituire nell'ambito del Consiglio dell'Unione europea una minoranza sufficiente a bloccarla. I paesi dell'Europa centrale e settentrionale, infatti, subiscono la pressione esercita in particolare dagli operatori della commercializzazione, che ritengono necessario introdurre una soglia di contaminazione per assicurare la competitività sotto il profilo dei prezzi. Segnala altresì che, dopo l'esame da parte del Consiglio, la proposta è stata trasmessa al Parlamento europeo; tuttavia nella Commissione per l'agricoltura e per lo sviluppo rurale non ha incontrato un forte contrasto. Auspica quindi che, in vista dell'esame da parte dell'Assemblea del Parlamento europeo, possa costituirsi tra gli europarlamentari italiani una posizione comune, al di là delle diverse appartenenze politiche, per contrastare la revisione del regolamento proposta. Ribadisce che ritiene molto grave che una soglia dello 0,9 per cento, in quanto tale disposizione comporta in sostanza la scomparsa della produzione biologica. La soglia di contaminazione, infatti, viene a coincidere


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con quella dell'agricoltura convenzionale. Sottolinea di nuovo che si tratta di una questione particolarmente grave per l'Italia, per la rilevanza che ha assunto la produzione biologica italiana, in particolare quella di regioni come la Sicilia e la Puglia, e per il fatto che l'agricoltura biologica continua ad evidenziare tassi di crescita molto alti, in contrasto con la condizione generale del settore.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) ritiene che la tolleranza zero sui prodotti biologici non rappresenti un aiuto, ma un danno per la produzione biologica italiana. Osserva che il titolo dato alla risoluzione non gli sembra appropriato, in quanto si tratta di presenza accidentale degli OGM, e che diversi punti della premessa gli sembrano discutibili, anche in considerazione della lunga e vasta attività di ricerca svolta a livello europeo in materia di OGM. Ritiene che la Commissione dovrebbe impegnarsi non per difendere il principio di tolleranza zero, ma per mantenere differenziata la soglia di contaminazione prevista per i prodotti biologici e quella prevista per i prodotti convenzionali.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) esprime la valutazione favorevole del proprio gruppo sulla risoluzione in oggetto. Osserva che si tratta una posizione condivisa da tutti gli operatori del settore. Giudica infatti attuale e molto preoccupante il rischio che le decisioni che potranno essere assunta a livello comunitario determinano di fatto la scomparsa del settore biologico, in contrasto con l'interesse del paese, in considerazione delle dimensioni che tale comparto ha assunto e della vitalità che dimostra, nonché dell'apprezzamento dimostrato dai consumatori per le produzioni biologiche. Invita quindi il presentatore a sostituire, nel dispositivo della risoluzione, le parole «a partire dal biologico» con le seguenti: «nel settore dell'agricoltura biologica», in modo da chiarire che la richiesta di applicare il principio di tolleranza zero è circoscritta al settore biologico.

Giuseppe RUVOLO (UDC) osserva che il tema in esame potrebbe essere opportunamente evidenziato anche con riferimento all'esame del programma del Consiglio dell'Unione europea e del programma della Commissione europea, che la Commissione ha avviato nella seduta di ieri.

Marco LION, presidente, rinvia il seguito della discussione ad una successiva seduta.

La seduta termina alle 16.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.15 alle 16.30.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

RISOLUZIONI

7-00095 Lion: Etichettatura dei prodotti agroalimentari e, in particolare, dell'olio di oliva.

7-00138 Dozzo: Attuazione della legislazione nazionale in materia di etichettatura dei prodotti alimentari.

ATTI COMUNITARI

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2007 e il programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze tedesca, portoghese e slovena. COM(2006)629 def.-17079/06.