XIII Commissione - Resoconto di giovedì 8 marzo 2007


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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 8 marzo 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 13.45.

5-00763 Franci: Comitato nazionale per il collegamento tra il Governo e le Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo), cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, segnalando che da notizie di stampa è emerso che il Comitato nazionale per il


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collegamento tra il Governo e le Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura dispone di un finanziamento di 750 mila euro senza svolgere pressoché alcuna attività, al punto che la Corte dei conti ha in più occasioni evidenziato l'opportunità di sopprimere tale organismo. In assenza di smentite rispetto alle notizie di stampa richiamate, chiede quali iniziative il Governo intenda assumere.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo), replicando, si dichiara soltanto parzialmente soddisfatto.

5-00803 Ruvolo: Crisi di mercato dei prodotti ortofrutticoli.

Giuseppe RUVOLO (UDC) illustra l'interrogazione in titolo, segnalando una forte mobilitazione delle amministrazioni locali in relazione alla grave crisi che sta colpendo il settore ortofrutticolo. Sottolinea che tale crisi è dovuta essenzialmente a carenze strutturali, in particolare per quanto concerne l'inadeguatezza dei controlli sui prodotti provenienti da un gran numero di paesi terzi.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Giuseppe RUVOLO (UDC), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto. Osserva che manca da parte del Governo una risposta efficace ed adeguata rispetto ad una crisi molto grave per la produzione ortofrutticola e rispetto ad un problema, quale quello dei controlli sulle importazioni, che assume valenza essenziale per tutta l'agricoltura italiana.

5-00764 Mellano: Sulla carenza presso il Ministero delle politiche agricole di informazioni relative agli allevamenti di tonno rosso.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando di aver già presentato diverse interrogazioni sul tema della pesca del tonno rosso. Ricorda altresì che la Commissione ha affrontato le questioni della pesca anche con la discussione della risoluzione presentata dal deputato D'Ulizia, sia pure in termini che non ritiene appropriati, tanto da non aver partecipato alla votazione. Osserva che le scelte relative alla pesca del tonno rosso assumono un significato decisivo rispetto alla strategia complessiva che si intende perseguire con le politiche per la pesca. Ritiene al riguardo molto preoccupante che il Ministero non disponga o non abbia fornito i dati necessari per valutare e affrontare in modo adeguato la questione.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Bruno MELLANO (RosanelPugno), replicando, dichiara di prendere atto della risposta e si riserva di esaminarla con cura, al fine di verificare le informazioni in essa contenute.

5-00804 Misuraca: Piano irriguo nazionale e iniziative per fronteggiare la situazione climatica anomala.

Filippo MISURACA (FI) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando che già il 20 ottobre scorso, con una propria interrogazione, aveva evidenziato l'esigenza di programmare e realizzare, anche attraverso una struttura appositamente dedicata, interventi volti a potenziare le infrastrutture irrigue nelle regioni meridionali. Osserva che la situazione si è aggravata a causa dell'anomalia climatica. Chiede pertanto al Governo quali iniziative intenda


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assumere, osservando che la propria interrogazione deriva da una preoccupazione nei confronti non solo dei produttori agricoli, ma anche dei consumatori.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Filippo MISURACA (FI), replicando, osserva che i dati contenuti nella risposta del rappresentante del Governo erano già noti, mentre dalla risposta medesima emerge che nel frattempo l'amministrazione è rimasta sostanzialmente inerte. Esprime la propria preoccupazione anche nei confronti dell'interferenza del Presidente del Consiglio, che intende avocare a sé il coordinamento degli interventi relativi alle risorse idriche, spogliando delle proprie competenze il Ministero delle politiche agricole e il Ministero dell'ambiente, senza conoscere con chiarezza né la consistenza dei problemi, né i soggetti coinvolti. Ritiene che la questione delle risorse idriche debba essere affrontata dai ministeri competenti in modo da coinvolgere anche le regioni e la protezione civile, dal momento che ha il timore, a suo giudizio fondato, che la situazione attuale, in assenza di rapidi e incisivi interventi, determinerà nella stagione estiva una scarsità di risorse idriche che si manifesterà anche in relazione all'uso umano. Con specifico riferimento all'agricoltura, tale scarsità si tradurrà in danni e costi molto pesanti per gli operatori del settore.

5-00805 Alessandri: Piano idrico della provincia di Reggio-Emilia in relazione alle esigenze delle coltivazioni agricole.

