VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 21 marzo 2007


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 21 marzo 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Gianni Piatti.

La seduta comincia alle 9.05.

Proposta di nomina del dottor Leo Autelitano a presidente dell'Ente parco nazionale dell'Aspromonte.
Nomina n. 22.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), relatore, ricorda che il parco nazionale dell'Aspromonte, uno dei tre grandi parchi nazionali della Regione Calabria - caratterizzato da una flora e da una fauna ricchissime di varietà e diversità -, costituisce l'estremo lembo dell'Appennino peninsulare. Osserva che su di esso si versa una altissima quantità di acque piovane, che vengono trattenute e in parte raccolte nei torrenti, spesso con caratteristiche di perennità; l'Aspromonte è, inoltre, una montagna ricca di storia, di siti archeologici, di santuari, che richiamano numerosi visitatori. Fa presente, quindi, che ciò implica una gestione del parco di elevato spessore, per far emergere le possibilità culturali ed economiche di quel territorio. La proposta del Ministro dell'ambiente e


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della tutela del territorio e del mare sembra corrispondere in gran parte alle caratteristiche richieste, in particolare ai fini dello sviluppo economico del territorio. Il curriculum del candidato Presidente, dottor Autelitano, mostra infatti una lunga serie di attività gestionali svolte sia nella cooperazione che nelle istituzioni.
Rileva poi che, sulle attività in campo culturale, nel curriculum risultano cenni soprattutto in relazione alla buona preparazione universitaria e post-universitaria del candidato, mentre mancano notizie sui lavori pubblicati in campo ambientale, che tuttavia possono essere sostituiti con la lunga attività culturale svolta nell'ambito del parco stesso. In conclusione, ritiene che si possa proporre un parere favorevole sulla proposta del Ministro, unitamente alla raccomandazione di formare - intorno al Presidente - un Consiglio direttivo che possa coadiuvarlo convenientemente, al fine di raggiungere gli obiettivi contenuti nelle norme di costituzione del parco stesso.

Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposta di nomina del dottor Luigi Sacchini a presidente dell'Ente parco nazionale delle Foreste Casentinesi.
Nomina n. 23
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Giuliano PEDULLI (Ulivo), relatore, fa presente che il parco delle Foreste Casentinesi, istituto nel 1993, ha una estensione di circa 36 mila ettari con tre zone a protezione differenziata. Ricordato che le regioni sul cui territorio ricade il perimetro del parco sono, in misura quasi equivalente, l'Emilia Romagna e la Toscana, osserva che la proposta di nomina formulata dal Ministro Pecoraro Scanio sembra rispondere a criteri di merito, competenza ed esperienza istituzionale, anche alla luce del robusto curriculum del dottor Sacchini nel campo ambientale e scientifico. Ritiene, peraltro, che la candidatura in questione sia anche caratterizzata da una solida esperienza amministrativa, che giudica quanto mai appropriata per la gestione di un ente complesso come un parco nazionale.
In conclusione, propone di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame, auspicando altresì che le autorità competenti sappiano comporre un Consiglio direttivo in grado di supportare il Presidente e di garantire un effettivo collegamento con le realtà territoriali rappresentate.

Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposta di nomina del dottor Massimo Marcaccio a presidente dell'Ente parco nazionale dei Monti Sibillini.
Nomina n. 24
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Renato GALEAZZI (Ulivo), relatore, rileva preliminarmente che la proposta di nomina in esame pone fine ad un periodo di commissariamento del parco, che non si è dimostrato affatto utile per le comunità locali. Ricorda, quindi, che il parco dei Monti Sibillini ha un territorio molto esteso, con la presenza di numerosi comuni e con una notevole antropizzazione. Si tratta di un parco a forte vocazione turistica, il cui territorio unisce la tradizione alla storia ed alla cultura delle regioni interessate. Per tali motivi, ritiene che la proposta di nomina formulata dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sia condivisibile, non soltanto perché il dottor Marcaccio è conosciuto sul territorio, ma anche perché ha sempre dimostrato un forte interesse per la materia ambientale, oltre ad aver maturato nel corso degli anni una significativa esperienza amministrativa.


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Considerato, inoltre, che sulla proposta di nomina si è registrata l'intesa delle regioni Umbria e Marche, propone di esprimere parere favorevole.