Angelo ALESSANDRI (LNP) illustra l'interrogazione in titolo segnalando che in essa si fa riferimento ad un intervento di grande utilità per fronteggiare la crisi idrica che colpisce in modo particolarmente grave l'area delle province di Parma e di Reggio Emilia, proprio a causa della rilevanza della loro produzione agricola. Osserva che la realizzazione della diga in località Vetto d'Enza è stata bloccata da 15 anni per l'azione di associazioni ambientaliste. Tuttavia il ricorso a invasi di dimensioni molte ridotte non rappresenta una soluzione alternativa e la situazione è resa più grave dal fatto che la provincia di Reggio Emilia non si è ancora dotata di un piano idrico. Chiede pertanto al Governo di esprimere la propria valutazione sulla situazione che si è determinata, osservando che un confronto in loco tra tutti i soggetti coinvolti potrebbe dimostrarsi risolutivo.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Angelo ALESSANDRI (LNP), replicando, giudica adeguata la risposta del rappresentante del Governo, ribadendo l'esigenza che il Ministero si faccia promotore di un'azione efficace che conduca alla realizzazione della diga. Sollecita altresì il rappresentante del Governo ad aggiornare la Commissione sugli ulteriori sviluppi della questione.

Marco LION, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.20.

ATTI COMUNITARI

Giovedì 8 marzo 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 14.20.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2007 e il programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze tedesca, portoghese e slovena.
COM(2006)629 def.-17079/06.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 6 marzo 2007.


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Giuseppe RUVOLO (UDC) esprime il proprio apprezzamento per la relazione del collega Giuseppe Fini. Osserva che i documenti all'esame della Commissione sono generici e lacunosi sotto parecchi profili. Rileva, in particolare, che non vi sono indicazioni per un forte impegno sulla sicurezza alimentare e sul controllo dei prodotti provenienti da paesi terzi. Ritiene che l'assenza di controlli su tali prodotti rappresenti al tempo stesso un grave rischio per la salute e un pesante danno per i produttori italiani ed europei. Sottolinea in proposito la disparità di condizione tra le esportazioni e le importazioni, ricordando che le esportazioni in paesi come gli Stati Uniti sono soggette a procedure di controllo molto complesse e severe, mentre nei paesi europei i controlli sulle importazioni risultano pressoché insussistenti. Rileva altresì che, per quanto concerne la pesca non viene segnalata a l'esigenza impellente di vietare la pesca del novellame, che sta gravemente impoverendo i mari. Invita infine ad assumere iniziative incisive in ordine all'indicazione nell'etichetta dell'origine dei prodotti agroalimentari; ritiene, infatti, che possa risultare gravemente dannoso per l'agricoltura, in particolare per quella italiana, che la disciplina dell'etichettatura venga definita tenendo conto soltanto degli interessi che fanno capo ai pochi, grandi soggetti che gestiscono il sistema agroalimentare.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) ritiene opportuno che nella relazione per la Commissione politiche dell'Unione europea siano inserite indicazioni e proposte che tengano conto dei lavori della Commissione su alcune questioni particolarmente importanti. Osserva che tra le iniziative strategiche viene inserita la riflessione sui mutamenti climatici in atto e il piano energetico per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Si tratta di questioni fondamentali, nell'ambito delle quali può collocarsi una politica efficace di sostegno alle bioenergie. In materia di riforma dell'organizzazione comune di mercato del vino, pensa che dovrebbero essere recuperati i punti fondamentali del documento finale approvato dalla Commissione. Anche in materia di tracciabilità e indicazione in etichetta della provenienza dei prodotti agricoli, osserva che la Commissione ha individuato, nella discussione di diversi atti di indirizzo, l'importanza di questi temi per la definizione di una politica agricola a tutela della qualità; in particolare richiama la risoluzione presentata dal deputato Misuraca e approvata all'unanimità dalla Commissione a sostegno della lotta contro le contraffazioni. Condivide infine l'esigenza di inserire alcune indicazioni più precise per quanto concerne la pesca.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) evidenzia l'estrema genericità dei programmi all'esame della Commissione, per cui ritiene necessario inserire alcune indicazioni precise. Per quanto concerne le politiche energetiche e i cambiamenti climatici, ritiene che si debbano considerare attentamente le politiche agricole adottate dai paesi, esterni all'Unione europea, nei quali la produzione e l'impiego di bioenergie ha raggiunto i livelli più alti; rileva infatti che tali politiche hanno permesso la costruzione di filiere che rappresentano un importante sbocco per la produzione agricola. Osserva che è necessario riflettere in modo approfondito e rigoroso sul tema della competitività dell'agricoltura europea in un contesto mondiale caratterizzato dalla riduzione dei costi di produzione e domandarsi quale sia il preciso significato di una politica per la qualità. Rileva che in sede comunitaria è in fase avanzata l'iter di riforma del settore ortofrutticolo, senza che i documenti in esame offrano alcune indicazioni; tali documenti invece si soffermano sui settori del latte e della carne con un'impostazione che risulta superata. Rileva in proposito la notevole entità delle importazioni di soia provenienti da paesi terzi che hanno autorizzato le colture transgeniche; ritiene pertanto che la questione degli organismi geneticamente modificati non possa essere considerata in modo adeguato se non si tiene conto delle


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importazioni di prodotti transgenici, che vengono utilizzati in misura elevata anche per le produzioni a denominazione riconosciuta. In ogni caso ritiene che la questione non possa essere affrontata senza tener conto dei risultati della ricerca. Lamenta la grave genericità dei documenti in esame in materia di pesca. In primo luogo pone in evidenza il problema delle pesche speciali, osservando che parti consistenti della flotta peschereccia di diversi paesi hanno come esclusivo o principale oggetto di attività tali tipologie di pesca; ritiene pertanto che alle politiche volte a ridurre le deroghe alle pesche speciali debba accompagnarsi l'attivazione di strumenti finanziari in grado di ridurre l'impatto sociale ed economico di tali politiche. Osserva inoltre che occorre segnalare la particolare situazione della pesca nel Mediterraneo, nel quale sono attive unità di pesca sia di molti paesi che non affacciano sul mare, sia dei paesi frontalieri, che non sono soggette ad alcuna regola e determinano, di conseguenza, una condizione di grave svantaggio per gli operatori dei paesi dell'Unione europea. Ritiene che i temi della tracciabilità e dell'etichettatura debbano essere considerati in primo luogo in rapporto alla corretta informazione del consumatore, osservando che le resistenze dei paesi dell'Europa settentrionale dipendono da precisi interessi economici; richiama in proposito il fatto che l'Olanda risulti il paese europeo che ha i più alti movimenti di importazioni ed esportazioni di agrumi. Ritiene che una riflessione seria sulle politiche agricole dell'Europa non possa evitare di affrontare la questione dell'allargamento: la consistente incidenza del settore agricolo rispetto al complesso dell'economia che si registra in molti dei nuovi Stati membri e il fatto che una parte di tali Stati presenti condizioni naturali non troppo dissimili da quelle dei paesi mediterranei comporta il trasferimento di una quota rilevante dei finanziamenti verso tali paesi; occorre pertanto a suo avviso garantire che la ripartizione delle risorse comunitarie destinate all'agricoltura assicuri la sostenibilità per i produttori dei vecchi paesi membri. Segnala, infine, tra le questioni strategiche da evidenziare, l'esigenza di un'approfondita analisi dei rapporti economici e commerciali con i paesi del Mediterraneo, in quanto tali rapporti possono offrire significative opportunità di rilancio e di crescita per l'agricoltura italiana.

Giuseppina SERVODIO (Ulivo) osserva che dai documenti in esame emerge come l'Europa nel settore agricolo stia adottando una strategia di carattere difensivo, mentre ritiene necessaria una riforma complessiva del modello agricolo europeo, che ne permetta il rilancio. Osserva, inoltre, che tali documenti non sono privi anche di gravi contraddizioni. Segnala, in particolare, come venga posto l'accento su questioni quali la sicurezza alimentare e la tutela della salute, senza tuttavia evidenziare le forti connessioni che tali temi hanno con una disciplina rigorosa in materia di tracciabilità ed etichettatura. A suo avviso non viene affrontata in modo adeguato neppure la questione essenziale delle imprese agricole, che richiederebbe indirizzi precisi ed efficaci iniziative in ordine alla struttura dei sistemi di commercializzazione e alla promozione dei prodotti agroalimentari. In conclusione ritiene che non siano sufficienti alcune parziali indicazioni, rivolte a recuperare rispetto alla pressione competitiva di altri paesi o alle esigenze che emergono nei negoziati sul commercio internazionale, ma sia necessario elaborare una strategia di lungo periodo per una complessiva ridefinizione della politica agricola europea.