Ermete REALACCI, presidente, intende svolgere alcune considerazioni di carattere generale, che riguardano non solo il parco dei Monti Sibillini, ma complessivamente tutte le proposte di nomina all'ordine del giorno della Commissione. In tal senso, esprime il proprio apprezzamento per il fatto che sia finalmente pervenuto al Parlamento un primo «blocco» di proposte di nomina destinate a interrompere una critica fase di commissariamento dei parchi nazionali; si tratta, a suo giudizio, di un risultato al quale ha contribuito anche la VIII Commissione, con le forti pressioni esercitate sul Governo sin dall'inizio della legislatura.
Ritiene, peraltro, utile osservare che le proposte di nomina all'esame della Commissione hanno acquisito il consenso delle regioni interessate. Inoltre, si registra un alto profilo delle personalità candidate alla presidenza di tali parchi, che provengono tutte da importanti esperienze amministrative: giudica tale dato positivo, perché valorizza un profilo di natura organizzativa che può portare alla creazione di dinamiche in grado di rafforzare strutturalmente i parchi nazionali. Esprime, infine, l'auspicio che, in futuro, le proposte di nomina espresse dal Governo in carica non riproducano pericolose logiche di appartenenza, a differenza di quanto avvenuto nella scorsa legislatura, in cui è stato dato troppo spazio a candidature di tipo politico: in sostanza, occorre evitare che anche i parchi nazionali siano assorbiti nella dannosa logica dello spoil system.

Gianpiero BOCCI (Ulivo), accogliendo l'impostazione di carattere generale proposta dal Presidente, ritiene che gli atti del Governo in esame abbiano registrato un dato positivo ed un dato negativo. Il dato positivo, a suo avviso, è rappresentato dal fatto che il Governo, dopo mesi di sollecitazioni parlamentari, porta finalmente all'attenzione della Commissione proposte di nomina di presidenti di tre enti parco che hanno avuto l'assenso da parte delle regioni interessate; si tratta di un elemento importante, che rappresenta una scommessa in campo ambientale che l'attuale maggioranza deve giocare, soprattutto con riferimento al sistema delle aree protette. Ritiene che il dato negativo, al contrario, sia costituito dalla scarsa attenzione rispetto al profilo di competenza richiesto per le figure di vertice dei parchi nazionali; infatti, paventa il rischio che talune candidature possano rispondere a logiche di parte e possano trascurare il versante dell'autorevolezza, che deve essere - al contrario - fortemente valorizzato.
Sottolinea che le riflessioni generali sinora svolte dimostrano che occorre adottare un metodo adeguato anche quando si procede alla concertazione con le regioni, poiché esiste, per un verso, la concertazione basata sul dialogo e, per altro verso, la concertazione impostata sul «braccio di ferro». A suo giudizio, il secondo tipo di concertazione è stato quello adottato per giungere alla soluzione della vicenda del parco dei Monti Sibillini, che ha visto emergere una candidatura eccessivamente spostata su un profilo di carattere amministrativo e piuttosto debole sul versante della competenza e dell'esperienza in campo ambientale. Segnala, infatti, che la scelta adottata dal Ministro non corrisponde in pieno alle richieste delle comunità locali, che necessitano di una risposta seria e caratterizzata da un forte radicamento sul territorio; pertanto, piuttosto che rispondere a logiche di appartenenza, sarebbe stato più opportuno ispirarsi a criteri e principi di competenza che favoriscano un serio rilancio del parco nazionale dei Monti Sibillini.

Grazia FRANCESCATO (Verdi) osserva che il suo gruppo accoglie con sollievo il primo importante passo per il ripristino della normalità nel sistema dei parchi, non soltanto per quello dei Monti Sibillini, ma anche per gli altri parchi interessati dalle proposte di nomina in esame. Rilevato, quindi, che le proposte di nomina debbono rispondere a criteri di competenza e di concertazione con il sistema delle regioni,


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ritiene che le proposte formulate dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare siano più che dignitose.
Con riferimento al parco dei Monti Sibillini, fa presente che le candidature più autorevoli invocate dal deputato Bocci presentavano anche il problema di un scarso consenso tra le comunità locali. Inoltre, sottolineato che rappresenta un dato di fatto incontestabile che la cultura ambientalista sia più forte nello schieramento di centro sinistra, invita a giudicare il complesso delle proposte di nomina degli organi di vertice dei parchi nazionali soltanto quando l'intero «mosaico» sarà completato da parte del Ministro. A tal fine, riterrebbe utile che la Commissione avviasse una ampia riflessione su questi argomenti.

Ermete REALACCI, presidente, fa presente che la richiesta di approfondimento formulata dal deputato Francescato è già stata portata all'attenzione della Commissione, tanto che dal mese di aprile saranno avviate le relative iniziative, a partire dall'audizione di rappresentanti di Federparchi.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) sottolinea che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere su una proposta di nomina di iniziativa ministeriale e non a procedere alla nomina stessa. In tal senso, auspica che, qualora il Ministro intenda proseguire con nomine di natura politica quale quella del Presidente del parco nazionale dei Monti Sibillini, egli rifletta sulla necessità di una maggiore articolazione tra le forze della maggioranza, che non sia limitata esclusivamente allo schieramento dei Verdi. A tale proposito, peraltro, si domanda se il deputato Bocci abbia inteso, con il suo intervento precedente, esprimere le proprie perplessità in ordine a tutte le proposte di nomina all'ordine del giorno della Commissione.