Teresio DELFINO (UDC), nell'esprimere il proprio apprezzamento nei confronti della relazione del collega Giuseppe Fini, osserva che la Commissione è chiamata ad esaminare i documenti di carattere programmatico, che, inevitabilmente, mostrano un certo livello di genericità. Riguardo alle iniziative da assumere e alle indicazioni da fornire, in primo luogo segnala l'esigenza che si stabiliscano tra il


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Governo e il Parlamento periodiche procedure di informazione sull'andamento dei negoziati al livello comunitario. Per quanto concerne il merito delle questioni, ritiene che debba essere sollecitata una forte iniziativa europea sul tema dell'acqua e sull'utilizzo delle risorse idriche in agricoltura. Osserva altresì che è necessario un impegno per definire le politiche agricole comunitarie sulla base di criteri fondamentali come quelli della tutela della sicurezza alimentare e della qualità dei prodotti; osserva che è in riferimento a tali criteri che dovrebbero essere affrontati anche questioni come quelle poste dall'agricoltura transgenica ovvero quelle relative alle importazioni di prodotti agricoli provenienti da paesi terzi. Si tratta infatti non di mostrare una pregiudiziale contrarietà verso l'apertura degli scambi, ma di richiedere adeguate garanzie in ordine a esigenze fondamentali come la tutela della salute. Ritiene infine che si debba dedicare una specifica attenzione al tema dei rapporti commerciali internazionali; a tal fine ritiene che, per un verso, i negoziati dovrebbero essere condotti sulla base di alcuni principi guida, quali quelli, già richiamati, relativi alla tutela della salute, alla sicurezza alimentare, alla valorizzazione della qualità dei prodotti; per l'altro si dovrebbe richiedere, con particolare riferimento agli Stati Uniti, un'apertura di mercati bilanciata.

Bruno MELLANO (RosanelPugno), dopo aver osservato che sui temi della tracciabilità e dell'etichettatura sussiste una posizione ampiamente condivisa, evidenzia tre questioni che, a suo giudizio, assumono rilievo prioritario: l'acqua e le politiche per l'utilizzo delle risorse idriche; la strategia per il suolo; la salute umana ed il benessere degli animali. Riguardo a quest'ultimo tema, osserva che si dovrebbe prestare attenzione al fatto che le pratiche utilizzate negli allevamenti intensivi pregiudicano il benessere degli animali e al tempo stesso possono essere causa di gravi danno per la salute umana.

Marco LION, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.05.

SEDE REFERENTE

Giovedì 8 marzo 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 15.05.

Sull'ordine dei lavori.

Marco LION, presidente, propone l'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di procedere in primo luogo all'esame della proposta di legge relativa allo sviluppo della filiera della pasta e, successivamente, all'esame della proposta di legge relativa al sostegno alle imprese agricole.

La Commissione concorda.

Disposizioni per lo sviluppo della filiera della pasta di alta qualità prodotta in Italia.
C. 2005 Misuraca.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di legge all'ordine del giorno, rinviata nella seduta del 15 febbraio 2007.

Il sottosegretario Stefano BOCO auspica un rapido iter della proposta di legge, pur osservando che in alcuni punti il testo può essere perfezionato. In particolare fa riferimento a disposizioni che possono risultare problematiche in ordine alla loro compatibilità con la normativa comunitaria. In ogni caso assicura la più ampia disponibilità e la grande attenzione del Governo nei confronti della proposta presentata dal deputato Misuraca.


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Filippo MISURACA (FI), relatore, ringrazia il rappresentante del Governo e si dichiara pienamente disponibile ad un confronto sul testo, anche al fine di rivederne la formulazione. Sottolinea che in ogni caso la proposta di legge persegue la finalità di tutelare l'interesse dei produttori agricoli.

Marco LION, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sostegno e sviluppo delle imprese agricole.
C. 1261 Lion.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di legge all'ordine del giorno, rinviata nella seduta del 15 febbraio 2007.

Il sottosegretario Stefano BOCO dichiara che il Ministero considera con interesse e attenzione la proposta di legge all'esame della Commissione. Anche in questo caso ritiene che occorre in alcuni punti rivedere il testo, in particolare per quanto riguarda la copertura finanziaria. Sottolinea comunque la valutazione positiva del Governo e la disponibilità ad un'ampia collaborazione per portare a compimento l'iter della proposta di legge.

Marco LION, presidente, osserva che lo strumento del Comitato ristretto può, anche con riferimento alla proposta di legge presentata dall'onorevole Misuraca, risultare appropriato per rivedere, ove necessario, la formulazione del testo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

5-00738 Lombardi: Contrasto alla proposta di ulteriore riduzione della produzione di zucchero e riconversione del settore bieticolo-saccarifero nazionale.

5-00761 Catanoso: Revisione della normativa sulla dotazione delle unità da pesca del dispositivo di rilevazione satellitare «blue box».

RISOLUZIONI

7-00078 Lombardi: Divieto di impiego degli organismi geneticamente modificati.