Gianpiero BOCCI (Ulivo), intervenendo per una precisazione, segnala di aver espresso perplessità limitatamente al percorso adottato per giungere all'intesa delle regioni sulla proposta di nomina del Presidente del parco nazionale dei Monti Sibillini.

Guido DUSSIN (LNP) intende segnalare preliminarmente che i parchi naturali sono nati prima dei Verdi e che le cosiddette «lottizzazioni» vengono in una fase successiva. Ritiene, pertanto, opportuno prestare grande attenzione a tutte quelle forze politiche che hanno sempre dimostrato una chiara sensibilità ambientale, giudicando poco elegante che da parte dell'attuale maggioranza siano sollevate polemiche inutili e pretestuose. In particolare, invita il Governo a non cadere nello stesso errore compiuto nella scorsa legislatura, in cui una sola forza politica ha, di fatto, imposto le proprie candidature politiche in quasi tutti gli organi di vertice dei parchi nazionali.

Grazia FRANCESCATO (Verdi), intervenendo per una precisazione, nel ribadire che senza i Verdi i parchi oggi non esisterebbero, riconosce che procedere a nomine basate su criteri esclusivamente politici sia, oltre che inelegante, anche inopportuno. Ritiene, tuttavia, che il Governo saprà in futuro riequilibrare i rapporti di forza ed articolare adeguatamente le prossime nomine dei presidenti dei parchi nazionali.

Guido DUSSIN (LNP), rilevato come il suo gruppo abbia una forte vocazione ambientalista, osserva che tale atteggiamento di rispetto dell'ambiente e del territorio è nato in un periodo in cui era fortissima quella che definisce la «lottizzazione verde». In ogni caso, ribadisce l'esigenza di non ripetere gli errori del passato e di comprendere che la risorsa ambientale deve essere gestita con capacità e competenza. In tal senso, dichiara di credere fortemente anche nelle nomine di natura politica, che devono comunque essere basate su una esperienza tecnica di rilievo e su adeguati supporti scientifici e


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operativi. Per questi motivi, fa presente che il suo gruppo è disponibile a contribuire ad un cambiamento di impostazione per la gestione del sistema dei parchi, a condizione che esso consenta di procedere con intelligenza nel rispetto del territorio e delle comunità locali.

Il sottosegretario Gianni PIATTI ringrazia la Commissione per lo sforzo di analisi compiuto sulla proposta di nomina del Presidente del parco dei Monti Sibillini e, più in generale, su tutte le proposte di nomina in esame. In questo quadro, ritiene che siano emersi utili elementi sulla lealtà e sulla correttezza che devono caratterizzare i rapporti tra maggioranza e opposizione, nonché sulla esigenza di costruire un dialogo serio con la realtà regionale. Giudicato condivisibile l'obiettivo di superare una sorta di omogeneità politica nelle nomine, sottolinea l'opportunità di privilegiare, accanto alla competenza, anche la capacità politica ed istituzionale dei candidati agli organi di vertice dei parchi.
Raccoglie, quindi, le sollecitazioni che la Commissione ha voluto fornire circa l'accelerazione delle altre nomine attualmente in fase istruttoria, ricordando come il dicastero da lui rappresentato ha già annunciato lo svolgimento di una Conferenza nazionale sui parchi, che deve costituire un momento di forte stimolo per l'adozione di comportamenti virtuosi per il sistema delle aree protette. Auspica, pertanto, che il dibattito odierno possa rappresentare un incoraggiante segnale per l'avvio di un dialogo sereno tra maggioranza e opposizione, che nel sistema dei parchi può trovare una sua base di sperimentazione impostata sulla volontà di operare per lo sviluppo del territorio e dell'ambiente.

Ermete REALACCI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.50.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 21 marzo 2007.

Audizione di rappresentanti di Federutility (Federazione delle imprese energetiche e idriche) sulle tematiche relative ai cambiamenti climatici.

L'audizione informale si è svolta dalle 14.10 alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 21 marzo 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.15.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 21 marzo 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

La seduta comincia alle 15.15.

Indagine conoscitiva sull'industria del riciclo.

Audizione di responsabili di FISE UNIRE ed associazioni di recupero rappresentate.
(Svolgimento e conclusione).

Ermete REALACCI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Corrado SCAPINO, presidente FISE UNIRE, Renzo PRAVETTONI, presidente ANPAR, Antonio DIANA, presidente ASSORIMAP, Giuseppe BOSSO, presidente ASSORAEE, e Giorgio MANUNTA, presidente AIRA e SARA, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, il presidente Ermete REALACCI, a più riprese, ed i deputati


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Salvatore MARGIOTTA (Ulivo), Aurelio Salvatore MISITI (IdV), Camillo PIAZZA (Verdi), Mauro CHIANALE (Ulivo) e Giuliano PEDULLI (Ulivo).

Corrado SCAPINO, presidente FISE UNIRE, e Paolo CESCO, segretario FISE UNIRE, forniscono quindi ulteriori precisazioni.

Ermete REALACCI, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 16.25.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.